A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1068 DEL 06 AGOSTO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















CITTADINI DI SERIE A E SERIE B
UN GRUPPO DI 6 RAGAZZI HA COMPIUTO 75 RAPINE IN 9 MESI IN SEI REGIONI
ALTRI GRUPPI HANNO OPERATO NELLE RESTANTI.
UN AMERICANO PARTE DAGLI USA CON UNA BAIONETTA  NELLO ZAINO
ED ENTRA IN ITALIA SENZA CHE NESSUNO SE NE SIA ACCORTO.
POSSIBILE CHE A LIVELLO NAZIONALE NESSUNA ABBIA SENTITO
IL DOVERE DI METTERE IN PIEDI UNA TASKFORCE?
A CURNO IN SETTE MESI CI SONO STATI DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE
5 OMICIDI ED UNO TENTATO.
DI QUALCHE OMICIDA SI DICE NOME E COGNOME
DI QUALCUNA ALTRA SE NE TACE IL NOME RIGOROSAMENTE.
Dunque. Dunque la banda del peperoncino modenese in nove mesi aveva messo a segno in nove regioni differenti la bellezza di SETTANTASETTE rapine. Consoliamoci: solo tre in bergamasca, cos' le pie donne saranno contente. Probabile che a fine conteggio –se vogliamo fare i bottegai- si siano messi in tasca mezzo milione di euro. Ebbene finchè non c'è stata la strage di Corinaldo le forze dell'ordine prefetti e questori non si sono accorti di nulla. Ed anche nel caso di Corinaldo se non ci fosse stato un ragazzo della discoteca che raccoglieva “con un guanto per non inquinare- la bomboletta dello spray, probabile che anche quella volta l'avrebbero fatta franca e nel frattempo l'elenco delle rapine –chiamiamole “solo” così- è cresciuto di altri 25 colpi. (...)

FANNO TRE TURNI DI INCASSI AL GIORNO E SI LAMENTANO
Non avevamo visto male quando scrivevamo che il flusso turistico in città alta quest'anno sembrava essere diminuito rispetto all'estate precedente e se risponde al vero l'allarme dei bottegai… l'abbiamo indovinata. Non c'è niente da fare: se vuoi vendere qualcosa di sfatto e brutto, alla fine l'imbroglio balza evidente anche agli orbi che transitano di corsa trainando rumorosissime valige rotellate badando a non essere investite dalle migliaia di veicoli che alla faccia dei divieti passano dappertutto. Il bello è che sono al 99% auto dei negozi che vengono “di corsa” ad ogni ora a portare un oggetto da vendere al turista e che manca in negozio. C'è la moglie del ristoratore di piazza vecchia che arriva puntualmente col suo volvo  a metà strada tra il bus e il suv. C'è il furgone che viene a raccogliere i fondi di caffè di un famoso coffe-shop da 2 euro la tazza che  arriva puntualmente a mezzogiorno. Ci sono centinaia di moto parcheggiate sui marciapiedi perché in cento anni nessun sindaco è riuscito a  creare un parcheggio per le moto.(...)

MALTRATTARE IL VERDE.
DOVE NON C'ERA RIUSCITA NEMMENO LA LEYLACIAGA' C'E' RIUSCITA LA NEO ASSESSORA MARCHESI
Dove non c'era riuscita neppure la su augusta predecessora Leyla Ciagà, c'è riuscita la sua successora Marzia Marchesi. Parlo degli arredi verdi di città alta. Parlo della fioritura lungo la scala che conduce al Salone delle Capriate. Città Alta ha due porte: Piazza Mercato delle Scarpe dove arrivano le valanghe turistiche della funicolare bassa e Colle Aperto dove approdano i bus privati del turismo di rapina la la triplice Linea 1. C'è un solo aggettivo per definire  questi due spazi che –come detto- sono le “porte di Città Alta”: fanno pietà e misericordia. In Colle Aperto c'è l'angolo del giardino della Crotta chiuso pressapoco da una recinzione  che ci sono ma non vorrei esserci da qualche mese (otto? dieci?)  in attesa che qualcuno metta in sicurezza il muro che regge il terrapieno. In Piazza Mercato delle Scarpe c'è tutto nudo e crudo: palazzi scrostati, vasi di fiori privati che fanno pena, macchine parcheggiate sempre dappertutto. In Piazza Vecchia invece quest'anno i giardinieri comunali sono riusciti, sotto l'ardita guida della neo assessora a compiere il delitto perfetto:  sono riusciti nel fare essiccare anche le fioriture lungo lo scalone. Madre natura e l’uomo l’hanno fatta rifiorente per molti mesi: se capita al Comune di Bergamo, dopo un mese caputt. Non c'era mai riusciti neppure l’attila Tentorio . Qualche anno compariva anche una fioritura nell'angolo di NE ma quest'anno nisba. Fatto fuori anche il verde di Piazza Mascheroni residuale del settembre 2018. Nuovo assessore nuovo corso?. Ormai ci stiamo convincendo che in due assessorati del Comune di Bergamo – verde e  ellepi- bisogna usare l'accetta.















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





















CHISSA COME S'ARRABBIA L'ING.CLAUDIO PIGA!


SULL'ARGOMENTO
TORNEREMO CON UN INTERVENTO
AD HOC






GRAFICO DA MEMORIZZARE
PER SEMPRE


























































































































































CITTADINI DI SERIE A E SERIE B

Dunque. Dunque la banda del peperoncino modenese in nove mesi aveva messo a segno in nove regioni differenti la bellezza di SETTANTASETTE rapine. Consoliamoci: solo tre in bergamasca, cos' le pie donne saranno contente. Probabile che a fine conteggio –se vogliamo fare i bottegai- si siano messi in tasca mezzo milione di euro. Ebbene finchè non c'è stata la strage di Corinaldo le forze dell'ordine prefetti e questori non si sono accorti di nulla. Ed anche nel caso di Corinaldo se non ci fosse stato un ragazzo della discoteca che raccoglieva “con un guanto per non inquinare- la bomboletta dello spray, probabile che anche quella volta l'avrebbero fatta franca e nel frattempo l'elenco delle rapine –chiamiamole “solo” così- è cresciuto di altri 25 colpi.  “Dagli approfondimenti dei carabinieri del Nucleo operati­vo di Ancona affiora una con­correnza feroce con le altre bande ma anche una sorta di rispetto reciproco, alla manie­ra di certi clan criminali. «So­no state intercettate anche conversazioni— osserva il gip — dalle quali è emerso che, in determinate situazioni, nono­stante la rivalità, i gruppi han­no avuto un reciproco “rispet­to”, agendo senza ostacolare l'azione delittuosa altrui e sud­dividendosi tacitamente il ter­ritorio» . Dopo: però. Dopo che i buoi scappati di stalla scorazzavano per mezza Italia da nove mesi senza che nessuno nemmeno lo immaginasse.
Eppure il problema che le bombolette spray anti aggressione fossero delle armi potenziali è sul tappeto da almeno un decennio, subito dopo il permesso alla libera vendita da una decreto di Maroni. Ed a sollevare il problema era stato il portavoce dell'Anfp ( Associazione nazionale funzionari di Polizia) Girolamo Lacquaniti. Non uno qualsiasi intervistato al bar.

Pochi giorni or sono scrivevamo a proposito del delitto di Roma.
In Italia ci sono 110mila carabinieri (2017), della Polizia non abbiamo trovato nessuna informazione ma dovrebbero essere 110mila. La Guardia di Finanza dovrebbe essere composta da 63mila (2018). I vigili urbani in tutta Italia dovrebbero essere 70 mila poi ci sono i vigili del fuoco (30mila), le guardie carcerarie (38mila). Secondo i dati di Federsicurezza e Censis nel 2017 il settore della vigilanza privata propriamente detta contava su 1.594 imprese per un totale di 64.443 dipendenti.
Fatto questo quadro davanti alla tragedia di Roma  quello che non si dice sui giornali mainstream è che sia l'uccisione del brigadiere che l'incappucciamento e la fotografia e la diffusione dell'americano arrestato denunciano chiaramente una grave mancanza di professionalità delle forze dell'ordine. Forze dell'ordine perché -per come sono andate le cose in base alla narrazione finora conosciuta-  la tragedia sarebbe successa anche  se al posto di un carabiniere ci sarebbe stato un poliziotto.
Professionalizzare un esercito di mezzo milione di persone, almeno nella parte fondamentale, non è  una cosa semplice ma certo è che non si può nemmeno invocare la banalità salviniana.
La Fiat ha rischiato di chiudere molte volte perché non ne fu capace. O non lo volle: chissà.
In un esercito di mezzo milione di persone dove 499.999 fanno il loro dovere, la notizia la fa quell'UNO che compie la cazzata. E' sempre stata così nei cosiddetti “ordini”: dai preti alle suore agli impiegati dello stato. E ovviamente le forze dell'ordine che noi insistiamo a mettere tutte insieme: pubbliche e private. Nel caso di Roma di cazzate ne sono state fatte troppe.
Tra le altre cose, al netto della pseudo polemica dei giornali per i quali non si comprende mai la sequenza dei fatti (tranne l'esigenza di macinare pagine), la vicenda romanda sta li a dimostrare come ci sia stata una complessiva sottovalutazione del caso da parte della coppia di carabinieri, così come appare sconcertante che uno parta dagli USA con una baionetta nel bagaglio per fare un “viaggio turistico” in Italia e nessuno –negli USA ed agli aeroporti di Roma- trovi quest'arma (di metallo…). Il messaggio è che in Italia potresti arrivare con quello che vuoi. Alla faccia dei terroristi ISIS che arriverebbero –secondo la destra italiana- coi barconi degli immigrati pagando la “tariffa taxi” alle ONG europee.
Non si può accettare e tacere il fatto che “l'unica vittima è il brigadiere”.
Uno non viene in Italia armato di baionetta taglientissima per mangiare avocado ed anguria.
Il quadro che viene fuori non è quindi SOLO quello del fatto di cronaca in se ma emergono tutta una serie di “mi faccio i cazzi miei” ragion per cui le armi vanno e vengono dall'America; due carabinieri affrontano degli spacciatori-consumatori come se quelli fossero delle vecchiette sdentate e zoppe che si sono rapinate; un altro carabiniere che benda gli occhi all'arrestato con una maglietta senza nemmeno pensare che sia vietato e infine  ecco  un altro carabiniere che deve avere pensato: faccio una foto, la metto in rete e poi c'ho centomila like.
Insomma un andare avanti tanto al pezzo e ANCHE stavolta c'è scappato il morto, c'è scappata una gravissima violazione dei diritti di un arrestato che finora (lunedi primo mattino quando scriviamo questo pezzo 30 luglio) non ha nemmeno avuto l'accusa di omicidio.
Purtroppo nulla di nuovo sotto il sole. Che sia un cantiere edile dove si lavora tanto al tocco che sia un controllo per strada alla fine  restano una vedova e una pensione da pagare. Voltiamo pagina fino alla prossima.

Non è finita.
Il 13 aprile di quest'anno una  donna in auto travolge colpevolmente in sequenza due ciclisti sulla via Lecco dalle parti dell'autoscuola Baffo. Muore subito un 60enne  mentre un 16enne morirà qualche giorno dopo. I cittadini hanno subito notato il silenzio della nostra amministrazione comunale nei confronti dei due ammazzati di via Lecco –bastavano quattro righe di condoglianze sulla pagina web- e si sono convinti di come le nostre madamine adottino due pesi e due misure a seconda del sesso ragion per cui una moglie ammazzata dal marito incautamente maritato merita una panchina ri-dipinta di rosso con improbabili versetti di poesia da strapaese oltre una gran cassa mediatica mentre due maschi, uno giovanissimo ed uno adulto, morti ammazzati per una “svista” di un'automobilista donna neanche un RIP.  Poi si è notato come non ci fosse la sindaca Gamba alla manifestazione di solidarietà che FIAB-Padalopolis hanno posto in essere per ricordare i due ciclisti travolti da una signora di probabile importanti relazioni (infatti di lei non si sa nulla e nemmeno è stata arrestata. Messaggio: puoi ammazzare due ciclisti importante che ti mostri contrita).
Domenica mattina un  giovanotto curnese di 33 anni –col nome esattamente indicato sui giornali- ha investito di proposito due ragazzi di 18 e 21 anni della città con cui pare abbia avuto una discussione  fuori una discoteca prossima all'Oriocenter. Una di quelle mirate dalla banda modese.  Quello di 21 anni –tra l'altro legato a Curno per via del lavoro presso Cisalfa- è morto e l'altro è in coma irreversibile.

Mettendo in sequenza temporale i fatti,  a febbraio c'è stato l'omicidio di Marisa Sartori, colpita a morte da Ezzeddine Arjoun (per fortuna si salvò la  sorella di Marisa). L'omicida nord africano è stato sbattuto in centinaia di prime pagine e la vicenda sembra conclusa con la  pitturazione della panchina rossa in piazza del comune. Ci fu un gran suonar di trombe.
A metà aprile una potentissima madama curnese investe due ciclisti –Maurizio Besana e Giorgio Oddi- ammazzandoli MA nessuno fa il nome e l'amministrazione dimentica perfino un RIP sulla pagina web del comune.
L'altro ieri mattina presto un giovanotto curnese carico di alcool –Matteo Scapin- investe ed ammazza un giovanissimo Luca Carissimi e ne manda un altro –più giovane ancora: Matteo Ferrari-  in coma e il suo nome viene  messo in prima pagina.

In questi episodi il cittadino si rende conto di stare in uno “stato sfaldato” dove non esiste una linea comune che di fronte ai problemi si muova prima di tutto col debito anticipo per evitare le tragedie conseguenti e poi si rende conto che  se hai dei santi in paradiso te la passi  meglio di chi non ne ha (di santi).

FANNO TRE TURNI DI INCASSI AL GIORNO E SI LAMENTANO

Non avevamo visto male quando scrivevamo che il flusso turistico in città alta quest'anno sembrava essere diminuito rispetto all'estate precedente e se risponde al vero l'allarme dei bottegai… l'abbiamo indovinata. Non c'è niente da fare: se vuoi vendere qualcosa di sfatto e brutto, alla fine l'imbroglio balza evidente anche agli orbi che transitano di corsa trainando rumorosissime valige rotellate badando a non essere investite dalle migliaia di veicoli che alla faccia dei divieti passano dappertutto. Il bello è che sono al 99% auto dei negozi che vengono “di corsa” ad ogni ora a portare un oggetto da vendere al turista e che manca in negozio. C'è la moglie del ristoratore di piazza vecchia che arriva puntualmente col suo volvo  a metà strada tra il bus e il suv. C'è il furgone che viene a raccogliere i fondi di caffè di un famoso coffe-shop da 2 euro la tazza che  arriva puntualmente a mezzogiorno. Ci sono centinaia di moto parcheggiate sui marciapiedi perché in cento anni nessun sindaco è riuscito a  creare un parcheggio per le moto. Le biciclette sono abbandonate ad ogni cantone sotto gli occhi attenti dei proprietari (con quel che costano quelle bici!). Verde e arredi sono ridotti in cenere e se si pensava che la nuova assessora facesse meglio della sua infausta predecessora, ci siamo ben presto ricreduti tutti. I muretti stradali in  Borgo Canale antistanti la casa di una prole di un famoso magistrato in pensione è curatissima che non vi dico. Non si è compreso bene ma quest'anno sono finalmente riusciti a buttare fuori da piazza vecchia pure l'Orobie Ultra Trail.
Non pensiamo che i negozianti di città alta debbano piangere dal momento che sono abituati ad avere l'incasso degli studenti, quello dei mordi e fuggi, quelli serali d'inverno e d'estate  hanno finalmente messo le mani anche sulle manifestazioni sulle mura e pertanto… hanno in mano tutto loro e pure si lamentano. Il lamento del coccodrillo. Senza contare che pure i consumatori avrebbero qualcosa da dire circa la qualità del servizio, l'atteggiamento e la professionalità di negozianti e camerieri, la qualità del pranzo servito, il gelato col dolcificante che ti fa schittare al cesso, il caffè a due euro in piedi, il cesso a 0,70 euro.
«Stiamo pensando — conclude uno dei negozianti più in vista — ad una shopping card da promuovere in occasione dei Maestri del Paesaggio e ad altre promo­zioni in un'ottica di sostenibi­lità degli accessi». Non si sa se ridere o piangere davanti  questa cultura.

MALTRATTARE IL VERDE.
DOVE NON C'ERA RIUSCITA NEMMENO LA LEYLACIAGA' C'E' RIUSCITA LA NEO ASSESSORA MARCHESI

Dove non c'era riuscita neppure la su augusta predecessora Leyla Ciagà, c'è riuscita la sua successora Marzia Marchesi. Parlo degli arredi verdi di città alta. Parlo della fioritura lungo la scala che conduce al Salone delle Capriate. Città Alta ha due porte: Piazza Mercato delle Scarpe dove arrivano le valanghe turistiche della funicolare bassa e Colle Aperto dove approdano i bus privati del turismo di rapina la la triplice Linea 1. C'è un solo aggettivo per definire  questi due spazi che –come detto- sono le “porte di Città Alta”: fanno pietà e misericordia. In Colle Aperto c'è l'angolo del giardino della Crotta chiuso pressapoco da una recinzione  che ci sono ma non vorrei esserci da qualche mese (otto? dieci?)  in attesa che qualcuno metta in sicurezza il muro che regge il terrapieno. In Piazza Mercato delle Scarpe c'è tutto nudo e crudo: palazzi scrostati, vasi di fiori privati che fanno pena, macchine parcheggiate sempre dappertutto. In Piazza Vecchia invece quest'anno i giardinieri comunali sono riusciti, sotto l'ardita guida della neo assessora a compiere il delitto perfetto:  sono riusciti nel fare essiccare anche le fioriture lungo lo scalone. Madre natura e l’uomo l’hanno fatta rifiorente per molti mesi: se capita al Comune di Bergamo, dopo un mese caputt. Non c'era mai riusciti neppure l’attila Tentorio . Qualche anno compariva anche una fioritura nell'angolo di NE ma quest'anno nisba. Fatto fuori anche il verde di Piazza Mascheroni residuale del settembre 2018. Nuovo assessore nuovo corso?. Ormai ci stiamo convincendo che in due assessorati del Comune di Bergamo – verde e  ellepi- bisogna usare l'accetta.