|
|
|
|
AGLI ITALIANI PIACE LA DETENZIONE PROFILATTICA
CURA(L')ITALIA
In teoria il caos nazionale per il covid19 comincia il 24 febbraio
(quando la Protezione Civile inizia a mettere in ordine i numeri) e
adesso manca quindi una settimana alla fine delprimo mese di infezione
nazionale.
Oggi –lunedì 16-siamo in attesa che il consiglio dei ministri approvi
la manovra per affrontare i problemi posti dall'infezione i giornali
danno notizia da alcuni giorni sulla base di indiscrezioni dei
contenuti di questa manovra. Dire che ci lasciano perplesse (le misure
indicate) è un giudizio generoso.
Dalle prime notizie su chi cadranno i benefici piove pochino e di nuovo
sul bagnato: ma noi italiani siamo abituati al “ergot l'è mei che
negot” e quindi ci accontenteremo anche stavolta del buffetto di
GiuseppI. Con la I maiuscola alla fine. Vale a dire i soliti noti che
dovranno trafficare non poco per inserirsi nell'arraffo salvo poi che
chi ne resterà escluso dovrà accontentarsi delle notizie dei TG su
eventuali frodatori beccati.
Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi.
(...)
FONTANA E ZAIA
I DUE BULLETTI
Da qualche giorno la scommessa è: chi sarà il più abile muratore
d'Italia nella gara del terzetto Fontana Zaia Borrelli? Pare che la
vinceranno due soggetti non in gara.
(...)
CURA (L')ITALIA
121 articoli in 84 pagine questa è la bozza finale della Finanziaria
NUMERO DUE-2020 altrimenti denominato Cura (l')Italia. Il Governo ha
precisato che questo riguarda solo il mese di marzo e quindi ci sarà o
saranno uno ad aprile, uno a maggio seguendo o inseguendo l'andamento
della pandemia. Il Consiglio dei ministri sul decreto «Cura Italia» ha
avuto una gestazione lunga tre giorni. Annunci e rinvii, tensioni e
liti in videoconferenza, sbianchettamenti e ripensamenti in corsa,
proseguiti anche dopo la conferenza stampa del premier con i ministri
Gualtieri e Catalfo. E così la bollinatura dell'attesissimo decreto,
che doveva finire entro la mezzanotte nelle rotative della Gazzetta
ufficiale, è stata rinviata a oggi martedì 17. Per dare un'idea del
clima e della mole di lavoro che i ministri si sono trovati ad
affrontare in corsa, basti dire che il solo preconsiglio è durato otto
ore, tra i mugugni (a distanza di sicurezza) dei ministri, che al
telefono o sulle chat dei partiti hanno sfogato la loro insofferenza
verso lo «strapotere» del dem Roberto Gualtieri.
In attesa della versione finale la parte più interessante ci sembra
quella rivolta alle PMI ed al finanziamento delle imprese in generale
anche se c'è poco da credere e molto da sperare rispetto alle
trionfanti parole di Conte: “oggi il governo risponde presente e
risponderà presente anche domani. Dovremo ricostruire il tessuto
economico e sociale con un piano di ingenti investimenti da promuovere
con una rapidità mai conosciuta prima dal nostro Paese,
semplificazione, alleggerimento delle tasse”. “Sono molto orgoglioso”,
ha concluso Conte, “perché sono partecipe di questa straordinaria
comunità che addirittura ho l'onore di guidare. Tanti italiani sono in
trincea, tanti sono a casa ma non sono inerti, li sostengono, da un
balcone, della finestra, cantando l'inno italiano“.
La risposta al Cura (l')Italia ed alle parole del PdC è molto semplice:
le famiglie italiane se hanno risparmi non li spendono e se non ne
hanno non c'è nessuno che da loro anche il minimo. Se i consumi interni
e internazionali non riprendono a crescere per cosa lavorano le
imprese? Perché dovrebbero attingere al credito senza ordini? Già prima
del covid19 l'economia andava avanti con linea piatta e adesso –davanti
poi a un decreto annunciato “mese per mese” dal governo- le
imprese sono stimolate ancora di più a chiudere i cancelli. Vero che
alcune misure si spostano a fine settembre 2020 ma Cura (l')Italia
doveva prima di tutto indicare l'01 febbraio l'inizio della stato di
crisi senza stabilire tagliandi mensili. La cura si apre a febbraio e
si chiuderà quando lo potremo certificare.
|
|
PDF: 8,1Mb
|
|
|
|
|
FONTANA E ZAIA
I DUE BULLETTI
Da qualche giorno la scommessa è: chi sarà il più abile muratore
d'Italia nella gara del terzetto Fontana Zaia Borrelli? Pare che la
vinceranno due soggetti non in gara. All'interno di una tensostruttura
che già copre l'ex campo sportivo dell'Università Vita-Salute San
Raffaele è ormai alla fine la costruzione del nuovo reparto
covid19: “non avremmo mai pensato di avere la possibilità di ampliare
così rapidamente l'assistenza ai nostri pazienti più fragili, quelli
che hanno come unica opportunità di cura la terapia intensiva“, ha
detto Alberto Zangrillo, primario dell'unità operativa di Anestesia e
Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare del San Raffaele, che a
nome suo e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in
questa emergenza “ringrazia non solo Chiara e Fedez ma anche ogni
singolo donatore” che attraverso la più grande raccolta fondi lanciata
in Europa hanno raccolto 3,8 milioni di euro raccolti da 191 mila
donatori (provenienti da 92 Paesi). I posti saranno 14 in una
rianimazione che si aggiungono ai 150 posti letto con assistenza
respiratoria non invasiva ed ai 24 letti in terapia intensiva. Il
successo non è solo quello degli allestitori delle celle che
abitualmente lavorano entro tempi strettissimi per gli stand nella
Fiera di Milano, ma dal fatto che l'ospedale dispone di personale
medico e infermieristico oltre che di studenti da destinare al nuovo
padiglione.
C'è poi la notizia che sarà allestito entro fine mese a Cremona un
ospedale da campo con 60 posti letto e 8 di terapia intensiva donato
dalla ong americana Samaritan's Purse. L'organizzazione americana è
guidata da Franklin Graham, figlio e continuatore del grande
predicatore evangelico Billy Graham. Arriveranno anche 60 persone di
staff e sarà tutto pagato dalla ong.
La coppia Fontana presidente della Regione Lombardia assieme
all'assessore Gallera hanno maturato l'idea di realizzare il
progetto di 500 posti di terapia intensiva in due padiglioni: soluzione
individuata dalla Regione per rispondere all'emergenza. Se si
troveranno i respiratori, il nuovo centro “potrebbe essere operativo in
7-8 giorni“, ha assicurato Fontana. Al sopralluogo di lunedi pom
presenti anche l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, e Guido
Bertolaso, l'ex numero 1 della Protezione civile scelto proprio dal
governatore per trovare il materiale sanitario necessario a realizzare
l'ospedale. Il governatore e l'assessore Gallera restano convinti che
realizzare i nuovi posti di terapia intensiva in un blocco unico sia la
soluzione migliore. Alla Fiera di Milano si ricaverebbero 500 letti,
disposti su due piani. Martedì arriverà anche la risposta della
Protezione civile e del commissario straordinario Domenico Arcuri. Dopo
le polemiche dei giorni precedenti, tra Roma e Milano c'è stato se non
altro un chiarimento in una videoconferenza proprio tra Arcuri e
Fontana.
Oltre al problema di trovare il personale idoneo, che da più parti
viene segnalato come risolvibile, il grande ostacolo resta reperire i
respiratori artificiali, come sottolineato più volte da Fontana. In
questo senso, la Protezione civile propenderebbe per il piano B
presentato dall'assessore Gallera: 192 posti di terapia intensiva da
attrezzare nelle aree non utilizzate di alcuni ospedali. Più difficile
rispondere alle esigenze di un progetto da 500 letti: “La Protezione
Civile – ha detto oggi Gallera– ci ha detto chiaramente 'noi oggi non
siamo in grado di recuperare 500 kit di terapia intensiva'”.
Arcuri ha fatto sapere che la Lombardia riceverà a breve tra i 100 e i 140 respiratori, che diventeranno 200 in pochi giorni.
Gallera nei giorni scorsi quanto al personale comunicava
che erano arrivate 1.600 candidature, delle quali 692 erano già
state valutate: “abbiamo bisogno di persone che entrano a lavorare in
una situazione complicata e notiamo che tra chi si presenta, venendo
poi proposto alle aziende sanitarie, e chi accetta effettivamente
l'impiego, c'è una significativa riduzione. Chi si candida – ha
continuato Gallera – deve sapere che entrerà in corsa in un momento
estremamente complicato. Ma di questo la Lombardia e la Storia gliene
saranno grati". In totale, delle 692 proposte analizzate, "68 arrivano
da medici, tra cui tre anestesisti, 137 arrivano dagli specializzandi,
74 dai medici laureati e ben 323 dagli infermieri, in parte già
destinati alle aziende".
Nella storia non poteva mancare Zaia che tre giorni or sono ha
comunicato che il Veneto praticherà a tappeto per tutta la
popolazione il rilievo dell'infezione per mezzo dei tamponi, il tutto a
spese della regione in barba ai costi ed alla polemica coi tecnici che
non ne hanno granche messe a segno molte, oltre l'obbligo della
quarantena.
Assente in questa vicenda il sindaco di Milano Sala che invece avrebbe
dovuto appoggiare immediatamente l'utilità che nell'intera regione
venissero creati 1000 posti di terapia intensiva aggiuntivi. Probabile
spera ancora nello stellone nazionale e regionale ma se anche Milano
subisse una tragedia proporzionale a quella bergamasca, Sala può dire
addio alla sua storia politica.
|
|
AGLI ITALIANI PIACE LA DETENZIONE PROFILATTICA
CURA(L')ITALIA
In teoria il caos nazionale per il covid19 comincia il 24 febbraio
(quando la Protezione Civile inizia a mettere in ordine
i numeri) e adesso manca quindi una settimana alla fine delprimo
mese di infezione nazionale.
Oggi –lunedì 16-siamo in attesa che il consiglio dei ministri
approvi la manovra per affrontare i problemi posti dall'infezione
i giornali danno notizia da alcuni giorni sulla base di
indiscrezioni dei contenuti di questa manovra. Dire che ci lasciano
perplesse (le misure indicate) è un giudizio generoso.
Dalle prime notizie su chi cadranno i benefici piove pochino e di nuovo
sul bagnato: ma noi italiani siamo abituati al “ergot l'è mei che
negot” e quindi ci accontenteremo anche stavolta del buffetto di
GiuseppI. Con la I maiuscola alla fine. Vale a dire i soliti noti che
dovranno trafficare non poco per inserirsi nell'arraffo salvo poi
che chi ne resterà escluso dovrà accontentarsi delle notizie dei TG su
eventuali frodatori beccati.
Diciamo che stavolta è il caso di cambiare davvero direzione partendo da alcuni elementi:
1) Non sappiamo quanto durerà questa situazione di blocco.
2) Pertanto il Governo dovrebbe dichiarare lo “stato di
crisi”, vale a dire che p.e. dal primo febbraio valgono tutte le misure
che saranno via via prese dal Parlamento per la gestione
dell'infezione. In teoria la situazione “dovrebbe” terminare i 3 aprile
p.v. ma sebbene lo speriamo tutti non ci crede nessuno. Quindi
sarebbero tre mesi di crisi.
3) Bisogna verificare a fine anno l'esito dello scontrino elettronico.
4) Si avvia in processo di integrazione in due anni del RdC col REI.
5) Introduzione del salario minimo determinato da contrattazione
tra sindacati rappresentativi (almeno il 10% del settore) e
controparti.
Leggendo quel che scrive p.e. il Corriere oggi che dedica due pagine alle indiscrezioni
noi coglieremmo l'occasione per sistemare alcuni aspetti dell'welfare nazionale che necessitano di profonda manutenzione.
Porremmo attenzione a:
Dare una tantum a tutti i lavoratori e pensionati una 14.a pari
ad una mensilità fino a chi ne riscuote 15mila annui. Esclusi chi la
riscuote già e solo per il 2020.
Versamento di 300 euro per il primo figlio a carico e 150
ciascuno dei successivi indipendentemente dal reddito famigliare.
Misura perpetua mensile.
Abolizione assegni famigliari. Riduzione dei trasferimenti di Stato e Regioni per welfare scuola.
Assegno di 500-1000 euro mensili per le famiglie che ospitano
accudiscono genitori invalidi oltre il 67%. Anche soggetti fino
al 3° gradi di parentela.
Le eventuali rate di mutuo prima casa non pagate allungano la durata del mutuo per i mesi di durata della crisi.
Le abitazioni all'asta per ragioni incolpevoli passano in
proprietà allo Stato che rimborsa la banca e l'ex proprietario diventa
affittuario.
La bolletta energetica al consumatore (luce e gas) ed alle
imprese contiene solo la parte relativa ai consumi della materia
prima e IVA. Lo Stato rimborsa al gestore il resto e rinuncia
alle sue accise. Si fa riferimento alle bollette del 2019.
Ogni linea telefonica e internet ha un “contratto sociale” al
costo di 0,75 euro al giorno (1000 minuti, 1000 sms, 100Gb mensili)
Abbassare di 0,30 centesimi il prezzo dei carburanti. Solo per la durata della crisi.
Chi non usa medicinali equivalenti deve pagarne l'intero prezzo.
Il reddito si calcola sull'intera famiglia al lordo comprensivo
anche dei rendimenti di titoli di stato. Chi non li reimpiega entro sei
mesi dopo la scadenza gli entrano nel reddito.
Le classi di reddito sono da 1000 euro l'una fino a 100mila.
Oltre tale soglia la % di tassazione viene fissata in accordo con
l'AdE.
14.a mensilità o pensione, oneri per figli o anziani,
trasporti possono essere scontati direttamente dal loro del
redito famigliare.
L'addizionale IRPEF comunale può arrivare fino al 5% in aggiunta quella nazionale.
L a tassazione sulla prima casa viene stabilita in rapporto alla
dimensione della stessa e del numero di abitanti (sono esclusi il
garage e la cantina e le parti comuni). Giardini e piscine sono
conteggiati pari alla casa. P.e. una famiglia fino a due persone non
paga per una abitazione +garage+cantina di superficie fino a 70 mq.
P.e. una famiglia fino a due persone in una abitazione
+garage+cantina di superficie di 150 mq. paga la tassa sugli 80 mq
sopravvenienti.
Si inizia a introdurre –entro 10 anni- il principio per cui
nella popolazione di 20 anni in avanti le “malattie da benessere”
saranno a carico del malato.
Comuni (oltre 200mila abitanti), Province e Regioni possono
emettere titoli di debito pubblico con rendimento pari a quello di
analoga durata dello Stato che possono essere acquistati solo dai
residenti e ricevono un compenso identico a quelli dello Stato ma
sono esenti da tassazione. Possono essere destinati a edilizia
scolastica, trasporti, manutenzione del territorio. Possono sostituirsi
a investimenti di ANAS, RFI.
Nello spazio di 5 anni si deve arrivare al trasporto pubblico
gratuito per i lavoratori e le partite IVA. Viene finanziato con la
bolletta dell'acqua per studenti lavoratori e partite iva. Il costo dei
parcheggi si moltiplica obbligatoriamente per cinque salvo una quota
del 10% liberi di durata fino a 30 minuti.
Si introduce il biglietto elettronico collegato al numero del
cellulare. Quando un viaggiatore sale-scende dal bus-treno un lettore
rileva il numero di cellulare e addebita la relativa spesa
che scala il credito dell'utenza.
Ai negozi viene concessa una riduzione della tassazione locale
al 100% per le ore-giorni chiusure ed al 50% per il tempo restante
della crisi.
Le mancate entrate degli enti locali sono compensate dallo Stato rispetto ai bilanci 2019.
|
|
|