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DOPO UN ANNO DI CAMPAGNA ELETTORALE
SALVINI GETTA LA SPUGNA E CADE IL SUO GOVERNO
Sarà pur vero che –come dicono tutti intellettuali e democratici
mainstream- gli elettori hanno sempre ragione ma occorre anche la
necessaria coerenza di dargliela davvero (almeno stavolta…) la ragione.
Nel senso che se sarà vero che il 36% degli elettori italiani intendono
votare Salvini, che sia così e ne sopportino tutte le soddisfazioni
successive. Perché se quel che vediamo oggi – facciamo pure una tara di
dieci punti percentuali sui risultati potenziali del capitano – venisse
confermato dalle urne, non vedo perché sia tolta agli italiani la
soddisfazione di un governo fascio leghista. Gli elettori vanno messi
– anzi: schiaffati- davanti alla responsabilità delle loro scelte.
Intanto che si godono il ReI, il RdC, la PdC, Quota 100, la
disoccupazione al 9,9% perché non dovrebbero essere contenti di pagare
3,2 punti di più di IVA?. Saranno contenti di pagare 540euro di tasse
in più: perché togliere loro questa soddisfazione? (...)
VIADOTTO MORANDI UN ANNO DOPO
REQUIEM
Il primo agosto i tre periti incaricati dal gip Angela Maria Nutini
hanno depositato la loro perizia sul crollo di una pila del viadotto
Morandi per l'incidente probatorio. 72 pagine predisposte dagli
ingegneri Gianpaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini. È quanto è
stato prodotto a seguito di mesi di sopralluoghi tra Genova e Zurigo,
di analisi compiute da università italiane e da esperti svizzeri. E di
esami delle parti del ponte rimaste in piedi in particolare lo stato di
salute del reperto 132, il punto di connessione fra lo strallo e
l'antenna della pila 9, che secondo gli esperti avrebbe ceduto per
primo: nei trefoli, si legge, c'è «uno stato corrosivo di tipo
generalizzato di lungo periodo, dovuto alla presenza di umidità di
acqua e contemporanea presenza di elementi aggressivi come solfuri,
derivanti dello zolfo, e cloruri».
Nel dossier sono esaminate anche alcune debolezze nella realizzazione
iniziale del ponte nel 1964-1967. Parte di queste fragilità erano già
state segnalate dallo stesso progettista, Riccardo Morandi, all'inizio
degli anni Ottanta. (...)
VOLTARSI INDIETRO LE MANICHE
Voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi. Sarà un bellissimo
ferragosto: certamente. Stamattina più o meno alla stessa ora una donna
di 30 anni è stata investita “nei pressi del passaggio pedonale ”
davanti alla Torre dei Caduti in Piazza Vittorio Veneto. Sarebbe in fin
di vita. All'ospedale Papa Piovanni è scoppiato un incendio a terzo
piano e “una giovane di 20 anni è morta, otto i pazienti intossicati e
67 quelli evacuati”. Speriamo sia finita li.
Sempre stamattina è arrivata la notizia che é morto (sabato scorsi) in
seguito a un malore improvviso dopo un'uscita in bicicletta Matteo
Sottocornola, 46 anni, docente universitario che viveva e lavorava a
Cork. Aveva 46 anni e da tempo si era trasferito in Irlanda dove
lavorava come professore alla Waterford Institute of Technology. Era
specializzato in silvicultura, come dimostrano le tante pubblicazioni
citate nelle ricerche ufficiali di studenti di tutto il mondo. (...)
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DOPO UN ANNO DI CAMPAGNA ELETTORALE
SALVINI GETTA LA SPUGNA E CADE IL SUO GOVERNO
Sarà pur vero che –come dicono tutti intellettuali e democratici
mainstream- gli elettori hanno sempre ragione ma occorre anche la
necessaria coerenza di dargliela davvero (almeno stavolta…) la ragione.
Nel senso che se sarà vero che il 36% degli elettori italiani intendono
votare Salvini, che sia così e ne sopportino tutte le soddisfazioni
successive. Perché se quel che vediamo oggi – facciamo pure una tara di
dieci punti percentuali sui risultati potenziali del capitano – venisse
confermato dalle urne, non vedo perché sia tolta agli italiani la
soddisfazione di un governo fascio leghista. Gli elettori vanno
messi – anzi: schiaffati- davanti alla responsabilità delle loro scelte.
Intanto che si godono il ReI, il RdC, la PdC, Quota 100, la
disoccupazione al 9,9% perché non dovrebbero essere contenti di pagare
3,2 punti di più di IVA?. Saranno contenti di pagare 540euro di tasse
in più: perché togliere loro questa soddisfazione?
Non si comprende bene se i pompieri in azione per salvare la
legislatura vogliano salvare “la Patria” oppure il proprio seggio
parlamentare (anzi: lo si comprende benissimo…) ma gli italiani vanno
messi davanti alla loro doppiezza: quella di avere eletto una
maggioranza nella quale uno dei soci mette in votazione la mozione di
fiducia al premier che ha scelto e –assieme all'altro socio- ha sempre
votato per costruire un paese meno democratico.
Ancora in questi giorni e queste ore migliaia di italiani –del
Sud!!!- fanno selfies a migliaia con Salvini. Potremmo capire un selfie
con chi gli ha dato il RdC. No: fanno selfies con chi vuole l'autonomia
e l'immediato strangolamento del Meridione. Anzi: di due terzi del
paese per farli contenti affamati disoccupati reddituali di
cittadinanza.
La faccenda è che questo governo sostanzialmente è una copia con una
netta deriva fascio leghista dei governi precedenti. La sostanza dei
suoi unici provvedimenti sta nell'ampliamento di quello che ieri era il
REI. Non c'era bisogno di creare il RdC: bastava ampliare il ReI e
stavano tutti un pochino meglio ma sempre senza lavoro. Anche truccando
i conteggi degli occupati ragion per cui non si misurano le ore
lavorate ma i giorni. Per cui se io questo mese ho lavorato un
giorno sono un occupato: per 30 giorni.
Quota 100 è servita a svuotare gli uffici statali di gente che ormai li
dentro non capiva più nulla e sapeva fare anche meno. Lo stesso nelle
aziende: personale ormai con la testa perduta nell'oblio.
In oltre un anno di governo “del cambiamento” la riforma della
Giustizia per accelerare i tempi dei processi non è arrivata ed ha
contribuito a fare litigare la coppia. La Commissione d'inchiesta sui
crac bancari non è nemmeno mai nata. Il Decreto Legge impresa con le
norme a tutela dei rider e quelle per garantire l'occupazione negli
stabilimenti dell'ex Ilva, dell'ex Alcoa e per risolvere la vertenza
Whirlpool non è stato adottato.
Ci sono in giro 243 atti parlamentari tra Montecitorio e
Palazzo Madama che finiranno nel cestino. Tra questi c'è anche la
proposta M5s di un salario minimo fissato a 9 euro lordi l'ora per
tutti i lavoratori. La crisi di governo fa saltare però anche tutto il
lavoro portato avanti sul fronte delle autonomie per Lombardia, Veneto
ed Emilia Romagna, a cui in teoria la Lega avrebbe dovuto tenere più di
tutti. Così come finisce diventerà lettera morta tutto il lavoro
portato avanti al ministero dei Trasporti per arrivare alla revoca
delle concessioni ad Autostrade per l'Italia come conseguenza del
crollo del Ponte Morandi che ha provocato 43 morti il 14 agosto scorso.
Si fa il TAV e si continua a farlo in maniera criminogena come quasi
tutte le grandi opere in Italia col supporto dei soldi UE: ma altrove
le fanno meglio, meno costose, più rispettose dell'ambiente, meno
impattanti: chissà perché!?.
I rimpatri di clandestini sono stati meno di quelli del governo
Gentiloni e Renzi. Invece di lavorare per costruire maggiori o
semplicemente migliori rapporti coi paesi per rimpatriare i
rimpatriabili Salvini non ha mosso un dito. Basta scorre la cronaca
quotidiana per verificare come l'ordine pubblico nelle città non sia
curato: il personale delle (troppe) polizie italiane mentre prestano di
volta in volta una divisa al capitano ( e Mattarella sta zitto….) non
ha visto ne rinnovare il contratto, ne crescere di numero, ne un
migliore accasermamento. Il decreto sicurezza UNO non ha fatto altro
che buttare nelle piazze e nella sostanziale clandestinità non
meno di centomila persone e questa “è” la politica elettorale di
Salvini per tenere in ostaggio gli italiani con una emergenza pompata
inutilmente dai media retti dai direttori tv, in realtà la delinquenza
abituale e quella mafiosa e camorristica vedono ogni giorno episodi che
mostrano basso controllo del territorio.
Gli arrivi dei clandestini per vie tradizionali – quelli
“criminalizzati” delle poche ONG rimaste attive- sommati a quelli
che arrivano “quasi fai da te” superano quelli raccolti in mare dal
naviglio più eterogeneo di cinque o dieci volte. Ma quando
sono arrivati… si disperdono.
Sostanzialmente sull'altarino elettorale dell'incremento del debito
pubblico per dare RdC, PdC e quota 100 gli investimenti dello
stato sono stati bloccati perché quel 2,04%o c'è oppure no. Toninelli e
DiMaio sono i due cani da guardia che assieme a Tria hanno spostato le
poche risorse spendibili su tre provvedimenti che alla fine hanno
prodotto il magrissimo risultato dello zero, zero,1 percento di
incremento del prodotto lordo interno. Ma potrebbe essere anche sotto
lo zero visto i favori che Trump – amicone assieme a Putin della
coppia- sta comminando al mondo intero.
Finchè c'è il QE si va avanti sulla barca dei matti: le banche sono
piene di soldi ma non li prestano a imprese e li consegnano alla
BCE pagando perché li custodisca. A comuni province e regioni è stata
sottratta la cassa e centralizzate le risorse e all'Ue è stato anche
giocato lo scherzetto della moltiplicazione del Pil: certe opere o
lavori eseguito dai privati vengono conteggiati come PIL sia privato
che pubblico quando poi passano al pubblico. Costruire un ponte vuol
dire per la coppia che una prima volta è l'impresa a fare
PiL e poi quando il ponte passa al comune… diventa PiL prodotto dal
comune. Così si scavalca in parte il rapporto debito/ PiL.
Come si è anche cominciato a contare gli occupati non in base alle ore
lavorate ma in base ai giorni: ragion per cui se uno lavora in giorno
al mese, risulta occupato per l'anno intero. Lo fanno anche in
Germania: dice la coppia. Ma non gli faceva piuttosto ribrezzo la
Germania della Merkelona?
Quelli di Dio, Patria e Famiglia – il classi italiano impostore e
cattolico dai lumini a santi e morti e fiori al cimitero- danno
fiducia al capitano perché hanno compreso benissimo il peggio delle
leggi internazionali dell'economia: se sale lo spread beccano maggiori
interessi sui propri risparmi rispetto allo zero attuale.
Scriveva l'ISTAT: “A fine 2017 la ricchezza netta delle famiglie
italiane è stata pari a 9.743 miliardi di euro, 8 volte il loro reddito
disponibile. Le abitazioni hanno costituito la principale forma di
investimento delle famiglie e, con un valore di 5.246 miliardi di euro,
hanno rappresentato la metà della ricchezza lorda. Il totale delle
passività delle famiglie è stato pari a 926 miliardi di euro, un
ammontare inferiore, in rapporto al reddito, rispetto agli altri paesi.
Le attività finanziarie hanno raggiunto 4.374 miliardi di euro, in
crescita rispetto all'anno precedente; la loro incidenza sulla
ricchezza netta è risultata tuttavia inferiore a quella registrata in
altre economie”. Quei 4300 miliardi un conto è che rendano zero o
sotto zero altro conto se tornassero a rende il 4% o il 10% con lo
spread a 400, 500 e dio lo voglia.
A quelli di Dio, Patria e Famiglia importa zero dell'economia
nazionale, del lavoro dei figli, del costo della benzina, del prezzo
della polpa di pomodoro e del pacco di spaghetti: tanto loro
spendono solo per mangiare, magari c'hanno anche l'orto privato o
comunale, poco per la benza, accendono solo due stanze del
riscaldamento e gli restano i tichet delle medicine che scontano dal
reddito. Coi maggiori interessi che si beccano pagano anche
quello e amen.
Del resto un paese di vecchi si accontenta in attesa della morte e che
venga senza aver bisogno di una badante: basta stare un pomeriggio con
un gruppo di anziani per capire come ragionano quelli di Dio Patria e
Famiglia.
Siccome gli elettori hanno sempre ragione , meglio che si auto-vaccinano tutti e in massa e in fretta.
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VIADOTTO MORANDI UN ANNO DOPO
REQUIEM
Il primo agosto i tre periti incaricati dal gip Angela Maria Nutini
hanno depositato la loro perizia sul crollo di una pila del viadotto
Morandi per l'incidente probatorio. 72 pagine predisposte dagli
ingegneri Gianpaolo Rosati, Massimo Losa e Renzo Valentini. È quanto è
stato prodotto a seguito di mesi di sopralluoghi tra Genova e Zurigo,
di analisi compiute da università italiane e da esperti svizzeri. E di
esami delle parti del ponte rimaste in piedi in particolare lo stato di
salute del reperto 132, il punto di connessione fra lo strallo e
l'antenna della pila 9, che secondo gli esperti avrebbe ceduto per
primo: nei trefoli, si legge, c'è «uno stato corrosivo di tipo
generalizzato di lungo periodo, dovuto alla presenza di umidità di
acqua e contemporanea presenza di elementi aggressivi come solfuri,
derivanti dello zolfo, e cloruri».
Nel dossier sono esaminate anche alcune debolezze nella realizzazione
iniziale del ponte nel 1964-1967. Parte di queste fragilità erano già
state segnalate dallo stesso progettista, Riccardo Morandi, all'inizio
degli anni Ottanta.
Però secondo Autostrade le percentuali di corrosione riportate nella
tabella della perizia depositata oggi al Gip a Genova sul crollo del
ponte Morandi "confermano in realtà che la capacità portante degli
stralli era ampiamente garantita, come hanno dimostrato anche i
risultati delle analisi compiute dal laboratorio EMPA di Zurigo e
dall'Università di Pisa. Quindi, l'eventuale presenza di una
percentuale ridottissima di trefoli corrosi fino al 100% non può in
alcun modo aver avuto effetti sulla tenuta complessiva del ponte".
Fin qui l'ultima notizia laterale della morte dei 43 cittadini.
Il viadotto Morandi venne aperto al transito nel 1967. In buona
sostanza la relazione Rosati-Losa-Valentini conferma quanto già il
progettista Morandi evidenziò pochi anni dopo la messa in uso del
viadotto in una sua relazione del 1979 come è stato
documentato nel pezzo di pagina 799 del 04 settembre 2018. Per ragioni
costruttive tutti gli stralli della pila 12 (quella più ad est) vennero
rinforzati nel 1992-94 mentre per gli altri non venne fatto nulla. Nel
1999 il ponte verrà dato in concessione alla nuova società.
In buona sostanza i lavori di rinforzo sulla pila 11 dovevano essere
immediatamente replicati dall'ANAS anche sulle altre due pole: la
9 e la 10 ma probabilmente quando cominciò a circolare la voce
dell'intenzione di privatizzare le autostrade, l'ANAS pensò bene di
massimizzare i profitti riducendo le spese e finendo così per
consegnare al privato un viadotto con due pile ormai “a fine
vita”. Che grazie a dio è arrivata per una sola e nel 2018: se ci
si può consolare della riduzione del danno.
Nel 2018 la società privata aveva iniziato senza troppa fretta ed
entusiasmo i lavori di progettazione e di investimento per la messa in
sicurezza delle due pile ma prima di ferragosto c'è stato il crollo.
Certo è che dal 1994 al 1999 i lavori eseguiti alla pila 11 dovevano
essere fatti dall'ANAS immediatamente anche alle pile 9 e 10. Lo disse
lo stesso progettista Riccardo Morandi. Poi dal 1999 il “problema”
passa ad ASPI (vero: al tempo non si chiamava ancora così) ma come mai
il ministero di allora non pretese da ANAS per cinque anni e da
ASPI per gli altri 2017-1999=18 anni di replicare subito sulle pile 9 e
10 quanto eseguito sulla pila 11 fin dal 1992-1993?.
La risposta a tutte queste domande sta nella risposta di Gilberto
Benetton a giornalista del Corriere: “L'asta richiedeva di rilevare il
30% di Autostrade, noi di Edizione volevamo il 4% e finimmo per
prenderne il 18 perché oltre ai soci che condivisero con noi quel
progetto — Fondazione Crt, Generali, Unicredit, Abertis e Brisa — non
si fece vivo nessun altro. Nessuno.”
Tradotto: tutti consideravano le autostrade una fregatura non certo per
gli incassi ma per lo stato pietoso delle infrastrutture che
qualsiasi tecnico poteva vedere a occhio nudo.
Quindi fatto il primo tour legale sono tornati al punto di partenza.
Vale a dire che la faccenda si complica perché sostanzialmente la
relazione Rosati-Losa-Valentini afferma (indirettamente) la
responsabilità ANCHE dell'ANAS e quindi adesso la questione andrà
risolta dalle sentenze della magistratura in quanto nell'affare
chi cedeva ha fatto il “bidone” a chi comprava. Del resto con gli
articoli di Morandi e le opere eseguite nel 1992-1994 c'è poco da
aggiungere o togliere: quelle tre pile avevano il “sistema stralli”
completamente sfatti e da rifare. L'ANAS risparmiò ed anche chi
venne dopo si limitò a riscuotere i generosi pedaggi. Un classico
italiano.
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VOLTARSI INDIETRO LE MANICHE
Voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi. Sarà un bellissimo
ferragosto: certamente. Stamattina più o meno alla stessa ora una donna
di 30 anni è stata investita “nei pressi del passaggio pedonale ”
davanti alla Torre dei Caduti in Piazza Vittorio Veneto. Sarebbe in fin
di vita. All'ospedale Papa Piovanni è scoppiato un incendio a terzo
piano e “una giovane di 20 anni è morta, otto i pazienti intossicati e
67 quelli evacuati”. Speriamo sia finita li.
Sempre stamattina è arrivata la notizia che é morto (sabato scorsi) in
seguito a un malore improvviso dopo un'uscita in bicicletta Matteo
Sottocornola, 46 anni, docente universitario che viveva e lavorava a
Cork. Aveva 46 anni e da tempo si era trasferito in Irlanda dove
lavorava come professore alla Waterford Institute of Technology.
Era specializzato in silvicultura, come dimostrano le tante
pubblicazioni citate nelle ricerche ufficiali di studenti di tutto il
mondo.
Romano di Lombardia piange Alessandro Vezzoli, l'operaio edile di 28
anni, morto ieri per un gravissimo incidente sul lavoro accaduto a
Milano. Giovedì, poco prima delle 8, il 28enne era al lavoro al piano
-6 di un parcheggio sotterraneo, a Milano. Dal piano superiore i
colleghi dovevano passargli un tondino di ferro che però, per ragioni
ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, è sfuggito di
mano trafiggendolo al capo. Vezzoli non indossava il caschetto
obbligatorio ma tenendo conto di com'è fatto, non sarebbe servito a
nulla. I famigliari e la compagna hanno autorizzato il trapianto degli
organi. Ieri lunedi pomeriggio sono stati sepolti i due ragazzi della
città, 21 e 18 anni, investiti da un 31enne curnese in una situazione
ancora tutta da chiarire. Gli organi del giovane sono stati donati.
Potremmo anche aggiungere la morte dell'ingegnere di 38 anni investito
con la moglie da un'auto mentre erano in ferie a Terrasini, sempre nel
fine settimana u.s.
Non puntiamo il dito accusatore contro nessuno ma nemmeno “facciamo
finta che” siano cose che succedono perchè siamo in troppi, perché fa
caldo, perché siamo stanchi, perché abbiamo abbassato la guardia in
attesa delle ferie.
Tra le altre cose tre di queste persone le conoscevo chi di più,
chi di meno. Con il Sottocornola ci aveva anche lavorato per un
rimboschimento in Valle Stabina:Olmo Ornica Valtorta.
Non puntiamo il dito accusatore contro nessuno: però c'è da voltarsi indietro le maniche, anche noi bergamaschi.
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