A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1082 DEL 25 AGOSTO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















GOVERNO CONTE DUE
RIMETTERE INSIEME LE DUE ITALIE
Sarà pure vero che l'Italia è una repubblica parlamentare ragion per cui si va a votare ogni cinque anni e non ogni volta che  salta il ghiribizzo al segretario di partito che stima di avere la maggioranza dei voti immediatamente futuri ma è pure vero che per via di questo principio il paese ha subito un'accoppiata improbabile 5S+Lega con una differenza di voti 2:1. Hanno scelto un anonimo presidente del consiglio  che appartiene all'etablissement romano e campa delle grosse grane che approdano nelle alte magistrature nazionali.
Durante il governo SalviMaio la situazione si è via via ribaltata e oltre alle conferme elettorali nelle votazioni intermedie, adesso la Lega ha il doppio di consensi dei 5S.
Nel frattempo  i 5S sono anche  andati  dietro rispetto al terzo partito delle politiche, il PD. Alla fine la Lega ha dato forfait aprendo la crisi in pieno ferragosto, a distanza di qualche mese dagli ultime elezioni che avevano confermato (nelle rispettive tornate) il ribaltamento elettorale della Lega sui 5S.
C'é quindi da fare una seria riflessione su cosa comporta nel  nostro sistema il problema della mutazione dell'orientamento politico nel paese rispetto ai tempi delle elezioni perché non è la prima volta che questo fenomeno e pare peggiorato con la nuova legge elettorale.
Non va nemmeno dimenticato che anche l'origine territoriale del PdC così come la sua formazione ed appartenenza sociale vanno riflettuti perché una parte importante del paese non si senta isolato rispetto alla fatica di tenere in piedi la baracca. Francamente al nord non pare  giusto che il Paese sia guidato da un presidente del sud e per di più dell'etablissement romano. Già questo fattore contribuisce in buona parte al successo della Lega e dei sovranismi.
Caduto quel caos che era il governo Lega+5S torna  in onda un altro caos, stavolta  dei 5S col PD ed anche stavolta siamo nella situazione in cui  la differenza parlamentare è una mentre la differenza politica nel paese è un'altra. Insomma, sia pure con differenze numeriche meno evidenti, siamo ancora nei  guai.
Del resto, anche prendendo i sondaggi con debita elasticità, ci  comprende come il primo matrimonio come l'attuale combinano forze con basi culturali politiche e sociali del tutto differenti. Che sono da un lato frutto della situazione economica e in parte del mutamento strutturale della società stessa. (...)

IL CANE DA RIPORTO 1
LEGGERISSIMA INVIDIA (VERSO IL CONTE)
Leggera, solo leggerissima invidia.
Il “cane da riporto 1” del custode delLa Latrina di Nusqumia copia incollando da Il Foglio, noto quotidiano mezzo clandestino travestito da foglio ad appartenenza politica per godere dei vantaggi economici. Recita wiki che dal 1997 Il Foglio è organo della "Convenzione per la Giustizia", movimento politico fondato dai parlamentari Marcello Pera (Popolo della libertà) e Marco Boato (Verdi). In questo modo può beneficiare dei finanziamenti pubblici ai giornali di partito, secondo quanto previsto dalla Legge 7 marzo 2001, n. 62, in materia di "Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416." Dalla nascita al 2017 Il Foglio ha ciucciato dalle tasche degli Italiani la bellezza di 53 MILIONI di euro. Se non ricordiamo male tra gli amministratori della coop ci fu anche il ragioniere Giuseppe Spinelli che per conto di Berlusconi pagava le olgettine (e realtivi fitti e bollette della casina) per le orgettine di via Olgettina.
Fa abbastanza (sor)ridere il fatto che un  avvocato di provincia, un notaio di provincia (i notai sono laureati  in giurisprudenza come gli avvocati), un ingegnere di provincia franato fine carriera nella creazione di una società nascosta al fisco dentro un negozio di fiorista, vale a dire professionisti che potevano scegliere non di lavorare in provincia ma fiondare a Roma per cuccarsi incarichi straricchi e insegnanti all’università, si mettano a criticare un collega che se l’é giocata e pare ci sia riuscito benissimo. Poi se vogliamo andare a fare pelo e contropelo fortunatamente per adesso non c’è un carabiniere alla spalle di ciascun italiano anche se qualcuno  attiva indagini all’anagrafe comunale per colpire  gli avversari. Che tali non sono perché si cerca di non calpestare mai della merda. (...)


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























LA MORIA DELLE VACCHE 1


LA MORIA DELLE VACCHE 2




TUTTO MERITO DI SALVINI




































































































































































































GOVERNO CONTE DUE
RIMETTERE INSIEME DUE ITALIE
Sarà pure vero che l'Italia è una repubblica parlamentare ragion per cui si va a votare ogni cinque anni e non ogni volta che  salta il ghiribizzo al segretario di partito che stima di avere la maggioranza dei voti immediatamente futuri ma è pure vero che per via di questo principio il paese ha subito un'accoppiata improbabile 5S+Lega con una differenza di voti 2:1. Hanno scelto un anonimo presidente del consiglio  che appartiene all'etablissement romano e campa delle grosse grane che approdano nelle alte magistrature nazionali.
Durante il governo SalviMaio la situazione si è via via ribaltata e oltre alle conferme elettorali nelle votazioni intermedie, adesso la Lega ha il doppio di consensi dei 5S.
Nel frattempo  i 5S sono anche  andati  dietro rispetto al terzo partito delle politiche, il PD. Alla fine la Lega ha dato forfait aprendo la crisi in pieno ferragosto, a distanza di qualche mese dagli ultime elezioni che avevano confermato (nelle rispettive tornate) il ribaltamento elettorale della Lega sui 5S.
C'é quindi da fare una seria riflessione su cosa comporta nel  nostro sistema il problema della mutazione dell'orientamento politico nel paese rispetto ai tempi delle elezioni perché non è la prima volta che questo fenomeno e pare peggiorato con la nuova legge elettorale.
Non va nemmeno dimenticato che anche l'origine territoriale del PdC così come la sua formazione ed appartenenza sociale vanno riflettuti perché una parte importante del paese non si senta isolato rispetto alla fatica di tenere in piedi la baracca. Francamente al nord non pare  giusto che il Paese sia guidato da un presidente del sud e per di più dell'etablissement romano. Già questo fattore contribuisce in buona parte al successo della Lega e dei sovranismi.
Caduto quel caos che era il governo Lega+5S torna  in onda un altro caos, stavolta  dei 5S col PD ed anche stavolta siamo nella situazione in cui  la differenza parlamentare è una mentre la differenza politica nel paese è un'altra. Insomma, sia pure con differenze numeriche meno evidenti, siamo ancora nei  guai.
Del resto, anche prendendo i sondaggi con debita elasticità, ci  comprende come il primo matrimonio come l'attuale combinano forze con basi culturali politiche e sociali del tutto differenti. Che sono da un lato frutto della situazione economica e in parte del mutamento strutturale della società stessa.
Basti pensare che o come gran parte dell'elettorato anziano abbia basi scolastiche politiche e sociali del tutto differente già da quelle di Conte (classe 1964) che ebbe vent'anni nel 1984. Conte  nasce dopo l'avvento della scuola media obbligatoria e arriva in università dopo l'apertura dei corsi a tutte le scuole superiori. Salvini classe 1973 fatto il classico addirittura non ha finito l'università, non ha mai lavorato. DiMaio classe 1986  fatto il classico non ha mai finito l'università dopo avere cambiato due facoltà, neppure lui ha mai lavorato sotto padrone.
Tutto il terzetto è uscito dalla scuola dell'obbligo col tempo pieno (dove c'era…).
Persone che ebbero vent'anni nel 1984, nel 1993 (albori della seconda repubblica), nel 2006 quando si stava precipitando nella peggiore crisi dopo la seconda guerra mondiale.
Tutte persone che sono nate e cresciute con la mutua, le pensioni vigenti, il deficit degli enti pubblici alla grande, una scuola sostanzialmente alla deriva.
Basta ascoltare i tre interventi di una DiMaio, di un Salvini, di un Conte all'uscita dell'ultimo incontro don Mattarella per rendersi conto del vuoto culturale e politico che hanno in testa. Un compitino degno di un ignorante ripetente. Banalità da telegiornale provinciale.
Sia ben chiaro che –simmetricamente- non intendiamo –sottolineando la superficialità ed anche l'asineria dei tre maggiori protagonisti del passato prossimo- nemmeno indicare che nel PD sia tutto oro quel che cola dai ceri (e dalle cere…). I maggiori protagonisti del PD hanno alle spalle anni di esperienze amministrative in realtà che sono sempre state fiori all'occhiello della Repubblica. Hanno dimostrato non solo di saperci fare ma anche di sapere fare bene: altro che infilare nei discorsi una sequenza di frasette da tv talk del mattino. Conte compreso.
Il governo Conte UNO rappresentava l'Italia uscita dalla scuola dell'obbligo e dal libero accesso all'università ed alla lunga stagione del  lavorare poco o per niente che ha massacrato volontà intelligenza determinazione dell'Italia a partire dall'accumularsi del debito pubblico.
Il governo Conte DUE rappresenta le due Italie che oggi abitano il belpaese.
Dubitiamo che ce la faccia ad andare avanti.

IL CANE DA RIPORTO 1
LEGGERISSIMA INVIDIA (VERSO IL CONTE)
Leggera, solo leggerissima invidia.
Il “cane da riporto 1” del custode delLa Latrina di Nusqumia copia incollando da Il Foglio, noto quotidiano mezzo clandestino travestito da foglio ad appartenenza politica per godere dei vantaggi economici. Recita wiki che dal 1997 Il Foglio è organo della "Convenzione per la Giustizia", movimento politico fondato dai parlamentari Marcello Pera (Popolo della libertà) e Marco Boato (Verdi). In questo modo può beneficiare dei finanziamenti pubblici ai giornali di partito, secondo quanto previsto dalla Legge 7 marzo 2001, n. 62, in materia di "Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416." Dalla nascita al 2017 Il Foglio ha ciucciato dalle tasche degli Italiani la bellezza di 53 MILIONI di euro. Se non ricordiamo male tra gli amministratori della coop ci fu anche il ragioniere Giuseppe Spinelli che per conto di Berlusconi pagava le olgettine (e realtivi fitti e bollette della casina) per le orgettine di via Olgettina.
Fa abbastanza (sor)ridere il fatto che un  avvocato di provincia, un notaio di provincia (i notai sono laureati  in giurisprudenza come gli avvocati), un ingegnere di provincia franato fine carriera nella creazione di una società nascosta al fisco dentro un negozio di fiorista, vale a dire professionisti che potevano scegliere non di lavorare in provincia ma fiondare a Roma per cuccarsi incarichi straricchi e insegnanti all’università, si mettano a criticare un collega che se l’é giocata e pare ci sia riuscito benissimo. Poi se vogliamo andare a fare pelo e contropelo fortunatamente per adesso non c’è un carabiniere alla spalle di ciascun italiano anche se qualcuno  attiva indagini all’anagrafe comunale per colpire  gli avversari. Che tali non sono perché si cerca di non calpestare mai della merda.
Il “cane da riporto 1”  da un leggero affresco personale dell’ex e forse già neo PdC Conte: “Su Conte mi sa che dovremo aprire un lungo ragionamento. Ha alcune caratteristiche che vanno analizzate: 1) meridionale 2) capello tinto 3) vanitoso 4) con un CV gonfiato (vanitoso appunto) 5) una carriera universitaria e successiva carriera professionale da uomo di “sistema” (non chiari i rapporti con il suo ex professore che lo avrebbe favorito e, ad esempio una consulenza per Autostrade da 150.000 Euro). Insomma il profilo di una zecca parademocristiana di sottobosco. Inoltre a quanto si sta capendo, oltre a fare l’avvocato del popolo (me cojoni) ha anche fatto l’avvocato di se stesso da maggio 2018, promuovendosi e stringendo forti rapporti con la curia romana (il Foglio di ieri) e curando la sua immagine in Europa (si leggano varie dichiarazioni) negli USA (Trump) ed in Russia. Insomma, il governo Gialloverde cade ma Conte Resta. (…) Ma ricordiamoci che a tutto tondo appare dalla nebbia la figura della zecca che si nutre di regalie favori prebende cattedre e incarichi dal parastato…e le zecche, si sa, non si vedono, ma crescono succhiando sangue. Un uomo come lui può essere utile, ma occhio perché essenzialmente lavora solo per se stesso.”
Fine del copia&incolla.
Poi il ragionamento  prosegue con adeguati contributi del custode delLa Latrina di Nusquamia e quello che si comprende benissimo quanta invidia grondi dalle parole del “cane da riporto 1” come da quelle del custode delLa Latrina di Nusqumia.
Già, per  il “cane da riporto1” che si nasconde e il  custode delLa Latrina di Nusqumia che non paiono essere diventati ne dei civil servants e neppure dei Conte provinciali ma soltanto i soliti servi della gleba  delle classi parassitarie locali  e nazionali, l’idea che uno come Conte esca (nemmeno tanto..) dal lussuoso anonimato dei professionisti ammanigliati (altrimenti come conosceva un DiMaio?) che stanno  sempre e solo a Roma perché é li che lavorano (nel senso che hanno e sviluppano i loro traffici)  e diventi niente poco di meno che presidente del consiglio deve essere una batosta difficile da superare. Diciamo pure che p.e. se il comune di Curno nell’arbitrato con l’impresa per i lavori della biblioteca si fosse servita di uno come Conte, anziché prendere una botta da 300 milioni  forse ne saremmo usciti assai meglio. Magari perfino riscuotendone un bel pacco.
A noi l’idea stessa di  ri-costruire l’immagine di un personaggio pubblico attraverso le informazioni de Il Foglio farebbe venire il vomito e invece al “cane da riporto 1” ma anche al custode delLa Latrina  di Nusquamia proprio non disturba.
Certo è che se due  falliti perché non hanno mai rischiato e neppure raschiato stilano un ritratto grondante INVIDIA di un Conte dopo che  il custode delLa Latrina di Nusquamia si era già proposto come spin doctor dei grillini curnesi prestamente abortiti visto chi ne era il referente, c’è da spasimare sia per la Serra che la Gamba passando prima per la Fedeli e la Boldrini.