A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1183 DEL 21 FEBBRAIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















I CASCAMI SOVRANISTI DI VIVERE CURNO
Francamente questo annuncio mi ha colpito perché immaginavo che la coppia Serra&Gamba avrebbero proseguito a vendere merce adulterata com'é (la loro) trasparenza partecipazione ed invece scodellano la necessità di integrare  se non ricostituire le uniche quattro commissioni inutili che avevano messo in piedi. Non c'è niente da fare: certe professioni –insegnanti preti suore bottegai professionisti- sono come degli ordini. Ti incidono nella crapa un certo modo di stare al mondo e rapportarti con gli altri che sono inamovibili.
A metà del percorso amministrativo le uniche quattro commissioni  s'erano di fatto squagliate e quindi la maggioranza ha (sentito il ?) bisogno di rimetterle in piedi per RI-trovare qualche alibi per altri due anni e mezzo. Tanto sono commissioni in mano a delle incompetenti quindi c'è poco da sperare.
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ABOLIZIONE PASSAGGI A LIVELLO. POSIZIONE DEBOLE DEL COMUNE (CHE NON HA SCODELLATO UN’IDEA). RFI GENTILE GRADASSO
La sindaca di Curno ha resa nota sulla pagina web del comune la risposta di Valerio Giovine Direttore della Direzione Produzione RFI al Comune di Curno in merito alla “diffida a non dar corso alla trasformazione tecnologica dei Passaggi a Livello semibarriere ubicati alla progressiva chilometrica 4+241 e 5 + 182 nel comune di Curno” mandata dal Comune a RFI.
In buona sostanza RFI fa una elegante ammuina “con riferimento alla diffida pervenuta a questa Società a non dar corso ai lavori in oggetto, si comunica la temporanea sospensione delle attività per effettuare gli ulteriori approfondimenti richiesti nelle precedenti interlocuzioni” ma subito dopo molla il cazzotto: “Si conferma comunque la necessità di realizzare gli interventi di trasformazione con sistemi a barriere complete” e poi sostanzialmente INTIMA al Comune che “in attesa della realizzazione delle opere sostitutive, (il comune attui) azioni mitigative a cura di Codesto Comune come ad esempio il presidio straordinario dei passaggi a livello in parola”. Traduzione: arrangiatevi con personale vostro e sotto vostra responsabilità.
Nella risposta della sindaca Gamba non si rilevano più i toni perentori della diffida ed anzi vi si può leggere un certo mettersi a cuccia: “Si tratta di una decisione molto apprezzata. Come amministrazione locale comunale assicuriamo a RFI la nostra piena collaborazione per l'individuazione sollecita di quelle soluzioni alternative che consentiranno la messa in atto di ogni adeguamento tecnologico nel rispetto delle criticità di ordine pubblico della circolazione stradale provinciale coinvolta”.
La risposta però rivela la debolezza culturale politica e propositiva del Comune verso quella repubblica autonoma che è RFI nella Repubblica Italiana. Perché è evidente come RFI prosegua nel suo disegno e il momentaneo fermo ci sta nel complesso delle operazioni in atto sulla linea per almeno tre motivi.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





































ROCCOLO A SAN PELLEGRINO










































































































































































































I CASCAMI SOVRANISTI DI VIVERE CURNO

Francamente questo annuncio mi ha colpito perché immaginavo che la coppia Serra&Gamba avrebbero proseguito a vendere merce adulterata com'é (la loro) trasparenza partecipazione ed invece scodellano la necessità di integrare  se non ricostituire le uniche quattro commissioni inutili che avevano messo in piedi. Non c'è niente da fare: certe professioni –insegnanti preti suore bottegai professionisti- sono come degli ordini. Ti incidono nella crapa un certo modo di stare al mondo e rapportarti con gli altri che sono inamovibili.
A metà del percorso amministrativo le uniche quattro commissioni  s'erano di fatto squagliate e quindi la maggioranza ha (sentito il ?) bisogno di rimetterle in piedi per RI-trovare qualche alibi per altri due anni e mezzo. Tanto sono commissioni in mano a delle incompetenti quindi c'è poco da sperare.

Hanno riconfermato la figuraccia caccosa che avevano già fatto dove avevano precluso ai NON curnesi la presenza a perfetta imitazione di Trump –prima l'America- oppure di Salvini “prima gli Italiani”. Certe infezioni fanno danno anche a quelle che si credono sane.  Cascami sovranisti. Non facciamo la vittima predestinata anche se questa regola –ci scommettiamo un caffè- ad excludendum è stata messa  di proposito contro di noi perché andare in una commissione a fare il burattino in mano a delle assessore non mi fa levare da casa di sera e di notte.

La commissione sport (adesso) ha come riferimento la sindaca Gamba e la dirigente dei servizi sociali. Peccato che la dirigente abbia sulle spalle una modifica abusiva di una convenzione votata dal consiglio comunale mentre la sindaca Gamba, che al tempo era la vigilante politica della dirigente, non ha controllato la nuova convenzione e così s'è compiuto l'abuso. Non contente di questo, ecco che la sindaca Gamba scodella una relazione sul CVI2 fatta da un suo collega che promette mari e mondi di ricavi dalla gestione del CVI2 ma alla prima gara… se la filano tutti. Ecco che scodellano l'idea fare del Comune il banchiere di chi prenderà il CVI2 e così degli 800mila euro di investimenti previsti a carico dell'ingenuo gestore, il Comune ne metterà  mezzo milione salvo riscuoterli a rate come affitto. Dimenticando che il tipo possa svignarsela dopo pochi anni ecc. ecc.

La commissione rumenta è in mano alla capogruppo di Vivere Curno,l'ex sindaca Serra. Questa per arrivare ad avverare il suo sogno del bidoncino col cippino s'è fatta fare una relazione da parte della dirigente del settore che ha concluso papale papale che  nel settore della raccolta e smaltimento della rumenta sostanzialmente non c'è concorrenza (traduzione: c'è un cartello sule tariffe). Ergo la Serra ha fatto diventare il Comune azionista di una società col CdA praticamente leghista che ha cominciato a fare la raccolta in applicazione della prossima tariffa puntuale. Differenza di prezzo meno di 10mila euro su 600mila. Una persona che avesse un minimo di educazione civica quando  avesse ricevuto la relazione che certificava il cartello delle tariffe  avrebbe salito le scale della procura. Invece no.

La commissione giovani era affidata al più giovane dei consiglieri della maggioranza che in questa ristrutturazione delle deleghe  conserva l'incarico  ma SOLO come consigliere delegato. Bravissimo nell'organizzare in piazza le attività oratoriane salvo dimenticarsi di alcuni particolari. Per esempio che un giovane curnese è sotto processo accusato di avere arrotato e ammazzato due ragazzi. Per esempio non ha rilevato come  sostanzialmente le borse di studio abbiano floppato (nel senso non assegnate) per mancanza di concorrenti meritevoli. Nemmeno sa quanti siano i neet locali e nemmeno si preoccupa del come perché quanto. Una bella mascherata in piazza e i problemi sono superati. C'è uno scarto tra la crapa del consigliere delgato e quella dei suoi coetanei per quel che è dato vedere e leggere che uno si domanda… che serve?

La commissione pari opportunità s'è contraddistinta per i suoi spettacolini di terza classe, i numerosi straccetti affissi sulla facciata del comune e la  tragica vicenda dell'ammazzamento e ferimento delle due sorelle. Che dire? Basta leggere quanto scrivono  la madre e la ragazza sopravvissuta per capire che certi destini sono segnati e semmai il problema è ridurre il rischio e il danno. Adesso il consiglio comunale  è a maggioranza donne – probabilmente unico caso in terra bergamasca- ma il problema non è di genere ma di scuola. Con gli stessi ingredienti  fai il secondo per la mensa dei poveri e il ristorante penta stellato.

Il Comune di Curno ha bisogno di sindaco e assessori che  abbiano competenza tecnica ma soprattutto competenza POLITICA che lavorano con uffici che abbiano altrettanta competenza tecnica e politica della propria attività. In questa maggioranza non esiste buona parte della competenza tecnica e siamo sottozero per la politica. Non si comprende se del codice dei contratti conoscano bene i pericoli che porta  dentro oppure ne siano consapevoli e ne approfittino o se ne freghino: invece di ampliare la concorrenza tra imprese la riducono salvo poi scoprire che gli appalti li vincono imprese senza nemmeno una pagina web. 
Invece di usare la normativa per ridurre carta incarichi  e spese adottano la normativa che fa triplicare lavoro e burocrazia ed alla fine… sono costretti a mettere via i soldi nel porcellino per spenderli chissà quando.
Sono fortunati perché l'edilizia s'è messa di nuovo a muoversi ed incassano parecchi soldini ma sostanzialmente non fanno che ordinaria amministrazione e sano clientelismo.

Addirittura certe opere pubbliche sono state in un certo qual modo “commissariate” a compari della lista ma gli sghei sono stati messi via nel porcellino perché neppure il “commissario” –che è pure quello un dipendente pubblico – non sa muoversi. Ci riferiamo alla telenovela della passerella sul fiume e la pista pedociclabile lungo il fiume. Siamo all'assurdo: creano un commissario e poi accantonano l'opera quando al mondo   il commissario serve apposta ad accelerare i lavori.

Magari un sindaco (ed anche una opposizione consigliare…) un tantino competente farebbe una riflessione sul come perché quanto un appalto che va in gara a 1000 viene vinto a 750. Oppure perché una gara per un progetto che va in gara a 100 viene vinto a 58. Oppure perché una palestra  costa a metro quadrato più di una lussuosa villetta a schiera per la quale si debbono pagare  terreno oneri e interessi.

Della pista pedociclabile da via Marconi all'oltre Serio grosso hanno approvato il progetto ma in consiglio non è arrivata la convenzione col CdB per scavalcare roggia e lo scolmatore. Speriamo non stiano ritentando l'operazione F.lli Leggeri. Oltre al fatto che  quella pista attraverserà  “l'autostrada via Fermi” ed avrà tre  passaggi pedonali in 300 metri. Ne si capisce se via Ruffilli nord sarà collegata a via Ruffilli sud e chi eseguirà i lavori.

Il Comune non ha (granche) bisogno delle quattro commissioni sunnominate ma avrebbe bisogno di una commissione lavori pubblici –se non altro per evitare la SCIETTERIA progettuale delle opere commissionate- ma coll'attuale codice dei contratti e la legge sul lavoro un'idea del genere non risulta assolutamente gradita alla politica ed al funzionariato comunale. In questo quadro potrebbe accadere che lo studio che vince un appalto di progettazione di un'opera (uno dei tre livelli di progettazione che possono essere vinti-eseguiti anche da tre professionisti differenti…) dia un incarico a un professionista esterno senza che il suo nome appaia e questo può essere benissimo un consigliere comunale o un professionista pubblico dipendente.

Morale della favola. Ci sono dei Toninelli e dei Dimaio o degli Alfano dappertutto: sono il frutto bacato della scuola  a tempo pieno  fatta male.

ABOLIZIONE PASSAGGI A LIVELLO. POSIZIONE DEBOLE DEL COMUNE (CHE NON HA SCODELLATO UN’IDEA). RFI GENTILE GRADASSO
La sindaca di Curno ha resa nota sulla pagina web del comune la risposta di Valerio Giovine
Direttore della Direzione Produzione RFI al Comune di Curno in merito alla “diffida a non dar corso alla trasformazione tecnologica dei Passaggi a Livello semibarriere ubicati alla progressiva chilometrica 4+241 e 5 + 182 nel comune di Curno” mandata dal Comune a RFI.
In buona sostanza RFI fa una elegante ammuina “con riferimento alla diffida pervenuta a questa Società a non dar corso ai lavori in oggetto, si comunica la temporanea sospensione delle attività per effettuare gli ulteriori approfondimenti richiesti nelle precedenti interlocuzioni” ma subito dopo molla il cazzotto: “Si conferma comunque la necessità di realizzare gli interventi di trasformazione con sistemi a barriere complete” e poi sostanzialmente INTIMA al Comune che “in attesa della realizzazione delle opere sostitutive, (il comune attui) azioni mitigative a cura di Codesto Comune come ad esempio il presidio straordinario dei passaggi a livello in parola”. Traduzione: arrangiatevi con personale vostro e sotto vostra responsabilità.
Nella risposta della sindaca Gamba non si rilevano più i toni perentori della diffida ed anzi vi si può leggere un certo mettersi a cuccia: “Si tratta di una decisione molto apprezzata. Come amministrazione locale comunale assicuriamo a RFI la nostra piena collaborazione per l'individuazione sollecita di quelle soluzioni alternative che consentiranno la messa in atto di ogni adeguamento tecnologico nel rispetto delle criticità di ordine pubblico della circolazione stradale provinciale coinvolta”.
La risposta però rivela la debolezza culturale politica e propositiva del Comune verso quella repubblica autonoma che è RFI nella Repubblica Italiana. Perché è evidente come RFI prosegua nel suo disegno e il momentaneo fermo ci sta nel complesso delle operazioni in atto sulla linea per almeno tre motivi.
Basta pensare alla lunghezza delle corsie  auto e quelle pedonali per creare un sottopasso tenendo conto delle pendenze ammissibili secondo il CdS: un intervento mastodontico quanto a invasività ed estensione. Chi paga l'acquisizione delle aree, chi paga l'esecuzione dei lavori?
Poi sotto via Fermi e la ferrovia ci sono importanti sottoservizi, in primis la mega fognatura che collega il sistema a nord della ferrovia con quello a sud. Anche qui: chi paga l'esecuzione dei lavori?
A nostro avviso “forse”è meglio pensare a un sovrappasso realizzato in metallo.
Quanto poi al possibile sottopasso pedonale di via Roma anche qui ci sono di mezzo le lunghezze delle rampe, quindi il relativo ingombro planimetrico e forse varrebbe la pena di pensare ad una doppia scala mobile di larghezza sufficiente perché ci stia il ciclista che conduce la bici a mano. Ma anche qui: chi paga l'esecuzione dei lavori?.

Fuori dubbio che Vivere Curno ha in mente qualche soluzione ma non la vuole dire prima di tutto perché loro sono abituati a scodellare le decisioni “ovviamente condivise secondo il principio prendere o lasciare che noi siamo la maggioranza”. Ma a nostro avviso andare  (diciamo) contro RFI senza esporre un'idea che abbia il sostegno della popolazione è pericoloso dal momento che evidentemente il c.d. sostegno che formalmente appare da parte dei sindaci e di altri soggetti alle richieste  comunali in realtà RFI sa benissimo che è solo formale. Agli altri sindaci frega zero dei problemi viario-ferroviari del Comune di Curno.

Detto questo a nostro avviso varrebbe la pena  (1) di allungare via Ruffilli fino alla rotonda ovest della circonvallazione  Leuceriano dell'ospedale e chiudere il PL di via Fermi (2) un sottopasso viario dalla Piazza del Comune fino a via Manzù sfruttando alla fine la rotonda OBI
(3) un sistema di ascensori pedonali e ciclistici su via Roma.