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NELLA SECONDA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, DI SABATO POMERIGGIO VIENE FUORI
LA NOTIZIA CHE RFI ABOLIRÀ I DUE PASSAGGI A LIVELLO: PERCHÉ NON C’È UN
COMUNICATO DELLA SINDACA?
Formalmente non è novità.(...) Leggiamo: dato atto che con nota prot. 7805 del 24 maggio 2019 RFI
comunicava l'allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello
presenti sul territorio comunale in via Roma ed in via Fermi passando
dagli attuali 50 secondi a 6/7 minuti a seguito dell'intervento di
ammodernamento tecnologico degli impianti;
-a seguito di ciò l'Amministrazione comunale si è subito attivata
presso le sedi competenti evidenziando i pesanti disagi che tale
provvedimento avrebbe arrecato alla viabilità lungo il tratto della
Briantea partendo da Bergamo e fino a Ponte San Pietro;
- successivamente seguito di incontri con rappresentanti di RFI, si è
appreso della volontà della società di eliminare i passaggi a livello
sopra indicati nell'ambito del progetto di potenziamento
infrastrutturale della rete ferroviaria che prevede il raddoppio della
linea nel tratto Montello- Ponte San Pietro; (...)
Vado dall'avvocato! Era ed è una delle minacce più classiche
dell'italiano medio quando sente violato un suo diritto. Che spesso è
tale solo a suo esclusivo giudizio. Conoscendo la sindaca e la
dirigente del settore c'era da aspettarselo e temiamo che siano solo le
prime gocce di uno potentissimo stravento. Ce lo sentivamo nel sangue
conoscendo come RFI sia una repubblica dentro la repubblica: questione
di anzianità e letture. Ecco quindi scodellata in un pomeriggio di
sabato nella seconda settimana di ferie la determinazione n. 390 del
23-08-2019. Nessun dubbio che per prepararla siano occorsi parecchi
giorni ma ci si aspettava almeno un comunicato della sindaca. Se non
altro di accompagnamento. Lo diciamo per i lettori: le determinazioni
sono decisioni assunte dai dirigenti dell'ufficio in applicazione delle
decisioni della maggioranza. Non è che l'architetto che l'ha assunta
abbia preso il solleone nella settimana di ferragosto e l'abbia
scodellata senza che la sindaca ne sapesse nulla. Però non è una bella
faccenda che una determinazione del genere compaia un sabato pomeriggio
della seconda settimana di ferragosto. C'è un retrogusto di presa per i
fondelli verso i cittadini. Che è poi la cifra cui ci ha abituato la
sindaca nei dibattiti. Menare un botta e poi bloccare la discussione
perché lei è la sindaca e gli altri si ricordino di Sordi nel Marchese
del grillo.(...)
CHI GUFA CONTRO TRIA?
Affari Italiani.it dell'8 agosto 2019: Spread, due miliardi di
interessi sul debito. Quanto ci è costato il Salvimaio. Difficilmente
lo spread calerà sotto la quota di 200 punti base se il governo non
cambierà passo. Fatto sta che dalle elezioni dello scorso anno ad oggi
il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund di pari durata
è cresciuto di almeno uno 0,7% (con punte, nei momenti di maggiore
incertezza e tensione, dell'1,9% in più). Il rischio ora è che elezioni
anticipate in autunno possano far risalire nuovamente il premio per il
rischio che i mercati chiederebbero per investire in titoli italiani,
riportando lo spread almeno in area 2,4%-2,5% (già oggi lo spread si è
riportato sopra il 2,1%), con un rendimento del decennale che
dall'attuale 1,50%-1,55% potrebbe rimbalare sull'1,75%-1,90% o forse
più. In soldoni, con un debito pubblico superiore ai 2.358 miliardi a
livello assoluto (il 132% del Pil), rinnovato a colpi di circa 400
miliardi di euro l'anno e a fronte di una durata media di 6,8 anni,
l'eredità del governo Conte rischia di essere circa 2 miliardi di
maggiori oneri finanziari sulle spalle degli italiani.(...)
EVASORE E SPIONE
Dunque quello che ha fatto il classico in un liceo di ex preti e si
augura –democraticamente- che a governare siano solo le persone
intelligenti scelte opportunamente in una elite (che ha fatto
obbligatoriamente il classico e il politecnico obviously) piuttosto che
quelle oneste. Questo perché “le élite sono coloro che, per virtù
innata e per educazione, sono capaci di ragionare. Le élite sono
costituite per lo più da uomini solitari, capaci di ragionare caso per
caso”. Per esempio uno come “Martelli fa parte delle élite, Martelli
era un socialista, versava coi ladri? Ecchisene frega? Questa è
un'obiezione moralistica che lasciamo ai leghisti “. (...)
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NELLA
SECONDA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, DI SABATO POMERIGGIO VIENE FUORI LA
NOTIZIA CHE RFI ABOLIRÀ I DUE PASSAGGI A LIVELLO: PERCHÉ NON C’È UN
COMUNICATO DELLA SINDACA?
Formalmente non è novità. La consulenza di un legale l’avevano già data
al dirigente dei lavori pubblici e quindi perché non anche a quella
dell’urbanistica? Ma sul tema ce lo sentivamo nel sangue. Lo
aspettavamo. Ecco quindi scodellata la determinazione n. 390 del
23-08-2019 a cura: responsabile settore urbanistica ambiente ecologia
avente per oggetto l'affidamento servizio di assistenza stragiudiziale
per gestione procedura avviata da RFI di adeguamento tecnologico tratta
ferroviaria Montello - Ponte san Pietro - avvocato Paola Brambilla di
via Verdi 3 Bergamo.
L'assistenza stragiudiziale Consiste nel patrocinio e nella consulenza
legale in ambito extraprocessuale per risolvere controversie al di
fuori dall'ambito giudiziario.
Leggiamo dato atto che con nota prot. 7805 del 24 maggio 2019 RFI
comunicava l'allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello
presenti sul territorio comunale in via Roma ed in via Fermi passando
dagli attuali 50 secondi a 6/7 minuti a seguito dell'intervento di
ammodernamento tecnologico degli impianti;
-a seguito di ciò l'Amministrazione comunale si è subito attivata
presso le sedi competenti evidenziando i pesanti disagi che tale
provvedimento avrebbe arrecato alla viabilità lungo il tratto della
Briantea partendo da Bergamo e fino a Ponte San Pietro;
- successivamente seguito di incontri con rappresentanti di RFI, si è
appreso della volontà della società di eliminare i passaggi a livello
sopra indicati nell'ambito del progetto di potenziamento
infrastrutturale della rete ferroviaria che prevede il raddoppio della
linea nel tratto Montello- Ponte San Pietro;
Considerato che risulta opportuno avvalersi di specifico supporto
giuridico di assistenza stragiudiziale data la complessità delle
problematiche connesse alla gestione del procedimento avviato da RFI di
potenziamento infrastrutturale ed adeguamento tecnologico della tratta
ferroviaria che interessa il territorio di Curno che comporta pesanti
ricadute sia sulla viabilità carrale che sull'economia locale;
(…)
Determina di impegnare per le motivazioni meglio evidenziate in
premessa, la spesa complessiva presunta pari a Euro 7.295,60 (rimborso
spese, contributo cassa previdenza e IVA compresi) a favore dello
Studio Legale BMEA, avv. Paola Brambilla,(…) per assistenza
stragiudiziale e per la gestione del procedimento avviato da RFI (…)
Il succo della questione sta tutta in quella frasetta innocente
innocente: “successivamente seguito di incontri con rappresentanti di
RFI, si è appreso della volontà della società di eliminare i passaggi a
livello sopra indicati nell'ambito del progetto di potenziamento
infrastrutturale della rete ferroviaria che prevede il raddoppio della
linea nel tratto Montello- Ponte San Pietro”.
Frase che significa che i passaggi a livello attuale verranno aboliti e
quindi… o RFI si prende l'onere di creare dei sottopassi oppure che
deve arrangiarsi il Comune di Curno.Detto che anche con la
migliore buona volontà tenendo conto dei livelli pendenze delle strade
e delle infrastrutture esistenti al di sotto di quei due PL quand'anche
fosse possibile creare dei sottopassi la cifra da affrontare sarebbe
spaventosa senza contare che i due cantieri, anche alla massima
velocità possibile durerebbero almeno tre anni (salvo imprevisti…).
Vado dall'avvocato! Era ed è una delle minacce più classiche
dell'italiano medio quando sente violato un suo diritto. Che
spesso è tale solo a suo esclusivo giudizio. Conoscendo la
sindaca e la dirigente del settore c'era da aspettarselo e temiamo che
siano solo le prime gocce di uno potentissimo stravento. Ce lo
sentivamo nel sangue conoscendo come RFI sia una repubblica dentro la
repubblica: questione di anzianità e letture. Ecco quindi scodellata in
un pomeriggio di sabato nella seconda settimana di ferie la
determinazione n. 390 del 23-08-2019. Nessun dubbio che per prepararla
siano occorsi parecchi giorni ma ci si aspettava almeno un comunicato
della sindaca. Se non altro di accompagnamento. Lo diciamo per i
lettori: le determinazioni sono decisioni assunte dai dirigenti
dell'ufficio in applicazione delle decisioni della maggioranza. Non è
che l'architetto che l'ha assunta abbia preso il solleone nella
settimana di ferragosto e l'abbia scodellata senza che la sindaca ne
sapesse nulla. Però non è una bella faccenda che una determinazione del
genere compaia un sabato pomeriggio della seconda settimana di
ferragosto. C'è un retrogusto di presa per i fondelli verso i
cittadini. Che è poi la cifra cui ci ha abituato la sindaca nei
dibattiti. Menare un botta e poi bloccare la discussione perché lei è
la sindaca e gli altri si ricordino di Sordi nel Marchese del grillo.
In buona sostanza RFI erige un muro che spacca in due parti il paese. La ferrovia non la si scavalca e nemmeno la si sottopassa.
Del resto questa era la riposta prevedibile visto le balle e le
manfrine che la politica di Curno stava menando da mezzo secolo.
Pronta a promettere il raddoppio della ferrovia.
Pronta a promettere la fermata del treno.
Pronta a promettere che ci sarebbe stata la metropolitana anziché le
carrozze di Carlo Codega oscenamente pitturate dai soliti vandali –non
sai se per ripicca al pessimo viaggiare o per pura ignoranza e
cattiveria- che vediamo passare.
Altrettanto pronta –la politica- a dimenticare l'inedificabilità
prossima alla ferrovia tanto che adesso se raddoppiano i binari,
i Carabinieri potranno fare i controlli dei viaggiatori direttamente
dalle finestre della caserma.
Il Gandolfi potrà vendere direttamente i fiori ai viaggiatori.
Il Taiocchi potrà fornire pasti al volo ai viaggiatori.
Vengono in mente certi reportage indiani.
L'unico spazio dove si poteva immaginare la stazione è diventato un bel PL.
Ma il bello doveva ancora venire quando la politica ha fatto
finta che non esistessero i viadotti del treno sul torrente Quisa
ed a seguire quello sulla via San Clemente, quella sulla Briantea, su
via Piave e – davvero una stupidaggine!- quello sul Brembo.
RFI è stata zitta per compiacere la politica finchè ha menato il colpo: niente raddoppio dei viadotti.
Ghè mia i solcc.
Pensa che novità!.
Il fatto é che se si chiudono i due passaggi a livello c'è il problema
di come si collega in NE del paese col paese e chi pagherà le opere
necessarie e quanto caos ne potrebbe derivare nella fase dei lavori
necessariamente lunghi.
Insomma ancora una volta la bulleria, la falsità, la doppiezza e
l'ignoranza della politica sarà pagata dai cittadini e dalle imprese.
Roba da chiodi.
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CHI GUFA CONTRO TRIA?
Affari Italiani.it dell'8 agosto 2019: Spread, due miliardi di
interessi sul debito. Quanto ci è costato il Salvimaio. Difficilmente
lo spread calerà sotto la quota di 200 punti base se il governo non
cambierà passo. Fatto sta che dalle elezioni dello scorso anno ad oggi
il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund di pari durata
è cresciuto di almeno uno 0,7% (con punte, nei momenti di maggiore
incertezza e tensione, dell'1,9% in più). Il rischio ora è che elezioni
anticipate in autunno possano far risalire nuovamente il premio per il
rischio che i mercati chiederebbero per investire in titoli italiani,
riportando lo spread almeno in area 2,4%-2,5% (già oggi lo spread si è
riportato sopra il 2,1%), con un rendimento del decennale che
dall'attuale 1,50%-1,55% potrebbe rimbalare sull'1,75%-1,90% o forse
più. In soldoni, con un debito pubblico superiore ai 2.358 miliardi a
livello assoluto (il 132% del Pil), rinnovato a colpi di circa 400
miliardi di euro l'anno e a fronte di una durata media di 6,8 anni,
l'eredità del governo Conte rischia di essere circa 2 miliardi di
maggiori oneri finanziari sulle spalle degli italiani.
A seguire Morya Longo su Il Sole 24Ore del 20 agosto 2019: Debito
pubblico, l'incertezza politica ha un costo extra di 5 miliardi. È
l'esborso aggiuntivo che, a causa dell'instabilità, il Tesoro ha pagato
quest'anno e pagherà nel prossimo su tutti i titoli di Stato emessi
durante il Governo gialloverde. Mentre la politica annuncia tagli alle
tasse, si arrovella su come evitare l'aumento dell'Iva e litiga sul
calendario, il Governo gialloverde vive un passaggio decisivo lasciando
all'Italia una gabella da 2,8 miliardi nel 2019 e da altri 2,3 nel
2020. Un conto che il Paese non avrebbe dovuto pagare se, sui mercati,
i BTp e i BoT si fossero comportati come i più tranquilli titoli di
Stato spagnoli. E che invece deve onorare: a tanto ammontano infatti
gli interessi aggiuntivi, rispetto a quelli che avremmo pagato se
avessimo avuto tassi uguali a quelli di un Paese paragonabile
all'Italia, come appunto la Spagna, su tutte le emissioni di titoli di
Stato effettuate tra maggio 2018 e agosto 2019. Se è vero che i tassi
d'interesse in termini assoluti sono scesi da quando è uscita la prima
bozza del contratto di Governo il 15 maggio 2018 (i BTp decennali erano
a 1,92% e sono a 1,4% ora), è altrettanto vero che negli altri Paesi un
tempo chiamati Pigs i tassi di mercato sono calati molto di più. La
Spagna è passata nello stesso periodo dall'1,32% allo 0,15% attuale, il
Portogallo dall'1,71% allo 0,18% e l'Irlanda addirittura è scesa sotto
zero dall'1,05% del 14 maggio 2018. In un mondo che ormai ha 15mila
miliardi di bond a tassi negativi, l'Italia continua insomma a pagare
rendimenti anomali. Eccessivi. Questo è il conto dell'incertezza. Del
populismo. Della retorica no-euro.
Per finire con Carlo Terzano suL'INKIESTA: L'eredità del governo Conte?
Un buco da 30 miliardi L'esecutivo gialloverde ci lascia il rischio di
un'Iva più cara di quella della Grecia della Troika. Solo per
scongiurare il rialzo servono 23,1 miliardi. Altri 4,5 tra spese
indifferibili e investimenti già decisi. Non si sa dove trovarli. E la
Lega fa già promesse pari al doppio.
INVECE. Invece oggi Federico Fubini intervista il ministro Tria
(vedi la pagina allegata) e restiamo spiazzati dalla felicità (invero
contenuta) del ministro: “il deficit per il 2020 sarebbe
sostanzialmente inferiore al 2,1 % del prodotto lordo (Pil) previsto
nel Documento di economia e finanza di aprile scorso(…) Fubini
perplesso: Il deficit 2020 sarà dello 0,3% inferiore al PiL previsto?
«Anche di più di 0,3%. Ovviamente sono previsioni”. Fubini sempre
perplesso: In sostanza ci sono 7 o 8 miliardi di deficit in meno
rispetto alle stime, sul 2020?
E Tria: «Non solo per i risparmi sulle due misure, anche per le
maggiori entrate attese e i minori interessi sul debito. Si oscilla tra
i sei e gli otto miliardi. Dipende da noi, se sapremo conservare la
calma sui mercati e quindi uno spread fra titoli italiani e tedeschi
sui livelli attuali o poco più bassi”. Poi tria ci dice che al posto
della spesa in deficit di Qupota 100 lui avrebbe scelto di ridurre le
tasse sui redditi medio-bassi con risorse più o meno corrispondenti a
“Quota 100” e aggiunge che per lui il deficit non sarebbe affatto un
tabù. È uno strumento di politica economica, e purtroppo l'Europa lo ha
dimenticato. Però è uno strumento, non un fine. Conta cosa se ne vuole
fare. Ha senso per aumentare gli investimenti, ma già riusciamo solo
con difficoltà a farne con gli stanziamenti già in bilancio. In realtà
all'Italia interessa di più e conviene di più una forte politica
espansiva degli altri Paesi europei che hanno spazio di bilancio.
Avremmo l'impatto positivo, senza il maggiore indebitamento». Messaggio
alla Germania che non pare oggi in grado di riceverlo. Perché la
Germania con il 60% di debiti sul Pil può permettersi i 50 miliardi,
anzi magari anche i 100, ma questa è un'illusione ottica: infatti qui
parliamo di bilancio federale, mentre i debiti dei 16 Länder che
ammontano a 600 miliardi non vi fanno parte, così come non
entrano i 500 miliardi di debiti della Kreditanstalt für
Wiederaufbau, un organismo simile alla nostra Cassa depositi e prestiti
i cui 300 miliardi di debito entrano invece nel bilancio dello
stato. Così siamo già a 1100 miliardi, senza contare le
esposizioni pubbliche del sistema delle Landesbank e Sparkasse,
ovvero Casse di risparmio locali finora rimaste al di fuori dei
controlli della Bce. Esse in Germania sono la bellezza di 1600 (519 in
Austria), con 45 mila filiali e 700 mila dipendenti e si tratta di
banche caratterizzate da scarsa redditività a fronte di elevati costi
gestione, con una forte influenza della politica. Istituti che in
Germania hanno finito con l'accumulare un'esposizione preoccupante a
derivati e titoli “spazzatura”, ma anche una percentuale di
crediti deteriorati (che oscilla sul 7%) a causa di generosi prestiti
concessi secondo logiche che di economico hanno ben poco. Il governo ha
già dovuto spendere oltre 500 miliardi di euro (di cui oltre 230
miliardi di aiuti diretti) per evitarne il crack. Quanto debito occulto
si nasconde lì dentro? Per non parlare poi del fatto che, a differenza
di tutti gli altri Paesi dell'Ue, nel bilancio non entrano nemmeno
alcune voci della spesa pensionistica e del welfare. Non ci si deve di
certo stupire se l'Economist calcola che la Germania abbia il debito
potenziale più alto d”Europa, ovvero il 145% del pil, seguito a ruota
da altri primi della classe come Olanda e Austria.
Il fatto è che a ferragosto Federico Rampini su La Repubblica che “Le
locomotive del mercantilismo globale, Cina e Germania, soffrono due
crisi gemelle. Rallenta la crescita della prima, è già sull'orlo di una
recessione la seconda. In un certo senso i guai cinesi e tedeschi sono
una vittoria di Donald Trump. Il presidente americano ha preso di mira
dal giorno del suo insediamento alla Casa Bianca gli eccessivi avanzi
commerciali di Berlino e Pechino. I suoi dazi hanno colpito i reprobi:
in misura maggiore il “made in China” rispetto al “made in Germany”, ma
anche su quest'ultimo pendono minacce di nuove tasse doganali. Il
protezionismo americano è una delle cause delle crisi gemelle
sino-tedesca. Due superpotenze economiche abituate ad avere un accesso
illimitato al mercato americano, si trovano impoverite dalla
progressiva chiusura di quello sbocco. La Cina ha avuto maggior
successo nel dirottare esportazioni verso l'Asia e l'Europa, ma è un
gioco in cui altri vengono danneggiati. E comunque la coperta si sta
restringendo, la globalizzazione come si era articolata nell'ultimo
quarto di secolo è entrata in una fase “glaciale”. Le multinazionali –
abituate a considerare un mondo senza frontiere e a delocalizzare in
base alle convenienze sui costi – stanno rivedendo quelle “catene
logistiche intercontinentali” che avevano funzionato per decenni.
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EVASORE E SPIONE
Dunque quello che ha fatto il classico in un liceo di ex preti e
si augura –democraticamente- che a governare siano solo le persone
intelligenti scelte opportunamente in una elite (che ha fatto
obbligatoriamente il classico e il politecnico obviously) piuttosto che
quelle oneste. Questo perché “le élite sono coloro che, per virtù
innata e per educazione, sono capaci di ragionare. Le élite sono
costituite per lo più da uomini solitari, capaci di ragionare caso per
caso”. Per esempio uno come “Martelli fa parte delle élite, Martelli
era un socialista, versava coi ladri? Ecchisene frega? Questa è
un'obiezione moralistica che lasciamo ai leghisti “. A seguire il
suo “cane da riporto 1” gli domanda sommessamente leccaculo: Lei che ha
fatto? finite le ferie? E il nostro gli risponde: Non posso esprimermi,
perché la vecchia zabetta malefica — quella che vorrebbe avere la
possibilità di controllare i cittadini di Curno “h24” mediante le
telecamere comunali di sorveglianza — è capace d'imbastirci chissà
quale narrazione, con tanto di calunnie espresse in forma interrogativa
o dubitativa. Quando ho pubblicato quella foto di “culi rubati” sono
stato costretto a ritagliare la foto, che tutt'intera era abbastanza
suggestiva, perché la zabetta non identificasse il luogo”.
In effetti è vero che quando uno predica che solo gli intelligenti
piuttosto che gli onesti possono governare, uno che ha aperto una ditta
senza partita iva e per non farla trovare l'ha nascosta nel negozio del
socio (chi mai penserebbe che una ditta digitale stia nascosta da un
fiorista?). Uno che sperava di fare affari perché il socio della
ditta faceva (anche) il sindaco e in quanto tale le conoscenze potevano
fruttare. Uno che –ditta singola o accoppiata- non ha pagato le tasse
nel comune dov'era nascosta approfittando anche dell'ombelico legato
alla ragioniera del comune. Che somma va il posto pubblico con la
contabilità privata di qualche ditta locale e non. Uno che s'è fatto
mettere al suo amico sindaco il naso dentro l'anagrafe comunale per
conoscere le faccende famigliari altrui e poi le ha spifferate sul
blog.
Beh: si capisce benissimo che viva con la sgaggia nel culo e tema
perfino le telecamere del comune osservate dai cittadini onesti e/o
semplicemente ignoranti. Questo comunque non vale quando va a
nascondere la macchina nel parcheggio delle sue amiche che gliela
tengono sotto'occhio con la tlc dal loro negozio. Non vale trescare col
suo amico sindaco per conoscere l'anagrafe degli avversari. Nemmeno per
nascondere la ditta ed evadere le tasse.
Viva gli onesti piuttosto che gli evasori ed eversori «intelligenti»: pure se dicono di votare Zingaretti.
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