A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1175 DEL 08 FEBBRAIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















I SOLDI VENGONO DA ROMA E TORNANO A ROMA
UN'IMPRESA ROMANA COSTRUIRA' LA PALESTRA DELLA NUOVA RODARI
CONGRATULAZIONE ALLE IMPRESE BERGAMASCHE
Giustamente (?) i soldi vengono da Roma ed a Roma tornano in massima parte. Un'altra parte anche a Torino. Ci riferiamo alla futura palestra della scuola Rodari che verrà costruita con un finanziamento statale (senza restituzione) per l'edilizia scolastica concesso dal MIUR per 900 mila ottenuto giustappunto a febbraio dell'anno scorso.
L'esecuzione del progetto  (e tutto quanto correlato alla direzione lavori fino alla consegna dell'opera) era stato affidato mediante gara (partendo da un ammontare di 122mila euro + Iva) ad uno studio torinese che aveva vinto proponendosi per 50,8mila euro+IVA.
I lavori sono stati appaltati per cui 992mila euro iva compresa e tra le 13 offerte pervenute ha vinto l'impresa romana IT.Energy srl con un ribasso del 25,931% che è inferiore alla soglia di anomalia che risulta essere pari a 26,65947%.
Abbiamo cercato invano di vedere quali e quante opere pubbliche del genere abbia realizzato questa impresa alloggiata a Roma in una viuzza che termina con una scalinata, abbiamo chiesto l'indirizzo web del loro sito ma è in aggiornamento e quindi… o così, o pomì.
(...)

RICAMBIO DEI CONSIGLIERI?
RINNOVO DELLE DELEGHE?
LA KASTA NON MOLLA
Il sito del Comune non ha ancora aggiornato l'elenco dei consiglieri comunali visto che (sembrerebbe) che Benedetti si sia dimesso e sia stato sostituito dalla seconda dei non eletti, l'ex assessora e consigliera Rizzo  formalmente in capo all'IdV (così perlomeno c'é scritto nel suo curriculo). A dare ascolto a quanto scrive la capogruppo di Vivere Curno, l'ex sindaca Serra, per il 2020 i Curnesi debbono aspettarsi qualche sostanziosa o significativa mutazione sia nella compagine dei consiglieri che degli assessori.
(...)
Insomma la sindaca di gatte da pelare a metà mandato ne avrebbe non poche  (una per tutte: riscuotere i soldi della sentenza Leggeri dai consiglieri che l'hanno provocata…) e quindi restiamo in attesa che tutto cambi perché tutto resti identico a prima. Finché in comune entrano carrettate di soldi, che bisogno c'è di migliorare?.



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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
























CAPITO DOVE STA IL TRUCCO?







































































































































































































































I SOLDI VENGONO DA ROMA E TORNANO A ROMA
UN'IMPRESA ROMANA COSTRUIRA' LA PALESTRA DELLA NUOVA RODARI

Giustamente (?) i soldi vengono da Roma ed a Roma tornano in massima parte. Un'altra parte anche a Torino. Ci riferiamo alla futura palestra della scuola Rodari che verrà costruita con un finanziamento statale (senza restituzione) per l'edilizia scolastica concesso dal MIUR per 900 mila ottenuto giustappunto a febbraio dell'anno scorso.
L'esecuzione del progetto  (e tutto quanto correlato alla direzione lavori fino alla consegna dell'opera) era stato affidato mediante gara (partendo da un ammontare di 122mila euro + Iva) ad uno studio torinese che aveva vinto proponendosi per 50,8mila euro+IVA.
I lavori sono stati appaltati per cui 992mila euro iva compresa e tra le 13 offerte pervenute ha vinto l'impresa romana IT.Energy srl con un ribasso del 25,931% che è inferiore alla soglia di anomalia che risulta essere pari a 26,65947%.
Abbiamo cercato invano di vedere quali e quante opere pubbliche del genere abbia realizzato questa impresa alloggiata a Roma in una viuzza che termina con una scalinata, abbiamo chiesto l'indirizzo web del loro sito ma è in aggiornamento e quindi… o così, o pomì.
Delle tredici offerte ben otto sono propongono una riduzione superiore del 20%, tre s'aggirano attorno al 20% e le restanti  hanno avuto il braccino più corto tra l'8% e il 17%. L'offerta meno vantaggiosa è stata dell'unica impresa bergamasca: -8,3%.
Quindi si è partiti largheggiando alla grande –tanto noi di Curno siamo sempre generosi!- e così sul progetto abbiamo avuto uno sconto del 68% mentre  col muratore ci siamo dovuti accontentare del 26% (quasi).
La costruzione va quindi in appalto a 743mila euro iva compresa per una superficie di 562 mq e quindi il prezzo a metro quadro può ritenersi appropriato. Certo è che l'impresa bergamasca che s'era svitata fino a proporre una riduzione di ben 8,298% non ha fatto una gran bella figura. Oppure anche si.
Finora non abbiamo letto come vanno  distribuiti i soldi. Vale a dire il Comune ha ricevuto la somma di 900mila ma non sappiamo se ci verrà riconosciuta tutta comprendendo anche il resto delle spese che ci mette il Comune oppure se dovremo restituire 900-743=157mila euro.

RICAMBIO DEI CONSIGLIER?
RINNOVO DELLE DELEGHE?
òA KASTA NON MOLLA
Il sito del Comune non ha ancora aggiornato l'elenco dei consiglieri comunali visto che (sembrerebbe) che Benedetti si sia dimesso e sia stato sostituito dalla seconda dei non eletti, l'ex assessora e consigliera Rizzo  formalmente in capo all'IdV (così perlomeno c'é scritto nel suo curriculo). A dare ascolto a quanto scrive la capogruppo di Vivere Curno, l'ex sindaca Serra, per il 2020 i Curnesi debbono aspettarsi qualche sostanziosa o significativa mutazione sia nella compagine dei consiglieri che degli assessori.
Scriveva a fine novembre la capogruppo di Vivere Curno l'ex sindaca Perlita Serra (per il giornale del comune di fine 2019) che “la revisione di metà mandato implica anche altre scelte, nel rispetto delle li­nee programmatiche di mandato in cui si legge: “Il metodo che abbiamo scelto di seguire per attuare il programma [...] mira a garantire nel corso dei prossimi cinque anni almeno un parziale rinno­vamento dei consiglieri, degli assessori e delle deleghe assegnate. Desideriamo applicare questo metodo perché siamo un gruppo di cittadini che intende agire come “gruppo” non come singoli indivi­dui, perchè vogliamo garantire la possi­bilità a tutti di contribuire alla crescita del proprio paese e perché vogliamo favorire un ricambio generazionale e esperienziale di cui Curno non potrà che beneficiare.” Non deve stupire, quindi, se con l'inizio del 2020 si vedranno alcuni cambiamen­ti sia nella distribuzione delle deleghe, sia tra i membri del gruppo consiliare di Vivere Curno; il gruppo sta program­mando le strategie migliori per chiudere questo mandato e per gettare le basi per un gruppo consiliare rinnovato, in cui i consiglieri più anziani, non solo come età ma come presenza in Consiglio comunale, favoriscano l'ingresso di for­ze più fresche e con sensibilità e sguardi diversi. Un'ulteriore dimostrazione che nella nostra lista non ci sono personalismi o spinte per emergere, ma ciascuno collabora come meglio può per la realizza­zione di un progetto condiviso e parte­cipato.»

Il nostro comune è balzato agli onori della cronaca come l'unico Comune della Bergamasca (e forse anche lombardo) ad avere 7 donne consiglieri su 13, adesso la maggioranza deve (dovrebbe: mai dare per scontato nulla) mettere mano agli impegni solennemente assunti in campagna elettorale e ripetuti dalla capogruppo. Che noi leggiamo come  un “messaggio” dell'azionista di maggioranza di Vivere Curno alla sindaca Gamba, soggetto tutt'altro che disposto a ragionare col metro della politica.
Adesso bisogna convincere certi consiglieri ed assessori a MOLLARE la seggiola e siccome l'operazione è al di la del disposto costituzionale (tranne la delega assessorile) la faccenda si fa seria.
Siamo rimasti sconcertati nel vedere quanto siano ossequiosi obbedienti silenziosi (fino all'auto censura: come quello che s'è cancellato da fessbuc) sia i giovani ed anche gli anziani consiglieri di maggioranza e minoranza. L'unico che ha diritto di parola senza tema è l'ass. Conti, al quale sarebbe impossibile toglierlela dal momento che dal suo settore provengono carrettate di euro dagli oneri e di voti alla lista.

Pensavamo che davanti ai seri problemi  dell'affido del CVI1 e CVI2 la delega del settore sportivo ad un consigliere venisse mutata in un vero e proprio assessorato (di un soggetto competente in materia e capace di buone relazioni con la popolazione) , anche alla luce della falsificazione della convenzione tra il Comune e la Polisportiva sul CVI1, che sarà pure accaduta per un Missverständnis ma che aveva due responsabili: l'attuale sindaca a quel tempo assessora delegata che NON controllò la versione finale della convenzione e la dirigente dei servizi sociali che la redasse. Insomma precedenti non proprio brillanti sia in termini politici che penalmente rilevanti.

Parimenti risulta evidente la sostanziale inutilità di Andrea Curto, assessore alle politiche giovanili, ai rapporti con il volontariato, alla protezione civile ed alla informatizzazione e semplificazione che nella sostanza non ha fatto nulla al massimo imitare quanto faceva l'oratorio. Tutti incarichi pomposi e finora di poca o nulla consistenza. Potevano benissimo stare in mano a un consigliere delegato anche se il cognome  fa pensare a un padre socialista.

Altrettanto inutile Cavagna Claudio, assessore  per le politiche per il sostegno e lo sviluppo delle attività produttive e commerciali, per le politiche attive per il lavoro; per la vigilanza e sicurezza del territorio e sicurezza sul lavoro e naturalmente non poteva mancare il cimitero.
Pure queste deleghe che potevano stare in mano a un consigliere (quella poi del cimitero è da spanciarsi dal ridere…) mentre quanto “il sostegno e lo sviluppo delle attività produttive e commerciali, per le politiche attive per il lavoro” c'è solo da mettersi a piangere visto il contesto nazionale.
Gli incarichi di un Curto e di un Cavagna potevano benissimo essere semplici deleghe a due-tre consiglieri.

La sindaca Gamba, al secolo “faccio tutto io” s'è presa in mano bilancio e programmazione economica; tributi e  economato; risorse umane; politiche per la disabilità ma non si comprende nemmeno col cannocchiale come mai una ex maestra  abbia qualche competenza in tema di “manutenzioni del patrimonio comunale” che di fatto, al di la delle lampadine e del riscaldamento delle scuole, non è che brilli proprio come “eccellenza curnese”. Diciamo che sul bilancio e tributi non c'è da metterci becco ma adesso con la dirigente dell'ufficio, siamo finalmente arrivati in ottime mani.

Quanto poi all'incarico a Conti –anche lui il più anziano consigliere della compagnia- andava bene quando c'era da traghettare  il c.d. PCI dall' approvazione del centro commerciale assieme alla DC e al PSI mentre adesso,  specie dopo la bolla edilizia post 2008 , per la delega alle politiche per il territorio: urbanistica, edilizia privata, patrimonio, qualità urbana, trasporti e diritti alla mobilità forse è il caso che la sindaca levi di mezzo tutta  questa gente ex prima e seconda repubblica (è un caso che  i cantieri edilizia residenziali aperti adesso facciano tutti riferimento ad aree di ex dc?) e vada a cercarsi qualcuno meno legato al passato e con idee meno inchiodate da… trenta o quaranta anni. Essere riuscito a fare di Curno una delle peggiori periferie della città nonostante le vagonate di soldi che sono arrivati al comune, è un record inarrivabile. Tanto per esemplificare: basti vedere Gorle. Tanto per esemplificare la “rotonda a fagiolo”: modello unico mondiale. Tanto per esemplificare: basta vedere  come sta finendo la questione del raddoppio della ferrovia: rimarremo senza fermata in centro e il paese spezzato in due dalla doppia linea. Tanto per esemplificare: vogliamo tracciare la cazzate delle piste ciclabili fatte a micro segmenti non si sa bene a che servono? Su quella di via Marconi sono state registrate le gambe di 50 persone e 15 coppie di ruote di bicicletta.

Poi c'è Perlita Serra che vede i problemi ambientali col cannocchialino delle signore dal loggione del teatro: del resto non viene certo dalle battaglie operaie sulla condizione dell'ambiente di lavoro bensì dalle pagine patinate degli inserti eco.

Insomma la sindaca di gatte da pelare a metà mandato ne avrebbe non poche  (una per tutte: riscuotere i soldi della sentenza Leggeri dai consiglieri che l'hanno provocata…) e quindi restiamo in attesa che tutto cambi perché tutto resti identico a prima. Finché in comune entrano carrettate di soldi, che bisogno c'è di migliorare?.