A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1076 DEL 15 AGOSTO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















E' L'ACQUA CHE FA LA CIVILTA'
(UN CANCRO TE LO DIAGNOSTICA IL MEDICO DI BASE?)
Il documento  del 2015 è intitolato “Studio di fattibilità  di una Connessione Ecologica tra il Monte Canto e il Brembo” ed è un Progetto Bando Cariplo 2015 redatto dall' arch. Massimo Bernardelli assieme all'arch. Angela Ceresoli. Il secondo documento  è del novembre 2013 ed è intitolato: “Qualificare gli spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano: "facciamo spazio" del Comune di Ponte san Pietro ed è  anch'esso un Bando Cariplo 2011 firmato dalla Dott.ssa naturalista Giovanna Angelucci, dott. agronomo Emanuele Morlotti, arch. Massimo Bernardelli. E' uno studio di fattibilità per la riqualificazione di una parte dell'Isolotto.
Cioè sostanzialmente sono soldi della banca (alla Fondazione Cariplo) impiegati dai comuni di Mapello Presezzo Ponte san Pietro e Curno per inventarsi – visto che quei paesi sono già trapassati dall'asse interurbano…- anche  dei percorsi per uccelli ed animali e bestiame bipede vario che non hanno un'auto o una moto. Nemmeno una bicicletta, un monopattino uno schettino. Solo i propri piedi o ali.
Il centrosinistra è un genio nell'inventarsi l'impossibile e soprattutto nell'inventare occupazione (inutile) e incarichi (inutili) ma ad alta resa elettorale. Fai una ricerca in rete e scopri che c'è un architetto senza trovarci lo studio che compare in decine di progetti. (...)

GOVERNO COI PENTASTELLATI?
SEMMAI SARA' PER LA PROSSIMA ELEZIONE
(SEMMAI CI SIATE ANCORA, VOI DEL PD)
Se il PD farà un governo coi 5S e qualche altro resto della sinistra, la prossima volta non vado a votare. A me quest'idea (fasulla) dei salvatori della patria ragion per cui se non stoppiamo Salvini domani lo vedremo con l'orbace e  gli italiani in piazza di mattina presto a fare ginnastica, proprio stimola. Non sottovalutiamo ma nemmeno sopravvalutiamo il pericolo. Cosa abbiano da fare festa quegli italiani che l'hanno votato ed hanno votato i 5S… buon per loro vista la situazione e le prospettive. Sappiamo benissimo che noi contiamo un voto (anzi due: camera e senato, dai!) ma come dice il proverbio, il vento fa il suo giro. E via!.
Salvini non può mollare l'osso del governo perché nel momento in cui Conte da le dimissioni perde dieci punti di consenso. Li perde Salvini e qualcosa guadagna Conte. A mio avviso Salvini ha sbagliato del tutto il momento della manfrina: doveva porre il problema appena dopo le europee e porlo in maniera trasparente. Andare davanti agli elettori e constatare che siccome –bene o male- il dato elettorale tra le nazionali '18 e le europee '19 si era  ribaltato, chiedeva le elezioni per un nuovo esecutivo per lo stesso contratto-programma. Gli italiani si sarebbero trovati specchiati: l'abbiamo voluto noi col voto. (...)

OSPEDALE PAPA GIOVANNI
SE LA PAZIENTE FINISCE ARROSTO (!)
Il problema adesso è di fare scivolare la tragedia nell'oblio. Alla svelta. Anche la PM Letizia Ruggeri, già PM nel caso Yara Gambirasio,  ri presa con Salvini dal Corriere della Sera ai primi di settembre dell'anno scorso alla Festa della Lega di Alzano: “Noi magistrati non siamo tutti di sinistra”. Amen: lo sapevamo già. Abbastanza facile che la tragedia scivoli nell'oblio visto che la direzione dell'ospedale e della regione sono culo e camicia. Poi “tanto quella li aveva già tentato due volte il suicidio”, quindi… Poi, diciamola tutta: l'è mia t öta di nossc. Traduzione per chi non è impostur catolec: “non tutta della nostra gente”. Infatti  di madre sud americana.
Certo è che se in un letto d'ospedale, per di più al terzo piano e per di più con le finestre bloccate e pure le porte di sicurezza va arrosto una paziente, forse più che un ospedale si tratta di un attendamento tipo quello di san Ferdinando di Puglia sgombrato il 6 marzo scorso alla presenza del ministro dell'Interno Salvini. Quello con cui cenò la Letizia Ruggeri ad Alzano.(...)


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

























































































































































































E' L'ACQUA CHE FA LA CIVILTA'
(UN CANCRO TE LO DIAGNOSTICA IL MEDICO DI BASE?)


Il documento  del 2015 è intitolato “Studio di fattibilità  di una Connessione Ecologica tra il Monte Canto e il Brembo” ed è un Progetto Bando Cariplo 2015 redatto dall' arch. Massimo Bernardelli assieme all'arch. Angela Ceresoli. Il secondo documento  è del novembre 2013 ed è intitolato: “Qualificare gli spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano: "facciamo spazio"
del Comune di Ponte san Pietro ed è  anch'esso un Bando Cariplo 2011 firmato dalla Dott.ssa naturalista Giovanna Angelucci, dott. agronomo Emanuele Morlotti, arch. Massimo Bernardelli. E' uno studio di fattibilità per la riqualificazione di una parte dell'Isolotto.
Cioè sostanzialmente sono soldi della banca (alla Fondazione Cariplo) impiegati dai comuni di Mapello Presezzo Ponte san Pietro e Curno per inventarsi – visto che quei paesi sono già trapassati dall'asse interurbano…- anche  dei percorsi per uccelli ed animali e bestiame bipede vario che non hanno un'auto o una moto. Nemmeno una bicicletta, un monopattino uno schettino. Solo i propri piedi o ali.
Il centrosinistra è un genio nell'inventarsi l'impossibile e soprattutto nell'inventare occupazione (inutile) e incarichi (inutili) ma ad alta resa elettorale. Fai una ricerca in rete e scopri che c'è un architetto senza trovarci lo studio che compare in decine di progetti.
Basta dare un'occhiata a google maps nella sua serie storica per vedere come le zone indicate – Monte Canto (tra Pontida e Sotto il Monte) con ai piedi Mapello separato da possenti bastioni edificati si arriva a Presezzo per poi, sempre separato da altrettanto possenti bastioni edificati si arriva a Ponte dove s'è salvato il c.d. Isolotto perché nella storia del fiume Brembo era una zona normalmente inondata dalle piene tranne pochi spazi.
Leggendo questi studi-progetti ti viene immediatamente in mente questa riflessione: se vado dal mio medico di base e questo mi ordina una chemioterapia, prima di buttarmicisi vado a farmi fare una visita all'IEO. Sarà pure vero che il mio medico ha la stessa laurea dei dottori dello IEO ma non è la stessa cosa.
 
Basti pensare ai fattori di cui gli estensori non hanno preso in considerazione.
L'Isola (di cui non fa parte fisicamente l'Isolotto) comprende i territori tra l'Adda, il Brembo e la Val San Martino è la parte terminale della morena dell'Adda e poggia su un banco di rocce che pende verso oriente. Lungo tutta la dorsale dell'Isola si rivengono massi erranti così come morena è il dosso di Pontida sotto il quale passa la galleria del treno. La morena dell'Isola scaricava tutte le acque  nel fiume Brembo. Il quale  mostra tre diversi livelli di letto sulla sponda sinistra ed un solo livello sulla sponda destra.
L'idrografia è quindi IL legame principale tra l'Isola e Curno –altrimenti: la sponda sinistra del fiume- piuttosto che improbabili paesaggi del tutto artefatti dall'urbanizzazione e dall'inquinamento.
Il fiume Brembo risulta anche il terminale delle code della Roggia Curna nelle sue varie diramazioni. Nel Quisa per la coda sulla Dorotina, in fondo a via Brembo per Curno e della roggia Serio Grande nel parco Callioni.
Dal Brembo sul confine di Treviolo con Dalmine partiva la roggia Brambilla che irrigava Boltiere fino al NO del Trevigliese in congiunzione col Fosso Bergamasco che usciva dal fiume a valle di Brembate.
Il fiume Brembo quando usciva dalla soglia di Ponte girava ad est e il corso era a ridosso del  confine con Marigolda-Curno. Non esisteva un fiume sotto il “Palazzo”: vale a dire la vecchia mega costruzione su via Camozzi a Ponte san Pietro.
Sempre l'Adda, creatore delle sue morene nell'Isola, fornisce l'acqua per irrigare l'Isola e impinguare i pozzi dei suoi comuni, impinguare il Brembo con lo scarico di Filago e poi  via via fino al Serio ed all'Oglio con un'altra maxicanna.
La creazione del frantoio Assolari a Ponte è stato l'origine per deviare il corso del fiume da est verso ovest. Il fondo del fiume che girava ad est è di 15 metri più alto dell'attuale corso ad ovest.
I terreni coltivi dell'Isolotto, resi tali da una lunga e faticosa spietratura che aveva creato i paesaggi (i “murer”) poi venduti al vicino frantoio Assolari erano irrigati da una presa d'acqua dal fiume e da un mulino a vento tipo bonifiche del fascismo o di babilonia. Oggi  in quel sito c'è un pozzo di acqua potabile.
Basta fare una riflessione geografica sul percorso della roggia Masnada e del canale delle centrali elettriche di Bonate e Filago e poi girare lo sguardo a levante sul fatto che la passerella per arrivare sull'Isolotto quando c'erano le piene del fiume parte da Curno… e non da Ponte. Quindi il fiume stava li e non dall'altro lato dell'isolotto che isolotto non era in quanto non c'era il fiume tranne qualche esondazione in  stagioni tardo primaverili.
Quando ancora non esistevano i movimenti ecologici attuali  sull'Isolotto ci fu un “grande botanico” che scopri come sull'isolotto e nei suoi magredi c'erano essenze alpine. Financo delle orchidee. Vero. Peccato che il ragazzo non avesse studiato e nemmeno troppo riflettuto visto che le piene del Brembo (che inondavano l'isolotto) portavano a valle anche i semi delle orchidee che lui aveva trovato anche dalle parti (p.e.) dei Laghi Gemelli.
Chi osservi il primo rilievo aerofotogrammetrico IGM del 1954 si accorgerà che al tempo il letto del fiume –in foto tutto bianco perché ghiaia spoglia di vegetazione in quanto frequentemente inondata- era più largo dell'attuale di 3-4-5 volte del letto attuale.
Un “nastro” di pietre bianche di tale ampiezza, sotto l'azione del sole estivo, creava una colonna d'aria calda ascendente che impediva ai temporali di attraversare da ovest ad est il corso del fiume. Al tempo (per ragioni che sarebbe troppo,lungo spiegare adesso) i temporali estivi facevano sempre quel percorso (ovest>est) e quindi alle Ghiaie tempestava mentre in Lungobrembo ci si salvava (dalla grandine). Adesso i temporali scorazzano liberamente a cavallo del  micro letto del fiume.
Non ci siamo più aggiornati ma quando studiavamo ci avevano insegnato che il confine di due comuni lungo il quale (confine) corre un fiume non é quello indicato nelle mappa catastali del 1933-1952 ma è-sarebbe la… mezzeria della corrente del fiume. Pare che qualcuno nel redigere i due documenti (ma anche nel nostro comune) abbia altre idee.
Il fiume Brembo ha due soglie stabili perché di roccia: quella di Ponte san Pietro e quella di Bonate Sotto-Dalmine. Sono fatti importanti perché consentono di capire come dal 1950 al 2020 il corso si sia ridotto come superficie, sia aumentata la profondità del corso, si sia accorciato il percorso tra le due soglie. Questo indica come l'asportazione della ghiaia dal fiume e la discarica abusiva sulle sue sponde faccia aumentare la velocità di scorrimento delle acque e i conseguenti danni.
Domanda provocatoria: in che stato sarà l'Isolotto tra dieci anni dopo averlo trasformato in qualcosa di completamente inventato da gente allevata in città? Ci sono i soldi e la volontà politica per andare avanti?
Gli autori dello studio  non si sono ricordati di domandarsi e rispondersi “come mai tutta l'idrografia di superficie e le sorgenti dell'Isola (il triangolo di comuni tra i fiumi Adda, Brembo e la Valle san Martino)  scaricano nel Brembo?” Infatti TUTTE le bulighe dell'Isola versano nel Brembo. Tutte le sorgenti dell'Isola stanno sul piede del bancale dalle Ghiaie a Filago. Non è una dimenticanza da poco visto che proprio li sta la chiave dell'interconnessione e non nelle debolissime e risibili costruzioni illustrate.
Vale a dire: in natura conta di più l'acqua oppure una robinia o una graminacea?. Chi ha fatto la civiltà e una cultura piuttosto che una bistecca?
Chi conosce il fiume da quando NON c'era la speculazione edilizia ad oggi che è stato modificato da quella fino ai recenti  (recenti non direi: pensiamo al 18 luglio 1987 in alta Valle Brembana e Valtellina….) straventi sa che la piena del fiume occupa spazi che a prima vista non paiono possibili.
Non si può tracciare un percorso pedociclabile e costruire una passerella dentro una zona di espansione della piena di  un fiume e di un torrente. I satelliti ci sono anche per vedere questi fatti e modifiche.

GOVERNO COI PENTASTELLATI?
SEMMAI SARA' PER LA PROSSIMA ELEZIONE
(SEMMAI CI SIATE ANCORA, VOI DEL PD)

Se il PD farà un governo coi 5S e qualche altro resto della sinistra, la prossima volta non vado a votare. A me quest'idea (fasulla) dei salvatori della patria ragion per cui se non stoppiamo Salvini domani lo vedremo con l'orbace e  gli italiani in piazza di mattina presto a fare ginnastica, proprio stimola. Non sottovalutiamo ma nemmeno sopravvalutiamo il pericolo. Cosa abbiano da fare festa quegli italiani che l'hanno votato ed hanno votato i 5S… buon per loro vista la situazione e le prospettive. Sappiamo benissimo che noi contiamo un voto (anzi due: camera e senato, dai!) ma come dice il proverbio, il vento fa il suo giro. E via!.
Salvini non può mollare l'osso del governo perché nel momento in cui Conte da le dimissioni perde dieci punti di consenso. Li perde Salvini e qualcosa guadagna Conte. A mio avviso Salvini ha sbagliato del tutto il momento della manfrina: doveva porre il problema appena dopo le europee e porlo in maniera trasparente. Andare davanti agli elettori e constatare che siccome –bene o male- il dato elettorale tra le nazionali '18 e le europee '19 si era  ribaltato, chiedeva le elezioni per un nuovo esecutivo per lo stesso contratto-programma. Gli italiani si sarebbero trovati specchiati: l'abbiamo voluto noi col voto.
Non crediamo nemmeno che in questa fase ci sia davvero una nuova maggioranza in Parlamento. La votazione di ieri non vale nulla in ordine al nuovo governo. Solo i giornali che debbono riempire le pagine “vedono” una nuova maggioranza. Un eventuale governo PD+5S ci potrà essere SOLO dopo una tornata elettorale semmai i due avranno i numeri nei due rami del Parlamento. Solo dopo che si presentano e vincono con un programma comune. Solo se cambiano  almeno il 50% dei volti e qui c'è il primo grande problema. Se la prima fila dei 5S ha fatto la figura che abbiamo visto, solo dei suicidi rimbambiti possono immaginare una seconda fila che non confonda le regioni italiane. Adesso abbiamo capito perché Toninelli non l'hanno voluto nemmeno nei carabinieri convincendolo perfino a farlo auto-dimettere. Per non parlare di quel terribile pollaio di galletti capponi e galline variamente travestiti da volpi che è il PD. Del deserto elettorale.
Se i 5S debbono trovare dei competenti per il prossimo governo (se li fanno prestare da chi?) , anche quelli del PD debbono scartare metà di loro che furono renziani. Non si vedono in giro ghigliottine ma piuttosto si indovinano debiti elettorali da saldare con le banche che hanno fatto i prestiti.
No. Il governo Conte coi due vice deve andare avanti e schiantarsi da solo col Bilancio 2020. Anche perché se la Germania confermerà  che il suo PiL va sotto zero, vuol dire che le poche regioni del nord che si credevano fuori dalla crisi Lombardia Triveneto ed Emilia- tornano alla partenza mentre forse respirerà un poco il Piemonte per via dei suoi legami coi galletti.
No. Il PD non deve fare un governo coi 5S. Non spetta al PD “salvare” l'Italia che ha votato Salvini e DiMaio che adesso assieme fanno quasi il 60%.
Bisogna mandare Lega e 5S a sbattere contro la propria incapacità di governare ed anche vaccinare il loro elettorato della svendita del proprio voto. Tanto la situazione è chiara o si sta chiarendo. Gli italiani cominciano a prendere coscienza che tutto il can can anti-immigrati è solo fuffa gonfiata ad arte da una Tv in mano a dei burattini manovrati. Che gli immigrati che bighellonano per le nostre città oggi li vedranno anche domani e doman l'altro e via per chissà quanti anni: con gran gioia di chi ha bisogno di lavoro nero e flessibile. Gli italiani si sono resi conto che il RdC è un'occasione da non perdere tanto poi passa anche quello. Com'è finito il Rei, come finisce la cassa, ecc. ecc. Adesso tocca al governo Conte ed ai suoi vice mettere insieme i soldi e fare i saldi e anche i salti per la prossima manovra e le prossime promesse. Il PD non faccia la crocerossina che salva un brutta razza di delinquenti che rispecchiano un paese di elettori che vendono il proprio futuro al primo che gli sgancia qualche euro.

OSPEDALE PAPA GIOVANNI
SE LA PAZIENTE FINISCE ARROSTO


Il problema adesso è di fare scivolare la tragedia nell'oblio. Alla svelta. Anche la PM Letizia Ruggeri, già PM nel caso Yara Gambirasio,  ri presa con Salvini dal Corriere della Sera ai primi di settembre dell'anno scorso alla Festa della Lega di Alzano: “Noi magistrati non siamo tutti di sinistra”. Amen: lo sapevamo già. Abbastanza facile che la tragedia scivoli nell'oblio visto che la direzione dell'ospedale e della regione sono culo e camicia. Poi “tanto quella li aveva già tentato due volte il suicidio”, quindi… Poi, diciamola tutta: l'è mia t öta di nossc. Traduzione per chi non è impostur catolec: “non tutta della nostra gente”. Infatti  di madre sud americana.
Certo è che se in un letto d'ospedale, per di più al terzo piano e per di più con le finestre bloccate e pure le porte di sicurezza va arrosto una paziente, forse più che un ospedale si tratta di un attendamento tipo quello di san Ferdinando di Puglia sgombrato il 6 marzo scorso alla presenza del ministro dell'Interno Salvini. Quello con cui cenò la Letizia Ruggeri ad Alzano.
Adesso comincerà il  gran ballo delle commissioni e degli esperti nominati dalla magistratura e dalle controparti perché adesso, oltre che silenziare,  bisogna “monetizzare” la tragedia  affinché non ci sia un procedimenti giudiziario che duri dieci anni, che il risarcimento da versare alla famiglia non sia eccessivo altrimenti aumenta la polizza dell'ospedale. Insomma… problemi di soldi.
In teoria tutto quello che c'è in un ospedale e tutto quello che entra NON dovrebbe essere infiammabile (chissà cosa prevedono i regolamenti per gli abiti dei pazienti) ma se si è sviluppato un incendio di quella portata non è difficile immaginare che ci fossero molti materiali infiammabilissimi e se davvero la ragazza era bloccata a letto (e già su questo c'è da mettersi le mani nei capelli) com'è che è stata in grado di… Chissà cosa.
Certo è che se un ospedale nasce con 1200 letti, poi gliene accreditano solo 800 per non disturbare troppo i privati, poi il contratto dei dipendenti –dai medici all'ultimo sono scaduti, poi il personale è ridotto all'osso e gran parte dei servizi appaltati all'esterno… facile immaginare che prima o poi succede la tragedia.