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VI SPIEGO PERCHÉ
DEL DECRETO SICUREZZA BIS
IMPORTA ZERO AI CITTADINI
Se il normale
cittadino volesse leggere il decreto sicurezza bis (DSBIS) non ci
capirebbe nulla dal momento che è il solito copia incolla aggiungi
togli a precedenti provvedimenti ragion per cui adesso ci si chineranno
fiori di avvocati e burocrati e magistrati per trarre le debite sintesi
applicative. Non serve ai cittadini (tranne la parte più attenta alla
democrazia sostanziale del Paese) ma creerà ulteriore caos alla
magistratura visto che tratta argomenti molto “sensibili” politicamente
parlando.
Il DSBIS si compone di 18 articoli e si occupa di soccorso in mare e di
riforma del codice penale in particolare per quanto riguarda la
gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni. Nell’articolo
1 si stabilisce che il ministro dell’interno “può limitare o vietare
l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale” per
ragioni di ordine e sicurezza, ovvero quando si presuppone che sia
stato violato il testo unico sull’immigrazione e in particolare si sia
compiuto il reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
All’articolo 2 si prevede una sanzione che va da un minimo di 150mila
euro a un massimo di un milione di euro per il comandante della nave
“in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in
acque territoriali italiane”. Come sanzione aggiuntiva è previsto anche
il sequestro della nave. È previsto anche l’arresto in flagranza per il
comandante che compie il “delitto di resistenza o violenza contro nave
da guerra, in base all’art. 1100 del codice della navigazione”.
Se il sequestro della nave viene confermato, l’imbarcazione diventa di
proprietà dello stato, che potrà usarla o venderla, oppure distruggerla
dopo due anni dalla confisca. All’articolo 3 si modifica l’articolo 51
del codice di procedura penale per cui la procura distrettuale diventa
competente per tutte le indagini che riguardano il reato di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. All’articolo 4 si
prevede lo stanziamento di 500mila euro per il 2019, un milione di euro
per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per il contrasto al reato
di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e operazioni di
polizia sotto copertura. Si prevede anche lo stanziamento di più fondi
per il rimpatrio degli irregolari: 2 milioni di euro per il 2019 che
potranno aumentare fino a un massimo di cinquanta milioni di euro.
Dall’articolo 6 in poi il decreto si occupa della gestione dell’ordine
pubblico durante le manifestazioni di protesta e sportive: “Si
introduce una nuova fattispecie delittuosa, che punisce chiunque, nel
corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico,
utilizza – in modo da creare concreto pericolo a persone o cose –
razzi, fuochi artificiali, petardi od oggetti simili, nonché facendo
ricorso a mazze, bastoni o altri oggetti contundenti o comunque atti ad
offendere”. Sono previste aggravanti “qualora i reati siano commessi
nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico”.
Nelle manifestazioni pubbliche e aperte al pubblico è vietato l’uso dei
caschi o di qualsiasi altro dispositivo che renda irriconoscibile una
persona. All’articolo 7 si prevede di inasprire le pene per chi compie
una serie di reati: “Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale”,
“Resistenza a un pubblico ufficiale”, “Violenza o minaccia ad un corpo
politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti”,
“devastazione e saccheggio”, “Interruzione di ufficio o servizio
pubblico o di pubblica necessità”. Sono inasprite le pene per oltraggio
a pubblico ufficiale.
Di questo DSBIS frega nulla ai cittadini perché sostanzialmente
interessa tutta una serie di soggetti che normalmente non vengono
in contatto con certi problemi. Potrebbe importare a quella c.d. fauna
sportiva che delinque prima durante e dopo gli avvenimenti sportivi.
Potrebbe interessare a chi abitualmente va ai cortei di protesta
“armato” ma sappiamo bene come gli italiani, da bravi impostori
cattolici, alle manifestazioni preferiscono altre mete fatto salvo che
poi non rinunciano a quello che la loro categoria ottiene dalle
lotte… altrui. Manganellate comprese.
Il messaggio che trasmette questo DSBIS é quello di convincere la
gggente che tanto più sta in casa a farsi i fatti propri, meglio è per
loro e per tutti. Bravissimi se poi tengono la TV su RAI2. Ci pensa
semmai il capitano e quell’altro cretinetti avellinese, suo vassallo.
Inimmaginabile che quanto previsto a carico dei comandanti delle navi
ONG e non, sia applicabile alla gggente comune, tranne qualche
generoso marinaio siciliano. Gente comune che al massimo si limta a
fare un giro in battello sui lacs italiens o una “Sarnico Lovere senza
sarnaghera” oppure un’avventurosa Napoli-Ischia mordi e fuggi perché ad
Ischia la terra trema.
L’articolo 2 del decreto già in vigore è stato modificato nel corso
dell’esame in commissione: è stata introdotta una sanzione
amministrativa per il comandante che viola il divieto di entrare in
porto, si tratta di una somma che va da 150mila a un milione di euro.
Nel testo originale del decreto l’importo della sanzione era da 10mila
a 50mila euro.
Inoltre nella formulazione originaria del decreto-legge insieme al
comandante veniva sanzionato anche l’armatore e il proprietario della
nave. Mentre nel corso dell’esame della commissione questa parte è
stata modificata: armatore e proprietario pagano solo nel caso in cui
il comandante non è in grado di pagare la sanzione.
Nella nuova versione inoltre si precisa che l’illecito amministrativo
derivante dalla violazione dell’ordine impartito al comandante non
esclude l’applicazione delle pene previste dall’ordinamento giudiziario
quando si presuppone anche il reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Inoltre all’autore della violazione si
applica la confisca dell’imbarcazione, mentre nel decreto in vigore era
prevista la confisca solo nel caso in cui il reato fosse reiterato. Il
sequestro è disposto dal prefetto, inoltre è stato specificato che gli
oneri di custodia delle imbarcazioni sottoposte a sequestro cautelare
sono a carico dell’armatore e del proprietario della nave.
Insomma c’è pane e pietanza, molta pietanza, per gli avvocati piuttosto che soluzioni.
Ed a quale cittadino normale che è parte fondamentale della
gggente frega qualcosa che il comandante della nave che raccoglie i
naufraghi viene multato solo un milione di euro e la nave confiscata?
Tanto non tocca mica a loro.
A quanti cittadini potrebbe importare che non ci sono i presupposti di
urgenza e necessità previsti per l’uso di questo tipo di strumento
legislativo: i decreti infatti devono contenere misure di “immediata
applicazione” che riguardino un tema specifico e omogeneo?.
Oppure che il decreto legge non rispetta il requisito di omogeneità
della materia trattata perché contiene infatti articoli che riguardano
riforme del codice penale, della normativa sull’immigrazione, del
codice della navigazione, dell’ordine e della sicurezza?.
Detto questo però al cittadino il TG2 non fa sapere di uno dei cavalli
di battaglia del leader della Lega Matteo Salvini: i rimpatri dei
migranti irregolari. Già ad aprile si era accertato un ritmo
imbarazzante rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale: solo
19 rimpatri al giorno, contro i 20 fatti dal suo predecessore Marco
Minniti nel 2017. Secondo l’Eurostat siamo meno efficienti della
Grecia, ovvero un Paese che ha gli abitanti della Lombardia. L'Italia è
al sesto posto per ordini di espulsione dietro alla Francia (105.560),
Spagna (59.255), i nostri cugini greci (58.325), Germania (52.930) e
Polonia (29.375). Se poi confrontiamo il numero degli arrivi, quello
della popolazione stabile presente e quello degli espulsi
facciamo la solita figura di chi parla parla e straparla ma non lavora.
Salvini e il TG2 non faranno nemmeno sapere ne ai poliziotti,
penitenziari, carabinieri, finanzieri e militari e nemmeno al
cittadino che il loro contratto di lavoro è scaduto da oltre 200 giorni
e non c’è stata nemmeno una riunione tra ministro e sindacati. Per il
resto dei comuni mortali (non i dirigenti) i problemi sono molti:
dall’invecchiamento del personale, senza una buona politica di ricambio
generazionale; dalla coda contrattuale (quello già chiuso) che non
verra’ piu’ conclusa; dai fondi economici necessari per il
provvedimento di correzione del passato/recente riordino dei gradi; dai
fondi per pagare gli straordinari, compreso il personale di strade
sicure, dal parco mezzi che sta assieme anche col fil di ferro.
Va attentamente riflettuta questa frattura che viene ulteriormente
allargata dal DSBIS tra gli italiani come se il mondo fosse
diviso con un colpo d’accetta – di qua i buoni, di la i cattivi- mentre
proprio il grande numero di cittadini che circolano, vale a dire
sono in giro per il paese per lavoro turismo affetti o anche
semplicemente come perditempo, è il segno di libertà associazione
volontarismo che contrasta del tutto col disegno di far chiudere la
gente in casa prospettando un mondo di delinquenti che poi, in pratica,
non vengono combattuti perché se non rimpatri quelli che dovresti
rimpatriare (erano settecentomila secondo Salvini salvo poi ammettere
che sono meno di centomila), se non paghi chi fa ordine
pubblico, se lasci in giro per il paese una banda di sei giovani
che fanno 75 rapine in nove mesi senza che al tuo ministero NON sia
messa in piedi una task force per studiare il problema ed affrontarlo
lasciandolo solo in mano ai SINGOLI poliziotti magistrati, evidente che
non sei il ministro dell’interno ma sei solo un politicante da quattro
soldi che ne inventa una al mattino una al pomeriggio ed un’altra
di sera per far ballare i fantasmi.
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IL VENTO HA FATTO IL SUO GIRO
Claudio Piga: Una questione di “Terza F”: il verbo 'trullare'
Rispondendo interlinearmente ad Algido, scrivevo di un noto personaggio
dello zoo di Nusquamia: «Lui trulla e appesta l'aria». Secondo il
Sermonti questa del 'trullare' è voce onomatopeica: far rumore con
l'ano.(…) 'Trullare' dunque equivale a scoreggiare, e questa è
l'interpretazione che trovo nel commento del Sapegno a Dante.(…)
Vedi che alla fine basta poco per farlo confessare il custode delLa
Latrina di Nusquamia? Eccolo: Sennonché un mio amico latinista sostiene
— credo, per gioco — che 'trullare' significa, sì, far scoreggia, ma
più ancora. Infatti nel latino classico trulizare significa intonacare
un muro con la cazzuola: il che si fa ponendo sulla cazzuola un po'
dell'im pasto di calce e sabbia, che viene subito “sparato” sulla
parete da intonacare. A questo punto, 'trullare' significherebbe
scoreggiare — vero — ma, più ancora, scoreggiare e sparare insieme
merda liquida.
Che è quello che stiamo scrivendo del mestiere del custode delLa
Latrina di Nusquamia: “al rimboca de merda ol web”. Traduzione:
rinzaffa di merda il web.
Claudio Piga:Se lei(Algido) ha appena un po' di sagacia politica,
non dovrebbe sfuggirle che il gatto nutre l'ambizione di essere il king
maker, usando le sue cacate carte come soldati mercenari, al soldo di
questo o di quello, purché grande sia il fetore, purché il germe del
male attecchisca. Lui per sé non chiede niente, oltre tutto sa bene che
non può esporsi in prima persona. Ma il soldo della sua macchina da
guerra mercenaria è facile a dire quale sia: la possibilità di saziare
la sua debordante malignità.
Nella vita c'è chi arriva alla pensione con un'impresa produttrice dei
famigerati flayer pubblicitari senza chiedere la partita iva e il
codice fiscale assieme ad un socio che fa anche il sindaco del paese
dov'é nascosta l'impresa sormontato da un… aggetto siffredico. La
nasconde dentro un insospettabile negozio di fiorista del padre (a sua
insaputa) del socio. L'idea fa “verde” insomma. All'inizio appena
laureato al Poli di Milano era stato assunto da Adriano Olivetti poi
via via che quello declinava è passato a collaborare con l'Arnoldo
Mondadori per finire a raccattare conferenze improbabili sul latino rum
il greco rum e creare flayer in società col socio sindaco, senza
nemmeno immaginare qualche conflitto d'interessi in quel pasticcio tra
partita iva dimenticata e flayer. Adesso copia incolla le biografie
della matematiche nasone – vergini per altrui rifiuto- a motivare
l'intitolazione del teatro di Mozzo.
La vita la passano anche quelli che cominciano a lavorare facendo il
contadino e l'allevatore sia pure con un diploma (anzi due + una laurea
arrivata fuori tempo massimo), poi quella storia si interrompe di
brutto per via di due operai bergamaschi valligiani purosangue che
scappando dopo una rapina per andare a Rimini questi due autentici
purosangue padani si schiantano contro lo sfortunato allevatore
che ne esce massacrato. Il vento aveva fatto il suo giro. Il vento fa
il suo giro per tutti.
Luisa Gamba, sindaca di Curno a L’Eco di Bergamo: C'è il problema di
gente poco raccomandabile che frequenta l'Isolotto lungo il Brembo,
al confine con Ponte San Pietro. Soprattutto spaccio di droga. «Per
dare il colpo di grazia al fenomeno - chiarisce il sindaco Gamba-
stiamo lavorando a un grande parco che congiunga l'Isolotto, passando
per Treviolo, al Parco locale di interesse sovra comunale del Brembo
(Plis). Rendere il verde intorno al fiume fruibile ai cittadini e
controllato da guardie ecologiche sarebbe un deterrente a
frequentazioni delinquenziali». «Inoltre -continua Gamba -abbiamo
chiesto al Bim (Bacino imbrifero montano) un finanziamento per creare
delle passerelle ciclopedonali sui torrente Quisa e sul Lesina in
un'ottica di frequentazione diffusa dei nostri patrimoni naturali».
Questa storia del parco e del collegamento sulla passerella da Curno a
Ponte via Isolotto viene spacciata (a chi la beve) fin dai tempi
della giunta Morelli e questo testo del giugno 2017 –adesso siamo ad
agosto 2019: due anni dopo- non vede nuoversi nemmeno un filo d'erba.
Anzi pare che ne vedremo delle belle visto che il progetto di massima
fatto approntare apposta dalla giunta Gamba… finisce in via Brembo
contro il sedime dell'ex cava Cavagna-Regazzoni.
Bella poi l'idea di “para-militarizza- re” l'Isolotto per
metterlo sotto controllo delle guardie ecologiche quale un deterrente a
frequentazioni delinquenziali. Ottimo per le madamine.
Per come (mal)trattano le associazioni e i cittadini “non ossequienti”
proprio la Serra prima e la Gamba adesso – bisognerebbe chiedere un
parere al GS Marigolda che sono riuscite a sfiancarlo nonostante abbia
retto per mezzo secolo decine di amministrazioni comunali.
C'è in questo ragionamento della sindaca Gamba una tale deriva prossima
al salvinismo che fa paura. Il problema NON è perché l'Isolotto è un
“altra Rogoredo” ma basta mandarci le guardie ecologiche volontarie.
Vale a dire avere capito tutto.
Piuttosto Ponte san Pietro si domandi come mai il suo centro storico è diventato quel che é diventato.
Algido. “Ed ecco la pensata: denunciare (e chiedere un risarcimento di
2 milioni di Euro) il PD (nella persona del suo Coordinatore, Massimo
Conti) per aver semplicemente fatto un manifesto apposto in vetrina
che, tra l'altro, cavalcava il botta e risposta già in atto da
settimane (o da mesi in modo carsico) tra il Sindaco e lui stesso, che
voleva l'intervento (Hotel e Centro commerciale) in Via Fermi. La causa
venne persa malamente dall'operatore (essendo basata sul niente, ci
manca solo che un Partito non possa dire la sua sulla più grande
operazione immobiliare della storia di Curno, con un edificio a 24
piani tra l'altro), che però poi disse di essere stato consigliato a
farlo.Da chi e perchè? non lo disse e io faccio delle ipotesi:1) se è
vero quello che una delle tante voci anonime all'interno della
amministrazione raccontò, cioè di risate, qualcuno disse brindisi, alla
notizia della denuncia potrebbe essere stato consigliato da qualcuno
della maggioranza di allora. Non lo so e non sono sicuro che sia così.
Di certo il PD si stava accreditando come soggetto in crescita e
affidabile e dava fastidio all'operatore che tentò quella che il
magistrato definì “Lite Temeraria” se ricordo bene, una richiesta
spropositata finalizzata a indebite pressioni (una vetrina del PD,
magari di gusto dubbio, ma perfettamente lecita, per 6 giorni con un
risarcimento di 2 milioni di Euro).
Altra ipotesi (la mia ipotesi) è questa. denunciare il partito di
opposizione in modo forte per ottenere due risultati, zittirlo (cosa
che non riuscì) e mandare un messaggio anche alla maggioranza (ora
martello l'opposizione, ma la prossima botta potrebbe essere per voi).
Quando si dice che la sfortuna qualche volta aiuta!. Altrimenti sarei
stato accusato di averci messo mano perché se a Curno grandina,
sicuramente la colpa è del sottoscritto che ha suggerito con una
delazione anonima al buon dio di fare grandinare sui bravi
amministratori indigeni. Questa storia è maturata in un periodo in cui
spendevo la maggior parte del mio tempo tra traumatologie e “officine”
di recupero. Col senno di poi direi che le cose sono andate.
L'”operatore” o chi per lui dopo di lui mi pare abbia ottenuto i
13 ambiti di trasformazione del TS1. Che mi pare valgano qualcosa di
più di due milioni (di euro). O no?
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BAMBINI inCARCERATI
Basta leggere le due paginette per le iscrizioni mensa scolastica
2019/2020 e annusare il metodo che sta sotto l'idea del servizio e dei
rapporti coi cittadini in merito che… sono cavoli loro. Che
vogliono di più? Possono iscrivere il figlio perfino via cellulare e
quindi…?! Gli amministratori non gli alunni pasteggianti. Già
l'idea di mettere i polli in batteria –perdono: gli alunni insieme
davanti al tavolo del mangiare- con tanto di assistente (a pagamento…)
con davanti piatti confezionati altrove ed arrivati a Curno magari
farebbe venire da star male a qualcuno ma siccome siamo il paese bello
da vivere, basta vedere il menù perfetto sotto il profilo
nutrizionale che ti vien voglia di sgranocchiare ol griol.
Tradotto: l'acetosel la che purtroppo c'è solo in primavera perché poi
va in bordo. Tradotto: fiorisce e fa i semi e diventerebbe im-
mangiabile.
Per questa maggioranza l'UOMO è un ingranaggio che deve adattarsi al
meglio nell'organizza zione stabilità dall'amministra zione.
Dev'esserlo la famiglia. Un numero. Un piatto un codice fiscale. Una
password.
Si legge: I vostri pasti arriveranno a mensa come fossero stati appena cucinati!. Va bene.
Poi 'ste ragazzini li vedi belli pasciuti –non plasmoniani ma già
colesterolici e diabetici- gettarsi famelici addosso a cartocci di
patatine cotte per la ventisettesima volta nello stesso olio di palma
piuttosto che bleah! quel che c'è di perfetto nel piatto confezionato
ad arte post contratto centenario con bando internazionale. No:
triennale e bando sostanzialmente regionale.
Meglio abituarli da piccoli: così quando diventano grandi faranno meno
fatica. Doposcuola comunale: così s'arrab biano subito dal titolo.
Leggiamo l'avviso: “Dall'anno scolastico 2018/2019 per le classi prime
(in realtà ci sono anche le seconde…) di entrambi i plessi della scuola
primaria di Curno sono disponibili solo 27 ore di lezione con due
pomeriggi (il lunedì e il mercoledì). È stata eliminata l'opzione di 30
ore di lezione con 5 rientri pomeridiani. Per venire incontro alle
esigenze delle famiglie che desiderano o necessitano mantenere lo
schema orario con 5 pomeriggi, l'Amministrazione Comunale ha ideato il
progetto “OLTRE la SCUOLA”, proponendo attività educative integrative
che si svolgeranno negli altri tre pomeriggi (martedì, giovedì e
venerdì), dalle ore 14.10 alle ore 15.40, con possibilità di usufruire
del servizio mensa al termine delle lezioni alle ore 13.10”.
Traduzione. Siccome i bambini delle classi prime avranno liberi 3
pomeriggi (martedì, giovedì e venerdì) come da decisione del consiglio
di istituto assunta senza consultare nemmeno il permesso della sindaca
Gamba e dell'assessora Rota (che si sono arrabbiate assai l'anno scorso
quando è iniziata questo nuovo orario), il Comune replicherà la
proposta di tenere nei tre pomeriggi e per un'ora e mezza delle
attività integrative di educazione musicale, lingua inglese ed attività
ludiche-teatrali corporali. 4,5 ore alla settimana per 4 settimane (18
ore) costeranno alle famiglie dei bambini di Curno 35 euro al
mese oppure 280euro per il blocco ottobre-maggio.
Ovviamente quando ci saranno questi tre pomeriggi, i bambini potranno
usufruire anche del servizio mensa dalle 13,10 (che prevede anche la
presenza di un assistente). Il motivo dell'iniziativa è duplice:
consentire ai genitori un'occu pazione per entrambi e dare una migliore
offerta educativa al bambino. Non siamo granche convinti ma siccome il
Brembo è sempre scorso verso valle prendiamo per buone le idee.
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