A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1102 DEL 26SETTEMBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















LA SAGA DEI CAMBIACASACCA
Buttato giù il «loro» governo tra fulmini e saette, Matteo Salvini e Luigi Di Maio son tornati a battere lo stesso tasto. Il primo: «Questa Donatella Conzatti, già passata con Renzi, era stata eletta coi voti del centrodestra e della Lega e ora si sveglia renziana. A me queste persone mi fanno schifo. Bisogna intervenire sul vincolo di mandato quando avremo i numeri. Non voglio le gabbie, ma quando passi da un lato all'altro…». Il secondo: «Dobbiamo metter fine al mercato delle vacche sia dei parlamentari che passano nei gruppi sia dei gruppi che li fanno entrare. Credo sia giunto il momento di introdurre in Italia il vincolo di mandato. Come e con quale formula costituzionale vedremo, ma è arrivato il momento di dire che, se vieni eletto con una forza politica e poi passi in un'altra forza politica, te ne vai a casa».
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SERVIZIO CIVILE? NON E' ADDESTRAMENTO ALLO SFRUTTAMENTO
Il Comune di Curno  tramite l'Ass. Mosaico – di cui è presidente Claudio Di Blasi  che noi abbiamo avuto  modo di stimare assai quando fu dirigente dei Verdi  bergamaschi (la sede dei Verdi al tempo presumibilmente era la  medesima dell'attuale Mosaico dove s'è adeguatamente reinventato)  cerca giovani per il SERVIZIO CIVILE 2019 / 2020 con la pubblicazione il 4 settembre 2019 del relativo Bando di Servizio Civile Universale. 'Nammo bene per cominciare, 'somma: danno ai ragazzi un’opportunità formativa e professionale e aumentare il benessere dell’intera comunità.
Curno cerca un giovane  da destinare in biblioteca, uno da destinare nei servizi sociali e un terzo da destinare alla rumenta ed associati.
La sintesi é scritta chiara con l'aggiunta di una leggerissima presa per il culo: “Cerchiamo 3 ragazzi o ragazze dai 18 ai 29 anni (non compiuti al momento di presentazione della domanda) che, in cambio di una ricca formazione personale, una nuova e stimolante esperienza e di un compenso di 433,80 euro al mese, si impegneranno per 25 ore alla settimana a favore di Enti sociali, culturali e di promozione del territorio. Il Comune di Curno ha 3 posizioni aperte nei seguenti ambiti:  1 posizione nell'ambito di assistenza minori e giovani in condizioni di disagio progetto “un incontro”;  1 posizione nell'ambito patrimonio storico, artistico e culturale presso la biblioteca comunale progetto “il passaparola dei libri”  1 posizione nell'ambito ambientale e riqualificazione urbana, area riduzione degli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti, progetto “impatto zero o quasi”.
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SINDACA GAMBA: DELLA LOTTIZZAZIONE DI VIALE LUNGOBREMBO
CHE INTENDE FARE?
Fare come i topi in una forma di formaggio: consumarne poco alla volta finchè la forma scompare dalla tavola. Nel frattempo chi la guarda non si accorge che della forma è scomparso tutto il buono interno ed è rimasta solo la crosta esterna. Poi un bel giorno scompare anche quella. C'era una volta un mappale Lungobrembo che apparteneva ad una importante famiglia di ferrea fede democristiana. Un fratello del fondatore era anche prete anche se poi a una figlia era successo di uccellare prima del sacro matrimonio in chiesa ed aveva messo al mondo un bel bimbetto figlio –orribile!- di un “bolo' ” con la O finale accentuata stretta che adesso sarebbe sinonimo  di “nigher”.
Nell'arco di mezzo secolo –forse meno- sfruttando la miriade di “maxi” “mini” “ad hoc” varianti al prg ed al pgt appoggiandosi di volta in volta alla dc alla lega e adesso al pd, il mega mappale è stato (quasi del) tutto edificato.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!































































































































































































































SINDACA GAMBA:
DELLA LOTTIZZAZIONE DI
VIALE LUNGOBREMBO
CHE INTENDE FARE?


Fare come i topi in una forma di formaggio: consumarne poco alla volta finchè la forma scompare dalla tavola. Nel frattempo chi la guarda non si accorge che della forma è scomparso tutto il buono interno ed è rimasta solo la crosta esterna. Poi un bel giorno scompare anche quella. C'era una volta un mappale Lungobrembo che apparteneva ad una importante famiglia di ferrea fede democristiana. Un fratello del fondatore era anche prete anche se poi a una figlia era successo di uccellare prima del sacro matrimonio in chiesa ed aveva messo al mondo un bel bimbetto figlio –orribile!- di un “bolo' ” con la O finale accentuata stretta che adesso sarebbe sinonimo  di “nigher”.
Nell'arco di mezzo secolo –forse meno- sfruttando la miriade di “maxi” “mini” “ad hoc” varianti al prg ed al pgt appoggiandosi di volta in volta alla dc alla lega e adesso al pd, il mega mappale è stato (quasi del) tutto edificato. Adesso mancano 3-4 megaville proposte in vendita a partire da 310mila euro salvo maggiori costi per le finiture personalizzate. Progettista di tanta bellezza un ingegnere locale che ha fatto anche l'assessore esterno in una giunta forza leghista dalle parti dell'Oglio e poi assegnato anche come RUP del RUP nella fabbrica della nuova palestra. RUP significa “responsabile unico del procedimento” vale a dire il funzionario comunale che ha in mano la pratica e decide. Nel nostro caso successe che il RUP del RUP era un ingegnere che doveva fare da assistente a un geometra. In genere semmai è il contrario visto che il titolare geometra è un dirigente pubblico mentre l'assistente è un professionista esterno. Pare però che l'incarico sia stato revocato o vi abbia rinunciato.
Agli inizi  la lottizzazione nel primo prg prevedeva  che –dopo le prime due tre casette- il resto del mappale restasse vuoto per mantenere una sorta di “cannocchiale verde” dalla via alle sponde del fiume. Adesso l'orizzonte è un muretto di recinzione in calcestruzzo. Quando saranno costruite anche le 3-4  ville proposte in vendita “su misura” l'orizzonte lo vede nel rendering qui sotto.
La lottizzazione non ha un metro quadro di parcheggio pubblico, non ha un metro quadro i marciapiede pubblico, non ha un metro quadro di verde pubblico. Ogni casetta ha il suo giardinetto  e ciao state bene tutti, voi polli che fate ancora i pielle.
L'ultima casetta edificata è stata vistata non da un dirigente titolare a Curno ma da un  dirigente distaccato dal Comune di Treviolo, vale a dire la persona meno titolata a conoscere la storia del lotto. Magari arrivato utile anche per questa sua ignoranza ma comunque non un geometra qualunque  ma uno che ebbe l’onore di redarre il sontuoso appalto per il rifacimento dell'illuminazio- ne pubblica. Tra le altre cose non comprendiamo com'è che per il progetto dell'illuminazione della “rotond(in)a cattiva”  fuori della Rodari il Comune  prese un progettista ad hoc (in fondo si trattava di un lavoro modesto dal punto di vista tecnico) mentre niente.poco.di.meno.che il bando di gara per il rifacimento dell'intero impianto dell'illuminazione pubblica il Comune se l'è fatto fare da un… geometra. Dev’essere colpa di Renzi. Salvo che poi, a gara avvenuta ed appalto assegnato, hanno dovuto nominare un tecnico specializzato come responsabile del procedimento in quanto il dirigente del settore, che è solo un geometra, non si sentiva in grado di farvi fronte.
Non sappiamo come si inquadra il caso di un dirigente pubblico che ignorando un atto e un fatto pregresso assume una decisine in contrasto con la legge. Come ignoriamo come si inquadri il caso di un politico che di fronte a un problema chiami un soggetto esterno che, ignorando  naturaliter i fatti  pregressi, assuma una decisione che sostanzialmente viola la legge. Del resto in questo paese sono ancora al mondo dei consiglieri comunali (ex e vigenti)  che approvando una delibera consigliare illegittima hanno provocato un danno al comune prossimo ai 600mila euro ma non ci risulta che la giunta Gamba e nemmeno il consiglio comunale abbiano deliberato una richiesta di rimborso.

LA SAGA DEI CAMBIACASACCA

I nuovi transfughi
La politica dei cambi di casacca
di Gian Antonio Stella

Buttato giù il «loro» governo tra fulmini e saette, Matteo Salvini e Luigi Di Maio son tornati a battere lo stesso tasto. Il primo: «Questa Donatella Conzatti, già passata con Renzi, era stata eletta coi voti del centrodestra e della Lega e ora si sveglia renziana. A me queste persone mi fanno schifo. Bisogna intervenire sul vincolo di mandato quando avremo i numeri. Non voglio le gabbie, ma quando passi da un lato all'altro…». Il secondo: «Dobbiamo metter fine al mercato delle vacche sia dei parlamentari che passano nei gruppi sia dei gruppi che li fanno entrare. Credo sia giunto il momento di introdurre in Italia il vincolo di mandato. Come e con quale formula costituzionale vedremo, ma è arrivato il momento di dire che, se vieni eletto con una forza politica e poi passi in un'altra forza politica, te ne vai a casa». Rileggiamo: «in Italia». Precisazione opportuna: come ricorda Openpolis «il mandato imperativo opposto al libero mandato è previsto solo in Portogallo, Panama, Bangladesh e India». Non tutti, diciamo, Paesi di punta delle democrazie avanzate… E la scelta dei padri costituenti di evitare questo legaccio tutto fu meno che un capriccio di amanti dell'instabilità.
Quale fu, poi, il mandato da rispettare consegnato ai propri eletti dai rispettivi elettori alle ultime politiche del 4 marzo del 2018? Quello ai candidati grillini fu riassunto dal fondatore Beppe Grillo, sei mesi prima del voto, con queste parole: «Salvini e la Lega sono il trionfo dell'incoerenza e dell'inaffidabilità».
Peggio, continuò il padre padrone del M5S: «Davano del mafioso e del piduista a Berlusconi e ora sono fedeli alleati nelle regioni e nei comuni. Volevano bruciare il tricolore e sono alleati della nazionalista Meloni… La conclusione è che Salvini fa più schifo di Renzi e Berlusconi messi insieme». Quanto al mandato al leader del Carroccio, i leghisti votarono Matteo Salvini convinti da queste sue parole scolpite nel marmo: «Una maggioranza ci sarà: la nostra», cioè di quel centrodestra poi accantonato e per il quale oggi torna a chiedere voti. Ma se questi voti fossero mancati? «Escludo ogni accordo con il M5S», rispose. Mai: «Il M5S è il movimento cinque bufale!». A farla corta: col «contratto di governo» ciascuno violò allora il mandato ricevuto dai propri elettori. Lo imponeva lo stallo politico? Può darsi... Ma se ci fosse stato il vincolo oggi invocato, l'esecutivo giallo-verde non sarebbe mai nato. A meno che, si capisce, questo magico vincolo fideistico non fosse legato al partito. O direttamente al suo segretario. Scusate: Capitano. Scusate: Capo politico. Con aperture verso il Dux…
Detto questo, le scelte legate a questioni di principio come quando Giorgio La Pira che fu folgorato all'ultimo istante dal dubbio sull'assenza della parola Dio nella Carta costituzionale, presente nello Statuto Albertino e perfino nella Costituzione della Repubblica romana del 1849, non ci sono più. O sono sempre più rare. Ed è vero che da anni il Parlamento pare assomigliare, nei momenti più gravi, purtroppo, al mercato delle vacche. Dicono i numeri Openpolis che nella XVI legislatura, la terzultima, i parlamentari che cambiarono casacca furono 180 per 261 traslochi totali (fatto uno, capita di farne un altro o più), nella XVII cioè la penultima ben 348 per 569 transumanze complessive: il doppio. Quasi 10 al mese. L'ultima era partita meglio: «Fino ad agosto i cambi di gruppo per scelta politica erano stati solo 7, da quando il presidente della Repubblica ha affidato il secondo incarico a Giuseppe Conte il numero è raddoppiato». Per salire poi a 28. E crescere ancora, con la nascita del gruppo renziano, fino a 79 cambi. Tanto che la media dei traslochi è schizzata a 4,39 al mese. Poco meno di quella fra il 2008 e il 2013.
Il nodo è che un po' tutti i partiti, di destra e di sinistra, di ieri e di oggi, si sono regolati sul tema in base alla propria convenienza in quel dato momento. E se Salvini è furente per l'abbandono in favore della neonata Italia Viva della senatrice Conzatti, peraltro eletta nelle file berlusconiane e dunque possibile alleata domani ma ostile all'ex governo per metà salviniano, Di Maio è non meno furibondo per l'addio di Silvia Vono, forse costretta (forse) a versare una penale al Movimento di centomila euro e già piddina e dipietrista prima di farsi grillina. Un «tradimento» a testa. Il tutto mentre Matteo Renzi, benedetto dalle new entry, gongola. La Vono votò tutte ma proprio tutte le leggi «salviniane»? A caval donato non si guarda in bocca. Al Senato, poi…
Capiamoci: Winston Churchill fu eletto coi Tories, passò ai liberali e tornò coi Tories. Gabriele D'Annunzio arrivò in Parlamento con la destra e poi si spostò all'estrema sinistra. E come ridacchiava Francesco Cossiga, «anche Lutero prima era cattolico e San Paolo perseguitava i cristiani». Insomma, cambiare idea è legittimo. Spesso giusto. Talvolta doveroso. Ma c'è modo e modo di farlo. «Spero che non ci siano governi alla Scilipoti coi voltagabbana», tuonò il leader leghista quel giorno d'agosto in cui butto giù l'esecutivo giallo-verde. E ha continuato a insistere: Scilipoti, Scilipoti, Scilipoti. Sarebbe stato più prudente, ricordare che Umberto Bossi, quando era il (venerato) capo anche suo, prese nel 2010 una posizione assai diversa. Non solo accettò il salvataggio del governo berlusconian-leghista da parte di Antonio Razzi & company, ma disse: «Meglio Scilipoti che quella scienziata, la Rita Levi Montalcini».
Morale: come sottolineò vent'anni fa il nostro Claudio Magris, «liberi tutti di modificare opinione, ma dipende dalla qualità della conversione: la Maddalena non disse mai parole contro le sue ex colleghe né pretese di presiedere un'associazione di vergini»…

Gian Antonio Stella

SERVIZIO CIVILE? NON E' ADDESTRAMENTO ALLO SFRUTTAMENTO





Il Comune di Curno  tramite l'Ass. Mosaico – di cui è presidente Claudio Di Blasi  che noi abbiamo avuto  modo di stimare assai quando fu dirigente dei Verdi  bergamaschi (la sede dei Verdi al tempo presumibilmente era la  medesima dell'attuale Mosaico dove s'è adeguatamente reinventato)  cerca giovani per il SERVIZIO CIVILE 2019 / 2020 con la pubblicazione il 4 settembre 2019 del relativo Bando di Servizio Civile Universale. 'Nammo bene per cominciare, 'somma: danno ai ragazzi un’opportunità formativa e professionale e aumentare il benessere dell’intera comunità.

Curno cerca un giovane  da destinare in biblioteca, uno da destinare nei servizi sociali e un terzo da destinare alla rumenta ed associati.
La sintesi é scritta chiara con l'aggiunta di una leggerissima presa per il culo: “Cerchiamo 3 ragazzi o ragazze dai 18 ai 29 anni (non compiuti al momento di presentazione della domanda) che, in cambio di una ricca formazione personale, una nuova e stimolante esperienza e di un compenso di 433,80 euro al mese, si impegneranno per 25 ore alla settimana a favore di Enti sociali, culturali e di promozione del territorio. Il Comune di Curno ha 3 posizioni aperte nei seguenti ambiti:  1 posizione nell'ambito di assistenza minori e giovani in condizioni di disagio progetto “un incontro”;  1 posizione nell'ambito patrimonio storico, artistico e culturale presso la biblioteca comunale progetto “il passaparola dei libri”  1 posizione nell'ambito ambientale e riqualificazione urbana, area riduzione degli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti, progetto “impatto zero o quasi”.

Abbiamo già fatto un piccolo conteggio e [433,89: (25x4)] dovrebbe dare la favolosa cifra di 4,3389 euro all'ora di servizio. Oltre le ferie. Vista la lauta paga destinata ai fortunati che verranno scelti viene chiesto-suggerito che sarebbe  preferibile avessero i seguenti (banalissimi!) requisiti:  un diploma di scuola media superiore ovvero un titolo di laurea conseguito o in fase di conseguimento in ambito tecnico/ambientale ; competenze informatiche di base (utilizzo Office, internet, posta elettronica) , patente auto e disponibilità a guidare mezzi dell'ente, precedenti esperienze in attività di volontariato, indipendenza, capacità di organizzazione e propositiva, creatività , capacità di ascolto e relazione interpersonale, buona predisposizione ai rapporti. Meno male che non chiedono sia vergine, di bella presenza, con palese assenza di tatuaggi, senza il vizio del fumo e del bere (birra compresa).

Giusto che sia così. Visto che a Malta sette paesi dell'Ue tra cui il Conte 2 hanno finalmente  raggiunto un pre-accordo per l'ingresso e la distribuzione finalmente (e due!) SELEZIONATA dei migranti che oseranno ancora presentarsi a bordo di barche barchini barconi gommini e gommoni nel Mediterraneo ed ivi raccolti dai rimorchiatori affittati dalle ONG al fine di una adeguata distrubuzione a padrini e padroni Ue per prestazioni lavorative senza  scioperi a prezzi orari concorrenziali cogli sfaticati  disoccupati e occupati europei, ecco che gli enti locali democratici e non , a mezzo di un org inventata da un ex dirigente Verde, si danno di buzzo e di buono ad “educare” ed “abituare” anche i giovani “indigeni”prima di tutto a lavorare praticamente aggratis (4,3 euro/ora…) e secondi a non considerare un diploma o una laurea un qualche titolo ma semmai un dovere di lavorare di più ed a meno.
Perché se si va a leggere il “che fare”  cui saranno destinati questi giovani, sostanzialmente fanno l'impiegato comunale a costo sotto i minimi salariali.
Ah! In cambio ci sarebbe una formazione ma basta leggere gli albi pretori per capire che nessun comune cerca o può assumere personale del tipo indicato nei tre bandi.

Ma questa “chiamata alle armi” aggratis  fa capire anche qualcosa d'altro: che l'amministrazione comunale gode di pessima stima perché… il volontariato (quelli che davvero fanno i volontari volontari non per un pezzo di pizza al giorno) se l'è squagliata e la kasta – dalla kasta politica a quella dei funzionari ed ai normali dipendenti degli uffici – pare normale disporre di gente palesemente sottopagata (quindi: sfruttata). Non parliamo nemmeno troppo della giunta Gamba: fossimo al suo posto  ci VERGOGNEREMMO  a morte di partecipare ad una simile operazione e  quando si presentasse sulla porta dell'ufficio l’ORG che ce la propone, dopo averlo ascoltato lo accompagneremmo a calcinculo alla porta buttandolo giù per le scale. Ma ormai la regola è quella: ragazzi fatevi sotto perchè vogliamo vedere quanto siete bravi e obbedientissimi nel  farvi sfruttare. Se vi farete sfruttare bene,  forse vi assumeremo. Ma impiccatevi a un lampione!

DUE PESI, DUE MISURE
Due pesi due misure
Alle 19 di sabato 13 aprile sulla Briantea, tra Curno e Mozzo: due ciclisti sono stati investiti e uccisi da un'auto. Poco dopo lo schianto è morto Maurizio Besana, 59 anni, di Bonate Sotto , mentre nella notte non ce l'ha fatta nemmeno l'altro ciclista coinvolto nello schianto. Si chiamava Giorgio Oddi, studiava all'istituto «Natta», 16 anni, di Bergamo, che è morto alle tre della notte tra sabato 13 e domenica 14 all'ospedale «Papa Giovanni XXIII».
Illesa ma sotto choc la donna di 46 anni alla guida dell'auto, una Volkswagen Golf. I due ciclisti – hanno ricostruito i carabinieri di Curno – viaggiavano in direzione opposta tra loro. Il sedicenne verso Bergamo in sella a una mountain bike: la Golf è sopraggiunta nel suo stesso senso di marcia e lo ha travolto, scaraventandolo prima sul parabrezza e poi sull'asfalto. L'auto ha poi invaso la corsia opposta di marcia, dove stava sopraggiungendo su una bici da corsa il cinquantanovenne di Bonate Sotto, che non ha avuto scampo.
Con un tempismo ineguagliabile chi aveva il potere è riuscito a impedire che venisse pubblicato il nominativo della donna che ha ammazzato i due ciclisti. Il nome non  verrà mai alla luce. Forse quando ci sarà il processo semmai ci sia qualcuno che  ricordi la tragedia. Nemmeno la sindaca ha ritenuto di manifestare con un breve comunicato la solidarietà ai due morti ammazzati. Già: in fondo gli incidenti stradali vanno considerato come fatto normale della vita.
Invece il 4 agosto  introno alle 4 del mattino due ragazzi di 18 e 21 anni sono stati tamponati dall'auto di un 33enne fuori da una discoteca di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo. L'uomo al volante è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso Un ragazzo di 21 anni è morto ed uno di 18 è in condizioni gravissime. A perdere la vita è stato L.C., 21 anni, mentre il 18enne M. F. si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Papa Giovanni. M. donerà i propri organi post mortem. Secondo la prima ricostruzione i due ragazzi, entrambi di Bergamo, sarebbero stati tamponati volontariamente mentre erano su uno scooter da un 33enne, con il quale avevano avuto una lite. La polizia di Bergamo sta indagando per chiarire la dinamica dell'accaduto, ma intanto l'uomo di 33 anni è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso.
Le generalità dell'investitore risultato positivo all'alcool test –presumibilmente con agganci meno potenti della 46enne curnese che aveva investito ammazzandoli due ciclisti-   vengono subito pubblicate dai giornali. Due ore dopo l'ultimo drink, M.S. –l'investitore- aveva ancora in corpo un tasso tre volte oltre il limite. Il test è delle 5.35. L'incidente delle 4.15. Ha tirato dritto e chiamato il 112 dopo 39 minuti. Dopo un amico e la madre. L'investitore sarà poi rimesso in libertà ma nel corso del complesso procedimento siamo arrivati al momento in cui il tribunale del Riesame ha accolto l'appello del pubblico ministero di Bergamo Raffaella Latorraca, decidendo che la misura cautelare adeguata per M. S. è il carcere . Dopo la decisione del Riesame l'indagato non finirà subito in carcere: ha tempo per decidere se fare ricorso in Cassazione.