A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1138 DEL 04 DICEMBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















MEZZO MILIARDO DI EUROPEI  CHE NON SANNO E NON VOGLIONO
DIFENDERSI DA SOLI
Alla pagina 1128 dell'11 novembre scorso ci domandavamo “da che parte” era caduto il Muro (di Berlino) e in queste ore a Londra si celebra l'ultimo sprazzo dei 70 anni della creazione della NATO nell'aprile 1949. 12 stati occidentali lo firmarono il 4 aprile 1949 a Washington. Oggi 3 dicembre inizia a Londra un summit di due giorni in cui i leader dei 29 componenti affronteranno le seguenti tematiche: dall'impegno collettivo nelle missioni militari, alla cyber difesa e alla cooperazione spaziale, dal terrorismo, all'incremento delle risorse in favore dell'organizzazione con l'obiettivo di arrivare a 400 miliardi di dollari nel 2024 e stanziamenti minimi per la difesa e gli armamenti in ogni Paese membro (secondo quanto sollecitato con forza dagli Usa) pari al 2% del Pil nazionale.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE
Con la determinazione n. 569 del 25-11-2019 a cura della responsabile settore servizi alla persona p.i. sport cultura è stato decisa l’attribuzione del contributo comunale per abbattimento rette agli asili nido territoriali per l'anno educativo 2019/2020. Verranno dati in base alle convenzioni vigenti tra comune e   imprenditore che gestisce gli asili nido  un contributo di € 28.792,95. Partendo dal fatto che le suddette Convenzioni prevedono che l’Amministrazione Comunale eroghi agli Asili Nidi di cui sopra un contributo economico per l’abbattimento delle rette a carico delle famiglie residenti a Curno e frequentanti le scuole del territorio secondo il criterio delle fasce ISEE approvato con le suddette convenzioni e  viste le note pervenute dagli Asili Nido e agli atti dell’Ufficio Servizi alla Persona con le quali vengono indicati i bambini residenti a Cumo e frequentanti i nidi per i quali è stato applicato ima riduzione della retta, in base alla certificazione ISEE depositate agli atti dell’Ufficio Servizi alla Persona. (...)



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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




































































































































































































































































MEZZO MILIARDO DI EUROPEI  CHE NON SANNO E NON VOGLIONO
DIFENDERSI DA SOLI
Alla pagina 1128 dell'11 novembre scorso ci domandavamo “da che parte” era caduto il Muro (di Berlino) e in queste ore a Londra si celebra l'ultimo sprazzo dei 70 anni della creazione della NATO nell'aprile 1949. 12 stati occidentali lo firmarono il 4 aprile 1949 a Washington. Oggi 3 dicembre inizia a Londra un summit di due giorni in cui i leader dei 29 componenti affronteranno le seguenti tematiche: dall'impegno collettivo nelle missioni militari, alla cyber difesa e alla cooperazione spaziale, dal terrorismo, all'incremento delle risorse in favore dell'organizzazione con l'obiettivo di arrivare a 400 miliardi di dollari nel 2024 e stanziamenti minimi per la difesa e gli armamenti in ogni Paese membro (secondo quanto sollecitato con forza dagli Usa) pari al 2% del Pil nazionale.
Dire che  i disegni della NATO 1949 e quelli (probabili, non potenziali ne possibili) della NATO 2020 sono del tutto differenti ci pare scontato. La NATO in questi anni oltre ad essere cresciuta da 12 a 29  stati sostanzialmente è servita solo all'industria bellica (americana in primis) dal momento che una possibile guerra di invasione sovietica dell'Europa o una guerra atomica si sono vieppiù allontanate e divenute impossibili non per la presenza di due schieramenti contrapposti ma per l'integrazione economica Usa>Europa>Russia>Cina che poggia sullo sfruttamento strategico dell'energia dei nord Africa e del Medio Oriente. Se oggi si chiudessero i rubinetti energetici del nord Africa e del M.O. collasserebbero tutte le economie mondiali. Perfino la raggiunta autosufficienza energetica degli USA sarebbe inutile dal momento che se perde il resto del mondo come mercato,  perde due terzi di se stessa.
Ha ragione Macron quando dice che ormai la NATO è morta per ragioni pratiche e ideali. Pratiche perché la Turchia ha comprato i missili S400 (che sostanzialmente fanno la pelle agli F35 USA-eurpei). Gli S400 sono arrivati anche a Zagabria sia pure in forma dimostrativa ma non se ne sono ancora andati: e Srbia-Zagabria  pur non essendo dentro la NATO è piazzata baricentricamente dentro i paesi NATO dell'occidente europeo. Morta in pratica perché oggi la NATO  ha un contingente per l'operazione Active Fence. In questo momento, l'Italia schiera un contingente di centotrenta uomini, una batteria di missili terra aria Aster SAMP/T e alcuni veicoli logistici proprio al confine tra la Turchia e la Siria a difesa dello spazio aereo turco, cioè a protezione di chi sta sistematicamente uccidendo i curdi.
Morta in pratica perché basta osservare la carta  in questa pagina per capire come sostanzialmente finora la NATO è servita anno dopo anno ad inglobare dei paesi del c.d. blocco sovietico prossimi alla Germania per farli diventare dei satelliti della Germania stessa.

Quando la Merkel si arrabbia con Macron per le sue invettive contro la NATO in realtà ha la coda di paglia dal momento che –in soldoni- buona parte delle spese della NATO in UE sono servite a creare  quel blocco economico tedesco che oggi ha un surplus commerciale che costituisce una della prime cause della crisi economica europea. Gli Stati Uniti spendono per la NATO 619 miliardi, il Regno Unito 56 miliardi, la Francia: 40 miliardi, la Germania: 37 miliardi, l'Italia: 20 miliardi e il Canada: 14 miliardi. Senza i milioni e rotti. Trump si è lamentato col resto  dei paesi perché questi non spendono il 2% del proprio Pil come stabilito negli accordi.

Ma intanto che la Germania costruiva col supporto della NATO e sostanzialmente degli USA il proprio impero politico economico all'interno dell'UE “in faccia” alla Russia di Putin accadeva che la Russia di Putin  abbia messo  le mani sulla Siria dove ha stabilmente due basi militari di prima grandezza: Tartus e Latakia Hmeimim  ed attraversa quotidianamente il Bosforo e i Dardanelli. Poi secondo quanto ha reso noto il ministro della Difesa di Mosca, Sergej Shoigu, quattro navi militari russe hanno realizzato (2015) almeno 26 lanci di missili 3M-14T dal Mar Caspio sulla Siria contro l'ISIS, missili che hanno  una gittata di circa 2.600 km, sparati da una distanza di 1500 chilometri. Stabilmente ci sarebbe un sottomarino russo Rostov, equipaggiato con missili da crociera per l'attacco al suolo, in prossimità delle coste della Siria. I missili Kalibr dei quali è dotato sono dello stesso tipo di quelli lanciati dalle navi russe nel Mar Caspio contro obiettivi dello Stato Islamico in Siria. La Federazione Russa avrebbe anche raggiunto un accordo con l'Egitto per l'affitto a partire dalla fine del 2019 di strutture militari, inclusa l'ex base militare sovietica nella città egiziana di Sidi Barrani che diverrà una base aerea militare russa. Notizia finora non confermata dall'Egitto.
Nelle ultime sei settimane, scrive il New York Times, sono stati inviati in Libia circa 200 mercenari russi, tra cui cecchini esperti, appartenenti al gruppo paramilitare Wagner di Yevgheni Prigozhin, oligarca russo, a sostegno delle milizie del generale Khalifa Haftar nell'offensiva contro il governo di Tripoli di Fayez al-Sarraj, riconosciuto dall'Onu. Il loro intervento, però, significa soprattutto che Mosca ha intenzione di mettere le mani sul Paese, in una più generale operazione di riaffermazione della propria influenza in Medio Oriente e Africa, mettendo a rischio così il ruolo svolto dalle potenze europee, in particolare l'Italia, nel tentativo di gestione della crisi, soprattutto in funzione di controllo dei flussi migratori.

C'è quindi  da interrogarsi se quanto e come oggi possa ancora servire una NATO così come s'è via via ridotta (non sminuita ma  messa nella condizione attuale) dal momento che gli schieramenti in campo a livello mondiale vedono attori di tale grandezza e potenza –militare ed economica- che oggi non serve una bomba atomica ma basta una raffica di dazi per fare danni. Oggi si finge ancora la necessità di un ombrello nucleare che solo gli USA possono garantire all'UE tramite la NATO (la force de frappe francese serve a cacciare le mosche) mentre una UE di mezzo miliardo di persone non è on grado di mettersi davanti al resto del mondo. Non lo è soprattutto perché la stragrande maggioranza degli stati UE sacrifica la propria autonomia politica ed energetica mettendosi nelle mani degli USA ritenendoli ancora il mercato di riferimento mentre stanno venendo avanti nuovi mercati sia come economie che come popolazione.

A 70 anni dalla creazione la NATO non è quindi morta ma buona parte delle sue funzioni ormai servono solo al Pil USA e di pochi stati UE. La NATO non fa paura alla Russia e  nemmeno alla Cina ma resta un formidabile mezzo di controllo della produzione e distribuzione del petrolio e del gas in danno dell'Africa e Medio Oriente. E' l'ultimo residuo imperialista del primo novecento e non sa nemmeno lei che fare domani e dopodomani.

NEL PAESE BELLO DA VIVERE

Con la determinazione n. 569 del 25-11-2019 a cura della responsabile settore servizi alla persona p.i. sport cultura è stato decisa l’attribuzione del contributo comunale per abbattimento rette agli asili nido territoriali per l'anno educativo 2019/2020. Verranno dati in base alle convenzioni vigenti tra comune e   imprenditore che gestisce gli asili nido  un contributo di € 28.792,95. Partendo dal fatto che le suddette Convenzioni prevedono che l’Amministrazione Comunale eroghi agli Asili Nidi di cui sopra un contributo economico per l’abbattimento delle rette a carico delle famiglie residenti a Curno e frequentanti le scuole del territorio secondo il criterio delle fasce ISEE approvato con le suddette convenzioni e  viste le note pervenute dagli Asili Nido e agli atti dell’Ufficio Servizi alla Persona con le quali vengono indicati i bambini residenti a Cumo e frequentanti i nidi per i quali è stato applicato ima riduzione della retta, in base alla certificazione ISEE depositate agli atti dell’Ufficio Servizi alla Persona.
Poi leggiamo sui quotidiani che il nuovo bonus nido 2020 prevede un importo minimo da erogare per la frequenza degli asili, di importo pari a 1.500 euro. Lo stesso del 2019, che in questo modo diventa permanente.
Obiettivo ultimo, dichiarato fin dall’inizio di questo Governo Conte bis è quello di rendere la retta degli asili nido gratis (retta azzerata). La gratuità ovviamente non è per tutti, ma varia in base alle possibilità economiche delle famiglie italiane, valutate in base all’Isee trasmesso.
La Legge di Bilancio 2020, come detto prima, differenzia l’importo concesso a titolo di bonus nido in base a 3 diversi scaglioni:
•Isee fino a 20.000 euro, importo bonus nido fino a 3.000 euro,
•Isee da 25.001 euro a 40.000 euro, importo bonus nido fino a 2.500 euro
•Isee da 40.001 euro in su, importo bonus nido fino a 1.500 euro
Il bonus asilo nido è stato introdotto con la Legge di stabilità 2016 ed è una somma erogata dallo Stato alle famiglie italiane per sostenere il pagamento delle rette dovute alla frequenza degli asili nido pubblici e privati, o per forme di supporto a casa propria a favore dei bambini o delle bambine sotto i 3 anni affetti da gravi patologie croniche. Non a caso la misura in sé è chiamata tecnicamente "Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione".
Quindi la determinazione 569 e la Legge di Bilancio  come si “sposano”?


Con determinazione n. 588 a cura del responsabile settore patrimonio e lavori pubblici è stato deciso l’affidamento alla ditta elettrica C. di una fornitura di materiale elettrico vario e quindi viene decisa la spesa ammissibile (2500 euro iva compresa). Le parti-pezzi-componenti da acquistare servono per l'esecuzione di interventi vari sulla base di segnalazioni di utenti, scuole e amministratori ed in particolare: installazione di termostati con password presso gli spazi comunali al fine di evitare improprie manomissioni con conseguente disservizio per gli utilizzatori dei locali: fornitura materiale vario per lo svolgimento degli eventi culturali organizzati dal Comune, in quanto quello in dotazione risulta obsoleto; fornitura materiale per interventi vari varie presso gli edifici scolastici per adempiere alle prescrizioni imposte dal D.Lgs 81/2008; sostituzione crepuscolare presso il cimitero comunale;
materiale elettrico vario richiesto dall'amministrazione comunale per la sala consigliare; materiale di consumo per impianti di allarme alle scuole al fine di garantire le condizioni di sicurezza dei locali e degli utilizzatori.
Due domande. Uno. Quando è stato fatto il contratto per il rifacimento dell’impianto della pubblica illuminazione e il contratto ARCA come mai questo tipo di materiali NON è stato previsto e inserito?
Due. Quando questo materiale  sarà arrivato in scatola in comune chi lo istallerà? Faremo la stessa figura di emme che s’è fatta coll’impianto di videoregistrazione delle sedute del consiglio che prima si è appaltato il materiale e DOPO vi siete accorti che bisognava istallarlo? Quindi sotto con un altro appaltino?. Bisognerebbe applicare il metodo UniCredit.


Con la determinazione n. 590 a cura del  responsabile (responsabile unico del procedimento: a Curno il dirigente dell’ufficio lavori publici) dei lavori di costruzione nuova palestra scolastica in via Gandhi all’ing. M.C. di Curno con studio a Bonate Sopra, terra del mitico Rossi già presidente della Provincia di Bergamo in quota PD. A titolo di informazione con deliberazione della Giunta Comunale n. 157 del 21.11.2019 veniva approvato il progetto definitivo dell’opera di cui trattasi che prevede un quadro economico dell’ importo pari a complessivi 1.125.000,00 di cui € 892.916,45 per lavori a base d’appalto e € 141.562,60 per somme a disposizione dell’ Amministrazione Comunale.
Quindi essendo stata ravvisata dal dirigente dell’ufficio lavori pubblici (il RUP ufficiale=RUP1) la necessità di incaricare una figura di supporto al RUP a sostegno dell’intera procedura trattandosi di appalto di particolare complessità che richiede necessariamente valutazioni e competenze altamente specialistiche; il RUP ufficiale (RUP1)  ha interpellata al riguardo l’amministra zione comunale in merito all'opportunità di nominare ima figura di supporto esterno al rup sia nella fase di affidamento del servizio di progettazione sia nella successiva fase di esecuzione lavori; e quindi dato atto che l’amministrazione comunale, in considerazione dei notevoli carichi di lavoro dell’ufficio tecnico e dell’insufficienza delle risorse umane assegnate nonché, della difficoltà di svolgere le funzioni di istituto, intende continuare ad avvalersi dell’ausilio di un tecnico esterno per lo svolgimento di attività di supporto al responsabile del procedimento (r.u.p.) nella gestione dei vari interventi; ecc.ecc.ecc. Decide di affidare all’Ing. M. C. con studio a Curno l’incarico di supporto al RUP per i lavori di realizzazione nuova palestra scolastica in via Gandhi per l’importo pari a € 11.700.00 oltre contributo 4% e Iva 22%. Fanno 14.844,96 euro in totale. Del tutto per caso  questo professionista è progettista di un villaggio di villette a schiera in quel di Curno via Lungobrembo 46 di cui si discusse a suo tempo in una seduta di consiglio comunale ed è stato assessore esterno a Martinengo per una giunta di centrodestra. Nella determonazione però non compare il contratto e quindi non si conoscono quali sono le prerogative del RUP1 e quelle del RUP2.