A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1101 DEL 25 SETTEMBRE 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















BERSANI È CONVINTO CHE IL RENZI NON ABBIA VISTO LA MUCCA
IN CORRIDOIO. MA NON AMMETTE CHE L’HA CONDOTTA ANCHE LUI
(...)
Buon per tutti gli italiani si devono auto vaccinare piuttosto che autoassolversi sempre. L'8 agosto 2019  ha replicato per molti italiani  -a partire da Conte-  un altro 25 luglio  e un 8 settembre '43 stavolta in un'unica tornata: tolta una camicia ne hanno messa un'altra dimenticando o cercando di fare dimenticare cosa avevano combinato fino al sette settembre 1943 o al 7 agosto 2019.
Bersani  descrive e immagina un mondo che non può esistere perché è basato ancora sull'idea di produrre produrre produrre quando invece bisogna pensare a un mondo più leggero che consuma di meno e non per dare retta alla Greta di turno. Altro che sedersi a un tavolo una dozzina della kasta e decidere.
Certo che Renzi ha infilato una sconfitta elettorale dietro l'altra dopo il maxi successo alle europee: però Bersani –e tutti quelli assieme a lui- faccia l'esame di coscienza e spieghi il senso della campagna di odio che non solo al di fuori del  centrosinistra ma anche e soprattutto all'interno gli hanno fatto. Hanno messo l'Italia nelle mani di Salvini pur di farlo fuori. Contenti loro avanti con Conti2.

PREVISIONI ELETTORALI: A CURNO SERVIREBBE UN PIAZZALE LORETO
(...)
Quanto a c.d. centrodestra fascio leghista anche li è un vietnam peggio che nel pd accasato coi penta stellati.  Finita l'epoca di Bianchi Lega e Forza Italia non sono state più in grado di mettere in lista uomini capaci tranne che di scannarsi a vicenda. L'ambiziosissimo Locatelli è riuscito nella facile impresa di far desistere i leghisti dal votarlo aiutato dalla propaganda di Pedretti in favore della fascio femminista. Dove andrà a finire il centrodestra fascio leghista curnese è tutto da inventare  vista la situazione nazionale. Esattamente come sarà per il PD nazionale dopo l'avventura semiconiugale coi penta stellati.
Come concludere?. Il centrosinistra ha mandato a casa prima un sindaco  di centrodestra fascio leghista, poi ha brigato per tenerlo diviso ed ha rivinto affidandosi sempre alle maestre ed alle professoresse usando una  mastodontica distribuzione a pioggia di denari col piano dl diritto allo studio (600mila euro quest'anno per meno del 75% dei cittadini curnesi nelle scuole pubbliche: non riescono nemmeno a trattenerli tutti e non sanno nemmeno il perché…!); ha scavallato nel più totale silenzio  verso gli elettori la vicenda dell'albergo di 24 piani (per una questione di trasparenza privatezza?) e poco dopo ha approvato  una variante da 300mila mc  al commerciale di via Fermi-Europa (ma sia ben chiaro che non c'è rapporto tra le due vicende: se lo dicono loro c'è da crederci) con una decisone di alta scuola urbanistica. Adesso ci sono li una dozzina di piani singolari da attuare e sai quanto grasso che cola (per il Comune: a cosa pensate malevoli?!) da tanta bellezza. Curno ha un Piazzale Loreto?

PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO 2019/2020
L'assessorato addetto sarebbe in grado di ricostruire il VERO Piano del Diritto allo Studio (PdS) delle scuole curnesi dal momento che scrivere che si spendono-investono 598mila euro per 929 scolari di cui 578 abitanti in paese sarebbe la media del pollo trilussiano.
Questo perchè  parte della spesa del PdS è rivolta a tutti gli alunni indipendentemente che siano di Curno o di fuori mentre  le famiglie contribuiscono sia in base al rispettivo ISEE sia in base al fatto che siano  locali rispetto a quelle esterne.
Ovviamente  non esiste questo studio e se esiste viene tenuto  debitamente sepolto nel cassetto della giunta mentre invece dovrebbe essere fornito ai cittadini ed agli elettori visto che i primi includono anche quelli che non mandano i figli a scuola, quelli che (circa 1:4) li mandano non si sa esattamente dove mentre quelle imprese che pagano le tasse locali. (...)


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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

































































































































































































































BERSANI È CONVINTO CHE IL RENZI NON ABBIA VISTO LA MUCCA
IN CORRIDOIO. MA NON AMMETTE CHE L’HA CONDOTTA ANCHE LUI


“Renzi ha governato, sputandomi addosso, ma lo ha fatto con i voti miei”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, intervistato alla festa di Articolo Uno, a Roma. “Renzi ha governato con un nemico principale – ha aggiunto – il populismo e i 5 Stelle. Esito? Il Pd ha perso voti e i 5 Stelle sono aumentati. Poi si sono messi con la destra e in un anno si dimezzano”. Insomma, secondo l'ex ministro, “c'è un popolo disperso che si sente di sinistra: culture ambientaliste, cattoliche, culture sociali, che è ora di richiamare a raccolta per costruire un'alternativa alla destra. Questa alternativa fa parte delle forse che ci credono e che si sentono di sinistra, perché quella di là si chiama destra e questa di qua non può chiamarsi con un altro nome. Sarà una sinistra larga e plurale. E ci vorrà un tavolo per formulare un programma di svolta, e bisogna rompere il muro che c'è tra elettorati di centrosinistra e 5 Stelle”


Mi pare che Bersani faccia qualche confusione visto che il Conte 2, che nasce proprio come risposta al populismo e al grillismo di Conte 1, è stato votato anche dagli scappati di casa piddina. Bersani dimentica per esempio che la maggioranza  che lui lasciò a Letta,poi Renzi e infine Gentiloni . L'appartenenza politica dei membri del governo Letta, considerate le variazioni successivamente intervenute, si può così riassumere:
  Partito Democratico (PD): presidente del Consiglio dei ministri, 8 ministri, 5 viceministri e 12 sottosegretari;
  Il Popolo della Libertà (PdL) (dal 16/11/2013
  Nuovo Centrodestra NCD: vicepresidente del Consiglio dei ministri, 4 ministri, 1 viceministro e 8 sottosegretari;
  Scelta Civica (SC): 1 ministro, 1 viceministro e 1 sottosegretario;
  Popolari per l'Italia (PpI): 1 ministro e 1 sottosegretario;
  Unione di Centro (UdC): 1 ministro senza portafoglio e 1 sottosegretario;
  Radicali Italiani (RI): 1 ministro;
 Indipendenti: 3 ministri, 2 viceministri e 5 sottosegretari.
·   
A seguire i membri del Governo Renzi appartenevano a 8 gruppi parlamentari differenti:
  Partito Democratico (PD): Presidente del Consiglio, 10 ministri, 3 viceministri e 23 sottosegretari
  Nuovo Centrodestra (NCD): 3 ministri, 1 viceministro e 9 sottosegretari
  Unione di Centro (UdC): 1 ministro
  Democrazia Solidale (Demo.S): 2 viceministri
  Scelta Civica (SC): 1 viceministro e 1 sottosegretario
  Partito Socialista Italiano (PSI): 1 viceministro
  Centro Democratico (CD): 1 sottosegretario
  Indipendenti: 2 ministri e 4 sottosegretari

Tralascio di ricordare il rosario ministeriale del governo di Gentiloni.

Questo non per sminuire le (eventuali) responsabilità politiche di Letta, Renzi e Gentiloni ma per ricordare come non sia esattamente la stessa cosa governare  dai 15 partiti del governo Letta  a governare con sole due forze politiche, di cui una praticamente incapace di fare qualunque cosa. Oltre al fatto che “adesso” si può giudicare l'esito del Conte 1 mentre “prima” era una scommessa per qualunque partito governare con DiMaio magari facendo finta di non sapere cosa succedeva al Comune di  Roma e nella maggioranza dei governi locali dove i 5 S erano nel frattempo andati al governo.
I risultati del governo Letta Renzi  Gentiloni sono sotto gli occhi e nelle tasche degli italiani: dagli 80 euro al REI alla lievissima crescita del PiL ed una complessiva tenuta dell'occupazione, alla fatturazione elettronica che è stata la prima e unica a funzionare  quale  “lotta all'evasione fiscale”. Perlomeno non si sono presi per i fondelli gli italiani cui è stata venduta la tesi che lavorando meno ore c'erano più occupati. 

Bersani dice che esiste un 20% di elettori italiani delusi dal PD e dai 5S che aspettano di tornare in casa piddina quando ci fosse un programma diverso (sottinteso: anche uomini diversi, prima di tutti lui) , vaste programme ovviamente messo a punto seduti attorno ad un tavolo romano i soliti dodici gatti della kasta DOC comunista che domina nel PD. Che ci sia un 20% di elettorato italiano che ha dato i voti a due farlocchi – Salvini e DiMaio- in cambio di quota 100 e del RdC è evidente. Semmai bersani non ha il coraggio di dirglielo che sono stati farlocchi.
Altrettanto evidente che esista una fetta di elettorato piddino che s'è sentito colpito dalla fatturazione elettronica. Non solo leghisti e fascisti magari facendo finta di non vedere che la flat tax serve alla miriade di micro partite iva che galleggiano in provincia.  Altrettanto evidente che se hai 24 ore su 24 ore le televisioni nazionali puntate sullo sbarco dei migranti e sulla povertà mentre dimenticano ILVA Alitalia e  le altre 160 crisi aziendali con 280mila  persone a rischio licenziamento – DiMaio NON ne ha risolta una che sia una e adesso è scappato dal ministero…-  alla fine passa l'idea di un'Italia di disoccupati invasi però da nigher che gli vogliono rubare il lavoro che non c'é. O se c'è sta nel raccogliere pomodori o fare i rider a 3,5 euro l'ora. Il sito del Ministero del lavoro impiega 83 (ottantatre) pagine per elencare le imprese in crisi. Ottantatre.
Bersani dimentica che a fianco di quelli di quota 100 ci sono anche quelli andati in pensione dopo vent'anni sei mesi e un giorno di lavoro (più o meno), vale a dire che ci sono gli opportunisti  leghisti come ci sono stati gli opportunisti di sinistra. Poi Bersani dimentica la presa per i fondelli delle  liberalizzazioni  dalle quali gli unici che si sono avvantaggiati sono state le multinazionali e i monopoli nazionali. Mentre i dipendenti di questi lavorano –quando va bene- a 500 euro mensili per 8-10 ore al giorno tra le 6 alle 24 domeniche comprese.
Buon per tutti gli italiani si devono auto vaccinare piuttosto che autoassolversi sempre. L'8 agosto 2019  ha replicato per molti italiani  -a partire da Conte-  un altro 25 luglio  e un 8 settembre '43 stavolta in un'unica tornata: tolta una camicia ne hanno messa un'altra dimenticando o cercando di fare dimenticare cosa avevano combinato fino al sette settembre 1943 o al 7 agosto 2019.
Bersani  descrive e immagina un mondo che non può esistere perché è basato ancora sull'idea di produrre produrre produrre quando invece bisogna pensare a un mondo più leggero che consuma di meno e non per dare retta alla Greta di turno. Altro che sedersi a un tavolo una dozzina della kasta e decidere.
Certo che Renzi ha infilato una sconfitta elettorale dietro l'altra dopo il maxi successo alle europee: però Bersani –e tutti quelli assieme a lui- faccia l'esame di coscienza e spieghi il senso della campagna di odio che non solo al di fuori del  centrosinistra ma anche e soprattutto all'interno gli hanno fatto. Hanno messo l'Italia nelle mani di Salvini pur di farlo fuori. Contenti loro avanti con Conti2.


PREVISIONI ELETTORALI
A CURNO SERVIREBBE
UN PIAZZALE LORETO

Previsioni del tempo modello dito messo fuori dalla finestra. Il custode delLa Latrina di Nusquamia, il sardAgnolo  Claudio Piga uno che ha fatto il classico e il politecnico e crede di avere  come mission quella  di redimere politicamente moralmente civicamente la gens curnese peraltro felicissima di  abitare in un comune sgarruppato ma bello da viverci, dietro sollecitazione del suo “cane da riporto 1” si lancia in previsioni  e consigli elettorali ma sia chiaro che lui sa essere sgraditi. Come fossimo tutti fessi. Alla fine la conclusione resta come sempre l'auto candidatura: “Ritengo che un modo vantaggioso e praticabile per la Lega, onde uscire dalla presente impasse, sarebbe affidare la regia della strategia elettorale a un personaggio esistente a Curno (dunque non sarebbe necessario cercare un papa straniero), uno che non è stato mai pedrettista, anzi uno del quale tutto si può dire, tranne che avesse mai chinato la testa davanti al potente politico territoriale curnense, del Pedretti, cioè; uno che è stato federalista con Bossi e che oggi è sovranista con Salvini; uno che intrattiene ottimi rapporti con gli ambienti curiali bergamaschi, il che non guasta, in rapporto alle note aderenze dei serrani al mondo delle Acli; uno che sa trattare con le forze economiche bergamasche, quelle stesse che al tempo in cui si doveva scegliere tra Bersani e Renzi, optarono per Renzi, ma che oggi non avranno difficoltà a passare dalla parte di Salvini, se l'aria tira da quella parte”.

Va detto subito che come al solito tre quarti dei testi del custode delLa Latrina di Nusquamia sono  delle autocitazioni. Vale a dire che ripete copia incolla  a getto continuo quello che ha già detto e scritto mille volte nonostante sia stato smentito altrettante mille volte dalla realtà,  cercando di sfruttare il principio per cui chi googola in rete troverà di sicuro –è uno dei lavorini propri di wordpress- qualche link alla Latrina di Nusquamia.
Ripetiamo che spannometricamente  un soggetto del genere si potrebbe trovare in un ex consigliere comunale leghista già nella consigliatura Bianchi, figlio del progettista del Seminario e lui della chiesa della Marigolda. Come potrebbe essere anche la moglie di un ex segretario leghista locale, a suo tempo –la moglie- già assessore provinciale. C'era e c'è anche un professionista locale, molto attivo, che  fu anche assessore esterno in una giunta di centrodestra dalle parte delle rive dell'Oglio ma che pare recentemente sia stato colto con le dita in una lottizzazione fuorilegge. Ci sarebbe anche un notaio o avvocato che abita sull'unica collina artificiale del paese bello da vivere ma sarebbe troppo vecchio e già bruciacchiato. Sebbene abbia fatto il classico.
Al di la delle previsioni meteo col dito piazzato fuori la finestra certamente meno precise delle chiacchiere delle sciure che prendono il cappuccino prima di andare a messa delle otto, da oggi al prossimo maggio 2022, con quel che c'è in aria a livello internazionale  europeo nazionale le previsioni elettorali del custode delLa Latrina di Nusquamia restano solo delle autocandidature al miglior offerente, nonostante sia vecchio come la Maresana.
L'unica certezza è che il PD riconfermerà la coppia Gamba-Conti a meno che non accadano qualche casino con la storia dei passaggi a livello. Il quintetto Morelli Serra Gamba Rota Bellezza non lo sposti nemmeno con una pachera e i ragazzotti del consiglio – dal giovin assessore Curto (non si comprende assessore di cosa) passando  all'insussistente Battaglia e per gli sbiaditi Benedetti e Cavagna, è ottimo e insieme obbediente alla Gamba, sindaca che non ha mai avuto ben chiara la differenza tra l'oratorio le onlus e la politica. Certo è che la Gamba di gabole se ne è trovate o tirate addosso a raffica: la sentenza Leggeri  coi suoi due maggiori azionisti elettorali tra i responsabili; il caos dell'affidamento del CVI 2; la falsificazione della convenzione per il CVI1  con un presidente del partito suo maggiore azionista elettorale; adesso la storiaccia dell'inevitabile abolizione dei due passaggi a livello; la lite con la scuola per il cambio degli orari senza consultare il Comune; l'ingombrante ed assillante presenza in tutto e dappertutto di coop, onlus, volontariato; un sacco di edifici comunali sostanzialmente inutilizzati (la vecchia Rodari, i due CVI, la palazzina  restaurando di via Galilei.  Nella bega tra Dc e Pci sulla scuola materna il PD ha fatto la scelta di affidarla ai privati (nonostante la vecchia Rodari si possa benissimo trasformare invece di lasciarla mezza vuota).  Così se domani i privati chiudono restiamo senza: intelligentissimi. E se domani ci fossero qualche milione di infrastrutture stradali per risolvere il problema dell'abolizione dei due passaggi a livello?.
Quanto a c.d. centrodestra fascio leghista anche li è un vietnam peggio che nel pd accasato coi penta stellati.  Finita l'epoca di Bianchi Lega e Forza Italia non sono state più in grado di mettere in lista uomini capaci tranne che di scannarsi a vicenda. L'ambiziosissimo Locatelli è riuscito nella facile impresa di far desistere i leghisti dal votarlo aiutato dalla propaganda di Pedretti in favore della fascio femminista. Dove andrà a finire il centrodestra fascio leghista curnese è tutto da inventare  vista la situazione nazionale. Esattamente come sarà per il PD nazionale dopo l'avventura semiconiugale coi penta stellati.
Come concludere?. Il centrosinistra ha mandato a casa prima un sindaco  di centrodestra fascio leghista, poi ha brigato per tenerlo diviso ed ha rivinto affidandosi sempre alle maestre ed alle professoresse usando una  mastodontica distribuzione a pioggia di denari col piano dl diritto allo studio (600mila euro quest'anno per meno del 75% dei cittadini curnesi nelle scuole pubbliche: non riescono nemmeno a trattenerli tutti e non sanno nemmeno il perché…!); ha scavallato nel più totale silenzio  verso gli elettori la vicenda dell'albergo di 24 piani (per una questione di trasparenza privatezza?) e poco dopo ha approvato  una variante da 300mila mc  al commerciale di via Fermi-Europa (ma sia ben chiaro che non c'è rapporto tra le due vicende: se lo dicono loro c'è da crederci) con una decisone di alta scuola urbanistica. Adesso ci sono li una dozzina di piani singolari da attuare e sai quanto grasso che cola (per il Comune: a cosa pensate malevoli?!) da tanta bellezza. Curno ha un Piazzale Loreto?

PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO 2019/2020


L'assessorato addetto sarebbe in grado di ricostruire il VERO Piano del Diritto allo Studio (PdS) delle scuole curnesi dal momento che scrivere che si spendono-investono 598mila euro per 929 scolari di cui 578 abitanti in paese sarebbe la media del pollo trilussiano.
Questo perchè  parte della spesa del PdS è rivolta a tutti gli alunni indipendentemente che siano di Curno o di fuori mentre  le famiglie contribuiscono sia in base al rispettivo ISEE sia in base al fatto che siano  locali rispetto a quelle esterne.
Ovviamente  non esiste questo studio e se esiste viene tenuto  debitamente sepolto nel cassetto della giunta mentre invece dovrebbe essere fornito ai cittadini ed agli elettori visto che i primi includono anche quelli che non mandano i figli a scuola, quelli che (circa 1:4) li mandano non si sa esattamente dove mentre quelle imprese che pagano le tasse locali.
Un bambino curnese su cinque frequenta scuole dell'infanzia locali mentre poco meno di uno su quattro frequenta le elementari e le medie del comune. Un  assessorato che non si limiti a fare da ufficio  riscossore-pagatore dovrebbe anche realizzare uno studio approfondito (mediante interviste o come meglio potrebbe suggerire il Pagnoncelli di turno) su quanto costa alle famiglie la scuola assieme a quello che costa al Comune perchè la cifra  spendibile è enorme.
Leggere poi che  quasi la metà del PdS viene destinata a  29 alunni disabili e sapere che questa spesa viene appaltata dal Comune, ragion per cui mentre il professore bene o male ha fatto un concorso mentre il dipendente della coop-onlus che presta il servizio quel concorso non l'ha fatto viene la voglia di interrogarsi assai.
Ma poi se si vanno a vedere tutti i capitoli successivi: A4>A10,D1>D5, D7>D11 ci si rende conto che sono affidati –visto che hanno un ammontare inferiore ai 40mila euro, alle solite onlus coop e similari.
Brutalmente  dei 600mila euro del PdS almeno 500mila vanno a finanziare le attività di soggetti sociali piuttosto che di imprese normali e magari varrebbe la pena che il PD curnese valutasse le botte elettorali che ha preso in Piemonte Emilia e Toscana da  questa prassi invadentissima di certi soggetti economici a supporto delle istituzioni. Ma sono osservazioni irricevibili da chi non ha chiara la distinzione tra un Comune  la Caritas le Coop.
Man mano che la scuola pubblica si ritira ed offre meno servizi (mentre gli stipendi pubblici non diminuiscono  diminuendo la prestazione) ecco farsi avanti questi nuovi soggetti, tutti con fortissimi legami politici  con la maggioranza (di qualunque colore essa sia: l'offerta di scambio elettorale vale per tutti…) che sostanzialmente NON sono sotto un controllo universale di tutti quelli che contribuiscono ma restano solo … in balia del giudizio dei genitori.
Conclusione di tutto questa situazione NON chiara ecco che alla primaria ci va solo un bimbo si cinque ed al comprensivo solo uno su quattro.
E  la scuola e nemmeno il comune sanno il perché e nemmeno curano di scoprirlo.