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I CASCAMI SOVRANISTI DI VIVERE CURNO
Francamente questo annuncio mi ha colpito perché immaginavo che la
coppia Serra&Gamba avrebbero proseguito a vendere merce adulterata
com'é (la loro) trasparenza partecipazione ed invece scodellano la
necessità di integrare se non ricostituire le uniche quattro
commissioni inutili che avevano messo in piedi. Non c'è niente da fare:
certe professioni –insegnanti preti suore bottegai professionisti- sono
come degli ordini. Ti incidono nella crapa un certo modo di stare al
mondo e rapportarti con gli altri che sono inamovibili.
A metà del percorso amministrativo le uniche quattro commissioni
s'erano di fatto squagliate e quindi la maggioranza ha (sentito il ?)
bisogno di rimetterle in piedi per RI-trovare qualche alibi per altri
due anni e mezzo. Tanto sono commissioni in mano a delle incompetenti
quindi c'è poco da sperare.
Hanno riconfermato la figuraccia caccosa che avevano già fatto dove
avevano precluso ai NON curnesi la presenza a perfetta imitazione di
Trump –prima l'America- oppure di Salvini “prima gli Italiani”. Certe
infezioni fanno danno anche a quelle che si credono sane. Cascami
sovranisti. Non facciamo la vittima predestinata anche se questa regola
–ci scommettiamo un caffè- ad excludendum è stata messa di
proposito contro di noi perché andare in una commissione a fare il
burattino in mano a delle assessore non mi fa levare da casa di sera e
di notte.
La commissione sport (adesso) ha come riferimento la sindaca Gamba e la
dirigente dei servizi sociali. Peccato che la dirigente abbia sulle
spalle una modifica abusiva di una convenzione votata dal consiglio
comunale mentre la sindaca Gamba, che al tempo era la vigilante
politica della dirigente, non ha controllato la nuova convenzione e
così s'è compiuto l'abuso. Non contente di questo, ecco che la sindaca
Gamba scodella una relazione sul CVI2 fatta da un suo collega che
promette mari e mondi di ricavi dalla gestione del CVI2 ma alla prima
gara… se la filano tutti. Ecco che scodellano l'idea fare del Comune il
banchiere di chi prenderà il CVI2 e così degli 800mila euro di
investimenti previsti a carico dell'ingenuo gestore, il Comune ne
metterà mezzo milione salvo riscuoterli a rate come affitto.
Dimenticando che il tipo possa svignarsela dopo pochi anni ecc. ecc.
La commissione rumenta è in mano alla capogruppo di Vivere Curno,l'ex
sindaca Serra. Questa per arrivare ad avverare il suo sogno del
bidoncino col cippino s'è fatta fare una relazione da parte della
dirigente del settore che ha concluso papale papale che nel
settore della raccolta e smaltimento della rumenta sostanzialmente non
c'è concorrenza (traduzione: c'è un cartello sule tariffe). Ergo la
Serra ha fatto diventare il Comune azionista di una società col CdA
praticamente leghista che ha cominciato a fare la raccolta in
applicazione della prossima tariffa puntuale. Differenza di prezzo meno
di 10mila euro su 600mila. Una persona che avesse un minimo di
educazione civica quando avesse ricevuto la relazione che
certificava il cartello delle tariffe avrebbe salito le scale
della procura. Invece no.
La commissione giovani era affidata al più giovane dei consiglieri
della maggioranza che in questa ristrutturazione delle deleghe
conserva l'incarico ma SOLO come consigliere delegato. Bravissimo
nell'organizzare in piazza le attività oratoriane salvo dimenticarsi di
alcuni particolari. Per esempio che un giovane curnese è sotto processo
accusato di avere arrotato e ammazzato due ragazzi. Per esempio non ha
rilevato come sostanzialmente le borse di studio abbiano floppato
(nel senso non assegnate) per mancanza di concorrenti meritevoli.
Nemmeno sa quanti siano i neet locali e nemmeno si preoccupa del come
perché quanto. Una bella mascherata in piazza e i problemi sono
superati. C'è uno scarto tra la crapa del consigliere delgato e quella
dei suoi coetanei per quel che è dato vedere e leggere che uno si
domanda… che serve?
La commissione pari opportunità s'è contraddistinta per i suoi
spettacolini di terza classe, i numerosi straccetti affissi sulla
facciata del comune e la tragica vicenda dell'ammazzamento e
ferimento delle due sorelle. Che dire? Basta leggere quanto
scrivono la madre e la ragazza sopravvissuta per capire che certi
destini sono segnati e semmai il problema è ridurre il rischio e il
danno. Adesso il consiglio comunale è a maggioranza donne –
probabilmente unico caso in terra bergamasca- ma il problema non è di
genere ma di scuola. Con gli stessi ingredienti fai il secondo
per la mensa dei poveri e il ristorante penta stellato.
Il Comune di Curno ha bisogno di sindaco e assessori che abbiano
competenza tecnica ma soprattutto competenza POLITICA che lavorano con
uffici che abbiano altrettanta competenza tecnica e politica della
propria attività. In questa maggioranza non esiste buona parte della
competenza tecnica e siamo sottozero per la politica. Non si comprende
se del codice dei contratti conoscano bene i pericoli che porta
dentro oppure ne siano consapevoli e ne approfittino o se ne freghino:
invece di ampliare la concorrenza tra imprese la riducono salvo poi
scoprire che gli appalti li vincono imprese senza nemmeno una pagina
web.
Invece di usare la normativa per ridurre carta incarichi e spese
adottano la normativa che fa triplicare lavoro e burocrazia ed alla
fine… sono costretti a mettere via i soldi nel porcellino per spenderli
chissà quando.
Sono fortunati perché l'edilizia s'è messa di nuovo a muoversi ed
incassano parecchi soldini ma sostanzialmente non fanno che ordinaria
amministrazione e sano clientelismo.
Addirittura certe opere pubbliche sono state in un certo qual modo
“commissariate” a compari della lista ma gli sghei sono stati messi via
nel porcellino perché neppure il “commissario” –che è pure quello un
dipendente pubblico – non sa muoversi. Ci riferiamo alla telenovela
della passerella sul fiume e la pista pedociclabile lungo il fiume.
Siamo all'assurdo: creano un commissario e poi accantonano l'opera
quando al mondo il commissario serve apposta ad accelerare
i lavori.
Magari un sindaco (ed anche una opposizione consigliare…) un tantino
competente farebbe una riflessione sul come perché quanto un appalto
che va in gara a 1000 viene vinto a 750. Oppure perché una gara per un
progetto che va in gara a 100 viene vinto a 58. Oppure perché una
palestra costa a metro quadrato più di una lussuosa villetta a
schiera per la quale si debbono pagare terreno oneri e interessi.
Della pista pedociclabile da via Marconi all'oltre Serio grosso hanno
approvato il progetto ma in consiglio non è arrivata la convenzione col
CdB per scavalcare roggia e lo scolmatore. Speriamo non stiano
ritentando l'operazione F.lli Leggeri. Oltre al fatto che quella
pista attraverserà “l'autostrada via Fermi” ed avrà tre
passaggi pedonali in 300 metri. Ne si capisce se via Ruffilli nord sarà
collegata a via Ruffilli sud e chi eseguirà i lavori.
Il Comune non ha (granche) bisogno delle quattro commissioni
sunnominate ma avrebbe bisogno di una commissione lavori pubblici –se
non altro per evitare la SCIETTERIA progettuale delle opere
commissionate- ma coll'attuale codice dei contratti e la legge sul
lavoro un'idea del genere non risulta assolutamente gradita alla
politica ed al funzionariato comunale. In questo quadro potrebbe
accadere che lo studio che vince un appalto di progettazione di
un'opera (uno dei tre livelli di progettazione che possono essere
vinti-eseguiti anche da tre professionisti differenti…) dia un incarico
a un professionista esterno senza che il suo nome appaia e questo può
essere benissimo un consigliere comunale o un professionista pubblico
dipendente.
Morale della favola. Ci sono dei Toninelli e dei Dimaio o degli Alfano
dappertutto: sono il frutto bacato della scuola a tempo
pieno fatta male.
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ABOLIZIONE PASSAGGI A LIVELLO. POSIZIONE DEBOLE DEL COMUNE (CHE NON HA SCODELLATO UN’IDEA). RFI GENTILE GRADASSO
La sindaca di Curno ha resa nota sulla pagina web del comune la risposta di Valerio Giovine
Direttore della Direzione Produzione RFI al Comune di Curno in merito
alla “diffida a non dar corso alla trasformazione tecnologica dei
Passaggi a Livello semibarriere ubicati alla progressiva chilometrica
4+241 e 5 + 182 nel comune di Curno” mandata dal Comune a RFI.
In buona sostanza RFI fa una elegante ammuina “con riferimento alla
diffida pervenuta a questa Società a non dar corso ai lavori in
oggetto, si comunica la temporanea sospensione delle attività per
effettuare gli ulteriori approfondimenti richiesti nelle precedenti
interlocuzioni” ma subito dopo molla il cazzotto: “Si conferma comunque
la necessità di realizzare gli interventi di trasformazione con sistemi
a barriere complete” e poi sostanzialmente INTIMA al Comune che “in
attesa della realizzazione delle opere sostitutive, (il comune attui)
azioni mitigative a cura di Codesto Comune come ad esempio il presidio
straordinario dei passaggi a livello in parola”. Traduzione:
arrangiatevi con personale vostro e sotto vostra responsabilità.
Nella risposta della sindaca Gamba non si rilevano più i toni perentori
della diffida ed anzi vi si può leggere un certo mettersi a cuccia: “Si
tratta di una decisione molto apprezzata. Come amministrazione locale
comunale assicuriamo a RFI la nostra piena collaborazione per
l'individuazione sollecita di quelle soluzioni alternative che
consentiranno la messa in atto di ogni adeguamento tecnologico nel
rispetto delle criticità di ordine pubblico della circolazione stradale
provinciale coinvolta”.
La risposta però rivela la debolezza culturale politica e propositiva
del Comune verso quella repubblica autonoma che è RFI nella Repubblica
Italiana. Perché è evidente come RFI prosegua nel suo disegno e il
momentaneo fermo ci sta nel complesso delle operazioni in atto sulla
linea per almeno tre motivi.
Basta pensare alla lunghezza delle corsie auto e quelle pedonali
per creare un sottopasso tenendo conto delle pendenze ammissibili
secondo il CdS: un intervento mastodontico quanto a invasività ed
estensione. Chi paga l'acquisizione delle aree, chi paga l'esecuzione
dei lavori?
Poi sotto via Fermi e la ferrovia ci sono importanti sottoservizi, in
primis la mega fognatura che collega il sistema a nord della ferrovia
con quello a sud. Anche qui: chi paga l'esecuzione dei lavori?
A nostro avviso “forse”è meglio pensare a un sovrappasso realizzato in metallo.
Quanto poi al possibile sottopasso pedonale di via Roma anche qui ci
sono di mezzo le lunghezze delle rampe, quindi il relativo ingombro
planimetrico e forse varrebbe la pena di pensare ad una doppia scala
mobile di larghezza sufficiente perché ci stia il ciclista che conduce
la bici a mano. Ma anche qui: chi paga l'esecuzione dei lavori?.
Fuori dubbio che Vivere Curno ha in mente qualche soluzione ma non la
vuole dire prima di tutto perché loro sono abituati a scodellare le
decisioni “ovviamente condivise secondo il principio prendere o
lasciare che noi siamo la maggioranza”. Ma a nostro avviso andare
(diciamo) contro RFI senza esporre un'idea che abbia il sostegno della
popolazione è pericoloso dal momento che evidentemente il c.d. sostegno
che formalmente appare da parte dei sindaci e di altri soggetti alle
richieste comunali in realtà RFI sa benissimo che è solo formale.
Agli altri sindaci frega zero dei problemi viario-ferroviari del Comune
di Curno.
Detto questo a nostro avviso varrebbe la pena (1) di allungare
via Ruffilli fino alla rotonda ovest della circonvallazione
Leuceriano dell'ospedale e chiudere il PL di via Fermi (2) un
sottopasso viario dalla Piazza del Comune fino a via Manzù sfruttando
alla fine la rotonda OBI
(3) un sistema di ascensori pedonali e ciclistici su via Roma.
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