A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1196 DEL 17 MARZO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















AGLI ITALIANI PIACE LA DETENZIONE PROFILATTICA
CURA(L')ITALIA
In teoria il caos nazionale per il covid19 comincia il 24 febbraio (quando  la Protezione Civile  inizia a mettere in ordine i  numeri) e adesso manca quindi una settimana alla fine delprimo mese di infezione nazionale.
Oggi –lunedì 16-siamo in attesa che  il consiglio dei ministri approvi la manovra per affrontare i problemi posti  dall'infezione i giornali danno notizia da alcuni giorni  sulla base di indiscrezioni dei contenuti di questa manovra. Dire che ci lasciano perplesse (le misure indicate) è un giudizio generoso.
Dalle prime notizie su chi cadranno i benefici piove pochino e di nuovo sul bagnato: ma noi italiani siamo abituati al “ergot l'è mei che negot” e quindi ci accontenteremo anche stavolta del buffetto di GiuseppI. Con la I maiuscola alla fine. Vale a dire i soliti noti che dovranno trafficare non poco per inserirsi nell'arraffo salvo  poi che chi ne resterà escluso dovrà accontentarsi delle notizie dei TG su eventuali frodatori beccati.
Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi.
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FONTANA E ZAIA
I DUE BULLETTI
Da qualche giorno la scommessa è: chi sarà il più abile muratore d'Italia nella gara del terzetto Fontana Zaia Borrelli? Pare che la vinceranno due soggetti non in gara.
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CURA (L')ITALIA
121 articoli in 84 pagine questa è la bozza finale della Finanziaria NUMERO DUE-2020 altrimenti denominato Cura (l')Italia. Il Governo ha precisato che questo riguarda solo il mese di marzo e quindi ci sarà o saranno uno ad aprile, uno a maggio seguendo o inseguendo l'andamento della pandemia. Il Consiglio dei ministri sul decreto «Cura Italia» ha avuto una gestazione lunga tre giorni. Annunci e rinvii, tensioni e liti in videoconferenza, sbianchettamenti e ripensamenti in corsa, proseguiti anche dopo la conferenza stampa del premier con i ministri Gualtieri e Catalfo. E così la bollinatura dell'attesissimo decreto, che doveva finire entro la mezzanotte nelle rotative della Gazzetta ufficiale, è stata rinviata a oggi martedì 17. Per dare un'idea del clima e della mole di lavoro che i ministri si sono trovati ad affrontare in corsa, basti dire che il solo preconsiglio è durato otto ore, tra i mugugni (a distanza di sicurezza) dei ministri, che al telefono o sulle chat dei partiti hanno sfogato la loro insofferenza verso lo «strapotere» del dem Roberto Gualtieri.
In attesa della versione finale la parte più interessante ci sembra quella rivolta alle PMI ed al finanziamento delle imprese in generale anche se  c'è poco da credere e molto da sperare rispetto alle trionfanti parole di Conte: “oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani. Dovremo ricostruire il tessuto economico e sociale con un piano di ingenti investimenti da promuovere con una rapidità mai conosciuta prima dal nostro Paese, semplificazione, alleggerimento delle tasse”. “Sono molto orgoglioso”, ha concluso Conte, “perché sono partecipe di questa straordinaria comunità che addirittura ho l'onore di guidare. Tanti italiani sono in trincea, tanti sono a casa ma non sono inerti, li sostengono, da un balcone, della finestra, cantando l'inno italiano“.
La risposta al Cura (l')Italia ed alle parole del PdC è molto semplice: le famiglie italiane se hanno risparmi non li spendono e se non ne hanno non c'è nessuno che da loro anche il minimo. Se i consumi interni e internazionali non riprendono a crescere per cosa lavorano le  imprese? Perché dovrebbero attingere al credito senza ordini? Già prima del covid19 l'economia andava avanti con linea piatta e adesso –davanti poi a un decreto annunciato “mese per mese” dal governo-  le imprese sono stimolate ancora di più a chiudere i cancelli. Vero che alcune misure si spostano a fine settembre 2020 ma Cura (l')Italia doveva prima di tutto indicare l'01 febbraio l'inizio della stato di crisi senza stabilire tagliandi mensili. La cura si apre a febbraio e si chiuderà quando lo potremo certificare.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


































MILANO -PIAZZALE ARCHINTO
NON E' L'ESTERNO DELLA RODARI
































































































































































































FONTANA E ZAIA
I DUE BULLETTI

Da qualche giorno la scommessa è: chi sarà il più abile muratore d'Italia nella gara del terzetto Fontana Zaia Borrelli? Pare che la vinceranno due soggetti non in gara. All'interno di una tensostruttura che già copre l'ex campo sportivo dell'Università Vita-Salute San Raffaele è ormai alla fine  la costruzione del nuovo reparto covid19: “non avremmo mai pensato di avere la possibilità di ampliare così rapidamente l'assistenza ai nostri pazienti più fragili, quelli che hanno come unica opportunità di cura la terapia intensiva“, ha detto Alberto Zangrillo, primario dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare del San Raffaele, che a nome suo e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza “ringrazia non solo Chiara e Fedez ma anche ogni singolo donatore” che attraverso la più grande raccolta fondi lanciata in Europa hanno raccolto  3,8 milioni di euro raccolti da 191 mila donatori (provenienti da 92 Paesi). I posti saranno 14 in una rianimazione che si aggiungono ai 150 posti letto con assistenza respiratoria non invasiva ed ai 24 letti in terapia intensiva. Il successo non è solo quello degli allestitori delle celle  che abitualmente lavorano entro tempi strettissimi per gli stand nella Fiera di Milano, ma dal fatto che l'ospedale dispone di personale medico e infermieristico oltre che di studenti da destinare al nuovo padiglione.

C'è poi la notizia che sarà allestito entro fine mese a Cremona un ospedale da campo con 60 posti letto e 8 di terapia intensiva donato dalla ong americana Samaritan's Purse. L'organizzazione americana è guidata da Franklin Graham, figlio e continuatore del grande predicatore evangelico Billy Graham. Arriveranno anche 60 persone di staff e sarà tutto pagato dalla ong.

La coppia Fontana presidente della Regione Lombardia assieme all'assessore Gallera hanno maturato l'idea di  realizzare il progetto di 500 posti di terapia intensiva in due padiglioni: soluzione individuata dalla Regione per rispondere all'emergenza. Se si troveranno i respiratori, il nuovo centro “potrebbe essere operativo in 7-8 giorni“, ha assicurato Fontana. Al sopralluogo di lunedi pom presenti anche l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, e Guido Bertolaso, l'ex numero 1 della Protezione civile scelto proprio dal governatore per trovare il materiale sanitario necessario a realizzare l'ospedale. Il governatore e l'assessore Gallera restano convinti che realizzare i nuovi posti di terapia intensiva in un blocco unico sia la soluzione migliore. Alla Fiera di Milano si ricaverebbero 500 letti, disposti su due piani. Martedì arriverà anche la risposta della Protezione civile e del commissario straordinario Domenico Arcuri. Dopo le polemiche dei giorni precedenti, tra Roma e Milano c'è stato se non altro un chiarimento in una videoconferenza proprio tra Arcuri e Fontana.
Oltre al problema di trovare il personale idoneo, che da più parti viene segnalato come risolvibile, il grande ostacolo resta reperire i respiratori artificiali, come sottolineato più volte da Fontana. In questo senso, la Protezione civile propenderebbe per il piano B presentato dall'assessore Gallera: 192 posti di terapia intensiva da attrezzare nelle aree non utilizzate di alcuni ospedali. Più difficile rispondere alle esigenze di un progetto da 500 letti: “La Protezione Civile – ha detto oggi Gallera– ci ha detto chiaramente 'noi oggi non siamo in grado di recuperare 500 kit di terapia intensiva'”.
Arcuri ha fatto sapere che la Lombardia riceverà a breve tra i 100 e i 140 respiratori, che diventeranno 200 in pochi giorni.
Gallera nei giorni scorsi quanto al personale  comunicava che  erano arrivate 1.600 candidature, delle quali 692 erano già state valutate: “abbiamo bisogno di persone che entrano a lavorare in una situazione complicata e notiamo che tra chi si presenta, venendo poi proposto alle aziende sanitarie, e chi accetta effettivamente l'impiego, c'è una significativa riduzione. Chi si candida – ha continuato Gallera – deve sapere che entrerà in corsa in un momento estremamente complicato. Ma di questo la Lombardia e la Storia gliene saranno grati". In totale, delle 692 proposte analizzate, "68 arrivano da medici, tra cui tre anestesisti, 137 arrivano dagli specializzandi, 74 dai medici laureati e ben 323 dagli infermieri, in parte già destinati alle aziende".

Nella storia non poteva mancare Zaia che tre giorni or sono ha comunicato che il Veneto  praticherà a tappeto per tutta la popolazione il rilievo dell'infezione per mezzo dei tamponi, il tutto a spese della regione in barba ai costi ed alla polemica coi tecnici che non ne hanno granche  messe a segno molte, oltre l'obbligo della quarantena.
Assente in questa vicenda il sindaco di Milano Sala che invece avrebbe dovuto appoggiare immediatamente l'utilità che nell'intera regione venissero creati 1000 posti di terapia intensiva aggiuntivi. Probabile spera ancora nello stellone nazionale e regionale ma se anche Milano subisse una tragedia proporzionale a quella bergamasca, Sala può dire addio alla sua storia politica.

AGLI ITALIANI PIACE LA DETENZIONE PROFILATTICA
CURA(L')ITALIA

In teoria il caos nazionale per il covid19 comincia il 24 febbraio (quando  la Protezione Civile  inizia a mettere in ordine i  numeri) e adesso manca quindi una settimana alla fine delprimo mese di infezione nazionale.
Oggi –lunedì 16-siamo in attesa che  il consiglio dei ministri approvi la manovra per affrontare i problemi posti  dall'infezione i giornali danno notizia da alcuni giorni  sulla base di indiscrezioni dei contenuti di questa manovra. Dire che ci lasciano perplesse (le misure indicate) è un giudizio generoso.
Dalle prime notizie su chi cadranno i benefici piove pochino e di nuovo sul bagnato: ma noi italiani siamo abituati al “ergot l'è mei che negot” e quindi ci accontenteremo anche stavolta del buffetto di GiuseppI. Con la I maiuscola alla fine. Vale a dire i soliti noti che dovranno trafficare non poco per inserirsi nell'arraffo salvo  poi che chi ne resterà escluso dovrà accontentarsi delle notizie dei TG su eventuali frodatori beccati.
Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi:
1)    Non sappiamo quanto durerà questa situazione di blocco.
2)   Pertanto il Governo dovrebbe dichiarare lo “stato di crisi”, vale a dire che p.e. dal primo febbraio valgono tutte le misure che saranno via via prese dal Parlamento per la gestione dell'infezione. In teoria la situazione “dovrebbe” terminare i 3 aprile p.v. ma sebbene lo speriamo tutti non ci crede nessuno. Quindi sarebbero tre mesi di crisi.
3) Bisogna verificare a fine anno l'esito dello scontrino elettronico.
4) Si avvia in processo di integrazione in due anni del RdC col REI.
5) Introduzione del salario minimo  determinato da contrattazione tra sindacati  rappresentativi (almeno il 10% del settore) e controparti.

Leggendo quel che scrive p.e. il Corriere oggi che dedica due pagine alle indiscrezioni
noi coglieremmo l'occasione per sistemare alcuni aspetti dell'welfare nazionale che necessitano di  profonda manutenzione.
Porremmo attenzione a:
  Dare una tantum a tutti i lavoratori e pensionati una 14.a pari ad una mensilità fino a chi ne riscuote 15mila annui. Esclusi chi la riscuote già e solo per il 2020.
  Versamento di 300 euro per il primo figlio a carico  e 150 ciascuno dei successivi indipendentemente dal reddito famigliare. Misura perpetua mensile.
  Abolizione assegni famigliari. Riduzione dei trasferimenti di Stato e Regioni per welfare scuola.
  Assegno di 500-1000 euro mensili per le famiglie che ospitano accudiscono genitori  invalidi oltre il 67%. Anche soggetti fino al 3° gradi di parentela.
  Le eventuali rate di mutuo prima casa non pagate allungano la durata del mutuo per i mesi di durata della crisi.
  Le abitazioni  all'asta per ragioni incolpevoli passano in proprietà allo Stato che rimborsa la banca e l'ex proprietario diventa affittuario.
  La bolletta energetica al consumatore (luce e gas) ed alle imprese contiene solo la parte relativa ai consumi della materia prima  e IVA. Lo Stato rimborsa al gestore il resto e rinuncia alle sue accise. Si fa riferimento alle bollette del 2019.
  Ogni linea telefonica e internet ha un “contratto sociale” al costo di 0,75 euro al giorno (1000 minuti, 1000 sms, 100Gb mensili)
  Abbassare di 0,30 centesimi il prezzo dei carburanti. Solo per la durata della crisi.
  Chi non usa medicinali equivalenti  deve pagarne l'intero prezzo.
  Il reddito si calcola sull'intera famiglia al lordo comprensivo anche dei rendimenti di titoli di stato. Chi non li reimpiega entro sei mesi dopo la scadenza gli entrano nel reddito.
  Le classi di reddito sono da 1000 euro l'una fino a 100mila. Oltre tale soglia la % di tassazione viene fissata  in accordo con l'AdE.
  14.a mensilità o pensione, oneri per figli o anziani, trasporti  possono essere scontati direttamente dal loro del redito famigliare.
  L'addizionale IRPEF comunale può arrivare fino al 5% in aggiunta quella nazionale.
  L a tassazione sulla prima casa viene stabilita in rapporto alla dimensione della stessa e del numero di abitanti (sono esclusi il garage e la cantina e le parti comuni). Giardini e piscine sono conteggiati pari alla casa. P.e. una famiglia fino a due persone non paga per una abitazione +garage+cantina di superficie fino a 70 mq. P.e. una famiglia fino a due persone in  una abitazione +garage+cantina di superficie di 150 mq. paga la tassa sugli 80 mq sopravvenienti.
  Si inizia a introdurre –entro 10 anni- il principio per cui nella popolazione di 20 anni in avanti le “malattie da benessere” saranno a carico del malato.
  Comuni (oltre 200mila abitanti), Province e Regioni possono emettere titoli di debito pubblico con rendimento pari a quello di analoga durata dello Stato che possono essere acquistati solo dai residenti e ricevono un compenso  identico a quelli dello Stato ma sono esenti da tassazione. Possono essere destinati a edilizia scolastica, trasporti, manutenzione del territorio. Possono sostituirsi a investimenti di ANAS, RFI.
  Nello spazio di 5 anni si deve arrivare al trasporto pubblico gratuito per i lavoratori e le partite IVA. Viene finanziato con la bolletta dell'acqua per studenti lavoratori e partite iva. Il costo dei parcheggi si moltiplica obbligatoriamente per cinque salvo una quota del 10% liberi di durata fino a 30 minuti.
  Si introduce il biglietto elettronico collegato al numero del cellulare. Quando un viaggiatore sale-scende dal bus-treno un lettore rileva il numero di cellulare e addebita la  relativa  spesa che scala il credito dell'utenza.
  Ai negozi viene concessa una riduzione della tassazione locale al 100% per le ore-giorni chiusure ed al 50% per il tempo restante della crisi.
  Le mancate entrate degli enti locali sono compensate dallo Stato rispetto ai bilanci 2019.