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DIARIO DELLA SETTIMANA
LE PIU' ORIGINALI DELLA KASTA
L'anno nuovo arriva con la crisi della Libia ancora in alto mare
come non bastasse quella da sola a scocciare i nostri politici in
vacanza natalizia con le nuove e vecchie morose –il giorno 8 gennaio
Putin volerà ad Istambul per incontrare Erdogan - e nel frattempo Trump
ne ha combinata un'altra delle sue senza nemmeno informare il suo
parlamento e nemmeno i suoi alleati nella NATO. Anzi ha mandato a
dire di essere deluso del mancato entusiasmo degli europei per la sua
bravata. Non poniamoci nemmeno la domanda tra chi sia il più criminale
tra Trump e Soleimani ma di sicuro il secondo era “più politico” del
primo. Anzi: si può dire che l'Iran abbia condotto una politica
maggiormente efficace rispetto ai suoi interessi dell'America trumpiana
per gli USA.
Comunque la settimana a cavallo di fine anno non è priva di notizie che cercheremo di riportarvi.
Il governo britannico aumenterà il salario minimo del 6,2% a partire
dal 1° aprile, una misura che andrà a beneficio di 2,8 milioni di
persone e comporterà un aumento salariale fino a 930 sterline (1.093
euro) all'anno per un lavoratore a tempo pieno. Come ha annunciato il
31 dicembre scorso il governo britannico, l'impegno è di portare il
salario minimo al 60% del reddito medio. L'aumento del 6,2% del salario
minimo, fino a 8,72 sterline (10,24 euro) all'ora, è il più grande mai
applicato nella storia, ha annunciato oggi il governo britannico,
mantenendo così l'obiettivo di raggiungere il 60% del reddito medio
entro il 2020.
Il primo ministro Boris Johnson ha sottolineato che «il duro lavoro
deve essere sempre pagato, ma per troppo tempo le persone non hanno
visto gli aumenti salariali che meritano. Il nostro governo porrà fine
a tutto questo dando a quasi tre milioni di persone da Edimburgo a
Eastbourne un meritato aumento salariale», ha concluso Johnson.
Non contento di questo ecco che lo spin doctor Dominic Cummings di Boris ne ha scodellata un'altra.
Downing Street assumerà anche "pazzi e disadattati". Lo afferma sul suo
blog Dominic Cummings, capo dei consiglieri del premier Boris Johnson,
spiegando che nell'anno in cui si realizza la Brexit è necessario un
nuovo personale adatto alle sfide che la Gran Bretagna ha dinnanzi a
sé. Downing Street, così Cummings, intende individuare "persone fuori
dal comune, con talenti e percorsi di vita diversificati". Tra gli
altri, si cercano data researcher, esperti nello sviluppo di nuovi
software, "scienziati del computer", ma ovviamente anche esperti in
scienze politiche ed economiche, nonché specialisti nella
comunicazione, "matematici inusuali" nonché, appunto, "pazzi e
disadattati fuori dal comune" dotati "di capacità
bizzarre".
Problemi. A detta di Cummings, la sua inusuale richiesta deriva dal
fatto che la Gran Bretagna attualmente ha "seri problemi" nel modo con
il quale di norma si prendono le decisioni. "In questo momento non
abbiamo a disposizione le eccellenze necessarie a sostenere il premier
e i ministri", spiega il guru dei consiglieri del governo, ma dato che
la Brexit a questo punto e' imminente bisogna mettere in atto "rapidi
cambiamenti strutturali". Insomma, invece dei
laureati degli atenei d'elite, Downing Street cerca "dei veri joker,
artisti, gente che magari non hanno fatto l'università ma hanno
combattuto la loro via d'uscita da un buco d'inferno". Uno dei migliori
candidati sarà il suo assistente personale, aggiunge il consigliere di
BoJo, secondo il quale "per capire la gente che sta intorno a Vladimir
Putin oppure per chiarire la domande come le bande criminali
internazionali possano sfruttare i buchi nella sicurezza delle
frontiere britanniche non ci vogliono laureati di Oxford o di Cambridge
che chiacchierano nelle feste con i produttori televisivi e diffondono
fake news". Sia chiaro, conclude Cummings: se qualcuno dei prescelti
non si rivelera' all'altezza "sara' buttato fuori nel giro di poche
settimane". Amen.
Nella finanziaria 2020 ci sarà il contributo per l'acquisto di
sostituti del latte materno, che arriva a 400 euro, ed è “rivolto alle
donne affette da patologie che impediscono l'allattamento al seno.” Ma
chi stabilisce che una donna abbia queste patologie, rarissime tra
l'altro? Il pediatra? l'associazione culturale pediatri e il
tavolo tecnico operativo interdisciplinare sulla promozione
dell'allattamento al seno sono critici: “Le conoscenze sui rischi
associati all'alimentazione con sostituti del latte materno per mamme e
lattanti sono numerose e coerenti; i rischi sono maggiori per quelle
coppie madre/ bambino inserite in un contesto di fragilità quali
povertà e disagio sociale. Rischi maggiori per i bambini proprio di
quelle madri che avrebbero diritto all'obolo.
Non è per oggettivi motivi medici, quindi, se la maggioranza delle
donne italiane ricorre al latte artificiale nei primi 6-7 mesi di vita
del bambino: dopo tre mesi dalla nascita del piccolo, il 30% delle
madri ha già interrotto l'allattamento e la metà di quelle che
allattano lo fanno in modo misto. Soltanto il 2% dei bambini italiani
viene allattato in modo esclusivo a sei mesi di vita. Impossibile che
in Italia ci sia una simile concentrazione di problemi sanitari!
Il successo dell'allattamento al seno dipende dal benessere psicofisico
della madre, dalla cultura che la circonda, dalla possibilità materiale
della donna di avere tempo per stare con suo figlio, dal sostegno
parentale, amicale e di professionisti. Dipende anche dagli enormi
interessi legati alla vendita del latte artificiale: ricordate gli
scandali legati alla corruzione di pediatri da parte di ditte del latte
artificiale?
I bonus latte, prescritti dai pediatri, andranno solo a donne
oggettivamente impossibilitate ad allattare o a donne che non sono
state sostenute abbastanza? Non saranno un lauto affare per le
multinazionali e un ulteriore danno al benessere di donne e bambini?
Per tutelare le donne che allattano, occorrono forse più permessi
allattamento, anche per i lavori meno tutelati e atipici.
E veniamo anche al Bonus asili nido. Si parla di asili nido gratis per
tutti e di “educazione fin dalla culla”. Bene, ma… siamo proprio sicuri
che a 3 mesi ci sia bisogno di educazione? È davvero giusto e positivo
che un bambino sia lasciato al nido a 3-4 mesi di vita, per 8 (e più)
ore al giorno? Gli psicologi ci mettono in guardia da una precoce e
prolungata separazione tra genitori e bambino. Eppure sembra che non ci
siano alternative: nel terzo millennio, con la tecnologia che avanza,
siamo ancora schiavi dei ritmi del lavoro, della sovrapproduzione del
sovraconsumo.
Secondo una ricerca di Euro found (2017), nei paesi (Olanda, Svezia,
Danimarca…) dove si è incentivato il telelavoro e dove ci sono
ulteriori politiche di conciliazione (flessibilità oraria, part time,
aspettative, sussidi per accudire i bambini nel primo anno di vita),
c'è un tasso di occupazione femminile maggiore, ma allo stesso tempo i
bambini stanno più tempo con i genitori, in modo equo tra padre e madre.
Questo è il progresso, questa è civiltà, lì dobbiamo andare.
Cinque casi di meningite in comuni bergamaschi del c.d. Basso Sebino ,
di cui due casi mortali. Ovviamente tutto il mainstream s'è gettato
nella mischia a rassicurare che non è il caso di spaventarsi ma
semmai di vaccinarsi: che è come raccomandare di non rubare la nutella
a Salvini. Il problema è che lo scambio del meningococco C (una
forma addirittura più aggressiva della meningite comunemente
conosciuta) che si sono verificati tra Villongo, Predore e Castelli
Calepio (l'ultimo, che ha portato al ricovero di un sedicenne del
paese) tra portatore e persona che s'infetta presuppone un rapporto
molto intenso tra le due parti come “slimonare”, succhiarsi, dormire
nello stesso letto in stanze piccole con poco ricambio d'aria, fare
sesso dentro un'auto ragione per cui è difficilmente credibili che
cinque persone differenti si siano messe in intimità estrema con la
medesima persona. Difficile anche pensare a una piramide che
s'infetta da uno a due a tre.
Il quinto caso è quello di un giovane che abita a Castelli Calepio, a
pochi chilometri da Predore, dove abitava Marzia Colosio, la donna di
48 anni deceduta al Civile di Brescia nella giornata di venerdì.
Proprio a Castelli Calepio la donna (originaria di Tavernola Bergmasca)
lavorava. Il sedicenne è stato immediatamente portato in terapia
intensiva, è intubato e si trova in condizioni molto gravi. Poco dopo
il suo arrivo in ospedale, gli esami di laboratorio hanno confermato
che si tratta di meningite.
Il giovane al momento sarebbe la quinta persona colpita da meningococco
dopo Veronica Cadei (deceduta il 3 dicembre) e Marzia Colosio, le due
vittime, un'altra studentessa 16enne e un operaio 36enne di Villongo,
ammalatisi e ormai guariti, fuori pericolo.
Quindi è evidente che adesso quelle popolazioni debbono vaccinarsi il
più velocemente possibile ed anche stavolta nel l'ATS della zona nei i
comuni e nemmeno i medici sono scattati come molle ma hanno preso la
faccenda con un misto di “siamo nella media dei casi” assieme a un
“tocca agli altri” al massimo: “adesso provvediamo”.
Le putt***te se si fanno si debbono fare bene. Ecco l'ultima.
Trenitalia ha ordinato ad Hitachi 43 treni regionali alimentati da
elettrico, diesel e batterie. Tutti e tre i sistemi sul medesimo
convoglio. Gridolini di gioia delle madamine nazionali e degli
ambientalisti nostrani. Cominciamo col dire che i treni regionali hanno
un'età media di trent'anni (Lombardia) e quindi 2020+20= 2040.
Qualcuno poeticamente li ha appena definiti treni a «tre anime». Per
gli ingegneri dell'industria ferroviaria si chiamano più prosaicamente
treni «ibridi». Sono alimentati da un «PowerPack», un modulo nel quale
sono alloggiati due motori diesel a basse emissioni di ultima
generazione e tra le due e le quattro batterie. Per la circolazione
sulla rete possono slittare dall'alimentazione elettrica al motore a
scoppio.
Dove sta la trovata geniale? Sta nel fatto che se manutenzionare e
mantenere efficiente un treno con UN solo motore diesel costa 100, per
mantenere in efficienza questi gioielli ecologici (gioielli per le
casse di Hitachi) i costi triplicano in base al numero di alimentazioni
presenti che si debbono sempre conservare tutte efficienti.
Inoltre così come si può rompere una alimentazione, mettendone a
bordo tre vuol dire che moltiplichi per tre le possibilità di guasto .
Oltre al fatto che del modulo motore -che è finalmente separato da
quello delle carrozze- bisogna comprarne almeno una buona
percentuale in più (che si capirà solo negli anni a venire…) per
disporre dei sostituti quando si rompono o si debbono manutenzionare in
via normale. Naturalmente questa manutenzione non sarà effettuata da
parte del personale dell'azienda che presta il servizio ma tornerà alla
casa madre produttrice dei moduli e quindi… Senza contare che sulle
reti regionali il problema non sta solo nei convogli ma proprio
sull'armamento e le stazioni che in massima parte sono esattamente
identic
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VIA BREMBO RESTERA' PER SEI MESI?
SPERIAMO CHE IL COMUNE DIMEZZI LE IMPOSTE AI RESIDMPRESE OLTRE LA
(NON A QUELLE CON ACCESSO DA VIA EUROPA...)
Il rifacimento del sovrappasso della SS470 a via Brembo per quanto
sembri tutto sommato piccola opera in realtà risulta assai complicata
per la ristrettezza degli spazi e perché non è possibile interromperla
viabilità sulla 470. Detto questo alla fine di questo gran caos il
risultato sarà complessivamente deludente perché dal progetto appare
evidente come alcuni privati abbiano fatto lobby e si siano
ritagliate soluzioni su misura mentre balza evidente l'assenza
dell'iniziativa da parte del Comune. Le democristianerie a Curno
imperversano nei secoli . Se il Comune si fosse mosso con attenzione e
tempismo la parte alta di via Brembo non resterebbe quel pericoloso
budello come è e resterà anche domani (cosa succede se sul marciapiedi
si incrociano due carrozzine? Chi scende in strada a farsi arrotare?) e
nel contempo si poteva ricavare una bretella in discesa dalla Valle
Brembana su via Brembo ed una bretella in salita dalla via sulla 470
direzione Dalmine-A4. In questo modo le auto della zona ovest della
470 erano indirizzabili non all'attraversamento del paese ma
verso via Fermi o l'Asse Interurbano. Apriti cielo se togli dal paese
le auto che fanno così comodo ai commercianti. E così con una grande
spesa – tutta l'operazione costerà non meno di un milione e mezzo- si
otterrà una mezza soluzione quando aggiungendo 2-300mila euro da
parte nostra e con un progetti migliore (più attento agli interessi
pubblici che a quelli delle lobby private) si poteva ottenre una
soluzione migliore.
Il bello però deve ancora venire perché un terzo del paese
risulterà separato per sei mesi dalla parte fondamentale senza
che nessuno pensi a risarcirlo dei danni e dei costi che dovrà
sopportare. Figuratevi se alla giunta Gamba passa per la testa l'idea
di dimezzare tasse comunali alle imprese ed ai residenti oltre la 470
(NON a quelle che entrano da via Europa: però …) visto che per metà
anno saranno cittadini di serie B. Una maggioranza che non sa combinare
la tassazione locale col RdC e sbroffa la spesa di 1,470 milioni come
welfare locale quando i percettori di RdC-PdC sono appena 38 su
7500 abitanti significa che governa come la Dc degli anni '50. Nel
2020:però.
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