A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1145 DEL 13 DICEMBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















COME USARE BENE ILCODICE DEGLI  APPALTI E IL DECRETO SBLOCCA CANTIERI
Avete presente l'automobilista che in Zona 30 passa a 29,9 km/h e investe ammazzandolo qualcheduno dando la colpa all'investito perchè lui procedeva in perfetto rispetto dei limiti di velocità?  Succede con gli appalti dei comuni.
La legge sugli appalti dei comuni suddivide l'assegnazione delle opere e dei servizi in base all'ammontare della spesa prevista. Man mano che l'ammontare cresce, diventano più rigide le regole per partecipare. Poi scopri che a seguito di una regolare gara d'appalto, un oggetto che trovi in internet a 60 euro il Comune lo paghi 90euro più IVA. Al di sotto dei 40mila euro sostanzialmente, è possibile che un Comune assegni l'opera o il servizio a qualcuno di predestinato senza alcuna reale e concreta concorrenza. La legge prevede che per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici o per i lavori in amministrazione diretta. Ma non è detto che anche per ammontare superiori questo non sia possibile. Quando scriviamo “Comune” non intendiamo riferisci alla triade  dirigente+assessore+sindaco dal momento che oggi solo gli imbecilli lascian o qualche traccia su un cellulare mail o altro mezzo digitale dal quale una eventuale indagine (peraltro di  nulla possibilità che accada…) consente di rintracciare (quasi) sempre tutto. E sanno bene che in giro per gli uffici possono essere disseminati registratori:anche la triade suddetta vede i tiggi ogni giorno. Ci sono mille modi per trasmettere il messaggio, anche quando sarebbe un po' complesso.  Del resto se io compero un Rolex da 30mila euro e domani lo dimentico sulla scrivania del sindaco o del dirigente e dimentico anche di averlo dimenticato, chi verrà mai in casa mia a cercare il rolex? E se io pago 25mila euro di cure dentarie al dirigente che mi ha dato l'appalto, a meno che questo sia così coglione da pretendere al dentista anche la ricevuta per scontarla due volte e  guadagnare doppio, nessuno andrà mai a sindacare la dentatura del funzionario. (...)

CLAUDIO PIGA: LA SAGA DEL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUAMIA
Ogni tanto occorre dare un’occhiata anche nella latrina. Il custode delLa Latrina di Nusquamia si conferma bugiardo come sempre. Quando il suo amico e compare nella società senza partita IVA fu obbligato dalla sua maggioranza a non dargli più l'incarico di portavoce della giunta fascio leghista (altrimenti il consiglio l'avrebbe sfiduciato e mandato a casa) lui ha sempre negato il licenziamento. Ma quando mai!?. Quando ha fotografato di sfrosso una cinquecentina alla Angelo Mai senza pagare i diritti di riproduzione e poi l'ha usata per promuovere se stesso, lui ha sostenuto che la cinquecentina usata era una copia differente. Quando ha messo in piedi una società senza partita IVA alloggiata o nascosta nel negozio di fiorista del padre del socio, ha sostenuto che… la ditta con una sola denominazione aveva le partite iva dei… due soci. Quando si professa un sinistro sinistro  ma fa il portavoce di una giunta fascio leghista… non risponde: come la Serra e la gamba, sue notissime amiche. Quando – l'ha scritto lui- da dirigente dell'Olivetti passa come collaboratore alla Mondadori per finire… portavoce di una giunta fascioleghista di un comune sgarrupato... Ma quando mai!?.
Da qualche tempo sostiene di avere vinto una causa col Pedretti ma non ha MAI pubblicato la sentenza in originale. Se ne è inventata una versione grafica ornata personale come i bambini di terza media che cambiano il cinque della maestra in sei. Per mostrare i muscoli ben gonfi ed avere vinto non uno avversario uno ma ben due avversari due, da qualche  tempo sostiene che noi saremmo stati “consulenti giuridici del Pedretti nel corso della seconda denuncia, (..). Con il senno del poi, diremo che quella fu una consulenza per il Pedretti sfigata”. Infatti il Pedretti è notissimo come una persona che presta ascolto ai consigli altrui.
Da una dozzina di anni sbrodola  che ha frequentato il Politecnico milanese ma negli annali della scuola non c'è il suo nome tra i laureati: che abbia nascosto il nominativo come ha nascosto il Daedalus-Lab nella bottega di fiorista del padre del socio  dimenticando la partita IVA?.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


























































































































































































































































COME USARE BENE ILCODICE DEGLI  APPALTI E IL DECRETO SBLOCCA CANTIERI


Avete presente l'automobilista che in Zona 30 passa a 29,9 km/h e investe ammazzandolo qualcheduno dando la colpa all'investito perchè lui procedeva in perfetto rispetto dei limiti di velocità?  Succede con gli appalti dei comuni.

La legge sugli appalti dei comuni suddivide l'assegnazione delle opere e dei servizi in base all'ammontare della spesa prevista. Man mano che l'ammontare cresce, diventano più rigide le regole per partecipare. Poi scopri che a seguito di una regolare gara d'appalto, un oggetto che trovi in internet a 60 euro il Comune lo paghi 90euro più IVA. Al di sotto dei 40mila euro sostanzialmente, è possibile che un Comune assegni l'opera o il servizio a qualcuno di predestinato senza alcuna reale e concreta concorrenza. La legge prevede che per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici o per i lavori in amministrazione diretta. Ma non è detto che anche per ammontare superiori questo non sia possibile. Quando scriviamo “Comune” non intendiamo riferisci alla triade  dirigente+assessore+sindaco dal momento che oggi solo gli imbecilli lascian o qualche traccia su un cellulare mail o altro mezzo digitale dal quale una eventuale indagine (peraltro di  nulla possibilità che accada…) consente di rintracciare (quasi) sempre tutto. E sanno bene che in giro per gli uffici possono essere disseminati registratori:anche la triade suddetta vede i tiggi ogni giorno. Ci sono mille modi per trasmettere il messaggio, anche quando sarebbe un po' complesso.  Del resto se io compero un Rolex da 30mila euro e domani lo dimentico sulla scrivania del sindaco o del dirigente e dimentico anche di averlo dimenticato, chi verrà mai in casa mia a cercare il rolex? E se io pago 25mila euro di cure dentarie al dirigente che mi ha dato l'appalto, a meno che questo sia così coglione da pretendere al dentista anche la ricevuta per scontarla due volte e  guadagnare doppio, nessuno andrà mai a sindacare la dentatura del funzionario.

Se la legge prevede che le regole per l'assegnazione diventino vieppiù rigide man mano sale l'ammontare, ecco che si opera adeguatamente. Per esempio se un Comune intende acquistare le apparecchiature di videoregistrazione delle sedute consiliari col rischio di sforare  quel confine di 40mila euro, ecco che si fa un appalto per acquistare le apparecchiature e poi si fa un appalto per montarle ed anche un terzo appalto per fare un corso a chi le deve usare per imparare e condire il tutto con un incarico di collaudo.  Se un comune deve illuminare una sala, prima da l'appalto per incaricare del progetto, poi fa l'appalto per compare le lampade e poi fa l'appalto per  applicarle. Tutt'apposto salvo che si poteva fare con un'unica mossa.

Ma certe operazioni si possono mettere in piedi anche per operazioni assai più consistenti. Con adeguata accortezza puoi arrivare anche a mezzo milione di  euro.
Per esempio una fondazione bancaria (che notoriamente ha un CdA lottizzato politicamente in base al territorio in cui opera) mette in piedi un bando per finanziare progetti per creare corridoi ecologici tra A e B  e C attraversando i territori di tre comuni. Per beccare i soldi dalla Fondazione e quindi farsi finanziare  anche dalla Regione occorre uno studio e dei progetti. Che fanno i tre comuni? Assegnano ciascun comune il primo studio ambientale  con un appalto. Poi assegnano con un altro appalto il primo progetto. Poi il secondo progetto. Poi il terzo progetto finale. Poi occorre una relazione geologica perché si sono resi conto che non puoi fare un'opera senza di quella. Poi occorre una relazione di un ingegnere idraulico perché sai che adesso siamo in periodo di riscaldamento globale e quindi.  Poi varrebbe la pena di avere anche un volo di drone e quindi relativo appalto. Poi occorre anche un rilievo topografico accurato della zona. Poi occorre una relazione di un legale per via dei livelli e degli espropri. Alla fine dell'operazione (vale a dire prima che si sia messo in opera il PRIMO mattone) sono state fatte decine di delibere (di consiglio comunale e di giunta). Decine di determinazioni (essendo tre comuni   le delibere e le determinazioni sono identiche moltiplicate per te).
Poi siccome saranno necessari progetti di stradine, qualche passerella, qualche illuminazione, qualche vedovella (per bere acqua potabile) e –perché no?- anche mille telecamere (altrimenti non è un “corridoio ecologica 4.0) da collegare coi comandi di chi comanda, ecco sgorgare una serie di appalti per comprare le telecamere, per comprare i pali su cui fissarle, per comprare l'alimentazione delle…., per comprare il sistema di trasmissione-registrazione. Senza contare che occorreranno i progetti in tre versioni delle stradine e delle eventuali passerelle.

Se si applica il Codice degli Appalti con adeguata dovizia scientifica ed anche il decreto Sblocca Cantieri l'opera zione mette la Bibbia o il Mabbaratha in secondo piano quanto a complessità.
In realtà il CdC prevede anche che gli appalti non si possano suddividere irragionevolmente per abbassare la soglia dei contratti e consente anche di procedere in maniera più trasparente e senza un  tale castello di carte e appalti. Basterebbe che i tre comuni affidassero ad un UNICO funzionario l'onere di fare un appalto per trovare uno studio (un ATI) dove siano presenti un botanico, un geografo, un zoologo, un ingegnere edile, un architetto, un topografo, un legale, un geologo, un ingegnere idraulico col l'avviso che i comuni pagheranno i servizi  resi in base alla procedibilità e che la suddivisione sarà stabilita all'interno dell'ATI e di contro i tre comuni affidassero ad uno studio terzo la verifica della congruità dei conti e della qualità dei lavori o delle prestazioni.

Il fatto è che  un conto è fare decine e decine di appalti di ogni genere che si possono affidare a decine e decine di studi imprese fornitori creando così una rete di interessi che sostengono i dominus politici dell'opera zione, altro conto è fare un appalto di mezzo milione di opere e servizi connessi in quanto necessari… correndo il rischio che entrino in campo studi di livello nazionale se non europeo che sbaragliano i mille indigeni (e i conseguenti due-tre quattro mila voti guadagnabili alle prossime elezioni) dando anche un prodotto e un servizio migliore visto che in generale hanno migliori certificazioni. La questione è che se l'insieme decide di fare una stradina da 150mila euro con progetto finito e poi si accorge che  occorre una relazione geologica ed una  idraulica perché la stradina ha sicuramente dei problemi del genere visto dove deve stare, allora la faccenda sfiora l'inimmaginabile perché… perché con le leggi vigenti, se i tre comuni hanno dato decine di incarichi ad studium ad una decina di studi chi sa se in uno di quegli studi non ci sia un consigliere comunali di uno di quei comuni che vi lavora come partita iva proprio incaricato di fare il lavoro  per il “suo” comune? Ah saperlo!?.
Anche perché se la regione è di centro destra, la fondazione ha un CdA con altrettanta netta coloritura, perché si dovrebbero discriminare le parti politicamente opposte  dentro uno dei comuni de quo? Nun se po'! anzi: si deve!.

Ciliegina sulla torta (fatta in fretta). Se ciascuno di quelli che hanno lavorato si ricordano di versare perfettamente in chiaro un obolo al partito di governo che gli ha assegnato il lavoro o l'appalto, non c'è violazione di legge. Se qualcuno ha dimenticato un tablet su una sedia nell'ufficio del funzionario o del sindaco è del tutto possibile che uno dimentichi qualcosa e non torni indietro a cercarlo.
Insomma il mondo è rotondo.

CLAUDIO PIGA: LA SAGA DEL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUAMIA


Ogni tanto occorre dare un’occhiata anche nella latrina. Il custode delLa Latrina di Nusquamia si conferma bugiardo come sempre. Quando il suo amico e compare nella società senza partita IVA fu obbligato dalla sua maggioranza a non dargli più l'incarico di portavoce della giunta fascio leghista (altrimenti il consiglio l'avrebbe sfiduciato e mandato a casa) lui ha sempre negato il licenziamento. Ma quando mai!?. Quando ha fotografato di sfrosso una cinquecentina alla Angelo Mai senza pagare i diritti di riproduzione e poi l'ha usata per promuovere se stesso, lui ha sostenuto che la cinquecentina usata era una copia differente. Quando ha messo in piedi una società senza partita IVA alloggiata o nascosta nel negozio di fiorista del padre del socio, ha sostenuto che… la ditta con una sola denominazione aveva le partite iva dei… due soci. Quando si professa un sinistro sinistro  ma fa il portavoce di una giunta fascio leghista… non risponde: come la Serra e la gamba, sue notissime amiche. Quando – l'ha scritto lui- da dirigente dell'Olivetti passa come collaboratore alla Mondadori per finire… portavoce di una giunta fascioleghista di un comune sgarrupato... Ma quando mai!?.
Da qualche tempo sostiene di avere vinto una causa col Pedretti ma non ha MAI pubblicato la sentenza in originale. Se ne è inventata una versione grafica ornata personale come i bambini di terza media che cambiano il cinque della maestra in sei. Per mostrare i muscoli ben gonfi ed avere vinto non uno avversario uno ma ben due avversari due, da qualche  tempo sostiene che noi saremmo stati “consulenti giuridici del Pedretti nel corso della seconda denuncia, (..). Con il senno del poi, diremo che quella fu una consulenza per il Pedretti sfigata”. Infatti il Pedretti è notissimo come una persona che presta ascolto ai consigli altrui.
Da una dozzina di anni sbrodola  che ha frequentato il Politecnico milanese ma negli annali della scuola non c'è il suo nome tra i laureati: che abbia nascosto il nominativo come ha nascosto il Daedalus-Lab nella bottega di fiorista del padre del socio  dimenticando la partita IVA?.
L'ultima bugia è quella delle vacche scorreggione. La nostra polemica mirava a  dimostrare come le fonti cui si ispira per le sue notizie, siano fonti fasulle usate pro domo sua.
Un sito che pubblica notizie a pagamento (quello delle vacche scorreggione: per esempio) oppure un ignoto youtuber che pubblica un filmato messo insieme da lui (non l'integrale) per contribuire alla polemica del custode delLa Latrina di Nusquamia contro le “femmine determinate”. La polemica era evidente: il custode delLa Latrina di Nusquamia si ispira (anche coi quotidiani: Il Foglio p.e. summa dello scrivere cazzate in (pseudo)bello stile)  a fonte inattendibili. Cioè ballisti di professione: non sai se per soldi o approssimazione. E quando non bastano i ballisti internazionali, quelli nazionali, ricorre al suo “cane da riporto” (ex) curnese che recentemente ha lodato il bene-essere dei centri commerciali rispetto al male-essere dentro la Freni Brembo. Se ci stanno in tanti vuol dire che va tutto per il meglio: la logica del cane da riporto.
Anche stavolta il custode delLa Latrina di Nusqumia ha fatto finta di non avere capito l'argomento e si giustifica “Questo avevamo da dire, perché il lettore intelligente di Nusquamia avesse sotto gli occhi un esempio della differenza che corre tra un gentiluomo e un contadino kulak pervaso da improvvido delirio di potenza”.
Indubbiamente i gentiluomini  fotografano di sfrosso le cinquecentine della Mai.
I gentiluomini fanno i portavoce (licenziati) delle giunte fascioleghiste.
I gentiluomini prendono per buone notizie le fake news per portare acqua al mulino delle proprie polemiche.
I gentiluomini creano ditte senza partita IVA e la nascondono dentro i negozi di fiorista. 
A questo punto ci vien da pensare che questa storia delle plocade virtuali si leghi davvero con la storia che qualcuno di casa (sua) ogni tanto gli dia una spolverata come chiacchierano le pettegole indigene.