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GOVERNO CONTE DUE
RIMETTERE INSIEME LE DUE ITALIE
Sarà
pure vero che l'Italia è una repubblica parlamentare ragion per cui si
va a votare ogni cinque anni e non ogni volta che salta il ghiribizzo
al segretario di partito che stima di avere la maggioranza dei voti
immediatamente futuri ma è pure vero che per via di questo principio il
paese ha subito un'accoppiata improbabile 5S+Lega con una differenza di
voti 2:1. Hanno scelto un anonimo presidente del consiglio che
appartiene all'etablissement romano e campa delle grosse grane che
approdano nelle alte magistrature nazionali.
Durante il governo SalviMaio la situazione si è via via ribaltata e
oltre alle conferme elettorali nelle votazioni intermedie, adesso la
Lega ha il doppio di consensi dei 5S.
Nel frattempo i 5S sono anche andati dietro rispetto al terzo
partito delle politiche, il PD. Alla fine la Lega ha dato forfait
aprendo la crisi in pieno ferragosto, a distanza di qualche mese dagli
ultime elezioni che avevano confermato (nelle rispettive tornate) il
ribaltamento elettorale della Lega sui 5S.
C'é quindi da fare una seria riflessione su cosa comporta nel nostro
sistema il problema della mutazione dell'orientamento politico nel
paese rispetto ai tempi delle elezioni perché non è la prima volta che
questo fenomeno e pare peggiorato con la nuova legge elettorale.
Non va nemmeno dimenticato che anche l'origine territoriale del PdC
così come la sua formazione ed appartenenza sociale vanno riflettuti
perché una parte importante del paese non si senta isolato rispetto
alla fatica di tenere in piedi la baracca. Francamente al nord non
pare giusto che il Paese sia guidato da un presidente del sud e per di
più dell'etablissement romano. Già questo fattore contribuisce in buona
parte al successo della Lega e dei sovranismi.
Caduto quel caos che era il governo Lega+5S torna in onda un altro
caos, stavolta dei 5S col PD ed anche stavolta siamo nella situazione
in cui la differenza parlamentare è una mentre la differenza politica
nel paese è un'altra. Insomma, sia pure con differenze numeriche meno
evidenti, siamo ancora nei guai.
Del resto, anche prendendo i sondaggi con debita elasticità, ci
comprende come il primo matrimonio come l'attuale combinano forze con
basi culturali politiche e sociali del tutto differenti. Che sono da un
lato frutto della situazione economica e in parte del mutamento
strutturale della società stessa. (...)
IL CANE DA RIPORTO 1
LEGGERISSIMA INVIDIA (VERSO IL CONTE)
Leggera, solo leggerissima invidia.
Il “cane da riporto 1” del custode delLa Latrina di Nusqumia copia
incollando da Il Foglio, noto quotidiano mezzo clandestino travestito
da foglio ad appartenenza politica per godere dei vantaggi economici.
Recita wiki che dal 1997 Il Foglio è organo della "Convenzione per la
Giustizia", movimento politico fondato dai parlamentari Marcello Pera
(Popolo della libertà) e Marco Boato (Verdi). In questo modo può
beneficiare dei finanziamenti pubblici ai giornali di partito, secondo
quanto previsto dalla Legge 7 marzo 2001, n. 62, in materia di "Nuove
norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5
agosto 1981, n. 416." Dalla nascita al 2017 Il Foglio ha ciucciato
dalle tasche degli Italiani la bellezza di 53 MILIONI di euro. Se non
ricordiamo male tra gli amministratori della coop ci fu anche il
ragioniere Giuseppe Spinelli che per conto di Berlusconi pagava le
olgettine (e realtivi fitti e bollette della casina) per le orgettine
di via Olgettina.
Fa abbastanza (sor)ridere il fatto che un avvocato di provincia, un
notaio di provincia (i notai sono laureati in giurisprudenza come gli
avvocati), un ingegnere di provincia franato fine carriera nella
creazione di una società nascosta al fisco dentro un negozio di
fiorista, vale a dire professionisti che potevano scegliere non di
lavorare in provincia ma fiondare a Roma per cuccarsi incarichi
straricchi e insegnanti all’università, si mettano a criticare un
collega che se l’é giocata e pare ci sia riuscito benissimo. Poi se
vogliamo andare a fare pelo e contropelo fortunatamente per adesso non
c’è un carabiniere alla spalle di ciascun italiano anche se qualcuno
attiva indagini all’anagrafe comunale per colpire gli avversari. Che
tali non sono perché si cerca di non calpestare mai della merda. (...)
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GOVERNO CONTE DUE
RIMETTERE INSIEME DUE ITALIE
Sarà
pure vero che l'Italia è una repubblica parlamentare ragion per cui si
va a votare ogni cinque anni e non ogni volta che salta il
ghiribizzo al segretario di partito che stima di avere la maggioranza
dei voti immediatamente futuri ma è pure vero che per via di questo
principio il paese ha subito un'accoppiata improbabile 5S+Lega con una
differenza di voti 2:1. Hanno scelto un anonimo presidente del
consiglio che appartiene all'etablissement romano e campa delle
grosse grane che approdano nelle alte magistrature nazionali.
Durante il governo SalviMaio la situazione si è via via ribaltata e
oltre alle conferme elettorali nelle votazioni intermedie, adesso la
Lega ha il doppio di consensi dei 5S.
Nel frattempo i 5S sono anche andati dietro rispetto
al terzo partito delle politiche, il PD. Alla fine la Lega ha dato
forfait aprendo la crisi in pieno ferragosto, a distanza di qualche
mese dagli ultime elezioni che avevano confermato (nelle rispettive
tornate) il ribaltamento elettorale della Lega sui 5S.
C'é quindi da fare una seria riflessione su cosa comporta nel
nostro sistema il problema della mutazione dell'orientamento politico
nel paese rispetto ai tempi delle elezioni perché non è la prima volta
che questo fenomeno e pare peggiorato con la nuova legge elettorale.
Non va nemmeno dimenticato che anche l'origine territoriale del PdC
così come la sua formazione ed appartenenza sociale vanno riflettuti
perché una parte importante del paese non si senta isolato rispetto
alla fatica di tenere in piedi la baracca. Francamente al nord non
pare giusto che il Paese sia guidato da un presidente del sud e
per di più dell'etablissement romano. Già questo fattore contribuisce
in buona parte al successo della Lega e dei sovranismi.
Caduto quel caos che era il governo Lega+5S torna in onda un
altro caos, stavolta dei 5S col PD ed anche stavolta siamo nella
situazione in cui la differenza parlamentare è una mentre la
differenza politica nel paese è un'altra. Insomma, sia pure con
differenze numeriche meno evidenti, siamo ancora nei guai.
Del resto, anche prendendo i sondaggi con debita elasticità, ci
comprende come il primo matrimonio come l'attuale combinano forze con
basi culturali politiche e sociali del tutto differenti. Che sono da un
lato frutto della situazione economica e in parte del mutamento
strutturale della società stessa.
Basti pensare che o come gran parte dell'elettorato anziano abbia basi
scolastiche politiche e sociali del tutto differente già da quelle di
Conte (classe 1964) che ebbe vent'anni nel 1984. Conte nasce dopo
l'avvento della scuola media obbligatoria e arriva in università dopo
l'apertura dei corsi a tutte le scuole superiori. Salvini classe 1973
fatto il classico addirittura non ha finito l'università, non ha mai
lavorato. DiMaio classe 1986 fatto il classico non ha mai finito
l'università dopo avere cambiato due facoltà, neppure lui ha mai
lavorato sotto padrone.
Tutto il terzetto è uscito dalla scuola dell'obbligo col tempo pieno (dove c'era…).
Persone che ebbero vent'anni nel 1984, nel 1993 (albori della seconda
repubblica), nel 2006 quando si stava precipitando nella peggiore crisi
dopo la seconda guerra mondiale.
Tutte persone che sono nate e cresciute con la mutua, le pensioni
vigenti, il deficit degli enti pubblici alla grande, una scuola
sostanzialmente alla deriva.
Basta ascoltare i tre interventi di una DiMaio, di un Salvini, di un
Conte all'uscita dell'ultimo incontro don Mattarella per rendersi conto
del vuoto culturale e politico che hanno in testa. Un compitino degno
di un ignorante ripetente. Banalità da telegiornale provinciale.
Sia ben chiaro che –simmetricamente- non intendiamo –sottolineando la
superficialità ed anche l'asineria dei tre maggiori protagonisti del
passato prossimo- nemmeno indicare che nel PD sia tutto oro quel che
cola dai ceri (e dalle cere…). I maggiori protagonisti del PD hanno
alle spalle anni di esperienze amministrative in realtà che sono sempre
state fiori all'occhiello della Repubblica. Hanno dimostrato non solo
di saperci fare ma anche di sapere fare bene: altro che infilare nei
discorsi una sequenza di frasette da tv talk del mattino. Conte
compreso.
Il governo Conte UNO rappresentava l'Italia uscita dalla scuola
dell'obbligo e dal libero accesso all'università ed alla lunga stagione
del lavorare poco o per niente che ha massacrato volontà
intelligenza determinazione dell'Italia a partire dall'accumularsi del
debito pubblico.
Il governo Conte DUE rappresenta le due Italie che oggi abitano il belpaese.
Dubitiamo che ce la faccia ad andare avanti.
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IL CANE DA RIPORTO 1
LEGGERISSIMA INVIDIA (VERSO IL CONTE)
Leggera, solo leggerissima invidia.
Il “cane da riporto 1” del custode delLa Latrina di Nusqumia copia
incollando da Il Foglio, noto quotidiano mezzo clandestino travestito
da foglio ad appartenenza politica per godere dei vantaggi economici.
Recita wiki che dal 1997 Il Foglio è organo della "Convenzione per la
Giustizia", movimento politico fondato dai parlamentari Marcello Pera
(Popolo della libertà) e Marco Boato (Verdi). In questo modo può
beneficiare dei finanziamenti pubblici ai giornali di partito, secondo
quanto previsto dalla Legge 7 marzo 2001, n. 62, in materia di "Nuove
norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5
agosto 1981, n. 416." Dalla nascita al 2017 Il Foglio ha ciucciato
dalle tasche degli Italiani la bellezza di 53 MILIONI di euro. Se non
ricordiamo male tra gli amministratori della coop ci fu anche il
ragioniere Giuseppe Spinelli che per conto di Berlusconi pagava le
olgettine (e realtivi fitti e bollette della casina) per le orgettine
di via Olgettina.
Fa abbastanza (sor)ridere il fatto che un avvocato di provincia,
un notaio di provincia (i notai sono laureati in giurisprudenza
come gli avvocati), un ingegnere di provincia franato fine carriera
nella creazione di una società nascosta al fisco dentro un negozio di
fiorista, vale a dire professionisti che potevano scegliere non di
lavorare in provincia ma fiondare a Roma per cuccarsi incarichi
straricchi e insegnanti all’università, si mettano a criticare un
collega che se l’é giocata e pare ci sia riuscito benissimo. Poi se
vogliamo andare a fare pelo e contropelo fortunatamente per adesso non
c’è un carabiniere alla spalle di ciascun italiano anche se
qualcuno attiva indagini all’anagrafe comunale per colpire
gli avversari. Che tali non sono perché si cerca di non calpestare mai
della merda.
Il “cane da riporto 1” da un leggero affresco personale dell’ex e
forse già neo PdC Conte: “Su Conte mi sa che dovremo aprire un lungo
ragionamento. Ha alcune caratteristiche che vanno analizzate: 1)
meridionale 2) capello tinto 3) vanitoso 4) con un CV gonfiato
(vanitoso appunto) 5) una carriera universitaria e successiva carriera
professionale da uomo di “sistema” (non chiari i rapporti con il suo ex
professore che lo avrebbe favorito e, ad esempio una consulenza per
Autostrade da 150.000 Euro). Insomma il profilo di una zecca
parademocristiana di sottobosco. Inoltre a quanto si sta capendo, oltre
a fare l’avvocato del popolo (me cojoni) ha anche fatto l’avvocato di
se stesso da maggio 2018, promuovendosi e stringendo forti rapporti con
la curia romana (il Foglio di ieri) e curando la sua immagine in Europa
(si leggano varie dichiarazioni) negli USA (Trump) ed in Russia.
Insomma, il governo Gialloverde cade ma Conte Resta. (…) Ma
ricordiamoci che a tutto tondo appare dalla nebbia la figura della
zecca che si nutre di regalie favori prebende cattedre e incarichi dal
parastato…e le zecche, si sa, non si vedono, ma crescono succhiando
sangue. Un uomo come lui può essere utile, ma occhio perché
essenzialmente lavora solo per se stesso.”
Fine del copia&incolla.
Poi il ragionamento prosegue con adeguati contributi del custode
delLa Latrina di Nusquamia e quello che si comprende benissimo quanta
invidia grondi dalle parole del “cane da riporto 1” come da quelle del
custode delLa Latrina di Nusqumia.
Già, per il “cane da riporto1” che si nasconde e il custode
delLa Latrina di Nusqumia che non paiono essere diventati ne dei civil
servants e neppure dei Conte provinciali ma soltanto i soliti servi
della gleba delle classi parassitarie locali e nazionali,
l’idea che uno come Conte esca (nemmeno tanto..) dal lussuoso anonimato
dei professionisti ammanigliati (altrimenti come conosceva un DiMaio?)
che stanno sempre e solo a Roma perché é li che lavorano (nel
senso che hanno e sviluppano i loro traffici) e diventi niente
poco di meno che presidente del consiglio deve essere una batosta
difficile da superare. Diciamo pure che p.e. se il comune di Curno
nell’arbitrato con l’impresa per i lavori della biblioteca si fosse
servita di uno come Conte, anziché prendere una botta da 300
milioni forse ne saremmo usciti assai meglio. Magari perfino
riscuotendone un bel pacco.
A noi l’idea stessa di ri-costruire l’immagine di un personaggio
pubblico attraverso le informazioni de Il Foglio farebbe venire il
vomito e invece al “cane da riporto 1” ma anche al custode delLa
Latrina di Nusquamia proprio non disturba.
Certo è che se due falliti perché non hanno mai rischiato e
neppure raschiato stilano un ritratto grondante INVIDIA di un Conte
dopo che il custode delLa Latrina di Nusquamia si era già
proposto come spin doctor dei grillini curnesi prestamente abortiti
visto chi ne era il referente, c’è da spasimare sia per la Serra che la
Gamba passando prima per la Fedeli e la Boldrini.
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