A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1188 DEL 29 FEBBRAIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















RIUNIFICATI&RI-DIVISI
LAVORI PUBBLICI&URBANISTICA
SENZA SPIEGAZIONI FINORA
Seguendo una prassi consolidata per cui la trasparenza è tal quale la palcia ecco scodellata dalla giunta Gamba una profonda modifica dell'assetto degli uffici che coinvolge  il settore lavori pubblici ed urbanistica. Nessuna spiegazione  da parte della politica del come motivare i cambiamenti e invece… che cavolo importa a voi cittadini?.
La questione è che questa rivoluzione  nell’ufficio tecnico del comune ci pare più importante della dipartita dell'ass. Curto (che contava poco o nulla: le madamine l'hanno usato come bandierina giovanilista ) e dell'arrivo della Bellezza: un cognome che assieme ad altri nel consiglio comunale, non ci dovrebbe nemmeno stare visto che “la famiglia” c'è – assieme ai Benedetti Locatelli Conti sono dinastie personali o politiche categoriali  che dal dopoguerra ai giorni nostri sono sempre stati in comune.
Lavori pubblici, manutenzione del territorio ed urbanistica sono settori in cui il nostro Comune ha sempre manifestate difficoltà politiche e culturali. La sciatteria era ed è il suo modello. Del resto un basso livello della politica in tema di cultura della città e progettazione del suo futuro vanno di pari passo: succede dappertutto. Impossibile una convivenza se le differenze culturali politiche ed operative sono eccessive: in genere gli uffici si sguarniscono.  Con le  nuove leggi sul lavoro e il combinato disposto delle prestazioni professionali e fiscali  ed il codice dei contratti ormai siamo all'anarchia totale per cui la divisione tra attività professionale politica pubblica privata non c'è più confine a meno che le guardie ti becchino con le ditai nella nutella. Impossibile con ottomila comuni in Italia. Se Curno é brutto non è solo merito del trentennale governo del territorio di Conti o di Pedretti su una base pregressa stilisticamente (sic!) democristiana dalla quale nessuno dei due ha voluto drasticamente deviare.
(...)

1,2,4,8,16,...,COVID19,...
LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA
Qualcuno segnali al governo Conte 2 ed ai presidenti delle regioni (che sono i padroni della sanità) che il Paese dispone del custode delLa Latrina di Nusquamia, al secolo ing. Claudio Piga da Trezzo sull’Adda, uno che ha fatto il classico in un ex liceo di preti e poi il Politecnico e adesso e qui, disponibile e con larghe vedute visto che lui da perfetto sinistro lavora peri fascioleghisti come per il piddi. Basta incassare un mensile. A titolo di informazione per  il PdC e i Governatori mettiamo in fila un florilegio delle sue ultime affermazioni.
Eccole in fila in corsivo.
(...)


IL PAZIENTE ZERO E' L'AMBIENTE
La mattina di Pasqua di due anni or sono tre operai trevigliesi persero la vita  manovrando un’autoclave in uno stabilimento della cittadina. Si scoperse da questa tragedia che da quella fabbrica, appartenente a una multinazionale tedesca, uscivano le basi proteiche e grasse per fabbricare dadi per brodo, integratori per carni in scatola) per i cristiani) e basi proteiche per alimenti per animali d’affezione: le mitiche crocchette.  I 16 stabilimenti sparsi in tutto il mondo di quella fabbrica producono oltre il5 0% delle basi proteiche per le mitiche crocchette per gli animali d’affezione. Basta che il processo di produzione conservazione e manipolazione di quei prodotti abbia subito  qualche errore perché si sia distribuito qualcosa di tutt’altro che appetibile sotto il profilo igienico. Poi vedi decine di persone che sbaciucchiamo  il proprio animale senza neanche pensare che p.e. i cani hanno come comportamento naturale quello di annusare e leccare proprio gli orifizi dei colleghi.
Tra l’altro all’inizio del 2018 un gruppo di ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ideò il termine “malattia X” per indicare: “La consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe essere causata da un patogeno che attualmente non è noto per causare malattie negli esseri umani”. A distanza di due anni, il coronavirus (SARS-CoV-2) sembra avere tutti i requisiti per corrispondere a questa descrizione. Tra i numerosi virologi ed epidemiologi che lo pensano c’è anche Peter Daszak, che fa parte del gruppo di esperti “R&D Blueprint” che definì la “malattia X”.
Ecco perché naso metricamente (ma non troppo) siamo convinti che  più che cercare il “paziente zero” vale a dire un omino che  si sia infettato in Cina e poi abbia trasmesso l’infezione senza nemmeno saperlo a chissà quante altre persone, il “paziente zero” va cercato nell’ambiente e nemmeno in Cina. E non in onore o menzione di Greta Thumberg. Anzi: il paziente zero è proprio l’ambiente dal momento che oggi non circolano numerose  le persone ma circolano massicciamente le merci ed anche i sistemi di produzione sono pressoché uniformi dappertutto nel mondo. Poi consideriamo che un virus per sua natura muta tanto o poco ma mano che passa da un soggetto ad un altro. Poi aggiungiamo che finora delle tre infezioni che negli ultimi due anni hanno colpito parti del territorio lombardo la Regione e l’ISS NON sono stati capaci di trovare la causa che spiegasse da dove provenissero quelle infezioni, allora c’è poco da sperare che dopo tre flop, alla quarta prova ci sia un successo.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





























































































































































































































RIUNIFICATI&RI-DIVISI
LAVORI PUBBLICI&URBANISTICA
SENZA SPIEGAZIONI FINORA
Seguendo una prassi consolidata per cui la trasparenza è tal quale la palcia ecco scodellata dalla giunta Gamba una profonda modifica dell'assetto degli uffici che coinvolge  il settore lavori pubblici ed urbanistica. Nessuna spiegazione  da parte della politica del come motivare i cambiamenti e invece… che cavolo importa a voi cittadini?.
La questione è che questa rivoluzione  nell’ufficio tecnico del comune ci pare più importante della dipartita dell'ass. Curto (che contava poco o nulla: le madamine l'hanno usato come bandierina giovanilista ) e dell'arrivo della Bellezza: un cognome che assieme ad altri nel consiglio comunale, non ci dovrebbe nemmeno stare visto che “la famiglia” c'è – assieme ai Benedetti Locatelli Conti sono dinastie personali o politiche categoriali  che dal dopoguerra ai giorni nostri sono sempre stati in comune.
Lavori pubblici, manutenzione del territorio ed urbanistica sono settori in cui il nostro Comune ha sempre manifestate difficoltà politiche e culturali. La sciatteria era ed è il suo modello. Del resto un basso livello della politica in tema di cultura della città e progettazione del suo futuro vanno di pari passo: succede dappertutto. Impossibile una convivenza se le differenze culturali politiche ed operative sono eccessive: in genere gli uffici si sguarniscono.  Con le  nuove leggi sul lavoro e il combinato disposto delle prestazioni professionali e fiscali  ed il codice dei contratti ormai siamo all'anarchia totale per cui la divisione tra attività professionale politica pubblica privata non c'è più confine a meno che le guardie ti becchino con le ditai nella nutella. Impossibile con ottomila comuni in Italia. Se Curno é brutto non è solo merito del trentennale governo del territorio di Conti o di Pedretti su una base pregressa stilisticamente (sic!) democristiana dalla quale nessuno dei due ha voluto drasticamente deviare.
Chi legge questo blog ha ben presente che se il Comune è arrivato dov' è messo e com'è messo, non basta mettere insieme due uffici e poi dividerli e ricavarne altri due. Qui c'è una questione di personale e di professionalità che non si risolve cambiando l'ordine degli addendi. Le banche stanno espellendo migliaia di persone degnissime che sono irriciclabili: occorre fare lo stesso anche nella pubblica amministrazione. Qui bisogna scartare un pezzo della politica e parecchi di quegli addendi se vogliamo un risultato diverso e migliore. Forse fino ai massimi livelli per rendere soddisfazione alle esigenze dei cittadini. Questo possiamo dire al finire della giornata di giovedì: vedremo (domani: forse) come si ridistribuiranno i nomi.

1,2,4,8,16,...,COVID19,...
LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA

Qualcuno segnali al governo Conte 2 ed ai presidenti delle regioni (che sono i padroni della sanità) che il Paese dispone del custode delLa Latrina di Nusquamia, al secolo ing. Claudio Piga da Trezzo sull’Adda, uno che ha fatto il classico in un ex liceo di preti e poi il Politecnico e adesso e qui, disponibile e con larghe vedute visto che lui da perfetto sinistro lavora peri fascioleghisti come per il piddi. Basta incassare un mensile. A titolo di informazione per  il PdC e i Governatori mettiamo in fila un florilegio delle sue ultime affermazioni.
Eccole in fila in corsivo.
Questa del virus coronario potrebbe essere una scoppola di portata economica confrontabile con quella del 2008.

Non dico che non si possa allentare il rigore. Dico che per farlo dovrebbero esserci riscontri sperimentali, e che i provvedimenti dovrebbero essere decisi da persone qualificate. Bisogna passare dalle parole, nel senso di chiacchiere, ai numeri, pur nella consapevolezza che i numeri estraibili dall'osservazione e dai riscontri sperimentali esprimono “verità” non assolute, ma probabilistiche. Il processo decisionale dovrebbe allora essere governato da un modello matematico, per esempio d'impronta bayesiana.

Sulla linea di Carlo Cattaneo. Per isolare il virus coronario: meno avvocaticchi e politicanti dell'uno-vale-uno, più fisici, più matematici, più medici (liberati dalle pastoie della burocrazia)

Pare che a Milano abbiano messo insieme una squadra di matematici, fisici e medici per l'identifica- zione del paziente zero: sarebbe importantissimo individuarlo, se di paziente zero si può parlare, il più presto possibile, contrariamente a quel che si legge da qualche parte.

Per favore, dite a Conte, a Zingaretti, a Di Maio che questa è la strada giusta.

Peccato che il nostro arrivi a codeste conclusioni e proposte venerdì 28 febbraio quando già mercoledì 25 tale Paolo Giordano, classe 1982, uno che non ha nemmeno fatto il classico ma solo lo scientifico, uno che s'è laureato solo in fisica (a Torino, nemmeno al Poli di Milano)  e adesso fa (anche) lo scrittore  aveva pubblicato due pagine sul Corriere dedicate a “La scienza. il virus e noi -La matematica del contagio che ci aiuta a ragionare in mezzo al caos” nel quale, illustra il meccanismo di contagio del virus con un esempio. Il primo contagiato  ne contagia altri 2. I secondi ne contagiano altri 4. Questi ultimi ne contagiano otto. Potrebbe accadere che il primo ne contagi 3 o 4 o 5 oppure anche uno solo. Da qui ne deriva anche l'importanza del fattore tempo. Quanto più tempo intercorre tra un contagio e l'altro tanto più lenta è la diffusione dell'infezione. Ragion per cui quando non si dispone di una cura di una malattia, bisogna seguire contemporaneamente due strade: ridurre la moltiplicazione (da 1:2 a 1:1 p.e.) ed allungare i tempi (tra un contagio e l'altro).
Obiettivamente questa è un po' la scoperta dell'acqua calda dal momento che la conoscono anche i giocatori di bocce o i coltivatori di frutta oppure i produttori di vino passito o la massaia che cura la dispensa. Per citare i primi modelli che mi vengono a mente.
La stanno applicando, magari spannometricamente, anche il governo e i presidenti di regione salvo il fatto che un conto sono quelli eletti con una votazione ed altro conto sono i  consigli degli studiosi che hanno sempre la manina di volere governare davvero senza mai esporsi.

Peccato che il nostro  faccia mostra di essere lui unico che conosce le soluzioni ed arrivi – senza nemmeno ricordarlo- tre giorni dopo che é stato lanciato il la. Ovviamente raccolto da molti concorrenti perché due pagine sul Corriere valgono anche un bel gruzzolo.

La faccenda è che però – anche questo lo sanno quasi tutti- così come l'appendicite di tizio  è assai simile a quella di caio ma non sortiscono lo stesso risultato  gli molti esiti  di una infezione si possono prevedere con un certo ordine di priorità ma da sempre la natura ha una capacità combinatoria infinitamente maggiore di quelle di una qualsiasi macchina creata dall'uomo. Che perlomeno  fino a quel momento ha un cervello  limitato.
Nel frattempo gli infettati ed i malati di covid19 non guariscono coi calcoli previsionali bensì hanno bisogno di un medicinale che li faccia respirare normalmente. Quindi  sostanzialmente le previsioni numeriche restano delle seghe  molto belle che… solo dopo qualche tempo si possono verificare e li scatta il coro de “io l'avevo previsto per primo!” che non importa a nessuno.

Vorrei vedere l'effetto che ottiene un PdC che si presenta in Tv ed asserisce perentorio che in base a un calcolo probabilistico d'impronta bayesiana il covid19 verrebbe probabilmente sconfitto entro tot settimane. Verrebbe sotterrato da un tir di pomodori. Ah, ecco: dimenticavo. Non ho letto in questi giorni un'intervista ai nuovi cittadini, com'è che cibano di cavallette  e lombrichi. Avvertire Zaia.