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USA:VADO IN FERIE IN ITALIA CON LA BAIONETTA
In Italia ci sono 110mila carabinieri (2017), della Polizia non abbiamo
trovato nessuna informazione ma dovrebbero essere 110mila. La Guardia
di Finanza dovrebbe essere composta da 63mila (2018). I vigili urbani
in tutta Italia dovrebbero essere 70 mila poi ci sono i vigili del
fuoco (30mila), le guardie carcerarie (38mila). Secondo i dati di
Federsicurezza e Censis nel 2017 il settore della vigilanza privata
propriamente detta contava su 1.594 imprese per un totale di 64.443
dipendenti.
Insomma siamo vicini ai 500mila poliziotti con varie divise in giro per
il Paese rispetto a una popolazione di 60,34 milioni di abitanti cui
vanno aggiunti non meno di 4-5 milioni di turisti e clandestini.
Insomma 65 milioni.
Abbiamo una consolazione, anzi due. L'Italia è uno Stato militarizzato quasi quanto la Turchia.
(...)
Fatto questo quadro davanti alla tragedia di Roma quello che non si
dice sui giornali mainstream è che sia l'uccisione del brigadiere che
l'incappucciamento e la fotografia e la diffusione dell'americano
arrestato denunciano chiaramente una grave mancanza di professionalità
delle forze dell'ordine. Forze dell'ordine perché -per come sono andate
le cose in base alla narrazione finora conosciuta- la tragedia sarebbe
successa anche se al posto di un carabiniere ci sarebbe stato un
poliziotto.
Professionalizzare un esercito di mezzo milione di persone, almeno
nella parte fondamentale, non è una cosa semplice ma certo è che non
si può nemmeno invocare la banalità salviniana.
La Fiat ha rischiato di chiudere molte volte perché non ne fu capace. O non lo volle: chissà.
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USA:VADO IN FERIE IN ITALIA CON LA BAIONETTA
In Italia ci sono 110mila carabinieri (2017), della Polizia non abbiamo
trovato nessuna informazione ma dovrebbero essere 110mila. La Guardia
di Finanza dovrebbe essere composta da 63mila (2018). I vigili urbani
in tutta Italia dovrebbero essere 70 mila poi ci sono i vigili del
fuoco (30mila), le guardie carcerarie (38mila). Secondo i dati di
Federsicurezza e Censis nel 2017 il settore della vigilanza privata
propriamente detta contava su 1.594 imprese per un totale di 64.443
dipendenti.
Insomma siamo vicini ai 500mila poliziotti con varie divise in giro per
il Paese rispetto a una popolazione di 60,34 milioni di abitanti cui
vanno aggiunti non meno di 4-5 milioni di turisti e clandestini.
Insomma 65 milioni.
Abbiamo una consolazione, anzi due. L'Italia è uno Stato militarizzato quasi quanto la Turchia.
Non arriviamo al livello della Russia, ma lo siamo più del Kazakhstan.
La Russia é il Paese più militarizzato del mondo, con 564,6 poliziotti
attivi ogni 10mila abitanti. Poi viene la Turchia e poi l'Italia con
467,2. Il fatto che veniamo subito dopo, e tutto sommato a poca
distanza, da Paesi che hanno qualche difficoltà con la democrazia
potrebbe inquietare. E, in effetti, dà molto da pensare anche perché
nella classifica dei Paesi con il maggior numero di forze dell'ordine
in relazione alla popolazione non ci sono solo specchiate democrazie
occidentali, ma molti sono Stati autoritari, che hanno bisogno di un
intenso uso della forza per mantenere l'ordine pubblico.
Non è il caso dell'Italia, certamente, dove, probabilmente, il numero
degli addetti è influenzato dal fatto che fino al primo gennaio del
2017 avevamo ben 5 forze di polizia, poi ridotti a 4 con la “fusione”
tra il Corpo Forestale dello Stato e i Carabinieri, che ha fatto
transitare 7mila agenti da un comando all'altro per effetto della
riforma Madia della pubblica amministrazione.
Il numero è alto anche perché siamo l'unico Stato, almeno in Europa,
con un corpo militare addetto esclusivamente ai reati finanziari: la
Guardia di Finanza che, infatti, è un corpo staccato dagli altri con i
propri comandi e i propri vertici. Generalmente ad occuparsi di reati
finanziari sono divisioni della “normale” polizia di Stato.
Fatto questo quadro davanti alla tragedia di Roma quello che non
si dice sui giornali mainstream è che sia l'uccisione del brigadiere
che l'incappucciamento e la fotografia e la diffusione dell'americano
arrestato denunciano chiaramente una grave mancanza di professionalità
delle forze dell'ordine. Forze dell'ordine perché -per come sono andate
le cose in base alla narrazione finora conosciuta- la tragedia
sarebbe successa anche se al posto di un carabiniere ci sarebbe
stato un poliziotto.
Professionalizzare un esercito di mezzo milione di persone, almeno
nella parte fondamentale, non è una cosa semplice ma certo è che
non si può nemmeno invocare la banalità salviniana.
La Fiat ha rischiato di chiudere molte volte perché non ne fu capace. O non lo volle: chissà.
In un esercito di mezzo milione di persone dove 499.999 fanno il loro
dovere, la notizia la fa quell'UNO che compie la cazzata. E' sempre
stata così nei cosiddetti “ordini”: dai preti alle suore agli impiegati
dello stato. E ovviamente le forze dell'ordine che noi insistiamo a
mettere tutte insieme: pubbliche e private. Nel caso di Roma di cazzate
ne sono state fatte troppe.
Tra le altre cose, al netto della pseudo polemica dei giornali per i
quali non si comprende mai la sequenza dei fatti (tranne l'esigenza di
macinare pagine), la vicenda romanda sta li a dimostrare come ci sia
stata una complessiva sottovalutazione del caso da parte della coppia
di carabinieri, così come appare sconcertante che uno parta dagli USA
con una baionetta nel bagaglio per fare un “viaggio turistico” in
Italia e nessuno –negli USA ed agli aeroporti di Roma- trovi quest'arma
(di metallo…). Il messaggio è che in Italia potresti arrivare con
quello che vuoi. Alla faccia dei terroristi ISIS che arriverebbero
–secondo la destra italiana- coi barconi degli immigrati pagando la
“tariffa taxi” alle ONG europee.
Non si può accettare e tacere il fatto che “l'unica vittima è il brigadiere”.
Uno non viene in Italia armato di baionetta taglientissima per mangiare avocado ed anguria.
Il quadro che viene fuori non è quindi SOLO quello del fatto di cronaca
in se ma emergono tutta una serie di “mi faccio i cazzi miei” ragion
per cui le armi vanno e vengono dall'America; due carabinieri
affrontano degli spacciatori-consumatori come se quelli fossero delle
vecchiette sdentate e zoppe che si sono rapinate; un altro carabiniere
che benda gli occhi all'arrestato con una maglietta senza nemmeno
pensare che sia vietato e infine ecco un altro carabiniere
che deve avere pensato: faccio una foto, la metto in rete e poi c'ho
centomila like.
Insomma un andare avanti tanto al pezzo e ANCHE stavolta c'è scappato
il morto, c'è scappata una gravissima violazione dei diritti di un
arrestato che finora (lunedi primo mattino) non ha nemmeno avuto
l'accusa di omicidio.
Purtroppo nulla di nuovo sotto il sole. Che sia un cantiere edile dove
si lavora tanto al tocco che sia un controllo per strada alla
fine restano una vedova e una pensione da pagare. Voltiamo pagina
fino alla prossima.
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LE DUE FOTO
Il fosso tracciato con precisione ruspaiola stava nei campo dietro il
centro commerciale (che si vede sullo sfondo). In quel momento
NON era stata edificata la zona artigianal commerciale di via
Lega Lombarda e nemmeno le casette a schiera di via Gandhi.
Correva più o meno l'anno 1995. Un bel giorno una famiglia rom italiana
decide di celebrare un matrimonio a Curno. Il comune era governato
dalla Lega, sindaco Bianchi e vicesindaco Pedretti. I ROM avevano
chiesto di disporre di quella vasta area. Scoppiò ovviamente un
grande casino e quel decisionista che era il Pedretti pensò bene fare
scavare un fossato lungo tutto il perimetro dell'area per impedire che
auto camper roulottes dei ROM vi affluessero. Figurarsi se i ROM che
erano sopravvisuti ad Hitler avessero qualche timore per un... fossato
che venne presto riempito per creare il passaggio. Ben contenti che di
entrate ce ne fosse una sola così si sentivano sicuri da eventuali
"attacchi" di malintenzionati dall'esterno. Una telefonata del questore
e del prefetto misero in riga sia il sindaco che il Pedretti. La festa
ROM durò tre giorni, il bruciore di stomaco (ci andai invitato) per la
cucina leggermente sapida mi durò una settimana e il fossato restò come
monumento alla sapienza lombarda.
La foto del gruppo di persone é quella di un gruppo di pensionati
aderenti al primigenio Gruppo Anziani e Pensionati immortalati sul
viadotto dell'asse interubano in costruzione (1997) sul Brembo.
Trattasi della canna a nord. La canna sud non era ancora stata
iniziata. In quegli anni si usava che i nonni del GAP assieme ad
altri cittadini ed anche gli alunni delle scuole facessero visita a dei
siti interessanti. Per esempio il cantiere dell'asse interubano che
-adesso non lo descriviamo- suscitò moltissima curiosità. Ci andammo
due volte: finita la prima canna e finite le due canne. In sostanza
ogni ponte (sono due) sono come due tubi con delle ali costruiti in un
pezzo UNICO lungo ciascun 550 metri. Per esempio visitarono anche un
centro per il trattamento e la confezione della frutta a Merano oppure
il mega macello di Pegognaga. Lo scopo di questi viaggi e visite era di
far conoscere come si facevano le cose sia agli anziani che ai
ragazzini. Anche perchè erano gli anni in ncui il sistema stava
prendendo orientamenti inimmaginabili anni precedenti. Poi qualcuno
decise che anziani e ragazzini erano già troppo intelligenti e sapevano
tutto. Finchè un giorno alla professoressa che narrava a un ragazizno
che il pane si fa con la farina e la farina si fa col frumento quello
rispose: allora seminando il pane cresce altro pane o frumento? La
professoressa pare si sia gettata nel fiume dal viadotto de qio.
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