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L'INUTILE LAMENTO DEGLI ITALIANI
In un “ispirato”
fondo del direttore di Repubblica Carlo Verdelli chiede che Qualcuno
parli a questo Paese. Prima o poi. Ci sono molte ragioni per cui
sarebbe necessario che “una voce che con il massimo dell’autore volezza
parli al Paese, rimetta a posto gli sciacalli, plachi il panico che va
diffondendosi e proietti dell’Italia, anche all’estero, a quanti ci
stanno evitando come la peste, l’immagine di una nazione ferita ma
fiera, capace di affrontare con dignità il baco inatteso del Terzo
millennio”.
Il giovine Verdelli vede non vede stravede, forse gli vengono meno gli
schemi propri del diretur e non s’avvede - a nostro modesto avviso- di
essere contagiato del peggiori virus che potesse beccarlo: non sapere
fare al meglio il proprio mestiere e inseguire-sperando di migliorare i
conti del giornale- la peggiore tv.
Certo è difficile immaginare di trasformare un prodotto in carta
stampata che sta al mondo non per produrre notizie (che arrivano sempre
in ritardo) e fare cultura in un concorrente della televisione e dei
cellulari. Oggi pure la massaia di Codogno può mettersi a fare un
tiggi in diretta alle ore canoniche e informare l’Universo (scritto
maiuscolo) in concorrenza con un quotidiano e gli altri mille canali tv
nazionali. Anche quello tra i migliori del Paese.
(...)
ALLE COMMISSIONI BIDONE NON CI CREDE NESSUNO
Hanno fatto flop un'altra volta (saremmo alla terza) per le candidature
per le quattro commissioni “giovani, ecologia e ambiente, sport e tempo
libero, pari opportunità”. Infatti “sono prorogati fino al 11 marzo
2020 compreso (fino alle ore 12.30) i termini per la presentazione
delle candidature” [ notata la precisione sull'orario? Magari a
qualcuno viene in mente di presentarsi a mezzanotte…] , sempre con
l'avvertimento che “le commissione avranno funzioni consultive,
organizzative e di supporto all'assessore ed al consigliere delegato”
[nel senso che sono Usa&Getta] con una precisazione di eminente
carattere razzista che “la partecipazione alla commissione è aperta
alle sole cittadine e cittadini di Curno” anche se le madamine di
governo hanno scritto nel “Documento unico di programmazione” che :
“Cittadino non è solo chi dorme, mangia, lavora, studia in paese ma chi
fa parte della comunità, chi con tutti gli altri condivide aspirazioni,
timori, preoccupazione e auspici. Chi con gli altri lavora e si
diverte, produce reddito e paga le tasse, frequenta le scuole e i vari
servizi. Esiste una cittadinanza sociale che va riconosciuta. Compito
dell'amministrazione è fare quanto in proprio potere per far accrescere
nei residenti italiani e stranieri la consapevolezza del proprio ruolo
nella comunità e favorire, con il pieno inserimento nella vita
cittadina da parte degli immigrati, la crescita dell'intera comunità
curnese”. Più avanti precisano che “«La costituzione delle commissioni
e dei tavoli di lavoro sono la prova concreta di questa volontà di
agire secondo il principio della partecipazione, della trasparenza,
della flessibilità e della formazione continua. I tempi di costituzione
e attivazione dei Tavoli di lavoro e delle Commissioni saranno
ovviamente modulati nel tempo».
(...)
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PDF: 12,4 Mb
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L'INUTILE LAMENTO DEGLI ITALIANI
In
un “ispirato” fondo del direttore di Repubblica Carlo Verdelli chiede
che Qualcuno parli a questo Paese. Prima o poi. Ci sono molte ragioni
per cui sarebbe necessario che “una voce che con il massimo dell’autore
volezza parli al Paese, rimetta a posto gli sciacalli, plachi il panico
che va diffondendosi e proietti dell’Italia, anche all’estero, a quanti
ci stanno evitando come la peste, l’immagine di una nazione ferita ma
fiera, capace di affrontare con dignità il baco inatteso del Terzo
millennio”.
Il giovine Verdelli vede non vede stravede, forse gli vengono meno gli
schemi propri del diretur e non s’avvede - a nostro modesto
avviso- di essere contagiato del peggiori virus che potesse beccarlo:
non sapere fare al meglio il proprio mestiere e inseguire-sperando di
migliorare i conti del giornale- la peggiore tv.
Certo è difficile immaginare di trasformare un prodotto in carta
stampata che sta al mondo non per produrre notizie (che arrivano sempre
in ritardo) e fare cultura in un concorrente della televisione e dei
cellulari. Oggi pure la massaia di Codogno può mettersi a fare un
tiggi in diretta alle ore canoniche e informare l’Universo (scritto
maiuscolo) in concorrenza con un quotidiano e gli altri mille canali tv
nazionali. Anche quello tra i migliori del Paese.
Verdelli e i suoi autorevoli colleghi non hanno capito che fanno un
prodotto sul quale guadagnano di più le industrie energetiche, dei
trasporti e l’agenzia delle entrate che non l’editore del
quotidiano. Fare nel 2020 un prodotto dove c’è molto di vecchio, niente
di nuovo e parecchio di critico intelligente che viene
comprato e letto in massima parte da gente che è generalmente super
informata attraverso decine di fonti che si é selezionata già da sola,
beh… auguri.
Continua il nostro: “invece tutto si è inceppato, le borse sprofondano,
le stime di crescita si afflosciano, crollano le prenotazioni aeree e
decollano le disdette di tutto, dai viaggi agli eventi internazionali.
Le teleconferenze hanno sostituito le riunioni, la distanza tra le
persone (almeno un metro o, meglio, due) è diventata l’unità di misura
della convivenza. In meno di due mesi, la pallina da golf con la corona
ci ha rispediti in un altro evo, quello della precarietà e
dell’incertezza. Un salto all’indietro così brusco da generare,
comprensibilmente, sgomento e panico”.
Quanto alle borse che sprofondano é il solito gioco che conta poco o
nulla esattamente simmetrico a quando sono salite con vari PiL
nazionali che erano invece stentati. E già perché il problema non è un
virus piuttosto antipatico più che cattivello ma sta nel prendere atto
che è finita una storia: quella che domani sarà meglio di oggi. Che
domani camperemo cent’anni. Che domani andremo sulla luna. Che domani
prenderemo un jet ryanair e andremo a fare un weekend a duemila
chilometri di distanza sul mare caldo e spiagge bianche finissime. Che
se non sono poi piene di plastica, va bene: non si può avere tutto!.
Che domani avremo un cellulare con lo schermo che si piega. Sai che
necessità!.
L’unica cosa che questo virus dimostra è che sprechiamo inutilmente un
sacco di risorse facendo viaggiare le persone per lavorare o studiare
quando lo possono fare benissimo a casa (salvo una diffida di un
sindacalista UIL della scuola…). Che un sabato abbiamo svuotato gli
scaffali del supermercato e questa settimana dovremo buttare un quarto
di quello comprato perché è andato a male. Che fino ieri andavamo al
pronto soccorso al 70% dei casi per nulla e adesso –oltre il caos
normale- non ci sono morenti o morti per strada come ai tempi della
peste del’600 e oltretutto nonostante gli Intel Core i9-9900K da
500 euro al pezzo non sono riusciti a scoprire l’untore Zero e
l’untore Uno s’è autodenunciato senza nemmeno sapere di esserlo.
Questo virus ha anche mostrato che nella mitica sanità lombarda da
giorni al centro dell’emergenza il privato gestisce ben 68 strutture:
7.586 posti letto in tutta la Regione (contro i 28.384 dei pubblico),
di cui 380 in reparti di Terapia intensiva - e macina ri¬coveri per 5,4
miliardi l’anno, visi¬te ed esami ambulatoriali per 1,2. Quasi 7
miliardi di euro sui 17,5 che è il budget totale della sanità
lom¬barda: numeri da capogiro, che si sposano con un settore in
crescita e che più di una volta, negli ultimi anni, è finito al centro
di inchieste giudiziarie. Il quale settore privato per una decina di
giorni è stato bene bene bene silenzioso acquattato senza farsi avanti
ad assorbire anch’esso –perché no?- quel 25% di infettati malati
intubati- colpiti dal covid19.
Scrive Verdelli che “il nostro sistema sanitario nazionale é già
arrivato al collasso. In 10 anni sono stati cancellati 70 mila posti
letto, mancano 8 mila medici e 35 mila infermieri. A furia di tagli,
abbiamo debilitato le nostre difese immunitarie, fino a renderle
assolutamente inadeguate a fronteggiare la gestione ordinaria [e qui ci
vorrebbe un santo per illuminare il discorso,ma va ben] , figurarsi un
ciclone [?]come quello che si sta abbattendo su un Paese che ha
colpevolmente deciso di ammainare una delle bandiere della propria
Costituzione, il diritto alla salute per tutti i cittadini”.
Verdelli dimentica che il sistema sanitario nazionale è stato distrutto
da politici regolarmente eletti dai rispettivi elettori. I quali
elettori riempivano riempiono riempiranno al 70% inutilmente i pronto
soccorso, pagano il tichets perché non accettano il medicinale
equivalente, pagano in massima parte in nero le visite specialistiche
che il SSN non gli da in tempi accettabili. Insomma si danno parecchio
da fare per mandare a ramengo quello che di più utile e prezioso
dovrebbero preservarsi.
Conclude ispiratissimo Verdelli: “serve una voce che con il massimo
dell’autorevolezza parli al Paese, rimetta a posto gli sciacalli,
plachi il panico che va diffondendosi e proietti dell’Italia, anche
all’estero, a quanti ci stanno evitando come la peste, l’immagine di
una nazione ferita ma fiera, capace di affrontare con dignità il baco
inatteso del Terzo millennio”.
Beh, l’Italia non è ferita –un po’ ammaccata si soprattutto per quel
134% di debito pubblico- ed è sempre stata fiera perché nel mondo con
sole sei regioni su 20 compete con tutti. Senza aspettare messaggi che
oggi come oggi … se voglio un caffè al bar mi debbo sedere al tavolino
e pagarlo 4 euro anziché 1,10 in piedi davanti al banco. L’Italietta
che ha bisogno di una voce che parli col massimo dell’autorevolezza
finisce sempre li: a contare gli euro in nero nel cassetto.
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ALLE COMMISSIONI BIDONE NON CI CREDE NESSUNO
Hanno fatto flop un'altra volta (saremmo alla terza) per le candidature
per le quattro commissioni “giovani, ecologia e ambiente, sport e tempo
libero, pari opportunità”. Infatti “sono prorogati fino al 11 marzo
2020 compreso (fino alle ore 12.30) i termini per la presentazione
delle candidature” [ notata la precisione sull'orario? Magari a
qualcuno viene in mente di presentarsi a mezzanotte…] , sempre con
l'avvertimento che “le commissione avranno funzioni consultive,
organizzative e di supporto all'assessore ed al consigliere delegato”
[nel senso che sono Usa&Getta] con una precisazione di eminente
carattere razzista che “la partecipazione alla commissione è aperta
alle sole cittadine e cittadini di Curno” anche se le madamine di
governo hanno scritto nel “Documento unico di programmazione” che
: “Cittadino non è solo chi dorme, mangia, lavora, studia in paese ma
chi fa parte della comunità, chi con tutti gli altri condivide
aspirazioni, timori, preoccupazione e auspici. Chi con gli altri lavora
e si diverte, produce reddito e paga le tasse, frequenta le scuole e i
vari servizi. Esiste una cittadinanza sociale che va riconosciuta.
Compito dell'amministrazione è fare quanto in proprio potere per far
accrescere nei residenti italiani e stranieri la consapevolezza del
proprio ruolo nella comunità e favorire, con il pieno inserimento nella
vita cittadina da parte degli immigrati, la crescita dell'intera
comunità curnese”. Più avanti precisano che “«La costituzione delle
commissioni e dei tavoli di lavoro sono la prova concreta di questa
volontà di agire secondo il principio della partecipazione, della
trasparenza, della flessibilità e della formazione continua. I tempi di
costituzione e attivazione dei Tavoli di lavoro e delle Commissioni
saranno ovviamente modulati nel tempo».
Fuori dubbio che da una maestra diventata super ragioniera all'UniBG
non c'è da aspettarsi molto sia quanto a capacità di governo che per
quanto riguarda la partecipazione e la trasparenza.
La Gamba e la sua capogruppo Serra non sentono il bisogno di spiegare mai nulla. Come regine, regnano.
Hanno sloggiato un assessore inutile passandolo a consigliere delegato
alle stesse funzioni senza una spiegazione. Il consigliere anziano se
n'è andato nel pieno della bufera sull'assegnazione dei CVI (casino
creato dalla Gamba in primis quando non ha verificato la modifica della
convenzione col CVI1) e l'hanno venduto (il cambio) come un ricambio
generazionale. Che non si spiega dal momento che quel consigliere aveva
sempre serenamente vegetato in consiglio e serviva solo a portare voti.
L'altro ieri hanno ribaltato gli incarichi prima e gli uffici poi dei
lavori pubblici e dell'urbanistica senza dare nemmeno uno straccio di
spiegazione. Dovrebbero averli riuniti e poi smembrati creandone
uno apposta per la palestra della new Rodari dove abbiamo già il
RUP del RUP se vi pare poco. Se non andiamo errati una seduta di
consiglio comunale su due non viene pubblicata (quindi censurata)
perché qualche consigliere avrebbe pronunciato nomi indebiti come se
oggi non bastasse un cellulare acceso per registrare e conservare.
Bisognerà avvertire la coppia Gamba&Serra che oggi i
cellulari sono potentissimi. Gli appalti per i lavori pubblici li fanno
riducendo al minimo il numero di imprese concorrenti ed aumentando al
massimo il numero di progettisti (fino a tre progetti anche di tre
professionisti differenti: il massimo per creare caos). Poi si trovano
nella palta di avere soldi pronti, progetti (forse) nel cassetto e
dovere accantonare i soldi per chissà quando. Un tempo le
manifestazioni culturali erano distribuite su un arco di soggetti
vastissimo mentre adesso sono affidate tutte ad un unico oratorio. A
proposito: ci spiega qualcosa ass. Bellezza?.
La sindaca Serra ha dimenticato di chiedere all'impresa i danni per
l'allagamento della nuova Rodari in costruzione e neppure la Gamba ha
mai spiegato se la Regione ci avesse o meno assegnato fondi a ristoro
del danno meteo. Il Comune ha subito la legnata della sentenza Leggeri
per merito di una improvvida delibera dei maggiori azionisti politici
dell'attuale consiglio comunale ma i cittadini non sanno se il sindaco
oil segretario comunale abbiano provveduto a chiedere il ristoro del
danno ai responsabili. C'è stata la vicenda legale sul volantino
del segretario PD contro l'albergo nel centro commerciale ma non si è
mai letta ne la denuncia ne la sentenza finale mentre si sa che poi
tutto il comparto commerciale di via Fermi-Europa ha goduto di una
variante di 300 mila mc di ampliamento previo l'approvazione del PGT a
seguito di una commissione inutile ma in pompa magna e una
variante scaturita dalla sola mente della maggioranza. En passant in
mezzo al commerciale adesso hanno consentito anche un ampliamento
industriale: tanto per non fare un po' di confusione. Sulla ex
Briantea- via Bergamo si sono inventati un TS2 per farla diventare
concorrente dei Champs Elysees ma alla fine hanno edificato solo un
altro mezzo centrino commerciale e ciao stai bene. on
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