A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1074 DEL 12 AGOSTO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















DOPO UN ANNO DI CAMPAGNA ELETTORALE
SALVINI GETTA LA SPUGNA E CADE IL SUO GOVERNO
Sarà pur vero che –come dicono tutti intellettuali e democratici mainstream- gli elettori hanno sempre ragione ma occorre anche la necessaria coerenza di dargliela davvero (almeno stavolta…) la ragione. Nel senso che se sarà vero che il 36% degli elettori italiani intendono votare Salvini, che sia così e ne sopportino tutte le soddisfazioni successive. Perché se quel che vediamo oggi – facciamo pure una tara di dieci punti percentuali sui risultati potenziali del capitano – venisse confermato dalle urne, non vedo perché sia tolta agli italiani la soddisfazione di un governo  fascio leghista. Gli elettori vanno messi – anzi: schiaffati- davanti alla responsabilità delle loro scelte.
Intanto che si godono il ReI, il RdC, la PdC, Quota 100, la disoccupazione al 9,9% perché non dovrebbero essere contenti di pagare 3,2 punti di più di IVA?. Saranno contenti di pagare 540euro di tasse in più: perché togliere loro questa soddisfazione? (...)

VIADOTTO MORANDI UN ANNO DOPO
REQUIEM
Il primo agosto i tre periti incaricati dal gip Angela Maria Nutini hanno depositato la loro perizia sul crollo di una pila del viadotto Morandi per l'incidente probatorio. 72 pagine predisposte dagli ingegneri Gianpaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini. È quanto è stato prodotto a seguito di mesi di sopralluoghi tra Genova e Zurigo, di analisi compiute da università italiane e da esperti svizzeri. E di esami delle parti del ponte rimaste in piedi in particolare lo stato di salute del reperto 132, il punto di connessione fra lo strallo e l'antenna della pila 9, che secondo gli esperti avrebbe ceduto per primo: nei trefoli, si legge, c'è «uno stato corrosivo di tipo generalizzato di lungo periodo, dovuto alla presenza di umidità di acqua e contemporanea presenza di elementi aggressivi come solfuri, derivanti dello zolfo, e cloruri».
Nel dossier sono esaminate anche alcune debolezze nella realizzazione iniziale del ponte nel 1964-1967. Parte di queste fragilità erano già state segnalate dallo stesso progettista, Riccardo Morandi, all'inizio degli anni Ottanta. (...)

VOLTARSI INDIETRO LE MANICHE
Voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi. Sarà un bellissimo ferragosto: certamente. Stamattina più o meno alla stessa ora una donna di 30 anni è stata  investita “nei pressi del passaggio pedonale ” davanti alla Torre dei Caduti in Piazza Vittorio Veneto. Sarebbe in fin di vita. All'ospedale Papa Piovanni è scoppiato un incendio a terzo piano e “una giovane di 20 anni è morta, otto i pazienti intossicati e 67 quelli evacuati”. Speriamo sia finita li.
Sempre stamattina è arrivata la notizia che é morto (sabato scorsi) in seguito a un malore improvviso dopo un'uscita in bicicletta Matteo Sottocornola, 46 anni, docente universitario che viveva e lavorava a Cork. Aveva 46 anni e da tempo si era trasferito in Irlanda dove lavorava come professore alla Waterford Institute of Technology.  Era specializzato in silvicultura, come dimostrano le tante pubblicazioni citate nelle ricerche ufficiali di studenti di tutto il mondo. (...)


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




















DIVERTENTE.
MENO MALE CHE SALVINI VIGILA!









BASTA PAGLIACCI




MENO MALE CHE SALVINI VIGILA!


























































































































































DOPO UN ANNO DI CAMPAGNA ELETTORALE
SALVINI GETTA LA SPUGNA E CADE IL SUO GOVERNO

Sarà pur vero che –come dicono tutti intellettuali e democratici mainstream- gli elettori hanno sempre ragione ma occorre anche la necessaria coerenza di dargliela davvero (almeno stavolta…) la ragione. Nel senso che se sarà vero che il 36% degli elettori italiani intendono votare Salvini, che sia così e ne sopportino tutte le soddisfazioni successive. Perché se quel che vediamo oggi – facciamo pure una tara di dieci punti percentuali sui risultati potenziali del capitano – venisse confermato dalle urne, non vedo perché sia tolta agli italiani la soddisfazione di un governo  fascio leghista. Gli elettori vanno messi – anzi: schiaffati- davanti alla responsabilità delle loro scelte.
Intanto che si godono il ReI, il RdC, la PdC, Quota 100, la disoccupazione al 9,9% perché non dovrebbero essere contenti di pagare 3,2 punti di più di IVA?. Saranno contenti di pagare 540euro di tasse in più: perché togliere loro questa soddisfazione?
Non si comprende bene se i pompieri in azione per salvare la legislatura vogliano salvare “la Patria” oppure il proprio seggio parlamentare (anzi: lo si comprende benissimo…) ma gli italiani vanno messi davanti alla loro doppiezza: quella di avere eletto una maggioranza nella quale uno dei soci mette in votazione la mozione di fiducia al premier che ha scelto e –assieme all'altro socio- ha sempre votato per costruire un paese meno democratico.
Ancora in questi giorni e queste ore  migliaia di italiani –del Sud!!!- fanno selfies a migliaia con Salvini. Potremmo capire un selfie con chi gli ha dato il RdC. No: fanno selfies con chi vuole l'autonomia e l'immediato strangolamento del Meridione. Anzi: di due terzi del paese per farli contenti affamati disoccupati reddituali di cittadinanza.
La faccenda è che questo governo sostanzialmente è una copia con una netta deriva fascio leghista dei governi precedenti. La sostanza dei suoi unici provvedimenti sta nell'ampliamento di quello che ieri era il REI. Non c'era bisogno di creare il RdC: bastava ampliare il ReI e stavano tutti un pochino meglio ma sempre senza lavoro. Anche truccando i conteggi degli occupati ragion per cui  non si misurano le ore lavorate ma i giorni. Per cui se io  questo mese ho lavorato un giorno sono un occupato: per 30 giorni.
Quota 100 è servita a svuotare gli uffici statali di gente che ormai li dentro non capiva più nulla e sapeva fare anche meno. Lo stesso nelle aziende: personale ormai con la testa perduta nell'oblio.
In oltre un anno di governo “del cambiamento” la riforma della Giustizia per accelerare i tempi dei processi non è arrivata ed ha contribuito a fare litigare la coppia. La Commissione d'inchiesta sui crac bancari non è nemmeno mai nata. Il Decreto Legge impresa con le norme a tutela dei rider e quelle per garantire l'occupazione negli stabilimenti dell'ex Ilva, dell'ex Alcoa e per risolvere la vertenza Whirlpool  non è stato  adottato.
Ci sono in giro  243 atti parlamentari  tra Montecitorio e Palazzo Madama che finiranno nel cestino. Tra questi c'è anche la proposta M5s di un salario minimo fissato a 9 euro lordi l'ora per tutti i lavoratori. La crisi di governo fa saltare però anche tutto il lavoro portato avanti sul fronte delle autonomie per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, a cui in teoria la Lega avrebbe dovuto tenere più di tutti. Così come finisce diventerà lettera morta tutto il lavoro portato avanti al ministero dei Trasporti per arrivare alla revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia come conseguenza del crollo del Ponte Morandi che ha provocato 43 morti il 14 agosto scorso.

Si fa il TAV e si continua a farlo in maniera criminogena come quasi tutte le grandi opere in Italia col supporto dei soldi UE: ma altrove le fanno meglio, meno costose, più rispettose dell'ambiente, meno impattanti: chissà perché!?.
I rimpatri di clandestini sono stati meno di quelli del governo Gentiloni e Renzi. Invece di lavorare per costruire maggiori o semplicemente migliori rapporti coi paesi per rimpatriare i rimpatriabili Salvini non ha mosso un dito. Basta scorre la cronaca quotidiana per verificare come l'ordine pubblico nelle città non sia curato: il personale delle (troppe) polizie italiane mentre prestano di volta in volta una divisa al capitano ( e Mattarella sta zitto….) non ha visto ne rinnovare il contratto, ne crescere di numero, ne un migliore accasermamento. Il decreto sicurezza UNO non ha fatto altro che  buttare nelle piazze e nella sostanziale clandestinità non meno di centomila persone e questa “è” la politica elettorale di Salvini per tenere in ostaggio gli italiani con una emergenza pompata inutilmente dai media retti dai direttori tv, in realtà la delinquenza abituale e quella mafiosa e camorristica vedono ogni giorno episodi che mostrano basso controllo del territorio.
Gli arrivi dei clandestini per vie tradizionali – quelli “criminalizzati”  delle poche ONG rimaste attive- sommati a quelli che arrivano “quasi fai da te” superano quelli raccolti in mare dal naviglio più eterogeneo   di cinque o dieci volte. Ma quando sono arrivati… si disperdono.
Sostanzialmente sull'altarino elettorale dell'incremento del debito pubblico per dare  RdC, PdC e quota 100 gli investimenti dello stato sono stati bloccati perché quel 2,04%o c'è oppure no. Toninelli e DiMaio sono i due cani da guardia che assieme a Tria hanno spostato le poche risorse spendibili su tre provvedimenti che alla fine hanno prodotto il magrissimo risultato dello zero, zero,1 percento di incremento del prodotto lordo interno. Ma potrebbe essere anche sotto lo zero visto i favori che Trump – amicone assieme a Putin della coppia- sta comminando al mondo intero.
Finchè c'è il QE si va avanti sulla barca dei matti: le banche sono piene di soldi ma non li prestano a imprese  e li consegnano alla BCE pagando perché li custodisca. A comuni province e regioni è stata sottratta la cassa e centralizzate le risorse e all'Ue è stato anche giocato lo scherzetto della moltiplicazione del Pil: certe opere o lavori eseguito dai privati vengono conteggiati come PIL sia privato che pubblico quando poi passano al pubblico. Costruire un ponte vuol dire per la coppia  che una prima volta  è l'impresa a fare PiL e poi quando il ponte passa al comune… diventa PiL prodotto dal comune. Così si scavalca in parte il rapporto debito/ PiL.
Come si è anche cominciato a contare gli occupati non in base alle ore lavorate ma in base ai giorni: ragion per cui se uno lavora in giorno al mese, risulta occupato per l'anno intero. Lo fanno anche in Germania: dice la coppia. Ma non gli faceva piuttosto ribrezzo la Germania della Merkelona?
Quelli di Dio, Patria e Famiglia – il classi italiano impostore e cattolico dai lumini a santi e  morti e fiori al cimitero- danno fiducia al capitano perché hanno compreso benissimo il peggio delle leggi internazionali dell'economia: se sale lo spread beccano maggiori interessi sui propri risparmi rispetto allo zero attuale.
Scriveva l'ISTAT: “A fine 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 9.743 miliardi di euro, 8 volte il loro reddito disponibile. Le abitazioni hanno costituito la principale forma di investimento delle famiglie e, con un valore di 5.246 miliardi di euro, hanno rappresentato la metà della ricchezza lorda. Il totale delle passività delle famiglie è stato pari a 926 miliardi di euro, un ammontare inferiore, in rapporto al reddito, rispetto agli altri paesi. Le attività finanziarie hanno raggiunto 4.374 miliardi di euro, in crescita rispetto all'anno precedente; la loro incidenza sulla ricchezza netta è risultata tuttavia inferiore a quella registrata in altre economie”. Quei 4300 miliardi un conto è che rendano zero o  sotto zero altro conto se tornassero a rende il 4% o il 10% con lo spread a 400, 500 e dio lo voglia.
A quelli di Dio, Patria e Famiglia importa zero dell'economia nazionale, del lavoro dei figli, del costo della benzina, del prezzo della polpa di pomodoro e del pacco di spaghetti: tanto loro spendono  solo per mangiare, magari c'hanno anche l'orto privato o comunale, poco per la benza, accendono solo due stanze del riscaldamento e gli restano i tichet delle medicine che scontano dal reddito. Coi maggiori interessi che si beccano  pagano anche quello e amen.
Del resto un paese di vecchi si accontenta in attesa della morte e che venga senza aver bisogno di una badante: basta stare un pomeriggio con un gruppo di anziani per capire come ragionano quelli di Dio Patria e Famiglia.
Siccome  gli elettori hanno sempre ragione , meglio che si auto-vaccinano tutti e in massa e in fretta.

VIADOTTO MORANDI UN ANNO DOPO
REQUIEM

Il primo agosto i tre periti incaricati dal gip Angela Maria Nutini hanno depositato la loro perizia sul crollo di una pila del viadotto Morandi per l'incidente probatorio. 72 pagine predisposte dagli ingegneri Gianpaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini. È quanto è stato prodotto a seguito di mesi di sopralluoghi tra Genova e Zurigo, di analisi compiute da università italiane e da esperti svizzeri. E di esami delle parti del ponte rimaste in piedi in particolare lo stato di salute del reperto 132, il punto di connessione fra lo strallo e l'antenna della pila 9, che secondo gli esperti avrebbe ceduto per primo: nei trefoli, si legge, c'è «uno stato corrosivo di tipo generalizzato di lungo periodo, dovuto alla presenza di umidità di acqua e contemporanea presenza di elementi aggressivi come solfuri, derivanti dello zolfo, e cloruri».
Nel dossier sono esaminate anche alcune debolezze nella realizzazione iniziale del ponte nel 1964-1967. Parte di queste fragilità erano già state segnalate dallo stesso progettista, Riccardo Morandi, all'inizio degli anni Ottanta.

Però secondo Autostrade le percentuali di corrosione riportate nella tabella della perizia depositata oggi al Gip a Genova sul crollo del ponte Morandi "confermano in realtà che la capacità portante degli stralli era ampiamente garantita, come hanno dimostrato anche i risultati delle analisi compiute dal laboratorio EMPA di Zurigo e dall'Università di Pisa. Quindi, l'eventuale presenza di una percentuale ridottissima di trefoli corrosi fino al 100% non può in alcun modo aver avuto effetti sulla tenuta complessiva del ponte".

Fin qui l'ultima notizia laterale della morte dei 43 cittadini.

Il viadotto Morandi venne aperto al transito nel 1967. In buona sostanza la relazione Rosati-Losa-Valentini conferma quanto già il progettista Morandi evidenziò pochi anni dopo la messa in uso del viadotto in una  sua relazione  del 1979 come è stato documentato nel pezzo di pagina 799 del 04 settembre 2018. Per ragioni costruttive tutti gli stralli della pila 12 (quella più ad est) vennero rin­forzati nel 1992-94 mentre per gli altri non venne fatto nulla. Nel 1999 il ponte verrà dato in concessione alla nuova società.
In buona sostanza i lavori di rinforzo sulla pila 11 dovevano essere immediatamente replicati  dall'ANAS anche sulle altre due pole: la 9 e la 10 ma probabilmente quando cominciò a circolare la voce dell'intenzione di privatizzare le autostrade, l'ANAS pensò bene di massimizzare i profitti  riducendo le spese e finendo così per consegnare al privato un viadotto con due pile ormai “a fine vita”.  Che grazie a dio è arrivata per una sola e nel 2018: se ci si può consolare della riduzione del danno.
Nel 2018 la società privata aveva iniziato senza troppa fretta ed entusiasmo i lavori di progettazione e di investimento per la messa in sicurezza delle due pile ma prima di ferragosto c'è stato il crollo.
Certo è che dal 1994 al 1999 i lavori eseguiti alla pila 11 dovevano essere fatti dall'ANAS immediatamente anche alle pile 9 e 10. Lo disse lo stesso progettista Riccardo Morandi. Poi dal 1999 il “problema” passa ad ASPI (vero: al tempo non si chiamava ancora così) ma come mai il  ministero di allora non pretese da ANAS per cinque anni e da ASPI per gli altri 2017-1999=18 anni di replicare subito sulle pile 9 e 10 quanto eseguito sulla pila 11 fin dal 1992-1993?.
La risposta a tutte queste domande sta nella risposta di Gilberto Benetton a giornalista del Corriere: “L'asta richiedeva di rilevare il 30% di Autostrade, noi di Edizione volevamo il 4% e finimmo per prenderne il 18 perché oltre ai soci che condivisero con noi quel progetto — Fondazione Crt, Generali, Unicredit, Abertis e Brisa — non si fece vivo nessun altro. Nessuno.”
Tradotto: tutti consideravano le autostrade una fregatura non certo per gli incassi ma per lo  stato pietoso delle infrastrutture che qualsiasi tecnico poteva  vedere a occhio nudo.
Quindi fatto il primo tour legale sono tornati al punto di partenza. Vale a dire che la faccenda si complica perché sostanzialmente la relazione Rosati-Losa-Valentini afferma (indirettamente) la responsabilità ANCHE dell'ANAS e quindi adesso la  questione andrà risolta dalle sentenze della magistratura in quanto  nell'affare chi cedeva ha fatto il “bidone” a chi comprava. Del resto con gli articoli  di Morandi e le opere eseguite nel 1992-1994 c'è poco da aggiungere o togliere: quelle tre pile avevano il “sistema stralli” completamente sfatti e da rifare. L'ANAS risparmiò ed anche  chi venne dopo si limitò a riscuotere i generosi pedaggi. Un classico italiano.

VOLTARSI INDIETRO LE MANICHE


Voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi. Sarà un bellissimo ferragosto: certamente. Stamattina più o meno alla stessa ora una donna di 30 anni è stata  investita “nei pressi del passaggio pedonale ” davanti alla Torre dei Caduti in Piazza Vittorio Veneto. Sarebbe in fin di vita. All'ospedale Papa Piovanni è scoppiato un incendio a terzo piano e “una giovane di 20 anni è morta, otto i pazienti intossicati e 67 quelli evacuati”. Speriamo sia finita li.
Sempre stamattina è arrivata la notizia che é morto (sabato scorsi) in seguito a un malore improvviso dopo un'uscita in bicicletta Matteo Sottocornola, 46 anni, docente universitario che viveva e lavorava a Cork. Aveva 46 anni e da tempo si era trasferito in Irlanda dove lavorava come professore alla Waterford Institute of Technology.  Era specializzato in silvicultura, come dimostrano le tante pubblicazioni citate nelle ricerche ufficiali di studenti di tutto il mondo.
Romano di Lombardia piange Alessandro Vezzoli, l'operaio edile di 28 anni, morto ieri per un gravissimo incidente sul lavoro accaduto a Milano. Giovedì, poco prima delle 8, il 28enne era al lavoro al piano -6 di un parcheggio sotterraneo, a Milano. Dal piano superiore i colleghi dovevano passargli un tondino di ferro che però, per ragioni ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, è sfuggito di mano trafiggendolo al capo. Vezzoli non indossava il caschetto obbligatorio ma tenendo conto di com'è fatto, non sarebbe servito a nulla. I famigliari e la compagna hanno autorizzato il trapianto degli organi. Ieri lunedi pomeriggio sono stati sepolti i due ragazzi della città, 21 e 18 anni, investiti da un 31enne curnese in una situazione ancora tutta da chiarire. Gli organi del giovane sono stati donati. Potremmo anche aggiungere la morte dell'ingegnere di 38 anni investito con la moglie da un'auto mentre erano in ferie a Terrasini, sempre nel fine settimana u.s.
Non puntiamo il dito accusatore contro nessuno ma nemmeno “facciamo finta che” siano cose che succedono perchè siamo in troppi, perché fa caldo, perché siamo stanchi, perché abbiamo abbassato la guardia in attesa delle ferie.
Tra le altre cose tre di queste persone le conoscevo  chi di più, chi di meno. Con il Sottocornola ci aveva anche lavorato per un rimboschimento in Valle Stabina:Olmo Ornica Valtorta.
Non puntiamo il dito accusatore contro nessuno: però c'è da voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi.