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HANNO FATTO IL DESERTO
E LO CHIAMANO CONDIVISIONE
E' un classico del dipendente statale e dell'insegnante: sbolognare via
i problemi. Toglierseli di dosso. Darli in mano “al mercato” perché
“così vuole l'Ue”. E' un classico per coltivare la clientela politica
ed elettorale. La rumenta? Mettiamola in mano di una società pubblica a
maggioranza di governo leghista. Sbolognata via!. La cultura?
Mettiamola in mano a una cooperativa che faccio tutto io. La gestione
del CVI2. Finalmente sbolognato via il volontariato e sotto di nuovo
con una onlus. L'illuminazione pubblica dimenticata da quando è nata?.
(S)vendiamola a una società privata. La manutenzione minuta del
territorio che è sempre stata il segno della debolezza dei nostri
politici ed uffici fin dalla dc? (S)vendiamola a una società privata.
Gli “Amici della Lirica”? lasciati tranquillamente scomparire. Si sono
sbolognati da soli. I progetti delle opere pubbliche? Assegnati a chi
costa di meno. Sbolognati via!. La commissione sport? Buona parte dei
componenti in pieno conflitto di interessi “privati” che fingono di
farsi sociali. Sbolognata via!. La commissione rumenta? Per tirare al
meglio il “bidone” della “tariffa puntuale”al cittadino facendogli
credere di essere iper-ecologico. Vale a dire che la colpa dell'inutile
casino che ne uscirà e del mancato abbassamento della bolletta sarà
della commissione ma non di chi ha avuto l'idea: l'ex sindaca Serra e
la giunta Gamba insieme. Sbolognata via!. L'ufficio tecnico? Nessuno
ha visto il casino combinato della lottizzazione di via Pertini-Turati.
Sbolognata via senza nessun responsabile!. (...)
LA SCUOLA È PUBBLICA E GRATUITA PER ARRICCHIRE
EDITORI, CARTOLERIE E IMPROBABILI TENUTARI DI CORSI
PER TENERE I RAGAZZI FUORI DALLE BALLE
(MA CON NOVE QUADERNONI E I CALZINI ANTISCIVOLO)
Finalmente abbiamo compreso perché siamo cattivi e ignoranti come non
manca di sottolineare uno che ha fatto il classico in un liceo di ex
preti spodestati. Scorrendo le pagine del sito della scuola primaria
Rodari abbiamo letto la dotazione di cancelleria e gadget vari indicati
come necessari per i bambini per andare a scuola: tutto materiale che
noi nemmeno ci sognavamo. NOVE quadernoni NOVE ? ! I genitori dovranno
mettere in programma anche l'iscrizione dei figli a corsi di culturismo
e sopravvivenza visto che mettendo assieme tutto quel materiale
occorrerà uno zaino da 20-25 litri e saranno almeno dieci chili e
passa, libri di testo compresi.
Se consideriamo che la cancelleria si consuma e si perde o distrugge, è
agevole immaginare che ogni anno la dotazione sia il doppio di quanto
“prescritto” nella “ricetta” degli insegnati di classe prima.
Se poi andiamo a leggere cosa scrivono “dei” libri di testo (che in
nome della (pressoché totale) in realtà sono un finanziamento pubblico
alle case editrici, ragion per cui quelle li sfornano rinnovi a spron
battuto meglio delle pizze sul banco del Nessi. (...)
CUCINA CASALINGA 2
Il 13 settembre pv iniziano le scuole da giovedi 5 a domenica 8
settembre il Comune ha comperato 4 spettacoli dalla Compagnia La Pulce
di Ponte per allietare grandi e piccini in quattro cortili di Curno:
tre di ex aziende agricole ormai chiuse ed uno in quella dinesyland
cementificata che è il giardino di via Marconi. Chissà perché non uno
su una rotonda di via Fermi oppure nel brolo abbandonato dell'azienda
regionale foreste di via Curnasco. Oppure nell'ex letto del fiume in
fondo a via Brembo dove intendono creare la pista pedociclabile da via
Brembo all'Isolotto. Anche dov'era istallato il cassone della monnezza
in via Lungobrembo c'è un bellissimo spazio verde che fa tanto
«gretino».(...)
SE IL GANASSA LO DANNO PER SCONFITTO TROPPO IN FRETTA
BACI A GIGINO
Ti amo, ricominciamo: ecco perché Salvini sta veramente provando a tornare coi Cinque Stelle
La fragilità e l'arroganza del leader: Salvini farebbe di tutto per
ricucire con Di Maio, ma, allo stato attuale, spicca solo la sua
inconsistenza rispetto ai veri tessitori del patto tra Pd e Cinque
Stelle. E la sua inadeguatezza politica
Forse ha ragione Bobo Maroni, che il Capitano lo conosce bene, a
metterci in guardia: «Mi giocherei una tripla - ha detto sugli esiti
possibili della crisi di governo - non escludo sorprese da Salvini».
Non ha detto retromarcia, non ha parlato del ritiro della sfiducia al
governo guidato da Giuseppe Conte, non ha nominato un rimpasto, magari
tagliando la testa di un paio di ministri sgraditi come Elisabetta
Trenta o Danilo Toninelli, che giusto ieri non hanno firmato la
chiusura dei porti italiani alla nave della Ong Open Arms con 147
migranti a bordo.(...)
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HANNO FATTO IL DESERTO
E LO CHIAMANO CONDIVISIONE
E' un classico del dipendente statale e dell'insegnante: sbolognare via
i problemi. Toglierseli di dosso. Darli in mano “al mercato” perché
“così vuole l'Ue”. E' un classico per coltivare la clientela politica
ed elettorale. La rumenta? Mettiamola in mano di una società pubblica a
maggioranza di governo leghista. Sbolognata via!. La cultura?
Mettiamola in mano a una cooperativa che faccio tutto io. La gestione
del CVI2. Finalmente sbolognato via il volontariato e sotto di nuovo
con una onlus. L'illuminazione pubblica dimenticata da quando è nata?.
(S)vendiamola a una società privata. La manutenzione minuta del
territorio che è sempre stata il segno della debolezza dei nostri
politici ed uffici fin dalla dc? (S)vendiamola a una società privata.
Gli “Amici della Lirica”? lasciati tranquillamente scomparire. Si sono
sbolognati da soli. I progetti delle opere pubbliche? Assegnati a chi
costa di meno. Sbolognati via!. La commissione sport? Buona parte
dei componenti in pieno conflitto di interessi “privati” che fingono di
farsi sociali. Sbolognata via!. La commissione rumenta? Per
tirare al meglio il “bidone” della “tariffa puntuale”al cittadino
facendogli credere di essere iper-ecologico. Vale a dire che la colpa
dell'inutile casino che ne uscirà e del mancato abbassamento della
bolletta sarà della commissione ma non di chi ha avuto l'idea: l'ex
sindaca Serra e la giunta Gamba insieme. Sbolognata via!.
L'ufficio tecnico? Nessuno ha visto il casino combinato della
lottizzazione di via Pertini-Turati. Sbolognata via senza nessun
rsponsabile!. La pista pedociclabile lungo fiume? A parte quella che
esiste già fatta da un privato il resto sarà solo una servitù e una
larga parte l'hanno mandata dentro il letto del fiume. Il tutto
affidato al Comune di Ponte san Pietro. Sbolognata via anche questa!.
Una lottizzazione abusiva che dura da mezzo secolo in via Lungobrembo?
Non l'ha mai vista nessun amministratore e l'ultima l'ha anche
peggiorata. Sbolognata via. Il sottopasso pedociclabile promesso in via
Mascagni? Sbolognato via a vantaggio della pista pedociclabile di via
Marconi e Zaccagnini (dove abita anche un assessore).
Il problema è che non basta essere sindaco ed assessore regolarmente
eletti: se non hai alcuna capacità nel tuo campo, non sarai nemmeno in
grado di capire quello che decidi e fai fare. Della serie: tutto i
medici sono uomini ma non tutti gli uomini sono medici. Le madamine
pensano che con l'essere diventate amministratrici Dio le abbia infuse
dello Spirito Santo. Anche Toninelli è infuso dello Spirito Santo come
tutte le nostre madamine. Perfino i carabinieri l'hanno convinto ad
andarsene.
Ai tempi in cui c'era la DC poi la Lega c'era un commissione
biblioteca, c'era una commissione lavori pubblici, c'era un commissione
servizi sociali, c'era un dialogo continuo tra comune e società
sportive, c'era un GAP, la commissione biblioteca-cultura dialogava
continuamente con la scuola e non era una dipendenza di quella com'è
adesso la c.d. consigliera delegata. Pure quella in pieno conflitto di
interessi visto dove lavora rispetto alla linea politica della
maggioranza di cui fa parte.
Arrivato il centrosinistra le commissioni sono state tutte sbolognate via. Orpelli inutili.
Ha cominciato la sindaca Morelli con la Serra assessora all'istruzione
e cultura che ha trasformato definitivamente il comune in un bancomat
delle scuole seguendo i dictat di un defunto Gatti; è proseguito in
peggio quando la Serra è diventata sindaca: la politica culturale del
comune è scomparsa. Ha introdotto il principio che “la cultura”
si compra sul mercato delle amicizie : coop, onlus, e via dicendo per
concreti scambi elettorali locali e provinciali. Soprattutto Curno non
deve fare concorrenza ai miei amichetti cittadini col cinema estivo. E'
arrivata la sindaca Gamba, dopo una breve esperienza come assessora con
la Serra –ottima scuola!- e con lei scompare tutto tranne quelle di
puro scambio elettorale o megafono della maggioranza (sport e rumenta).
Addirittura la Gamba ha cancellato la libera impresa sia dai
contratti generici che da quelli della cultura e del
sociale. Il comune come una macchina che istruisce progetti lavoro
incarichi sulla base del minor costo (facendo finta di non sapere che
se qualcuno non ha da lavorare, forse è anche perché è meno capace di
chi il lavoro ce l'ha…). Nemmeno in grado di capire che –specie per le
opere pubbliche- occorre una professionalità superiore piuttosto che il
prezzo stracciato della parcella. Ma tanto vale se non capisci nulla
del problema.
Sbolognano via le commissioni, sbolognano via dalle due commissioni
quelli che non sono di Curno, sbolognano ad altro comune anche temi
delicatissimi come la pista pedociclabile lungofiume. Siamo l'ultimo
comune che non ha un trecciolino. Ce lo promise la Morelli, poi la
Serra, poi la Gamba: dopo 25 anni non abbiamo nulla tranne l'inutile
pezzo del privato che aspetta ancora il completamento del… Comune.
Però dalla bocca dei nostri amministratori traboccano parole come
condivisione, partecipazione, ascolto, dio, popolo, patria, famiglia.
Ascoltano soprattutto se stessi perché non vogliono che chi ci mette
naso denunci il clientelismo elettorale delle loro assegnazioni.
Denunci la pochezza politica e culturale del programma politico, che ha
anticipato il contratto Salvi-Maio.
Poi, per colmare la misura, viene fuori che la più “lussuosa”
lottizzazione in pieno centro del paese è del tutto fuorilegge, ma
nessuno –politico ed amministratore- se n'era mai accorto. Oppure aveva
taciuto.
Poi viene fuori (viene fuori come novità per noi: qualcuno sapeva già
tutto o quasi tutto) che il segretario del PD curnese era stato
denunciato per avere criticato una modifica di destinazione e
volumetrica del centro commerciale. Denuncia seguita da una richiesta
di due milioni di danni come ristoro dell'affare perduto dal
palazzinaro e finita in danno del denunciante: ovvio. Meno di due anni
dopo la sentenza la giunta Serra approva una massiccia variante del PGT
che assegna al comparto commerciale di via Fermi-Europa un incremento
di 300-350mila metri cubi di commerciale.
Nel paese degli orbi la passano bene anche i gobbi.
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EDITORI, CARTOLERIE E IMPROBABILI TENUTARI DI CORSI
PER TENERE I RAGAZZI FUORI DALLE BALLE
(MA CON NOVE QUADERNONI E I CALZINI ANTISCIVOLO)
Finalmente abbiamo compreso perché siamo cattivi e ignoranti come non
manca di sottolineare uno che ha fatto il classico in un liceo di ex
preti spodestati. Scorrendo le pagine del sito della scuola primaria
Rodari abbiamo letto la dotazione di cancelleria e gadget vari indicati
come necessari per i bambini per andare a scuola: tutto materiale
che noi nemmeno ci sognavamo. NOVE quadernoni NOVE ? ! I genitori
dovranno mettere in programma anche l'iscrizione dei figli a corsi di
culturismo e sopravvivenza visto che mettendo assieme tutto quel
materiale occorrerà uno zaino da 20-25 litri e saranno almeno dieci
chili e passa, libri di testo compresi.
Se consideriamo che la cancelleria si consuma e si perde o distrugge, è
agevole immaginare che ogni anno la dotazione sia il doppio di quanto
“prescritto” nella “ricetta” degli insegnati di classe prima.
Se poi andiamo a leggere cosa scrivono “dei” libri di testo (che in
nome della (pressoché totale) in realtà sono un finanziamento pubblico
alle case editrici, ragion per cui quelle li sfornano
rinnovi a spron battuto meglio delle pizze sul banco del Nessi.
Se facciamo una riflessione sul quanto come cosa viene “bombardato” un
bambino di sei anni tra casa scuola e (speriamo) sport, viene la
conclusione che probabilmente questi (bambini) o vogliono
ammazzare genitori e insegnanti oppure vogliono suicidarsi.
Noi non la vediamo bene questa storia dei bambini sbolognati in
mano alla scuola ed a improbabili soggetti che solo per merito di un
titolo di studio possono inzuppare di balle (detto in senso buono) la
testa dei piccoli. A noi non pare affatto necessario tutto questo
insieme di materiali e iniziative che “investono il bambino” perché se
a una persona togli anche il tempo di riflettere e mettere assieme le
cose ascoltate e poi rimetterle in ordine secondo il proprio
apprendimento, crediamo che alla fine quei bambini risultino rimbambiti
di notizie senza una scala di valori di importanza di utilità di
necessità.
Mettendo insieme mattino pranzo e pomeriggio a un bambino viene
INFLITTA una galera di sette ore e mezza al giorno. Perfino il pranzare
viene ritenuto un momento educativo (noi pensiamo di no). Alla fine
della giornata quel bambino è già allevato istillandogli il principio
delle otto ore giornaliere, la giornata lavorativa insomma dell'operaio
o dell'impiegato. Impara ad essere schiavo, bimbo.
Gli italiani che hanno ricostruito l'Italia nel dopoguerra facevano
colazione in famiglia, tutta la famiglia pranzava assieme a
mezzogiorno; alla sera tutta la famiglia di nuovo cenava assieme.
C'erano almeno 2-3 ore di dialogo confronto, c'era la costruzione della
piramide dell'autorità e dei ruoli nella famiglia. Oggi i bambini
vengono sbolognati in mano a insegnanti (basta vedere come sono assunti
per toglierglieli di mano all'istante!) a corsisti che hanno inventato
corsi per ridurre l'orario di lavoro agli insegnanti e per guadagnarsi
la pagnotta. Ma questi corsisti non hanno fatto un concorso ma sono
soggetti privati che fanno funzioni di insegnante: roba da matti.
Immaginatevi in un letto di ospedale e vi si avvicina uno che vi dice:
non sono un dottore dell'ospedale ma sono un dottore e quindi domani la
opero. Il malato schizzerebbe via dal letto anche senza gambe.
Poi la balla del tempo pieno come occasione di lavoro per entrambi i
genitori. Nessuno sa quante donne a Curno lavorano tutta la giornata ma
imperterriti da 40 anni si va avanti col tempo pieno senza nemmeno
sapere se quella certezza abbia un minimo medio massimo di verità.
Importante che la scuola crei PiL. Quale che sia il contenuto non ha
importanza. Tanto paga lo stato e laddove non ci arriva quello, paga
pantalone.
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CUCINA CASALINGA 2
Il 13 settembre pv iniziano le scuole da giovedi 5 a domenica 8
settembre il Comune ha comperato 4 spettacoli dalla Compagnia La Pulce
di Ponte per allietare grandi e piccini in quattro cortili di Curno:
tre di ex aziende agricole ormai chiuse ed uno in quella dinesyland
cementificata che è il giardino di via Marconi. Chissà perché non uno
su una rotonda di via Fermi oppure nel brolo abbandonato dell'azienda
regionale foreste di via Curnasco. Oppure nell'ex letto del fiume
in fondo a via Brembo dove intendono creare la pista pedociclabile da
via Brembo all'Isolotto. Anche dov'era istallato il cassone della
monnezza in via Lungobrembo c'è un bellissimo spazio verde che fa tanto
«gretino».
Quattro spettacoli usa e getta buttati in pasto alla gggente che canta
che ti passa in attesa della scuola. Che c'è di meglio se comperi a
scatola chiusa e te lo porgono senza nemmeno preoccuparti di
organizzare. Sedie a parte.
Nel frattempo ne abbiamo scoperta un paio altre.
Avete visto che si “sposa” il nuovo tetto della palazzina col medioevo
delle sue murature? Uno zoccolo e una scarpa: geniali!. In effetti
costava troppo comprare un po' di coppi usati ed abbinarli con un'altra
metà di nuovi. O magari cercare qualcosa che fosse meno “plasticoso”.
La seconda. La giunta Gamba ha deciso di proporre alle famiglie
un “servizio” (le cose bisogna venderle sempre in maniera
politicamente corretta…) ovviamente sempre gestito dalla una
cooperativa per tenere a scuola i ragazzi in quei tre
pomeriggi che non hanno scuola. Le famiglie quindi dovranno addossarsi
oltre al costo del “servizio” anche quello della mensa.
A parte un errore nel volantino comunale confrontando gli orari
della scuola con quelli del “servizio” ci si rende conto che per le
classi terze, quarte quinte del corso B e C (che hanno due pomeriggi
liberi anziché tre come le prime-seconde) il “servizio” non è previsto.
Interpellata l'ass.ra Rota ci ha risposto che sono corsi ad
esaurimento. Boh.
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