A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1115 DEL 18 OTTOBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















NEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO BILANCIO 2020
TRA «BONUS FACCIATE» E «RINASCITA URBANA»
PIOVONO SOLDI SEMPRE SUGLI STESSI MARPIONI
Bonus facciate (uno)
In manovra anche il «bonus facciate»: detrazione del 90% per chi rifà gli esterni: un aiuto fiscale per il maquillage di palazzi e condomini. La novità spunta a sorpresa in coda al comunicato con cui Palazzo Chigi ha riassunto i 12 punti salienti del decreto fiscale e della legge di bilancio 2020 approvati «salvo intese» nella notte del 15 ottobre nel quadro del il Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles. A "sponsorizzare" su Twitter la detrazione - che allarga ulteriormente la famiglia dei "bonus" fiscali utilizzabili dagli italiani - è il ministro dem dei Beni culturali Dario Franceschini. Nella manovra, esulta il ministro, c'è «una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!». Come già per altre misure destinate a promuovere gli interventi di miglioramento edilizi il bonus servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull'occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.
(...)

COME FUNZIONA IL COMUNE NELPAESE BELLO DA VIVERE
Per fortuna il Comune di Curno ha una sindaca laureata in economia e commercio all'UniBG che dopo avere  lavorato in HewelettPakard e General Electric adesso è  (tra l'altro) Consulente di direzione d'impresa per aziende dei settori profit e non-profit ed iscritta al “Ruolo periti ed esperti” della Camera di Commercio di Bergamo – Categoria “Amministrazione e contabilità” perché ci pare che stia al timone di una nave alla deriva. Naturalmente la sindaca dirà che tutto il problema sta in capo agli uffici e che lei non c'entra. A meno che tutti insieme quelli dentro il municipio non facciano mostra dietro indicazione politica di stare su una nave alla deriva per prenderci per i fondelli. Nella seduta del consiglio comunale del 30 settembre il vicesindaco Conti annuncia che sono pronti i  progetti della sistemazione della parte di via IV Novembre e del parcheggio antistante il CVI1, le scuole medie a la biblioteca e sollecita o invita o sfida le minoranze a prenderne visione. Ho chiesto appuntamento con vicesindaco Conti  che mi è stato fissato per giovedi 10 ottobre alle 14,30 ma è saltato per ragioni addotte dal vicesindaco Conti SENZA alcun preavviso (disponevano di numero di cellulare per avvertire).
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





























































































































































































































NEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO BILANCIO 2020
TRA «BONUS FACCIATE» E «RINASCITA URBANA»
PIOVONO SOLDI SEMPRE SUGLI STESSI MARPIONI

Bonus facciate (uno)
In manovra anche il «bonus facciate»: detrazione del 90% per chi rifà gli esterni: un aiuto fiscale per il maquillage di palazzi e condomini. La novità spunta a sorpresa in coda al comunicato con cui Palazzo Chigi ha riassunto i 12 punti salienti del decreto fiscale e della legge di bilancio 2020 approvati «salvo intese» nella notte del 15 ottobre nel quadro del il Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles. A "sponsorizzare" su Twitter la detrazione - che allarga ulteriormente la famiglia dei "bonus" fiscali utilizzabili dagli italiani - è il ministro dem dei Beni culturali Dario Franceschini. Nella manovra, esulta il ministro, c'è «una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il #bonusfacciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni!». Come già per altre misure destinate a promuovere gli interventi di miglioramento edilizi il bonus servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull'occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.
Questo “bonus facciate” occorreva proprio perché come ennesimo aiutOne alle grandi immobiliari –che potrebbero addirittura andare in credito d'imposta…-  ed alle banche che ormai non sanno come guadagnare salvo depredare i correntisti con le spese. Già immaginiamo che il regolamento prevedrà -come già accade- la possibilità di passare il credito all'impresa esecutrice dei lavori, ovviamente pagando una stangata di interessi tutti a vantaggio delle banche. Della serie. Se tu pensionato hai investito la tua liquidazione in titoli di debito pubblico non prendi un euro di interessi e quindi se decidi di investire una parte per pagare quel 10% di spese per rifare la facciata e lasciare all'impresa il restante 90%, questa te lo sconterà con un interesse che potrebbe arrivare anche all'8%. Vale a dire che sull'operazione la banca si intasca mediamente il 40% del rimborso. Quindi …

Rinascita urbana (uno)
Forse dopo aver lavato i panni in Arno avrebbe voluto chiamarlo Rinascimento Urbano il suo piano  per far rinascere i quartieri delle nostre città. Invece si è accontentata, più modestamente di Rinascita Urbana, e speriamo non faccia la fine del glorioso periodico comunista.
Porta questo titolo il programma dotato dello stanziamento di un miliardo annunciato dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che si propone di  “migliorare la qualità dell'abitare, attraverso diverse azioni, come la rigenerazione degli edifici, il sostegno alle famiglie in affitto, i cantieri nei piccoli comuni”. Finalmente!.
Va bene  che un miliardo è una cifra ridicola rispetto agli 8,6 che servono per la tratta principale della   ferrovia Torino-Lione, o rispetto ai  27,8 miliardi di dollari (1,3% del PIL) di spese militari, o ai 5,5 miliardi di euro del Mose. Oppure il nuovo stadio di Milano è un'operazione immobiliare da 1,2 miliardi di euro, per dimenticare le Olimpiadi del 2026 che guardando quelle di Torino dove hanno prodotto un indebitamento mostruoso della città produrranno una voragine certa.
Immaginate se si può credere al miliardo sventolato dalla Signora Bonaventura per sanare il paradosso italiano per il quale  da oltre mezzo secolo si costruiscono troppe case e non ce ne sono mai abbastanza per chi ne ha bisogno. Se si può credere al suo “programma pluriennale innovativo per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia residenziale pubblica e sociale e per la rigenerazione urbana”, pensato “per far rinascere interi quartieri nelle città medie e grandi”, se chiama in campo le regioni come soggetti co-finanziatori insieme all'apporto  di  risorse private, come quelle di Cassa depositi e prestiti e i fondi privati che si occupano dell'abitare.
Pensate proprio che  le grandi proprietà immobiliari –pubbliche e private- si impegneranno per il volonteroso recupero e risanamento del patrimonio  pubblico e privato? quando occasione è buona per aumentare la massa di volume edilizio commerciabile, quando vengono concesse a prezzo  stracciato aree a immobiliaristi e costruttori, per costruire un impianto sportivo (come sta succedendo a Roma, a Milano e a Firenze) cambiandone per un malizioso incantesimo la destinazione d'uso  trasformandole in terreni edificabili e permettendo ai promotori  un indice di edificazione doppio di quello di qualsiasi cittadino?.
In nessuna città, ma anche in centri grandi e piccoli, non si è mai provveduto a un censimento corretto ed efficace dell'edificato storico, di quello del patrimonio abitativo pubblico e della natura, censo e qualità degli “affittuari” alla composizione della cerchia degli inquilini Ater, catalogabili nella categoria furbetti del quartiere. Se non altro per  rifare un Catasto attendibile ed una vera ricerca sui bisogni di casa rispetto alle  attuali disponibilità.
Insomma tra Facciate uno e Rinascita urbana 1 siamo sempre alle solite. Di rifare il Catasto neanche parlarne. Di fare un vero censimento del patrocinio immobiliare disponibile  nemmeno parlarne.  Di verificare la legittimità degli affittuari del patrimonio abitativo pubblico neanche a parlarne.
Anche togliendo dal conteggio le abitazioni nei centri turistici,  in tutte le zone ad alta tensione abitativa esistono  molte più abitazioni del  bisogno reale che poi si concretizza in  occupazioni abusive e presenze altrettanto abusive nel patrimonio pubblico, un una certa parte di NPL. Continuare ad appiccicare pezze di investimenti che valgono più come propaganda che come buona pratica per risolvere il problema alla fine non cambia la situazione. Certi bonus andrebbero aboliti se non ridotti dal momento che chi valorizza la propria casa coll'efficentamento energetico p.e. ne aumenta il valore di mercato. Ma in un paese dove chi vive in due in un monolocale di proprietà viene trattato come chi vive in due in un quadrilocale in mansarda è ovvio che entrambi possano disporre dello stesso… bonus.

COME FUNZIONA IL COMUNE NELPAESE BELLO DA VIVERE




Per fortuna il Comune di Curno ha una sindaca laureata in economia e commercio all'UniBG che dopo avere  lavorato in HewelettPakard e General Electric adesso è  (tra l'altro) Consulente di direzione d'impresa per aziende dei settori profit e non-profit ed iscritta al “Ruolo periti ed esperti” della Camera di Commercio di Bergamo – Categoria “Amministrazione e contabilità” perché ci pare che stia al timone di una nave alla deriva. Naturalmente la sindaca dirà che tutto il problema sta in capo agli uffici e che lei non c'entra. A meno che tutti insieme quelli dentro il municipio non facciano mostra dietro indicazione politica di stare su una nave alla deriva per prenderci per i fondelli. Nella seduta del consiglio comunale del 30 settembre il vicesindaco Conti annuncia che sono pronti i  progetti della sistemazione della parte di via IV Novembre e del parcheggio antistante il CVI1, le scuole medie a la biblioteca e sollecita o invita o sfida le minoranze a prenderne visione. Ho chiesto appuntamento con vicesindaco Conti  che mi è stato fissato per giovedi 10 ottobre alle 14,30 ma è saltato per ragioni addotte dal vicesindaco Conti SENZA alcun preavviso (disponevano di numero di cellulare per avvertire). La signorina della segreteria ha interpellato il vicesindaco Conti che ha fissato l'appuntamento per sabato mattino 12 ottobre alle ore nove, ma anche questo appuntamento e' saltato  visto che alle 9,40 di Conti non c'era traccia. Nel frattempo venerdi 11 ottobre di pomeriggio   sono state pubblicate all'albo pretorio le pubblicazioni 1089-1090. La prima era l'oggetto della richiesta di incontro col vicesindaco Conti. La data indicata all'albo pretorio di pubblicazione 1090 è errata: NON c'era il 10 ottobre. In data 14 ottobre spedisco via mail alla segreteria del comune la richiesta di accesso agli atti delle pubblicazioni 1089 (approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilita' tecnico-economica dei lavori di sistemazione aree esterne nuova biblioteca e formazione parcheggio in via iv novembre) e 1090 approvazione progetto di fattibilita' tecnico-economica (ex prog. preliminare) dei lavori di realizzazione luci e impianti audio/video della nuova biblioteca comunale con annesso auditorium  con richiesta di protocollazione. Non ci vuole molto per comprendere che se ho letto l'albo pretorio ho letto le delibere di giunta di approvazione e quindi voglio vedere i progetti, così come d'accordo col vicesindaco Conti. Mercoledi 15 ottobre mi presento all'ufficio tecnico ma questi NON hanno ancora ricevuto la richiesta di accesso agli atti. Giovedi 16 mattina mi presento all'ufficio tecnico e questi mi dicono che non hanno ricevuto la richiesta. Salgo in segreteria e ci vuole un buon venti muniti per recuperare la… richiesta di accesso agli atti che NON è stata nemmeno ancora protocollata!. Con una segretaria scendiamo all'ufficio tecnico ma il dirigente sta già facendo due lavori: il primo con la collega dirigente della ragioneria ed un altro con qualcuno al telefono. Se non sbagliamo i conti dal 30 settembre ad oggi sono trascorsi 17 giorni e dopo 17 giorni il Comune NON ha ancora esibito i documenti che a dire del vicesindaco Conti erano tutti belli e pronti fin dal 30 settembre . Un suggerimento? Andate a lavare i vetri sugli incroci.