A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1174 DEL 06 FEBBRAIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















PURE IL RETTORE É COLPITO
DAL TRIP DEL MURATORE
CENTO MILIONI IN 3-5 ANNI
Dopo la MIA e gli Istituti Educativi, Bergamo ha scoperta la terza mammella: l’Università di Bergamo. La lettura dell’articolo del Corriere/Bergamo è entusiasmante. Per i bottegai ed i palazzinari indigeni. “Il dado è stato tratto ieri dal momento che l’impegno di spesa per l’acquisto di immobili è compreso tra i 50 e i 60 milioni di euro cui si aggiunge la maggiore spesa di 6 milioni per i lavori sulla Montelungo. E non è detto – vista l’ipotesi di ristrutturazione del progetto- che anche i sei aumentino sostanziosamente. Infatti il centro sportivo interrato che doveva sorgere sotot il cortile della Montelungo non sarà più necessario visto che la ex caserma della GdF ne ha uno di suo e quindi sarebbe un doppione. Il Comune di Bergamo aveva già regalato all’Università i costi di progettazione, il versamento degli oneri urbanistici (circa 1 milione) e l’incasso della vendita dell’immobile (circa 4 milioni).
Quindi alle sedi attuali al Bernareggi, Caniana, Dalmine, Kilometro Rosso, Pignolo, Rosate, Salvecchio, Fratelli Calvi  e Sant'Agostino si aggiungeranno la Montelungo  e via Statuto. La favole democristiana di disperdere l’università per la città onde evitare pericolosi sessantotto o settantasette e nel contempo rifilare allo Stato ruderi che provincia comune e privati non sapevano che destinazione dargli prosegue, con gran soddisfazione sia degli affittacamere che dei fornitori di street food.
Commuove vedere centinaia di studenti che azzannano dalla loro doggy-bag seduti sui gradini della Angelo Mai.
(...)

 MA SIAMO MATTI?
Letto l'articolo sul Corriere /Bergamo del 05 febbraio devono essere partite un po' di telefonate nel mondo di quelli che contano per interrogarsi l'un l'altro se per caso quel Morzenti li  (è il rettore dell'università) e l'UniBG non fossero  diventati matti  di botto davanti al progetto di “risolvere il problema una volta per tutte per non ricorrere, in futuro, a ulteriori soluzioni temporanee. Abbiamo imboccato una strada precisa e adesso vediamo di recuperare il tempo perduto per dare una risposta concreta agli studenti” il problema degli alloggiamenti universitari  approvando cento milioni di investimenti immobiliari pubblici tutti ma proprio tutti a solo vantaggio della pubblica proprietà, vale a dire controllati rigorosamente dalla politica per di più tutta di centrosinistra.
(...)

RADDOPPIO FERROVIARIO
MONTELLO-CURNO: CHI
PAGA I SOTTOPASSI A CURNO?
L'Eco di Bergamo rimasto solo con la nuova polmonite cinese che va avanti senza troppe scosse facendo  meno morti di quelli che guariscono e senza una bergamasca morta ammazzata dal marito e nemmeno un caso di meningite uno dedica  BEN DUE pagine al raddoppio della ferrovia Montello-Curno (Ponte addio…) ed al futuribile nuovo ponte Calusco-Paderno. Non contento di questa inutile abbondanza c'è anche un quarto di pagina –non assieme alle due citate…- ad opera di RemoTraina che riscrive per la dodicesima volta  i problemi di Curno. Forse l'unica vera notizia, semmai  ci si possa credere, sta in testata laddove l'ad di Rfi Maurizio Gentile in un'audizione in Regione avrebbe confermato che i lavori dovrebbero iniziare nel corso del 2021. Leggete bene: INIZIARE. Quando finiranno  lo vedrete coi vostri occhi. Un colpo al cerchio ed uno alla botte del bravo RT: Un sottopasso carrale per bypassare il passaggio a livello di via Fermi? Rfi ci sta pensando. O comunque sta valutando la controproposta, per un sottopasso carrale appunto, avanzata dall'amministrazione di Curno durante il tavolo tecnico dello scorso dicembre in alternativa a quello pedonale con relativa bretella proposto dagli stessi tecnici di Rfi. Su richiesta del Sindaco Luisa Gamba, verso la fine della scorsa settimana i responsabili della società hanno comunicato via mail che stanno lavorando proprio alla progettazione definitiva di un sottopasso carrale in via Fermi. Alla prima riga RFI  sta pensando al sottopasso carrale del Pl di via Fermi alla seconda riga RFI starebbe già progettando. Purtroppo ne la sindaca ne RT hanno dimenticato di dire che ne pagherà la realizzazione e  neppure come la metteranno con la Essecorta, col Pollo Fritto e con la Zebra. Nessuno parla neppure del fatto che li sotto ci passa la fognatura comunale di TUTTO il comparto a nord della ferrovia del Comune di Curno. Bazzecole.
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PDF: 12.3 Mb














































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



















































U' LUGARI'
LUCHERINO









































































































































































































Letto l'articolo sul Corriere /Bergamo del 05 febbraio devono essere partite un po' di telefonate nel mondo di quelli che contano per interrogarsi l'un l'altro se per caso quel Morzenti li  (è il rettore dell'università) e l'UniBG non fossero  diventati matti  di botto davanti al progetto di “risolvere il problema una volta per tutte per non ricorrere, in futuro, a ulteriori soluzioni temporanee. Abbiamo imboccato una strada precisa e adesso vediamo di recuperare il tempo perduto per dare una risposta concreta agli studenti” il problema degli alloggiamenti universitari  approvando cento milioni di investimenti immobiliari pubblici tutti ma proprio tutti a solo vantaggio della pubblica proprietà, vale a dire controllati rigorosamente dalla politica per di più tutta di centrosinistra. Siamo matti? Sono ammattiti tutti visto che non ci saranno briciole per i privati?.
Ecco quindi il giorno dopo un altro articolo neanche quello “riparatore” per rispondere alla usuale domanda della manica di “'mputur catolec” che quando c'è da vendicare una adeguata e proporzionata spartizione della sostanziosa torta (dei soldi pubblici: ovvio) la mettono sempre sul “certo è che all'annuncio immobiliare si accompagna la più ovvia delle domande: ma l'Università dove tiene questa vagonata di milioni? Ricapitoliamo i vari elementi di spesa”. Manca solo che rivendichino i soldi per la galleria di Zogno o quella di Cisano, oppure la  statale della Valcavallina e perché no? L'autostrada da Bergamo a Treviglio e siamo a posto. Manca ancora un punto alla sceneggiata di “mputur catolec” i quali si sono accorti che  “con questo il triplo salto immobiliare (Montelungo-Colleoni e Accademia della Guardia di Finanza) Bergamo incarna ancora di più la vocazione di città universitaria diffusa”. Traduzione: non può essere solo sarà la politica che manovra  origine e destinazione dei soldi trattandosi quasi tutti 100 milioni di operazioni immobiliari tra edifici pubblici, ma qui bisogna discutere sulla parte di polpetta che spetta ai privati, specie nel fortunato spazio degli alloggi per studenti da affittare e per i servizi commerciali che faranno di contorno. Dico!? Tutto e solo al quartiere Santa Lucia e Montelungo?  Gli affittacamere e i pizzaioli di città alta cominciano a sentire puzza di bruciato e il Gori è di città alta e il capogruppo della lista personale è un grande pizzaiolo di li.
Adesso il messaggio della Bergamo che conta e vuole “un giusto riequilibrio” è partito e non è partito dal bugiardino ma nientemeno che dal Corrierine. Vedremo le prossime mosse.


PURE IL RETTORE É COLPITO
DAL TRIP DEL MURATORE
CENTO MILIONI IN 3-5 ANNI

Dopo la MIA e gli Istituti Educativi, Bergamo ha scoperta la terza mammella: l’Università di Bergamo. La lettura dell’articolo del Corriere/Bergamo è entusiasmante. Per i bottegai ed i palazzinari indigeni. “Il dado è stato tratto ieri dal momento che l’impegno di spesa per l’acquisto di immobili è compreso tra i 50 e i 60 milioni di euro cui si aggiunge la maggiore spesa di 6 milioni per i lavori sulla Montelungo. E non è detto – vista l’ipotesi di ristrutturazione del progetto- che anche i sei aumentino sostanziosamente. Infatti il centro sportivo interrato che doveva sorgere sotot il cortile della Montelungo non sarà più necessario visto che la ex caserma della GdF ne ha uno di suo e quindi sarebbe un doppione. Il Comune di Bergamo aveva già regalato all’Università i costi di progettazione, il versamento degli oneri urbanistici (circa 1 milione) e l’incasso della vendita dell’immobile (circa 4 milioni).
Quindi alle sedi attuali al Bernareggi, Caniana, Dalmine, Kilometro Rosso, Pignolo, Rosate, Salvecchio, Fratelli Calvi  e Sant'Agostino si aggiungeranno la Montelungo  e via Statuto. La favole democristiana di disperdere l’università per la città onde evitare pericolosi sessantotto o settantasette e nel contempo rifilare allo Stato ruderi che provincia comune e privati non sapevano che destinazione dargli prosegue, con gran soddisfazione sia degli affittacamere che dei fornitori di street food.
Commuove vedere centinaia di studenti che azzannano dalla loro doggy-bag seduti sui gradini della Angelo Mai.
Nonostante questa alluvione di sedi sparse per ogni dove ed ogni buco libero, con 43  corsi nei 7 dipartimenti è ai nastri di partenza anche la selezione per i corsi a numero programmato. Definizione elegante  di selezione. Se la scuola dell’obbligo produce neet gli istituti  per l’istruzione superiore e i licei producono scartati. La famosa sedia delle pari opportunità non è mai adatta a ciascuno: ci sono sempre dei meno.
Ai quali viene giustamente offerto in maniera nemmeno troppo sottintesa che anche un posto da muratore (definizione molto ampia che comprende i mille mestieri nel settore dell’edilizia) è messo a disposizione a fronte di investimenti immobiliari che a fine corsa saranno sui cento milioni.
Pensiamo che questo modo di andare avanti dell’Università tra pochi anni finirà per sbattere contro un muro: il costo di mantenimento di strutture edilizie che se va bene tra dieci anni saranno tutte da ristrutturare pesantemente. Senza contare i costi imposti a studenti insegnanti e servizi (oltre che ai cittadini alla maggioranza dei quali dell’università importa una cippa fosse solo per l’inquinamento indotto) per girare come trottole  tra le troppe sedi e la propria abitazione.
Noi ormai  abbiamo un’età prossima a quella della Maresana ma se campiamo  fino alla media nazionale, siamo sicuri che prima di schiattare UniBG chiederà un campus unico in cui ficcarsi una volta per tutte.



RADDOPPIO FERROVIARIO
MONTELLO-CURNO: CHI
PAGA I SOTTOPASSI A CURNO?

L'Eco di Bergamo rimasto solo con la nuova polmonite cinese che va avanti senza troppe scosse facendo  meno morti di quelli che guariscono e senza una bergamasca morta ammazzata dal marito e nemmeno un caso di meningite uno dedica  BEN DUE pagine al raddoppio della ferrovia Montello-Curno (Ponte addio…) ed al futuribile nuovo ponte Calusco-Paderno. Non contento di questa inutile abbondanza c'è anche un quarto di pagina –non assieme alle due citate…- ad opera di RemoTraina che riscrive per la dodicesima volta  i problemi di Curno. Forse l'unica vera notizia, semmai  ci si possa credere, sta in testata laddove l'ad di Rfi Maurizio Gentile in un'audizione in Regione avrebbe confermato che i lavori dovrebbero iniziare nel corso del 2021. Leggete bene: INIZIARE. Quando finiranno  lo vedrete coi vostri occhi. Un colpo al cerchio ed uno alla botte del bravo RT: Un sottopasso carrale per bypassare il passaggio a livello di via Fermi? Rfi ci sta pensando. O comunque sta valutando la controproposta, per un sottopasso carrale appunto, avanzata dall'amministrazione di Curno durante il tavolo tecnico dello scorso dicembre in alternativa a quello pedonale con relativa bretella proposto dagli stessi tecnici di Rfi. Su richiesta del Sindaco Luisa Gamba, verso la fine della scorsa settimana i responsabili della società hanno comunicato via mail che stanno lavorando proprio alla progettazione definitiva di un sottopasso carrale in via Fermi. Alla prima riga RFI  sta pensando al sottopasso carrale del Pl di via Fermi alla seconda riga RFI starebbe già progettando. Purtroppo ne la sindaca ne RT hanno dimenticato di dire che ne pagherà la realizzazione e  neppure come la metteranno con la Essecorta, col Pollo Fritto e con la Zebra. Nessuno parla neppure del fatto che li sotto ci passa la fognatura comunale di TUTTO il comparto a nord della ferrovia del Comune di Curno. Bazzecole.
Non manca nemmeno di informarci che tale M.F. ha lanciato su Change.Org una petizione –condivisa pure dalla sindaca- che ha raggiunto 1200 firme per evitare o impedire che la chiusura dei due PL  aumenti dall'attuale 2-3 minuti ai 6-7 previsti dalla abolizione dell 4 sbarre in due sbarre per ogni PL. Prevediamo un posto in qualche lista per questa vispa Melissa Finassi e le auguriamo di diventare assesSora ai elle.elle.pi nella prossima maggioranza a gestire appunto tutto il problema. Anzi: I PROBLEMI.
Noi restiamo fermi sulla nostra posizione. (1) un sottopasso automobilistico  che dalla Piazza del Comune arriva in via Manzù e alla rotonda informe dell'Obi (2) la bretella da via Fermi verso via Ruffilli e la Rotonda della Leuceriano ad ovest dell'ospedale (3) un ampio passaggio pedonale su via Roma  dotato di doppia scala mobile riservato a pedoni ciclisti e carrozzine (a mano) (4) una fermata del treno dietro il municipio con sottopasso nord sud. (5) una rotonda su via Brembo subito a valle del sottopasso della 470 dir  con una bretella che da via Brembo consente di salire sulla 470dir in direzione Dalmine (verso via Fermi o l'Asse Interurbano. I primi quattro a carico di RFI e regione e il 5 a carico del Comune.