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TRA AVANZI DOMESTICI
E FRATTAGLIE NAZIONALI
Onore a Nicoletta Dosio.
L’anno finisce come si merita: con un ennesimo crollo sulla rete
autostradale attorno a Genova e con la militante No Tav Nicoletta Dosio
arrestata e portata nel carcere delle Vallette, nonostante abbia 74
anni e la sua colpa sia solo quella di aver occupato per mezz’ora un
casello autostradale 8 anni fa. Entrambe queste cose messe assieme
danno una’idea assolutamente realistica di che cosa sia effettivamente
la libertà al tempo della peste neoliberista: un’illusione. Gente che
ha procurato per incuria e profitto una strage con oltre 40 vittime non
solo rimane nelle proprie lussuose magioni, ma continua tranquillamente
a detenere quelle concessioni così mal meritate e viene difesa a spada
tratta dalla Confindustria che proprio alla fine del 2019 ha la
faccia di bronzo di dirsi “preoccupata” per la possibilità che le
concessioni, evidentemente considerate alla stregua di feudi
intoccabili, possano essere revocate anche se non vengono rispettate le
obbligazioni e persino in caso di strage.
Ammesso che una condanna a un anno di reclusione (per un danno stimato
di 770 euro) non implichi la quasi automatica applicazione della
condizionale, cosa che si fa regolarmente con fior fior di mafiosi,
assassini e di corrotti. In realtà se il codice formale prevede
pene relativamente piccole per questo tipo di reato, quello materiale
asservito al potere considera l’opposizione a una grande opera inutile
un gravissimo delitto contro l’ordine costituito, addirittura
terrorismo contro la cupola del potere reale. Se volessimo metterla su
questo piano l’interruzione di pubblico servizio per mezz’ora provocato
dalla Dosio è niente in confronto alle centinaia di migliaia di ore di
interruzione dovuti alla scarsa manutenzione delle autostrade dei
Benetton – Atlantia. Se fosse solo per questo e non solo per la strage
del ponte quanti anni si dovrebbero beccare? Invece per Nicoletta Dosio
è arrivata la detenzione proprio in tempo per fare capodanno in
carcere, altro segnale di “trattamento particolare” che vuole colpire
non tanto i fatti quanto le idee, la dissidenza che va giustamente
punita con il gulag.
Ecco la filosofia del sociale della sindaca Gamba. L’hanno imparata nella scuola a tempo pieno.
Parlo ovviamente degli avvocati in un sistema sociale nel quale la
maggior parte delle relazioni personali o industriali trova il
suo sbocco fisiologico in vertenze giudiziarie, degli psicologi, degli
assistenti sociali, di consulenti familiari chiamati a dirimere nodi
sentimentali ed emotivi che una volta si scioglievano naturalmente in
seno alla tribù, dei filosofi un tanto al metro chiamati dalle
multinazionali al posto dei feroci cacciatori di teste
“comprendere il presente e formare il futuro” delle imprese, dei coach
personali e aziendali, indispensabili per la formazione di addetti a
retrocessioni, licenziamenti e delocalizzazioni, dei peacekeeper per
sedare animi accesi e mediare non solo in caso di terrorismo
tradizionale, ma soprattutto per ridurre alla
ragionevolezza secondo i criteri di regime lavoratori incazzati,
cittadini espropriati, abitanti defraudati, sollecitati a accettare
improbabili “compensazioni” forzate, pena la galera anche all’età nella
quale ad altri viene offerta la grazia e o una veloce e indolore
redenzione. Vedi di seguito uno e due.
Di seguito 1
Premesso che il principio di sussidiarietà orizzontale invita le
amministrazioni locali ad avvalersi dell’operato dei cittadini, singoli
e associati per lo svolgimento di compiti e fruizioni ad esse
assegnati; detto principio è sancito dal comma 4 dell’articolo 118
della Costituzione, dal comma 3 lettera a) dell’articolo 4 della legge
15 marzo 1997 numero 59 e dal comma 5 dell’articolo 3 del TUEL;
quest'ultima norma dispone che “i comuni e le province [svolgano] le
loro fruizioni anche attraverso le attività che possono essere
adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e
delle loro formazioni sociali'’; tenuto conto della qualificata
esperienza dello Studio “Numeri e Nonne" di Roma e della prestigiosa
presenza dell’Avvocato Gallo e del Sociologo dott. Marocchi i quali
vantano da un lato la partecipazione ai lavori di stesura della riforma
del Terzo settore e moltecipli collaborazioni con amministrazioni e
privato sociale dall’altro la capacità di mettere in campo
l’accompagnamento di forme di collaborazioni condivise, determina di
impegnare, per le ragioni in premessa indicate e qui interamente
richiamate, 1. la spesa complessiva di € 2000,00 omnicomprensiva anche
di Iva a favore dello Studio Gallo-Marocchi.
Uno si domanda: occorreva proprio andare a cercarne e trovarne uno a
Roma: non c’era qualcuno di più vicino ed altrettanto bravo?
Di seguito 2.
Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale del 07.02.2018 nr. 5
con la quale è stato approvato il protocollo di intesa con il Centro di
Primo Ascolto e Coinvolgimento della Parrocchia Santa Maria Assunta in
Curno per azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà per gli anni
2018 -2020; il Comune decide di impegnare, per le ragioni in premessa
indicate e qui interamente richiamate, la somma complessiva di €
5.000.00 a favore del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento Caritas
della Parrocchia ‘‘Santa Maria Assunta” di Curno con sede in Piazza
Papa Giovanni XXIII nr. 12 -
E già, se ci dev’essere uno strizzacervelli, che sia uno
strizzacervelli affidabile: quindi che sia cattolico apostolico romano.
Ergo Caritas. Sarebbe interessante avere qualche dettaglio sulle ore
persone impiegate persone incontrate per quei 5mila euro. O no?.
C’è scontrino e scontrino: importante far guadagnare tre o quattro banche.
Lunedi cambio di due gomme dell’auto. Il gommista ha ben otto (!)
postazioni dove si sostituiscono i pneumatici e quindi alla cassa c’è
una discreta coda tra chi deve pagare e chi vuole prenotare.
Davanti ho un signore corpulento della mia età ed un cinquantenne
spilungone alla Giacometti. Il signore corpulento s’avvicina alla cassa
e la cassiera: 350euro (sarebbe la spesa) fattura o scontrino? Il
cliente risponde scontrino. La cassiera ritira i 350 euro dal
cliente, stacca uno scontrino da una macchinetta che non vedo in quanto
coperta dal desco e restituisce al cliente 50 euro. Il cinquantenne
spilungone alla Giacometti sibila in aria ma perfettamente
comprensibile: ma quello non è uno scontrino!. Tocca allo spilungone
cinquantenne alla Giacometti e la cassiera: 120 euro, fattura o
scontrino? lui paga con la carta di credito: 120 euro. Regolare
scontrino fiscale e ricevuta della carta. Tocca al sottoscritto. 210
euro, fattura o scontrino? Basta lo scontrino. Verso 210 euro e la
cassiera me ne restituisce 25 e uno scontrino. Esco dal box e mentre mi
dirigo alla macchina osservo “lo scontrino” che non è uno scontrino
fiscale ma soltanto un pezzetto di carta uscito da una calcolatrice da
tavolo con scritto 86x2x1,22=210.
A parte le balle girate per dovere cambiare le gomme
estive-invernali che è un’operazione che serve soltanto alla lobby dei
produttori di gomme ed ai gommisti (non mi pare che i cimiteri italiani
siano pieni di morti ammazzati perché incidentati in auto con gomme non
invernali…) non capisco la ragione per cui pagando con la carta di
credito dovrei finanziare almeno tre banche: la mia, quella del
gommista ed anche quella che gestisce la transazione. Forse anche
quattro banche.
Cioè: per combattere l’evasione fiscale bisogna finanziare quattro che non fanno nulla perché fa tutto un PC.
L’archetipo del banchiere e bancario italiano: non dice bugie ma omette .
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è l’archetipo del
banchiere e bancario italiano: non dice bugie ma omette. L’omissione è
la regola. Anche in occasione dell’intervista rilasciata al Corsera e
dettagliatamente analizzata da Giorgio Meletti , il numero uno di
palazzo Koch ha ribadito che “queste banche (quelle in crisi)
rappresentavano, nel complesso, il 10 per cento degli attivi totali, il
che vuol dire che il restante 90 per cento ha fatto fronte alle
gravissime conseguenze della crisi dell’economia reale”.
L’arte del minimizzare è spesso l’unica arma che hanno tra le mani i
perdenti. È l’atteggiamento che ha avuto Visco (e alcune penne di
sistema) che difende un mondo che presenta ormai più buchi di una fetta
di formaggio svizzero.
E’ vero che solo le banche che rappresentavano il 10% degli attivi
totali hanno manifestato pubblicamente lo stato di crisi. Visco non ha
detto una bugia. Ma ha dimenticato di aggiungere, ecco la strategica
omissione, che il sistema bancario nella sua interezza ha evidenziato
una palese inefficienza più volte ribadita e analizzata su queste
colonne.
Ancora oggi si fa fatica a capire la differenza tra malafinanza
(bilanci falsi, politiche commerciali violente, abusi sui clienti,
corruzione, collusione, ecc.) e la finanza inefficiente. Quella finanza
che non riesce più a fare ricavi e che produce utili (pochi) solo
attraverso il contenimento dei costi, quella che non si è ancora
accorta dell’arrivo della fintech e dei mostri (Yahoo, Amazon, Google,
Facebook, ecc), quella che ha perso completamente il capitale di
fiducia dei clienti, quella con un management obsoleto e vecchio (che
non è la stessa cosa).
Le banche possono accantonare gli eccessi di liquidità (in soldoni, la
differenza tra ciò che raccolgono e ciò che prestano) presso la Banca
centrale europea. Molti operatori economico-finanziari e associazioni
di imprese hanno fortemente criticato la politica dei depositi presso
la Bce. Questo perché le banche hanno ottenuto grande liquidità da
parte dell’Istituto centrale affinché riaprissero i rubinetti del
credito a famiglie e aziende, ma sfortunatamente non è avvenuto quello
che ci si aspettava.
Per tale motivo – e quindi per incentivare le banche a prestare danaro
– i tassi deposito sono virati al negativo. Vale a dire che le banche
che scelgono di depositare gli eccessi di liquidità presso la Bce
riceveranno poi una somma minore di quella iniziale. Tuttavia taluni
istituti di credito, tra cui Unicredit, preferiscono anche questa
opzione piuttosto che l’impegno verso operazioni più rischiose.
Unicredit, che al 30 giugno 2019 aveva 453.019 milioni di euro di
depositi della clientela (già in calo del 5,4% rispetto al dato del 31
dicembre 2018), ha ben pensato di trasferire il costo dei tassi
negativi alle grandi imprese o a certi grandi clienti, sicuramente
consapevole che tale manovra comporterà una ulteriore e probabilmente
sostanziale riduzione delle masse raccolte. Né più né meno di ciò che
fa qualsiasi imprenditore quando scarica l’aumento dei prezzi della
materia prima sul prezzo del prodotto finito da proporre ai propri
clienti. Perché scandalizzarsi?
Migliorano la stalletta alias l ’auditorium delle scuole medie
Preso atto che si rende necessario provvedere al potenziamento
dell’illuminazione esistente a servizio dell’auditorium scuola media
Pascoli al fine di garantire le condizioni ottimali di illuminazione e
di consentire la gestione dei faretti esistenti attraverso
l’installazione di specifica centralina: che risultano pervenute
dall’Istituto scolastico richieste inerenti la necessità di migliorare
l’acustica dell’auditorium utilizzato per prove e saggi dalla Scuola di
musica e dai docenti di musica per le attività scolastiche;
il Comune decide di affidare alla ditta Guerinoni Costruzioni Srl con
sede a Dalmine in via Caboto n. 1 per l’importo pari a € 4.995.00 oltre
Iva 22% per un totale di € 6.093,90 i lavori sopra indicati.
Noi maledetti l’abbiamo definita una stalletta e ne abbiamo
sottolineato come i lavori di messa a posto (almeno a norma nelle
regole fondamentali) non erano stai all’altezza, specie per la
parte del suono. Infatti ecco l’ennesima pezza da applicare
all’ennesimo buco,. Ne salteranno fuori altri (p.e. le vetrate). Oltre
al fatto che in quella stalletta ci sono troppe sedie, gli accessi e le
uscite (s’è visto venissimo nella rappresentazione teatrale MUTI) sono
tutt’altro che sicuri.
Ennesima sfiga (prevista) alla nuova Rodari.
Considerato che si sono riscontrate situazioni di degrado su diverse
porzioni di facciata dovute alla mancanza delle scossaline, in
particolare in corrispondenza dei rivestimenti lignei a seguito dei
continui dilavamenti; in relazione alla comunicazione nella quale si
invitava la Ditta aggiudicataria e realizzatrice delle opere a
provvedere con estrema urgenza alla sistemazione di quanto segnalato
entro e non oltre il 16.12.2019 trattandosi di edificio ad uso
scolastico; entro la scadenza fissata non essendo pervenuto alcun
risconto da parte della Ditta si è reso necessario un’intervento
urgente richiesto all’Impresa è finalizzato a garantire le condizioni
di normali di utilizzo della scuola, edificio pertanto sensibile per
sua natura;
e come indicato nella comunicazione del 06.12.2019 in caso di
inadempienza da parte della Ditta il Comune avrebbe provveduto
urgentemente ed autonomamente al rispristino di quanto segnalato; il
Comune ha deciso di affidare i lavori di cui sopra alla ditta
Lucchini Vittore S.r.l. con sede a Calcio in via Enrico Fenili n.5 per
un importo di € 10.870,20 Iva 22% inclusa.
Consigliamo amichevolmente nello spirito di collaborazione tra la
chiesa e il comune alla tre madamine Morelli Serra e Gamba di fare un
pellegrinaggio a Careas (traduzione: Caravaggio) ed invocare una
benedizione da parte della Madonna colà venerata viste le sfighe
che colpiscono codesta opera del regime Morelli-Serra-Pelizzoli-
Conti
Comincia la grana del CVI1: scommettiamo che verrà riassegnato alla Polisportiva con una convenzione e non l’appalto?
Dato atto che tra le valutazione necessarie è indispensabile la stima
delle attuali condizioni del Centro Sportivo Vivere Insieme per
evidenziarne la potenziale rimuneratività e ritenuto pertanto opportuno
incaricare una struttura esterna specializzata di una puntuale analisi
economica che evidenzia redditività della gestione di dette strutture
onde predisporre il bando ad evidenza pubblica per l’affidamento con
concessione, il Comune decide di affidare il servizio di analisi e
valutazione sussistenza rilevanza economica della gestione del Centro
sportivo comunale Vivere lnsieme n.1 CVI n. 1 di Curno alla ditta
Formalabor S.r.l. di Milano,via Giacosa n.3 per l’importo di 2.928,00
euro IVA inclusa.
Se andate a visitare il sito web della Farmalabor leggete che
Formalabor è un centro di formazione professionale di eccellenza a
Milano, e i nostri corsi sono accreditati dalla Regione Lombardia.
Formalabor s.r.l. è una società di servizi per persone, imprese a
associazioni, che opera nelle province di Milano e Bergamo. La Società
è accreditata per la formazione professionale dalla Regione Lombardia
ed eroga corsi professionali in ambito sportivo, sociale,
cinofilo e della pet therapy.
La FormaLabor è inoltre CAF e Patronato CONFAEL, per i servizi di
assistenza fiscale, ricerca e selezione del personale, riqualificazione
professionale.
Chissà che relazioni politiche ha questa Formalabor e questo Confael.
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