A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1158 DEL 01 GENNAIO 2020
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















TRA AVANZI DOMESTICI E FRATTAGLIE NAZIONALI
L'ultimo giorno dell'anno il Comune ha pubblicato una vagonata di delibere e determinazioni che meriterebbero di essere lette dai Cittadini  e sarebbe anche dovere della sindaca spiegare.  Inimmaginabile che la Gamba scenda in mezzo al popolo a spiegare qualcosa. La comunicazione della sindaca è esclusivamente UNI>direzionale: dal potere verso il popolo. Inimmaginabile nemmeno che con un Portavoce (ormai eclissato chissà dove) , le Notizie In Breve e Curno in Comune ne diano conto.
Questa pagina (1158) è un assemblaggio brutale di materiale raccolto (e verificato!) sui siti ufficiali e solo la parte in corsivo è di mano nostra. Questa massa di determinazioni danno il segnale di un Comune che rotola affannosamente senza che vi sia una regia. Come se alla Fiat ci fossero pochi e lenti progettisti, non ci fossero i manutentori della fabbrica e gli operai fossero trovati al minore costo possibile sulla piazza. Vai a sbattere anche con la migliore volontà.
Gran parte delle opere nella massa qui detta indicano progetti lavori manutenzioni ampiamente prevedibili e già previsti. Si vede quello che diciamo ormai da un quarto di secolo: nell'ufficio tecnico del nostro comune manca una “mano forte” che sappia ideare e seguire progetti e lavori. Come quel primario che  operava male da giovane –fortunatamente non ha mai ammazzato nessuno!- e non ha mai smesso di pasticciare anche  diventato più anziano. Qui manca la politica e manca la tecnica: per questo ripetiamo che Curno merita di meglio.Non noi.
Detto questo, buon 2020 a tutti!.


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



























CìEì SEMPRE UNA FUGA
DA UN EGITTO







































































































































































































TRA AVANZI DOMESTICI
E FRATTAGLIE NAZIONALI

Onore a Nicoletta Dosio.
L’anno finisce come si merita: con un ennesimo crollo sulla rete autostradale attorno a Genova e con la militante No Tav Nicoletta Dosio arrestata e portata nel carcere delle Vallette, nonostante abbia 74 anni e la sua colpa sia solo quella di aver occupato per mezz’ora un casello autostradale 8 anni fa. Entrambe queste cose messe assieme danno una’idea assolutamente realistica di che cosa sia effettivamente la libertà al tempo della peste neoliberista: un’illusione. Gente che ha procurato per incuria e profitto una strage con oltre 40 vittime non solo rimane nelle proprie lussuose magioni, ma continua tranquillamente a detenere quelle concessioni così mal meritate e viene difesa a spada tratta  dalla Confindustria che proprio alla fine del 2019 ha la faccia di bronzo di dirsi “preoccupata” per la possibilità che le concessioni, evidentemente considerate alla stregua di feudi intoccabili, possano essere revocate anche se non vengono rispettate le obbligazioni e persino in caso di strage.
Ammesso che una condanna a un anno di reclusione (per un danno stimato di 770 euro) non implichi la quasi automatica applicazione della condizionale, cosa che si fa regolarmente con fior fior di mafiosi, assassini  e di corrotti. In realtà se il codice formale prevede pene relativamente piccole per questo tipo di reato, quello materiale asservito al potere considera l’opposizione a una grande opera inutile un gravissimo delitto contro l’ordine costituito, addirittura terrorismo contro la cupola del potere reale. Se volessimo metterla su questo piano l’interruzione di pubblico servizio per mezz’ora provocato dalla Dosio è niente in confronto alle centinaia di migliaia di ore di interruzione dovuti alla scarsa manutenzione delle autostrade dei Benetton – Atlantia. Se fosse solo per questo e non solo per la strage del ponte quanti anni si dovrebbero beccare? Invece per Nicoletta Dosio è arrivata la detenzione proprio in tempo per fare capodanno in carcere, altro segnale di “trattamento particolare” che vuole colpire non tanto i fatti quanto le idee, la dissidenza che va giustamente punita con il gulag.

Ecco la filosofia del sociale della sindaca Gamba. L’hanno imparata nella scuola a tempo pieno.
Parlo ovviamente degli avvocati in un sistema sociale nel quale la maggior parte delle relazioni personali o  industriali trova il suo sbocco fisiologico in vertenze giudiziarie, degli psicologi, degli assistenti sociali, di consulenti familiari chiamati a dirimere nodi sentimentali ed emotivi che una volta si scioglievano naturalmente in seno alla tribù, dei filosofi un tanto al metro chiamati dalle multinazionali al posto dei feroci cacciatori di teste  “comprendere il presente e formare il futuro” delle imprese, dei coach personali e aziendali, indispensabili per la formazione di addetti a retrocessioni, licenziamenti e delocalizzazioni, dei peacekeeper per sedare  animi accesi e mediare non solo in caso di terrorismo tradizionale, ma soprattutto per   ridurre alla ragionevolezza secondo i criteri di regime lavoratori incazzati, cittadini espropriati, abitanti defraudati, sollecitati a accettare improbabili “compensazioni” forzate, pena la galera anche all’età nella quale ad altri viene offerta la grazia e o una veloce e indolore redenzione. Vedi di seguito uno e due.

Di seguito 1
Premesso che il principio di sussidiarietà orizzontale invita le amministrazioni locali ad avvalersi dell’operato dei cittadini, singoli e associati per lo svolgimento di compiti e fruizioni ad esse assegnati; detto principio è sancito dal comma 4 dell’articolo 118 della Costituzione, dal comma 3 lettera a) dell’articolo 4 della legge 15 marzo 1997 numero 59 e dal comma 5 dell’articolo 3 del TUEL; quest'ultima norma dispone che “i comuni e le province [svolgano] le loro fruizioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali'’; tenuto conto della qualificata esperienza dello Studio “Numeri e Nonne" di Roma e della prestigiosa presenza dell’Avvocato Gallo e del Sociologo dott. Marocchi i quali vantano da un lato la partecipazione ai lavori di stesura della riforma del Terzo settore e moltecipli collaborazioni con amministrazioni e privato sociale dall’altro la capacità di mettere in campo l’accompagnamento di forme di collaborazioni condivise, determina di impegnare, per le ragioni in premessa indicate e qui interamente richiamate, 1. la spesa complessiva di € 2000,00 omnicomprensiva anche di Iva a favore dello Studio Gallo-Marocchi.
Uno si domanda: occorreva proprio andare a cercarne e trovarne uno a Roma: non c’era qualcuno di più vicino ed altrettanto bravo?

Di seguito 2.
Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale del 07.02.2018 nr. 5 con la quale è stato approvato il protocollo di intesa con il Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento della Parrocchia Santa Maria Assunta in Curno per azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà per gli anni 2018 -2020; il Comune decide di impegnare, per le ragioni in premessa indicate e qui interamente richiamate, la somma complessiva di € 5.000.00 a favore del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento Caritas della Parrocchia ‘‘Santa Maria Assunta” di Curno con sede in Piazza Papa Giovanni XXIII nr. 12 -
E già, se ci dev’essere uno strizzacervelli, che sia uno strizzacervelli affidabile: quindi che sia cattolico apostolico romano. Ergo Caritas. Sarebbe interessante avere qualche dettaglio sulle ore persone impiegate persone incontrate per quei 5mila euro. O no?.

C’è scontrino e scontrino: importante far guadagnare tre o quattro banche.
Lunedi  cambio di due gomme dell’auto. Il gommista ha ben otto (!) postazioni dove si sostituiscono i pneumatici e quindi alla cassa c’è una discreta coda tra chi  deve pagare e chi vuole prenotare. Davanti ho un signore corpulento della mia età ed un cinquantenne spilungone alla Giacometti. Il signore corpulento s’avvicina alla cassa e la cassiera: 350euro (sarebbe la spesa) fattura o scontrino? Il cliente risponde  scontrino. La cassiera ritira i 350 euro dal cliente, stacca uno scontrino da una macchinetta che non vedo in quanto coperta dal desco e restituisce al cliente 50 euro. Il cinquantenne spilungone alla Giacometti sibila in aria ma perfettamente comprensibile: ma quello non è uno scontrino!. Tocca allo spilungone cinquantenne alla Giacometti e la cassiera: 120 euro,  fattura o scontrino?  lui paga con la carta di credito: 120 euro. Regolare scontrino fiscale e ricevuta della carta. Tocca al sottoscritto. 210 euro, fattura o scontrino? Basta lo scontrino. Verso 210 euro e la cassiera me ne restituisce 25 e uno scontrino. Esco dal box e mentre mi dirigo alla macchina osservo “lo scontrino” che non è uno scontrino fiscale ma soltanto un pezzetto di carta uscito da una calcolatrice da tavolo con scritto 86x2x1,22=210.
A parte le balle girate per dovere  cambiare le gomme estive-invernali che è un’operazione che serve soltanto alla lobby dei produttori di gomme ed ai gommisti (non mi pare che i cimiteri italiani siano pieni di morti ammazzati perché incidentati in auto con gomme non invernali…) non capisco la ragione per cui pagando con la carta di credito dovrei finanziare  almeno tre banche: la mia, quella del gommista ed anche quella che gestisce la transazione. Forse anche quattro banche.
Cioè: per combattere l’evasione fiscale bisogna finanziare quattro che non fanno nulla perché fa tutto un PC.

L’archetipo del banchiere e bancario italiano: non dice bugie ma omette .
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è l’archetipo del banchiere e bancario italiano: non dice bugie ma omette. L’omissione è la regola. Anche in occasione dell’intervista rilasciata al Corsera e dettagliatamente analizzata da Giorgio Meletti , il numero uno di palazzo Koch ha ribadito che “queste banche (quelle in crisi) rappresentavano, nel complesso, il 10 per cento degli attivi totali, il che vuol dire che il restante 90 per cento ha fatto fronte alle gravissime conseguenze della crisi dell’economia reale”.
L’arte del minimizzare è spesso l’unica arma che hanno tra le mani i perdenti. È l’atteggiamento che ha avuto Visco (e alcune penne di sistema) che difende un mondo che presenta ormai più buchi di una fetta di formaggio svizzero.
E’ vero che solo le banche che rappresentavano il 10% degli attivi totali hanno manifestato pubblicamente lo stato di crisi. Visco non ha detto una bugia. Ma ha dimenticato di aggiungere, ecco la strategica omissione, che il sistema bancario nella sua interezza ha evidenziato una palese inefficienza più volte ribadita e analizzata su queste colonne.
Ancora oggi si fa fatica a capire la differenza tra malafinanza (bilanci falsi, politiche commerciali violente, abusi sui clienti, corruzione, collusione, ecc.) e la finanza inefficiente. Quella finanza che non riesce più a fare ricavi e che produce utili (pochi) solo attraverso il contenimento dei costi, quella che non si è ancora accorta dell’arrivo della fintech e dei mostri (Yahoo, Amazon, Google, Facebook, ecc), quella che ha perso completamente il capitale di fiducia dei clienti, quella con un management obsoleto e vecchio (che non è la stessa cosa).

Le banche possono accantonare gli eccessi di liquidità (in soldoni, la differenza tra ciò che raccolgono e ciò che prestano) presso la Banca centrale europea. Molti operatori economico-finanziari e associazioni di imprese hanno fortemente criticato la politica dei depositi presso la Bce. Questo perché le banche hanno ottenuto grande liquidità da parte dell’Istituto centrale affinché riaprissero i rubinetti del credito a famiglie e aziende, ma sfortunatamente non è avvenuto quello che ci si aspettava.
Per tale motivo – e quindi per incentivare le banche a prestare danaro – i tassi deposito sono virati al negativo. Vale a dire che le banche che scelgono di depositare gli eccessi di liquidità presso la Bce riceveranno poi una somma minore di quella iniziale. Tuttavia taluni istituti di credito, tra cui Unicredit, preferiscono anche questa opzione piuttosto che l’impegno verso operazioni più rischiose.
Unicredit, che al 30 giugno 2019 aveva 453.019 milioni di euro di depositi della clientela (già in calo del 5,4% rispetto al dato del 31 dicembre 2018), ha ben pensato di trasferire il costo dei tassi negativi alle grandi imprese o a certi grandi clienti, sicuramente consapevole che tale manovra comporterà una ulteriore e probabilmente sostanziale riduzione delle masse raccolte. Né più né meno di ciò che fa qualsiasi imprenditore quando scarica l’aumento dei prezzi della materia prima sul prezzo del prodotto finito da proporre ai propri clienti. Perché scandalizzarsi?

Migliorano la stalletta alias l ’auditorium delle scuole medie
Preso atto che si rende necessario provvedere al potenziamento dell’illuminazione esistente a servizio dell’auditorium scuola media Pascoli al fine di garantire le condizioni ottimali di illuminazione e di consentire la gestione dei faretti esistenti attraverso l’installazione di specifica centralina: che  risultano pervenute dall’Istituto scolastico richieste inerenti la necessità di migliorare l’acustica dell’auditorium utilizzato per prove e saggi dalla Scuola di musica e dai docenti di musica per le attività scolastiche;
il Comune decide di affidare alla ditta Guerinoni Costruzioni Srl con sede a Dalmine in via Caboto n. 1 per l’importo pari a € 4.995.00 oltre Iva 22% per un totale di € 6.093,90 i lavori sopra indicati.
Noi maledetti l’abbiamo definita una stalletta e ne abbiamo sottolineato come i lavori di messa a posto (almeno a norma nelle regole fondamentali) non erano stai all’altezza, specie per la parte  del suono. Infatti ecco l’ennesima pezza da applicare all’ennesimo buco,. Ne salteranno fuori altri (p.e. le vetrate). Oltre al fatto che in quella stalletta ci sono troppe sedie, gli accessi e le uscite (s’è visto venissimo nella rappresentazione teatrale MUTI) sono tutt’altro che sicuri.


Ennesima sfiga  (prevista) alla nuova Rodari.
Considerato che si sono riscontrate situazioni di degrado su diverse porzioni di facciata dovute alla mancanza delle scossaline, in particolare in corrispondenza dei rivestimenti lignei a seguito dei continui dilavamenti; in relazione alla comunicazione nella quale si invitava la Ditta aggiudicataria e realizzatrice delle opere a provvedere con estrema urgenza alla sistemazione di quanto segnalato entro e non oltre il 16.12.2019 trattandosi di edificio ad uso scolastico; entro la scadenza fissata non essendo pervenuto alcun risconto da parte della Ditta si è reso necessario un’intervento urgente richiesto all’Impresa è finalizzato a garantire le condizioni di normali di utilizzo della scuola, edificio pertanto sensibile per sua natura;
e come indicato nella comunicazione del 06.12.2019 in caso di inadempienza da parte della Ditta il Comune avrebbe provveduto urgentemente ed autonomamente al rispristino di quanto segnalato; il Comune  ha deciso di affidare i lavori di cui sopra alla ditta Lucchini Vittore S.r.l. con sede a Calcio in via Enrico Fenili n.5 per un importo di  € 10.870,20 Iva 22% inclusa.
Consigliamo amichevolmente nello spirito di collaborazione tra la chiesa e il comune alla tre madamine Morelli Serra e Gamba di fare un pellegrinaggio a Careas (traduzione: Caravaggio) ed invocare una benedizione da parte della Madonna colà venerata viste le sfighe che  colpiscono codesta opera del regime Morelli-Serra-Pelizzoli- Conti

Comincia la grana del CVI1: scommettiamo  che verrà riassegnato alla Polisportiva con una convenzione e non l’appalto?
Dato atto che tra le valutazione necessarie è indispensabile la stima delle attuali condizioni del Centro Sportivo Vivere Insieme per evidenziarne la potenziale rimuneratività e ritenuto pertanto opportuno incaricare una struttura esterna specializzata di una puntuale analisi economica che evidenzia redditività della gestione di dette strutture onde predisporre il bando ad evidenza pubblica per l’affidamento con concessione, il Comune decide di affidare il servizio di analisi e valutazione sussistenza rilevanza economica della gestione del Centro sportivo comunale Vivere lnsieme n.1 CVI n. 1 di Curno alla ditta Formalabor S.r.l. di Milano,via Giacosa n.3 per l’importo di 2.928,00 euro IVA inclusa.
Se andate a visitare il sito web della Farmalabor leggete che Formalabor è un centro di formazione professionale di eccellenza a Milano, e i nostri corsi sono accreditati dalla Regione Lombardia. Formalabor s.r.l. è una società di servizi per persone, imprese a associazioni, che opera nelle province di Milano e Bergamo. La Società è accreditata per la formazione professionale dalla Regione Lombardia ed eroga corsi professionali in ambito sportivo,  sociale, cinofilo e della pet therapy.
La FormaLabor è  inoltre CAF e Patronato CONFAEL, per i servizi di assistenza fiscale, ricerca e selezione del personale, riqualificazione professionale.
Chissà che relazioni politiche ha questa Formalabor e questo Confael.