A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1102 DEL 26SETTEMBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















IL 7 OTTOBRE I DEPUTATI NON SI SUICIDERANNO
Le aule della Camera e del Senato debbono essere infettate di un  pericoloso virus che becca tutti quei politici che, dopo la scomparsa della DC, vogliono andare in fretta  alle elezioni ed a un referendum che dia loro i pieni poteri. Con un referendum ci ha provato Renzi ed ha preso una botta mortale nel 2016 col 59,12% di NO nonostante fosse reduce di un successo elettorale alle europee 2014 del 40,81%. Peraltro i SI al referendum furono il… 40,88% col 68,48% di affluenza. Mai avuta prima.
Adesso ci sta provando Salvini essendo riuscito a fare votare  nei “suoi” consigli regionali (poi arrivano altri) la richiesta di referendum abrogativo. Questo permette a Salvini e ai suoi governatori del Nord di negare la tesi di un'autonomia differenziata destinata a spaccare il Paese. Veneto Sardegna Friuli Lombardia Piemonte Liguria Abruzzo Sardegna e Basilicata: con l'arrivo del sì al referendum, il Carroccio può affermare che la spinta arriva da tutta Italia.
Il quesito va infatti depositato entro lunedì 30 settembre per far sì che il referendum si tenga nel 2020. Esulta anche Matteo Salvini: "Restituiamo a 60 milioni di Italiani il diritto di scegliere una legge elettorale decisa, moderna ed efficiente".
La consultazione però potrebbe essere non ammessa dalla Corte costituzionale. E non solo per il profilo di alcune norme. Il problema è che propone, non cancella una legge. Comporta dunque una ridefinizione dei collegi elettorali. E probabilmente incrocerà gli effetti della riduzione del numero dei parlamentari, per la quale il Parlamento voterà il 7 ottobre.
(...)

UN PAESE BELLO DA VIVERE
(E UN PO' SFIGATO)
Il paese è piccolo e la gente conosce tutti: siccome a Curno non ci sono migliaia di (ricchi) anziani che possono permettersi una badante (a proposito: tutto in regola? non è che il comune sostiene una parte del costo della badante? così tanto per completare la notizia…) e quindi il novantenne gavettonato  da due dodicenni (forse dodicenni: per non dire che sono della scuola media?) è nominato sulla bocca di tutti e ben presto individuato . Chissà.
Oibò! Con la miriade di telecamere che ci sono in giro, questi due stronzetti si sono permessi un gavettone al nonnino accompagnato dalla badante (tutto regolare?).
Perché la nostra sindaca fa finta di non capire che nel paese bello da vivere ne stiamo inanellando di decisamente grosse (non per colpa della sindaca) su cui sarebbe meglio  avere un equilibrio di posizioni.
Le riepiloghiamo. A febbraio di quest'anno un marito uccide la moglie e ferisce la cognata. Apriti cielo che ha messo in piedi Vivere Curno.
Ad aprile due ciclisti vengono investiti ed ammazzati da una INnominata svampita di 46 anni. La sindaca e nemmeno a prosindaca non hanno sentito il dovere di manifestare anche con sole quattro righe sulla pagina web del comune la solidarietà ai due ammazzati.
Ai primi di agosto due ragazzi vengono investiti ed ammazzati da una giovanotto curnese (di cui la stampa fa il nome) che finisce al centro di una  complessa vicenda giudiziaria. Attualmente dovrebbe finire  in carcere.
Chissà perchè la 46enne svampita che ne ha ammazzati due non si fa il nome mentre questo è stato sputt…to e dovrebbe finire in carcere.
Adesso questi due mascalzoncelli che si sono permessi di fare un gavettone a un (ricco?) novantenne. Apriti cielo: solenne lettera della sindaca di solidarietà  nonché occasione di autocelebrazione dell'approva- zione di un folle  piano del diritto allo studio per 600mila euro (patatine…) , di cui la metà per soli 29 disabili passati in mano ad una coop.
(...)

CHE L'ING.CLAUDIO PIGA SIA AFFLITTO DALL'INVIDIA DELLA VAGINA?
Quando non ha niente da dire, nemmeno un'ideuzza da mettere sul blog, il custode delLa Latrina di Nusquamia l'ing Claudio Piga abduano di origini sardAgnole prende il lapis rosso-blu e come le maestre di una volta corregge i nostri post.  Non gli piacciono i turibolari, gli straventi, le piste pedociclabili, i naturaliter, redarre. Forse ne abbiamo dimenticato un'altra mezza dozzina. IMHO (tiè!) il custode delLa Latrina di Nusquamia patisce il complesso della invidia della vagina, vale a dire che sogna di fare il mestiere della maestra o della professoressa. Per potere dire almeno una volta: punto! Non il mestiere dei maestri o dei professori: proprio delle maestre e professoresse in quanto donne. Oddio. Le faccende col custode delLa Latrina di Nusquamia vanno sempre prese al contrario perché questo suo armarsi di lapis rossoblu sostanzialmente è un messaggio d'amore verso le varie Gamba Serra a livello locale, Boldrini, Nussbaum e Boschi a un livello più alto.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























ALUNNI DI RAQQA












































































































































































































UN PAESE BELLO DA VIVERE
(E UN PO' SFIGATO)

aese è piccolo e la gente conosce tutti: siccome a Curno non ci sono migliaia di (ricchi) anziani che possono permettersi una badante (a proposito: tutto in regola? non è che il comune sostiene una parte del costo della badante? così tanto per completare la notizia…) e quindi il novantenne gavettonato  da due dodicenni (forse dodicenni: per non dire che sono della scuola media?) è nominato sulla bocca di tutti e ben presto individuato . Chissà.
Oibò! Con la miriade di telecamere che ci sono in giro, questi due stronzetti si sono permessi un gavettone al nonnino accompagnato dalla badante (tutto regolare?).
Perché la nostra sindaca fa finta di non capire che nel paese bello da vivere ne stiamo inanellando di decisamente grosse (non per colpa della sindaca) su cui sarebbe meglio  avere un equilibrio di posizioni.

Le riepiloghiamo. A febbraio di quest'anno un marito uccide la moglie e ferisce la cognata. Apriti cielo che ha messo in piedi Vivere Curno.
Ad aprile due ciclisti vengono investiti ed ammazzati da una INnominata svampita di 46 anni. La sindaca e nemmeno a prosindaca non hanno sentito il dovere di manifestare anche con sole quattro righe sulla pagina web del comune la solidarietà ai due ammazzati.
Ai primi di agosto due ragazzi vengono investiti ed ammazzati da una giovanotto curnese (di cui la stampa fa il nome) che finisce al centro di una  complessa vicenda giudiziaria. Attualmente dovrebbe finire  in carcere.
Chissà perchè la 46enne svampita che ne ha ammazzati due non si fa il nome mentre questo è stato sputt…to e dovrebbe finire in carcere.
Adesso questi due mascalzoncelli che si sono permessi di fare un gavettone a un (ricco?) novantenne. Apriti cielo: solenne lettera della sindaca di solidarietà  nonché occasione di autocelebrazione dell'approva- zione di un folle  piano del diritto allo studio per 600mila euro (patatine…) , di cui la metà per soli 29 disabili passati in mano ad una coop.

Chissà se la  sindaca Gamba e la prosindaca Serra hanno mai visto e seguito le centinaia di ragazzi che frequentano l'ABF-CFP di via Padre Finassi- via Dalmine magari quando aspettano il bus alle Crocette.  Siamo chiari: non fanno nulla. Però fa specie vedere  un centinaio di ragazzi sul marciapiedi alla strada, senza nemmeno uno straccio di tettoia,  schizzati dalle auto. Della serie: i curnesi pensano ai curnesi e agli altri cavoli loro.
Conclusione. E' il caso che le donne di Vivere Curno si diano una mossa.
Non per distribuire l'ennesimo incarico a una coop e per allestire l'ennesimo dejuner sur l'herbe condiviso con boröle e cotechini alla piastra.

Febbraio, aprile, agosto, settembre: quattro volte su nove mesi. Cinque morti e una ferita. Numeri eccessivi per un paese bello da vivere: fossi in loro comincerei a pensare se sono in grado di affrontare certi problemi. Dejuner sur l'herbe a parte.

Quando nel 1985  venni investito da due rapinatori in fuga, ogni sei mesi venni chiamato  per sei anni di seguito all'ASL di via Galliccioli per una visita di controllo per accertarsi se fossi ancora malato, invalido guarito nonostante mi mancasse (ancora) un terzo di femore sinistro. Per ragioni divine queste visite erano sempre programmate di mercoledì alle 14,30 e normalmente erano presenti due dozzine di massacrati miei concorrenti. All'andata venivo  portato dalla compagna ed al ritorno -che avveniva ad orari impensabili- uscivo dalla mutua (si chiamava ancora così) e mi dirigevo  con addosso dodici chili di gesso e due bastoni canadesi verso la stazione dei bus per prendere un taxi e rincasare. Era mio punto d'orgoglio riuscire a camminare da solo sia pure per poche centinaia di metri, anziché chiamare un taxi fuori dalla mutua. Che per fare cassa impiegavano venti minuti dalla stazione a via Galliccioli.  Nell'attraversare il giardino del monumento  degli alpini subiì per tre volte una rapina da parte dei soliti drogherì stanziali. Segue solita trafila. Alla stazione dei bus c'era sempre una gazzella della polizia e questa prima mi conduceva in via Novelli alla caserma dei carabinieri per la denuncia e poi se ne andavano a cercare i rapinatori. Morale della favola era già bello se alle 21 riuscivo a prendere un taxi per tornare al casa… senza soldi vista la rapina appena subita. La denuncia era obbligatoria non tanto perché s'involavano qualche diecimila lire ma per via della carta identità bancomat Asl ecc.
Ah, ecco: non sono mai andato dal sindaco (di Bergamo) a lamentarmi di avere subito una rapina. Non l'ho detto neppure alla mamma. Va bene: non avevo 90 anni.  


IL 7 OTTOBRE I DEPUTATI NON SI SUICIDERANNO


Le aule della Camera e del Senato debbono essere infettate di un  pericoloso virus che becca tutti quei politici che, dopo la scomparsa della DC, vogliono andare in fretta  alle elezioni ed a un referendum che dia loro i pieni poteri. Con un referendum ci ha provato Renzi ed ha preso una botta mortale nel 2016 col 59,12% di NO nonostante fosse reduce di un successo elettorale alle europee 2014 del 40,81%. Peraltro i SI al referendum furono il… 40,88% col 68,48% di affluenza. Mai avuta prima.
Adesso ci sta provando Salvini essendo riuscito a fare votare  nei “suoi” consigli regionali (poi arrivano altri) la richiesta di referendum abrogativo. Questo permette a Salvini e ai suoi governatori del Nord di negare la tesi di un'autonomia differenziata destinata a spaccare il Paese. Veneto Sardegna Friuli Lombardia Piemonte Liguria Abruzzo Sardegna e Basilicata: con l'arrivo del sì al referendum, il Carroccio può affermare che la spinta arriva da tutta Italia.
Il quesito va infatti depositato entro lunedì 30 settembre per far sì che il referendum si tenga nel 2020. Esulta anche Matteo Salvini: "Restituiamo a 60 milioni di Italiani il diritto di scegliere una legge elettorale decisa, moderna ed efficiente".
La consultazione però potrebbe essere non ammessa dalla Corte costituzionale. E non solo per il profilo di alcune norme. Il problema è che propone, non cancella una legge. Comporta dunque una ridefinizione dei collegi elettorali. E probabilmente incrocerà gli effetti della riduzione del numero dei parlamentari, per la quale il Parlamento voterà il 7 ottobre.
Secondo il disegno di legge la riduzione dei Parlamentari sarà abbastanza netta. A Palazzo Madama ci saranno 115 senatori in meno, facendo così passare il numero degli eletti da 315 a 200. Di questi quelli eletti all'estero saranno 4 e non più 6.
Ci saranno limitazioni anche per i senatori a vita, sempre a nomina del Presidente della repubblica, il cui numero massimo sarà di 5.
Altra modifica introdotta prevede che nessuna Regione o Provincia autonoma possa avere meno di tre senatori (resta la previsione di due per il Molise e uno per la Valle d'Aosta).
Alla Camera invece il taglio sarà ancora più pesante: i deputati scenderanno da 630 a 400.
Nel complesso quindi la riduzione dei parlamentari sarà di 345 eletti con un risparmio per i conti dello Stato (solo per gli stipendi) dicunt di 50 milioni di euro l'anno. Forse.
Se gli italiani approvassero il referendum di Salvini bisognerebbe subito creare 630 collegi per la Camera e 315 per il Senato che adesso non esistono. Per fare questo occorrono almeno sei mesi e la clausola inserita dai proponenti da una delega al governo per procedere entro un termine di 60 giorni, ma la delega è una facoltà a procedere, non certo un obbligo. Quindi la richiesta di referendum parte con la promessa di un eventuale disegno successivo dei collegi, non con una certezza.

Il 7 ottobre i parlamentari si troveranno di fronte alla decisione per cui alle prossime elezioni già 1:3 non tornerà più in Parlamento con la prospettiva che –se la Corte Costituzionale desse l'autorizzazione a celebrare il referendum-  che una buona metà di loro scomparirebbe dalla scena politica per sempre. Per esempio i grillini  sono consapevoli che il 7 ottobre con il loro voto firmeranno la «disoccupazione» per almeno la metà dei colleghi di gruppo. E magari anche per loro stessi: con gli attuali sondaggi, e per via della riforma, il Movimento alle prossime elezioni perderebbe 160 seggi tra Camera e Senato. Salvini, se pure superasse il 30% nelle urne, porterebbe in Parlamento più o meno lo stesso numero di deputati e senatori che siedono attualmente nei gruppi della Lega.
Il progetto salviniano però è chiaro. Una legge elettorale maggioritaria garantirebbe un successo chiaro a chi dovesse vincere le elezioni, secondo un mero calcolo opportunistico. Infatti, i sondaggi odierni garantirebbero alla coalizione a guida leghista una vittoria a mani basse nei collegi ai danni dei Democratici e dei 5 Stelle. Ma non è così facile come sembra. Non è detto che una legge elettorale maggioritaria fatta in nome della governabilità possa far uscire un chiaro vincitore la sera delle elezioni. Potrebbe non esserci oppure potrebbe vincere chi ha preso più voti. Si rischia addirittura l'effetto opposto, cioè che ci sia un vincitore eccessivo che prenda una quantità spropositata di seggi con pochi voti. Una maionese impazzita che rischia di frammentare ancora di più il quadro politico. Collegi a turno unico, se innestati in un sistema già frammentato, obbligheranno le coalizioni a suddividere i collegi tra tutte le forze, anche quelle più piccole. Una legge elettorale maggioritaria garantirebbe solo un potere di ricatto dei partitini altissimo, perché potrebbero presentarsi per il solo gusto di far perdere quelli più grandi.
Ecco perché  pensiamo che il 7ottobre alla Camera non verrà votata la riduzione dei parlamentari da una maggioranza trasversale che mette insieme quella che adesso è la VERA maggioranza dei deputati.
Il vero problema politico adesso è che bisogna sconfiggere Salvini alle urne, sia al referendum chiesto coi voti dei consigli regionali che eventualmente quello chiesto col milione di firme minacciato. Altro che attendersi che la Corte dia parere negativo. L'altro problema è che il 7 ottobre i depuati in massa sconfiggano  chi vuole ridurre di botto i parlamentari. Insomma bisogna ricondurre a ragionevolezza lega  penta stellati ed anche quei “cretini” di piddini improvvisamente convertiti.

Perché la soluzione  sta ragionevolmente nel modello che abbiamo descritto sulla pagina 1023. La riduzione dei parlamentari la fanno gli elettori in base al numeri dei votanti. Un eletto ogni 100mila voti validi. Una sola camera e doppio turno se  nessuno raggiunge il 40%+1. I vincitori si prendono il 50%+5 dei seggi e il resto distribuito ai più votati. E che dio la mandi buona a quei voltagabbana che sono gli elettori italiani.


CHE L'ING.CLAUDIO PIGA SIA AFFLITTO DALL'INVIDIA DELLA VAGINA?

Quando non ha niente da dire, nemmeno un'ideuzza da mettere sul blog, il custode delLa Latrina di Nusquamia l'ing Claudio Piga abduano di origini sardAgnole prende il lapis rosso-blu e come le maestre di una volta corregge i nostri post.  Non gli piacciono i turibolari, gli straventi, le piste pedociclabili, i naturaliter, redarre. Forse ne abbiamo dimenticato un'altra mezza dozzina. IMHO (tiè!) il custode delLa Latrina di Nusquamia patisce il complesso della invidia della vagina, vale a dire che sogna di fare il mestiere della maestra o della professoressa. Per potere dire almeno una volta: punto! Non il mestiere dei maestri o dei professori: proprio delle maestre e professoresse in quanto donne. Oddio. Le faccende col custode delLa Latrina di Nusquamia vanno sempre prese al contrario perché questo suo armarsi di lapis rossoblu sostanzialmente è un messaggio d'amore verso le varie Gamba Serra a livello locale, Boldrini, Nussbaum e Boschi a un livello più alto. Poi ci sono le attricette del neorealismo che sono la sua vera e autentica passione. Peccato che (adesso) siano ragnatelose o passate a miglior vita senza avergliela mai nemmeno fatta annusare. Della serie. Signore mie, prendete me come il vostro Rocco Casalino  che ho fatto il classico. Oddio, sul Rocco Casalino ci sarebbe da riflettere, ma passi.
Avevamo appena dettato quanto sopra ed ecco la conferma. Noi faremmo i fighi per accreditarci come “operatore culturale” in caso di una futura vittoria della Lega (a Curno). Niente.poco.di.meno.che.  E da esperto politico (che ne ha mai imbroccata una ed ha preso palettate in serie da quando è approdato nel paese bello da vivere) “per questo sarebbe auspicabile che la strategia della Lega a Curno fosse nelle mani dell'Uomo invisibile, che ha una sua caratura culturale e certo non si farebbe imbeccare dal gatto padano
Noi –a differenza del custode delLa latrina di Nusquamia- non abbiamo mai mendicato incarichi pagati dai comuni e nemmeno siamo stati soci con qualche sindaco –che in quanto tale  doveva funzionare da facilitatore nel procurare affari all'impresa- in imprese senza partita iva, pubblicizzate in rete ma malamente celate dentro negozi di fioristi all'insaputa del vero proprietario, fidando che l'amicizia con la ragiunatt del comune evitasse i casini. Certo: esiste una discreta differenza arrivare alla pensione come soci di ditte senza partita iva piuttosto che ex dipendenti della GEDI. Alla nostra tenera età , oltre divertirci a prendere per il culo il custode delLa Latrina di Nusquamia che si sogna maestrina col lapis rosso blu,  pensiamo bene ad altro. Sicuramente NON andare in giro per il paese su una carrozzina spinta di una badante cogomina  e fare cazziatoni ai ragazzini per imbroccare un paio di gavettoni di ritorno. E così  ne abbiamo messe altre tre: cogomina cazziatoni e palettate.