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BERSANI È CONVINTO CHE IL RENZI NON ABBIA VISTO LA MUCCA
IN CORRIDOIO. MA NON AMMETTE CHE L’HA CONDOTTA ANCHE LUI
“Renzi ha governato, sputandomi addosso, ma lo ha fatto con i voti
miei”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, intervistato alla festa di
Articolo Uno, a Roma. “Renzi ha governato con un nemico principale – ha
aggiunto – il populismo e i 5 Stelle. Esito? Il Pd ha perso voti e i 5
Stelle sono aumentati. Poi si sono messi con la destra e in un anno si
dimezzano”. Insomma, secondo l'ex ministro, “c'è un popolo disperso che
si sente di sinistra: culture ambientaliste, cattoliche, culture
sociali, che è ora di richiamare a raccolta per costruire
un'alternativa alla destra. Questa alternativa fa parte delle forse che
ci credono e che si sentono di sinistra, perché quella di là si chiama
destra e questa di qua non può chiamarsi con un altro nome. Sarà una
sinistra larga e plurale. E ci vorrà un tavolo per formulare un
programma di svolta, e bisogna rompere il muro che c'è tra elettorati
di centrosinistra e 5 Stelle”
Mi pare che Bersani faccia qualche confusione visto che il Conte 2, che
nasce proprio come risposta al populismo e al grillismo di Conte 1, è
stato votato anche dagli scappati di casa piddina. Bersani dimentica
per esempio che la maggioranza che lui lasciò a Letta,poi Renzi e
infine Gentiloni . L'appartenenza politica dei membri del governo
Letta, considerate le variazioni successivamente intervenute, si può
così riassumere:
Partito Democratico (PD): presidente del Consiglio dei ministri, 8 ministri, 5 viceministri e 12 sottosegretari;
Il Popolo della Libertà (PdL) (dal 16/11/2013
Nuovo Centrodestra NCD: vicepresidente del Consiglio dei ministri, 4 ministri, 1 viceministro e 8 sottosegretari;
Scelta Civica (SC): 1 ministro, 1 viceministro e 1 sottosegretario;
Popolari per l'Italia (PpI): 1 ministro e 1 sottosegretario;
Unione di Centro (UdC): 1 ministro senza portafoglio e 1 sottosegretario;
Radicali Italiani (RI): 1 ministro;
Indipendenti: 3 ministri, 2 viceministri e 5 sottosegretari.
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A seguire i membri del Governo Renzi appartenevano a 8 gruppi parlamentari differenti:
Partito Democratico (PD): Presidente del Consiglio, 10 ministri, 3 viceministri e 23 sottosegretari
Nuovo Centrodestra (NCD): 3 ministri, 1 viceministro e 9 sottosegretari
Unione di Centro (UdC): 1 ministro
Democrazia Solidale (Demo.S): 2 viceministri
Scelta Civica (SC): 1 viceministro e 1 sottosegretario
Partito Socialista Italiano (PSI): 1 viceministro
Centro Democratico (CD): 1 sottosegretario
Indipendenti: 2 ministri e 4 sottosegretari
Tralascio di ricordare il rosario ministeriale del governo di Gentiloni.
Questo non per sminuire le (eventuali) responsabilità politiche di
Letta, Renzi e Gentiloni ma per ricordare come non sia esattamente la
stessa cosa governare dai 15 partiti del governo Letta a
governare con sole due forze politiche, di cui una praticamente
incapace di fare qualunque cosa. Oltre al fatto che “adesso” si può
giudicare l'esito del Conte 1 mentre “prima” era una scommessa per
qualunque partito governare con DiMaio magari facendo finta di non
sapere cosa succedeva al Comune di Roma e nella maggioranza dei
governi locali dove i 5 S erano nel frattempo andati al governo.
I risultati del governo Letta Renzi Gentiloni sono sotto gli
occhi e nelle tasche degli italiani: dagli 80 euro al REI alla
lievissima crescita del PiL ed una complessiva tenuta dell'occupazione,
alla fatturazione elettronica che è stata la prima e unica a
funzionare quale “lotta all'evasione fiscale”. Perlomeno
non si sono presi per i fondelli gli italiani cui è stata venduta la
tesi che lavorando meno ore c'erano più occupati.
Bersani dice che esiste un 20% di elettori italiani delusi dal PD e dai
5S che aspettano di tornare in casa piddina quando ci fosse un
programma diverso (sottinteso: anche uomini diversi, prima di tutti
lui) , vaste programme ovviamente messo a punto seduti attorno ad un
tavolo romano i soliti dodici gatti della kasta DOC comunista che
domina nel PD. Che ci sia un 20% di elettorato italiano che ha dato i
voti a due farlocchi – Salvini e DiMaio- in cambio di quota 100 e del
RdC è evidente. Semmai bersani non ha il coraggio di dirglielo che sono
stati farlocchi.
Altrettanto evidente che esista una fetta di elettorato piddino che s'è
sentito colpito dalla fatturazione elettronica. Non solo leghisti e
fascisti magari facendo finta di non vedere che la flat tax serve alla
miriade di micro partite iva che galleggiano in provincia.
Altrettanto evidente che se hai 24 ore su 24 ore le televisioni
nazionali puntate sullo sbarco dei migranti e sulla povertà mentre
dimenticano ILVA Alitalia e le altre 160 crisi aziendali con
280mila persone a rischio licenziamento – DiMaio NON ne ha
risolta una che sia una e adesso è scappato dal ministero…- alla
fine passa l'idea di un'Italia di disoccupati invasi però da nigher che
gli vogliono rubare il lavoro che non c'é. O se c'è sta nel raccogliere
pomodori o fare i rider a 3,5 euro l'ora. Il sito del Ministero del
lavoro impiega 83 (ottantatre) pagine per elencare le imprese in crisi.
Ottantatre.
Bersani dimentica che a fianco di quelli di quota 100 ci sono anche
quelli andati in pensione dopo vent'anni sei mesi e un giorno di lavoro
(più o meno), vale a dire che ci sono gli opportunisti leghisti
come ci sono stati gli opportunisti di sinistra. Poi Bersani dimentica
la presa per i fondelli delle liberalizzazioni dalle quali
gli unici che si sono avvantaggiati sono state le multinazionali e i
monopoli nazionali. Mentre i dipendenti di questi lavorano –quando va
bene- a 500 euro mensili per 8-10 ore al giorno tra le 6 alle 24
domeniche comprese.
Buon per tutti gli italiani si devono auto vaccinare piuttosto che
autoassolversi sempre. L'8 agosto 2019 ha replicato per molti
italiani -a partire da Conte- un altro 25 luglio e un
8 settembre '43 stavolta in un'unica tornata: tolta una camicia ne
hanno messa un'altra dimenticando o cercando di fare dimenticare cosa
avevano combinato fino al sette settembre 1943 o al 7 agosto 2019.
Bersani descrive e immagina un mondo che non può esistere perché
è basato ancora sull'idea di produrre produrre produrre quando invece
bisogna pensare a un mondo più leggero che consuma di meno e non per
dare retta alla Greta di turno. Altro che sedersi a un tavolo una
dozzina della kasta e decidere.
Certo che Renzi ha infilato una sconfitta elettorale dietro l'altra
dopo il maxi successo alle europee: però Bersani –e tutti quelli
assieme a lui- faccia l'esame di coscienza e spieghi il senso della
campagna di odio che non solo al di fuori del centrosinistra ma
anche e soprattutto all'interno gli hanno fatto. Hanno messo l'Italia
nelle mani di Salvini pur di farlo fuori. Contenti loro avanti con
Conti2.
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PREVISIONI ELETTORALI
A CURNO SERVIREBBE
UN PIAZZALE LORETO
Previsioni del tempo modello dito messo fuori dalla finestra. Il
custode delLa Latrina di Nusquamia, il sardAgnolo Claudio Piga
uno che ha fatto il classico e il politecnico e crede di avere
come mission quella di redimere politicamente moralmente
civicamente la gens curnese peraltro felicissima di abitare in un
comune sgarruppato ma bello da viverci, dietro sollecitazione del suo
“cane da riporto 1” si lancia in previsioni e consigli elettorali
ma sia chiaro che lui sa essere sgraditi. Come fossimo tutti fessi.
Alla fine la conclusione resta come sempre l'auto candidatura: “Ritengo
che un modo vantaggioso e praticabile per la Lega, onde uscire dalla
presente impasse, sarebbe affidare la regia della strategia elettorale
a un personaggio esistente a Curno (dunque non sarebbe necessario
cercare un papa straniero), uno che non è stato mai pedrettista, anzi
uno del quale tutto si può dire, tranne che avesse mai chinato la testa
davanti al potente politico territoriale curnense, del Pedretti, cioè;
uno che è stato federalista con Bossi e che oggi è sovranista con
Salvini; uno che intrattiene ottimi rapporti con gli ambienti curiali
bergamaschi, il che non guasta, in rapporto alle note aderenze dei
serrani al mondo delle Acli; uno che sa trattare con le forze
economiche bergamasche, quelle stesse che al tempo in cui si doveva
scegliere tra Bersani e Renzi, optarono per Renzi, ma che oggi non
avranno difficoltà a passare dalla parte di Salvini, se l'aria tira da
quella parte”.
Va detto subito che come al solito tre quarti dei testi del custode
delLa Latrina di Nusquamia sono delle autocitazioni. Vale a dire
che ripete copia incolla a getto continuo quello che ha già detto
e scritto mille volte nonostante sia stato smentito altrettante mille
volte dalla realtà, cercando di sfruttare il principio per cui
chi googola in rete troverà di sicuro –è uno dei lavorini propri di
wordpress- qualche link alla Latrina di Nusquamia.
Ripetiamo che spannometricamente un soggetto del genere si
potrebbe trovare in un ex consigliere comunale leghista già nella
consigliatura Bianchi, figlio del progettista del Seminario e lui della
chiesa della Marigolda. Come potrebbe essere anche la moglie di un ex
segretario leghista locale, a suo tempo –la moglie- già assessore
provinciale. C'era e c'è anche un professionista locale, molto attivo,
che fu anche assessore esterno in una giunta di centrodestra
dalle parte delle rive dell'Oglio ma che pare recentemente sia stato
colto con le dita in una lottizzazione fuorilegge. Ci sarebbe anche un
notaio o avvocato che abita sull'unica collina artificiale del paese
bello da vivere ma sarebbe troppo vecchio e già bruciacchiato. Sebbene
abbia fatto il classico.
Al di la delle previsioni meteo col dito piazzato fuori la finestra
certamente meno precise delle chiacchiere delle sciure che prendono il
cappuccino prima di andare a messa delle otto, da oggi al prossimo
maggio 2022, con quel che c'è in aria a livello internazionale
europeo nazionale le previsioni elettorali del custode delLa Latrina di
Nusquamia restano solo delle autocandidature al miglior offerente,
nonostante sia vecchio come la Maresana.
L'unica certezza è che il PD riconfermerà la coppia Gamba-Conti a meno
che non accadano qualche casino con la storia dei passaggi a livello.
Il quintetto Morelli Serra Gamba Rota Bellezza non lo sposti nemmeno
con una pachera e i ragazzotti del consiglio – dal giovin assessore
Curto (non si comprende assessore di cosa) passando
all'insussistente Battaglia e per gli sbiaditi Benedetti e Cavagna, è
ottimo e insieme obbediente alla Gamba, sindaca che non ha mai avuto
ben chiara la differenza tra l'oratorio le onlus e la politica. Certo è
che la Gamba di gabole se ne è trovate o tirate addosso a raffica: la
sentenza Leggeri coi suoi due maggiori azionisti elettorali tra i
responsabili; il caos dell'affidamento del CVI 2; la falsificazione
della convenzione per il CVI1 con un presidente del partito suo
maggiore azionista elettorale; adesso la storiaccia dell'inevitabile
abolizione dei due passaggi a livello; la lite con la scuola per il
cambio degli orari senza consultare il Comune; l'ingombrante ed
assillante presenza in tutto e dappertutto di coop, onlus,
volontariato; un sacco di edifici comunali sostanzialmente inutilizzati
(la vecchia Rodari, i due CVI, la palazzina restaurando di via
Galilei. Nella bega tra Dc e Pci sulla scuola materna il PD ha
fatto la scelta di affidarla ai privati (nonostante la vecchia Rodari
si possa benissimo trasformare invece di lasciarla mezza vuota).
Così se domani i privati chiudono restiamo senza: intelligentissimi. E
se domani ci fossero qualche milione di infrastrutture stradali per
risolvere il problema dell'abolizione dei due passaggi a livello?.
Quanto a c.d. centrodestra fascio leghista anche li è un vietnam peggio
che nel pd accasato coi penta stellati. Finita l'epoca di Bianchi
Lega e Forza Italia non sono state più in grado di mettere in lista
uomini capaci tranne che di scannarsi a vicenda. L'ambiziosissimo
Locatelli è riuscito nella facile impresa di far desistere i leghisti
dal votarlo aiutato dalla propaganda di Pedretti in favore della fascio
femminista. Dove andrà a finire il centrodestra fascio leghista curnese
è tutto da inventare vista la situazione nazionale. Esattamente
come sarà per il PD nazionale dopo l'avventura semiconiugale coi penta
stellati.
Come concludere?. Il centrosinistra ha mandato a casa prima un
sindaco di centrodestra fascio leghista, poi ha brigato per
tenerlo diviso ed ha rivinto affidandosi sempre alle maestre ed alle
professoresse usando una mastodontica distribuzione a pioggia di
denari col piano dl diritto allo studio (600mila euro quest'anno per
meno del 75% dei cittadini curnesi nelle scuole pubbliche: non riescono
nemmeno a trattenerli tutti e non sanno nemmeno il perché…!); ha
scavallato nel più totale silenzio verso gli elettori la vicenda
dell'albergo di 24 piani (per una questione di trasparenza privatezza?)
e poco dopo ha approvato una variante da 300mila mc al
commerciale di via Fermi-Europa (ma sia ben chiaro che non c'è rapporto
tra le due vicende: se lo dicono loro c'è da crederci) con una decisone
di alta scuola urbanistica. Adesso ci sono li una dozzina di piani
singolari da attuare e sai quanto grasso che cola (per il Comune: a
cosa pensate malevoli?!) da tanta bellezza. Curno ha un Piazzale Loreto?
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PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO 2019/2020
L'assessorato addetto sarebbe in grado di ricostruire il VERO Piano del
Diritto allo Studio (PdS) delle scuole curnesi dal momento che scrivere
che si spendono-investono 598mila euro per 929 scolari di cui 578
abitanti in paese sarebbe la media del pollo trilussiano.
Questo perchè parte della spesa del PdS è rivolta a tutti gli
alunni indipendentemente che siano di Curno o di fuori mentre le
famiglie contribuiscono sia in base al rispettivo ISEE sia in base al
fatto che siano locali rispetto a quelle esterne.
Ovviamente non esiste questo studio e se esiste viene
tenuto debitamente sepolto nel cassetto della giunta mentre
invece dovrebbe essere fornito ai cittadini ed agli elettori visto che
i primi includono anche quelli che non mandano i figli a scuola, quelli
che (circa 1:4) li mandano non si sa esattamente dove mentre quelle
imprese che pagano le tasse locali.
Un bambino curnese su cinque frequenta scuole dell'infanzia locali
mentre poco meno di uno su quattro frequenta le elementari e le medie
del comune. Un assessorato che non si limiti a fare da
ufficio riscossore-pagatore dovrebbe anche realizzare uno studio
approfondito (mediante interviste o come meglio potrebbe suggerire il
Pagnoncelli di turno) su quanto costa alle famiglie la scuola assieme a
quello che costa al Comune perchè la cifra spendibile è enorme.
Leggere poi che quasi la metà del PdS viene destinata a 29
alunni disabili e sapere che questa spesa viene appaltata dal Comune,
ragion per cui mentre il professore bene o male ha fatto un concorso
mentre il dipendente della coop-onlus che presta il servizio quel
concorso non l'ha fatto viene la voglia di interrogarsi assai.
Ma poi se si vanno a vedere tutti i capitoli successivi:
A4>A10,D1>D5, D7>D11 ci si rende conto che sono affidati
–visto che hanno un ammontare inferiore ai 40mila euro, alle solite
onlus coop e similari.
Brutalmente dei 600mila euro del PdS almeno 500mila vanno a
finanziare le attività di soggetti sociali piuttosto che di imprese
normali e magari varrebbe la pena che il PD curnese valutasse le botte
elettorali che ha preso in Piemonte Emilia e Toscana da questa
prassi invadentissima di certi soggetti economici a supporto delle
istituzioni. Ma sono osservazioni irricevibili da chi non ha chiara la
distinzione tra un Comune la Caritas le Coop.
Man mano che la scuola pubblica si ritira ed offre meno servizi (mentre
gli stipendi pubblici non diminuiscono diminuendo la prestazione)
ecco farsi avanti questi nuovi soggetti, tutti con fortissimi legami
politici con la maggioranza (di qualunque colore essa sia:
l'offerta di scambio elettorale vale per tutti…) che sostanzialmente
NON sono sotto un controllo universale di tutti quelli che
contribuiscono ma restano solo … in balia del giudizio dei genitori.
Conclusione di tutto questa situazione NON chiara ecco che alla
primaria ci va solo un bimbo si cinque ed al comprensivo solo uno su
quattro.
E la scuola e nemmeno il comune sanno il perché e nemmeno curano di scoprirlo.
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