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MEZZO MILIARDO DI EUROPEI CHE NON SANNO E NON VOGLIONO
DIFENDERSI DA SOLI
Alla pagina 1128 dell'11 novembre scorso ci domandavamo “da che parte”
era caduto il Muro (di Berlino) e in queste ore a Londra si celebra
l'ultimo sprazzo dei 70 anni della creazione della NATO nell'aprile
1949. 12 stati occidentali lo firmarono il 4 aprile 1949 a Washington.
Oggi 3 dicembre inizia a Londra un summit di due giorni in cui i leader
dei 29 componenti affronteranno le seguenti tematiche: dall'impegno
collettivo nelle missioni militari, alla cyber difesa e alla
cooperazione spaziale, dal terrorismo, all'incremento delle risorse in
favore dell'organizzazione con l'obiettivo di arrivare a 400 miliardi
di dollari nel 2024 e stanziamenti minimi per la difesa e gli armamenti
in ogni Paese membro (secondo quanto sollecitato con forza dagli Usa)
pari al 2% del Pil nazionale.
Dire che i disegni della NATO 1949 e quelli (probabili, non
potenziali ne possibili) della NATO 2020 sono del tutto differenti ci
pare scontato. La NATO in questi anni oltre ad essere cresciuta da 12 a
29 stati sostanzialmente è servita solo all'industria bellica
(americana in primis) dal momento che una possibile guerra di invasione
sovietica dell'Europa o una guerra atomica si sono vieppiù allontanate
e divenute impossibili non per la presenza di due schieramenti
contrapposti ma per l'integrazione economica
Usa>Europa>Russia>Cina che poggia sullo sfruttamento
strategico dell'energia dei nord Africa e del Medio Oriente. Se oggi si
chiudessero i rubinetti energetici del nord Africa e del M.O.
collasserebbero tutte le economie mondiali. Perfino la raggiunta
autosufficienza energetica degli USA sarebbe inutile dal momento che se
perde il resto del mondo come mercato, perde due terzi di se
stessa.
Ha ragione Macron quando dice che ormai la NATO è morta per ragioni
pratiche e ideali. Pratiche perché la Turchia ha comprato i missili
S400 (che sostanzialmente fanno la pelle agli F35 USA-eurpei). Gli S400
sono arrivati anche a Zagabria sia pure in forma dimostrativa ma non se
ne sono ancora andati: e Srbia-Zagabria pur non essendo dentro la
NATO è piazzata baricentricamente dentro i paesi NATO dell'occidente
europeo. Morta in pratica perché oggi la NATO ha un contingente
per l'operazione Active Fence. In questo momento, l'Italia schiera un
contingente di centotrenta uomini, una batteria di missili terra aria
Aster SAMP/T e alcuni veicoli logistici proprio al confine tra la
Turchia e la Siria a difesa dello spazio aereo turco, cioè a protezione
di chi sta sistematicamente uccidendo i curdi.
Morta in pratica perché basta osservare la carta in questa pagina
per capire come sostanzialmente finora la NATO è servita anno dopo anno
ad inglobare dei paesi del c.d. blocco sovietico prossimi alla Germania
per farli diventare dei satelliti della Germania stessa.
Quando la Merkel si arrabbia con Macron per le sue invettive contro la
NATO in realtà ha la coda di paglia dal momento che –in soldoni- buona
parte delle spese della NATO in UE sono servite a creare quel
blocco economico tedesco che oggi ha un surplus commerciale che
costituisce una della prime cause della crisi economica europea. Gli
Stati Uniti spendono per la NATO 619 miliardi, il Regno Unito 56
miliardi, la Francia: 40 miliardi, la Germania: 37 miliardi, l'Italia:
20 miliardi e il Canada: 14 miliardi. Senza i milioni e rotti. Trump si
è lamentato col resto dei paesi perché questi non spendono il 2%
del proprio Pil come stabilito negli accordi.
Ma intanto che la Germania costruiva col supporto della NATO e
sostanzialmente degli USA il proprio impero politico economico
all'interno dell'UE “in faccia” alla Russia di Putin accadeva che la
Russia di Putin abbia messo le mani sulla Siria dove ha
stabilmente due basi militari di prima grandezza: Tartus e Latakia
Hmeimim ed attraversa quotidianamente il Bosforo e i Dardanelli.
Poi secondo quanto ha reso noto il ministro della Difesa di Mosca,
Sergej Shoigu, quattro navi militari russe hanno realizzato (2015)
almeno 26 lanci di missili 3M-14T dal Mar Caspio sulla Siria contro
l'ISIS, missili che hanno una gittata di circa 2.600 km, sparati
da una distanza di 1500 chilometri. Stabilmente ci sarebbe un
sottomarino russo Rostov, equipaggiato con missili da crociera per
l'attacco al suolo, in prossimità delle coste della Siria. I missili
Kalibr dei quali è dotato sono dello stesso tipo di quelli lanciati
dalle navi russe nel Mar Caspio contro obiettivi dello Stato Islamico
in Siria. La Federazione Russa avrebbe anche raggiunto un accordo con
l'Egitto per l'affitto a partire dalla fine del 2019 di strutture
militari, inclusa l'ex base militare sovietica nella città egiziana di
Sidi Barrani che diverrà una base aerea militare russa. Notizia finora
non confermata dall'Egitto.
Nelle ultime sei settimane, scrive il New York Times, sono stati
inviati in Libia circa 200 mercenari russi, tra cui cecchini esperti,
appartenenti al gruppo paramilitare Wagner di Yevgheni Prigozhin,
oligarca russo, a sostegno delle milizie del generale Khalifa Haftar
nell'offensiva contro il governo di Tripoli di Fayez al-Sarraj,
riconosciuto dall'Onu. Il loro intervento, però, significa soprattutto
che Mosca ha intenzione di mettere le mani sul Paese, in una più
generale operazione di riaffermazione della propria influenza in Medio
Oriente e Africa, mettendo a rischio così il ruolo svolto dalle potenze
europee, in particolare l'Italia, nel tentativo di gestione della
crisi, soprattutto in funzione di controllo dei flussi migratori.
C'è quindi da interrogarsi se quanto e come oggi possa ancora
servire una NATO così come s'è via via ridotta (non sminuita ma
messa nella condizione attuale) dal momento che gli schieramenti in
campo a livello mondiale vedono attori di tale grandezza e potenza
–militare ed economica- che oggi non serve una bomba atomica ma basta
una raffica di dazi per fare danni. Oggi si finge ancora la necessità
di un ombrello nucleare che solo gli USA possono garantire all'UE
tramite la NATO (la force de frappe francese serve a cacciare le
mosche) mentre una UE di mezzo miliardo di persone non è on grado di
mettersi davanti al resto del mondo. Non lo è soprattutto perché la
stragrande maggioranza degli stati UE sacrifica la propria autonomia
politica ed energetica mettendosi nelle mani degli USA ritenendoli
ancora il mercato di riferimento mentre stanno venendo avanti nuovi
mercati sia come economie che come popolazione.
A 70 anni dalla creazione la NATO non è quindi morta ma buona parte
delle sue funzioni ormai servono solo al Pil USA e di pochi stati UE.
La NATO non fa paura alla Russia e nemmeno alla Cina ma resta un
formidabile mezzo di controllo della produzione e distribuzione del
petrolio e del gas in danno dell'Africa e Medio Oriente. E' l'ultimo
residuo imperialista del primo novecento e non sa nemmeno lei che fare
domani e dopodomani.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE
Con la determinazione n. 569 del 25-11-2019 a cura della responsabile
settore servizi alla persona p.i. sport cultura è stato decisa
l’attribuzione del contributo comunale per abbattimento rette agli
asili nido territoriali per l'anno educativo 2019/2020. Verranno dati
in base alle convenzioni vigenti tra comune e imprenditore
che gestisce gli asili nido un contributo di € 28.792,95.
Partendo dal fatto che le suddette Convenzioni prevedono che
l’Amministrazione Comunale eroghi agli Asili Nidi di cui sopra un
contributo economico per l’abbattimento delle rette a carico delle
famiglie residenti a Curno e frequentanti le scuole del territorio
secondo il criterio delle fasce ISEE approvato con le suddette
convenzioni e viste le note pervenute dagli Asili Nido e agli
atti dell’Ufficio Servizi alla Persona con le quali vengono indicati i
bambini residenti a Cumo e frequentanti i nidi per i quali è stato
applicato ima riduzione della retta, in base alla certificazione ISEE
depositate agli atti dell’Ufficio Servizi alla Persona.
Poi leggiamo sui quotidiani che il nuovo bonus nido 2020 prevede un
importo minimo da erogare per la frequenza degli asili, di importo pari
a 1.500 euro. Lo stesso del 2019, che in questo modo diventa permanente.
Obiettivo ultimo, dichiarato fin dall’inizio di questo Governo Conte
bis è quello di rendere la retta degli asili nido gratis (retta
azzerata). La gratuità ovviamente non è per tutti, ma varia in base
alle possibilità economiche delle famiglie italiane, valutate in base
all’Isee trasmesso.
La Legge di Bilancio 2020, come detto prima, differenzia l’importo
concesso a titolo di bonus nido in base a 3 diversi scaglioni:
•Isee fino a 20.000 euro, importo bonus nido fino a 3.000 euro,
•Isee da 25.001 euro a 40.000 euro, importo bonus nido fino a 2.500 euro
•Isee da 40.001 euro in su, importo bonus nido fino a 1.500 euro
Il bonus asilo nido è stato introdotto con la Legge di stabilità 2016
ed è una somma erogata dallo Stato alle famiglie italiane per sostenere
il pagamento delle rette dovute alla frequenza degli asili nido
pubblici e privati, o per forme di supporto a casa propria a favore dei
bambini o delle bambine sotto i 3 anni affetti da gravi patologie
croniche. Non a caso la misura in sé è chiamata tecnicamente "Bonus
asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione".
Quindi la determinazione 569 e la Legge di Bilancio come si “sposano”?
Con determinazione n. 588 a cura del responsabile settore patrimonio e
lavori pubblici è stato deciso l’affidamento alla ditta elettrica C. di
una fornitura di materiale elettrico vario e quindi viene decisa la
spesa ammissibile (2500 euro iva compresa). Le parti-pezzi-componenti
da acquistare servono per l'esecuzione di interventi vari sulla base di
segnalazioni di utenti, scuole e amministratori ed in particolare:
installazione di termostati con password presso gli spazi comunali al
fine di evitare improprie manomissioni con conseguente disservizio per
gli utilizzatori dei locali: fornitura materiale vario per lo
svolgimento degli eventi culturali organizzati dal Comune, in quanto
quello in dotazione risulta obsoleto; fornitura materiale per
interventi vari varie presso gli edifici scolastici per adempiere alle
prescrizioni imposte dal D.Lgs 81/2008; sostituzione crepuscolare
presso il cimitero comunale;
materiale elettrico vario richiesto dall'amministrazione comunale per
la sala consigliare; materiale di consumo per impianti di allarme alle
scuole al fine di garantire le condizioni di sicurezza dei locali e
degli utilizzatori.
Due domande. Uno. Quando è stato fatto il contratto per il rifacimento
dell’impianto della pubblica illuminazione e il contratto ARCA come mai
questo tipo di materiali NON è stato previsto e inserito?
Due. Quando questo materiale sarà arrivato in scatola in comune
chi lo istallerà? Faremo la stessa figura di emme che s’è fatta
coll’impianto di videoregistrazione delle sedute del consiglio che
prima si è appaltato il materiale e DOPO vi siete accorti che bisognava
istallarlo? Quindi sotto con un altro appaltino?. Bisognerebbe
applicare il metodo UniCredit.
Con la determinazione n. 590 a cura del responsabile
(responsabile unico del procedimento: a Curno il dirigente dell’ufficio
lavori publici) dei lavori di costruzione nuova palestra scolastica in
via Gandhi all’ing. M.C. di Curno con studio a Bonate Sopra, terra del
mitico Rossi già presidente della Provincia di Bergamo in quota PD. A
titolo di informazione con deliberazione della Giunta Comunale n. 157
del 21.11.2019 veniva approvato il progetto definitivo dell’opera di
cui trattasi che prevede un quadro economico dell’ importo pari a
complessivi 1.125.000,00 di cui € 892.916,45 per lavori a base
d’appalto e € 141.562,60 per somme a disposizione dell’ Amministrazione
Comunale.
Quindi essendo stata ravvisata dal dirigente dell’ufficio lavori
pubblici (il RUP ufficiale=RUP1) la necessità di incaricare una figura
di supporto al RUP a sostegno dell’intera procedura trattandosi di
appalto di particolare complessità che richiede necessariamente
valutazioni e competenze altamente specialistiche; il RUP ufficiale
(RUP1) ha interpellata al riguardo l’amministra zione comunale in
merito all'opportunità di nominare ima figura di supporto esterno al
rup sia nella fase di affidamento del servizio di progettazione sia
nella successiva fase di esecuzione lavori; e quindi dato atto che
l’amministrazione comunale, in considerazione dei notevoli carichi di
lavoro dell’ufficio tecnico e dell’insufficienza delle risorse umane
assegnate nonché, della difficoltà di svolgere le funzioni di istituto,
intende continuare ad avvalersi dell’ausilio di un tecnico esterno per
lo svolgimento di attività di supporto al responsabile del procedimento
(r.u.p.) nella gestione dei vari interventi; ecc.ecc.ecc. Decide di
affidare all’Ing. M. C. con studio a Curno l’incarico di supporto al
RUP per i lavori di realizzazione nuova palestra scolastica in via
Gandhi per l’importo pari a € 11.700.00 oltre contributo 4% e Iva 22%.
Fanno 14.844,96 euro in totale. Del tutto per caso questo
professionista è progettista di un villaggio di villette a schiera in
quel di Curno via Lungobrembo 46 di cui si discusse a suo tempo in una
seduta di consiglio comunale ed è stato assessore esterno a Martinengo
per una giunta di centrodestra. Nella determonazione però non compare
il contratto e quindi non si conoscono quali sono le prerogative del
RUP1 e quelle del RUP2.
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