|
|
|
|
LA SETTIMANA NERA DI SALVINI
E IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE
Dalla Commissione europea al Russiagate, dall’autonomia alle ipotesi di
rimpasto: al leader leghista non ne è andata una giusta, negli ultimi
sette giorni. E adesso arriva la legge di bilancio. Dov’è finito il
tocco magico?
Autonomia? Sì ma senza la scuola. Rimpasto? Ok, ma Trenta e Toninelli
non si toccano. Russiagate? Il leader della Lega deve riferire in
Parlamento. Se la crisi di governo doveva essere il ricatto perfetto
per consentire a Salvini di prendersi quel che voleva, qualcosa non ha
funzionato. Anzi, a dirla tutta, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio non
sono mai sembrati così fermi e tranquilli nel rintuzzare le sparate
dell’alleato di governo, quasi avesse smesso di fare paura, quasi
abbiano smesso di giudicare credibili le sue minacce, quasi abbiano la
certezza che non c’è nessuna finestra elettorale prima dell’autunno.
Non più, perlomeno. (...)
CURNO E' UN PAESE DI RICCHI
BUTTA VIA I SOLDI O LI REGALA
Altri migliaia di euro buttati (o regalati a metà?).
Il trapezio tra via Fermi, Marconi, Mascagni e Donizetti é li da vedere
(compresa l'orribile strettoia che costringe la via Marconi a senso
unico) per capire come si programma l'abuso del territorio a Curno e di
come si sprecano e regalano soldi che andrebbero al comune. Cioè ai
Curnesi.
Fu la Lega che volle trasformare gran parte del trapezio, dopo le varie
operazioni democristiane stile topo nel formaggio lungo il primo tratto
di via Marconi (e varrebbe la pena verificare gli ultimi 50 anni di
proprietà dei vari lotti per capire se si sia trattato di un topo nel
formaggio oppure di una lottizzazione abusiva). C'è anche un
bell'esempio di come una villetta di due piani si possa fare diventare
di uno: basta fare un deciso riempimento di terreno et voilà scompare
un piano. Magari è scomparsa anche la relativa volumetria sotto la
ripiena?. Risulta che a suo tempo ci fosse lo studio anche di un
geometra leghista consigliere comunale ed assessore (non è quello che
pensate voi, malfidenti!) . (...)
|
|
|
|
|
Sul
portale dell'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei
Ministri è disponibile la graduatoria dei progetti presentati
nell’ambito del bando Sport e Periferie del 15 novembre 2018, approvata
con DPCM del 13 giugno 2019. Vi abbiamo dato una lettura.
La graduatoria include, così come previsto dal paragrafo 11 del Bando,
gli interventi oggetto di finanziamento e gli interventi non finanziati
con l’indicazione del punteggio totalizzato.
Sono pubblicate, inoltre:
• elenco delle richieste di contributo che non sono
state ammesse in quanto non hanno conseguito il punteggio minimo di 40
punti, come previsto dal paragrafo 8 del bando, calcolato su quanto
dichiarato dal soggetto proponente e a seguito della valutazione
tecnica da parte della Commissione;
• elenco delle richieste di contributo non risultate
ammissibili, a seguito dell’istruttoria amministrativa effettuata
dall’Ufficio, in relazione all’importo del contributo richiesto, cosi
come previsto dal paragrafo 11 del bando e delle richieste escluse
dalla procedura in relazione alla sussistenza della causa di esclusione
di cui al paragrafo 9 lettera e);
• elenco delle richieste di contributo escluse dalla Commissione e, pertanto, non valutate.
Bene leggendo i tre elenchi NON si trova il Comune di Curno mentre p.e.
si trova il Comune di Mapello (che ha la stessa popolazione di noi e si
prende 100mila euro). Nel frattempo il Comune di Curno è alle prese di
una rognosa e costosa ristrutturazione del CVI2 dove è prevista
la FOLLE spesa di 250mila euro per il rifacimento del campo di calcio
(della serie: tu Comune ci devi mettere 250mila euro altrimenti io
giocatore mi impalcio e mi rovino le mie lussuose scarpette da 250
euro).
Tra le altre cose NEPPURE le due società sportive curnesi hanno presentato domanda per l’assegnazione e quindi…
Sarebbe utile che la sindaca Gamba spiegasse la situazione dal
momento che quei 72 milioni del 2018 sono anche dei… Curnesi.
|
|
LA SETTIMANA NERA DI SALVINI
EIL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE
Dalla Commissione europea al Russiagate, dall’autonomia alle ipotesi di
rimpasto: al leader leghista non ne è andata una giusta, negli ultimi
sette giorni. E adesso arriva la legge di bilancio. Dov’è finito il
tocco magico?
Autonomia? Sì ma senza la scuola. Rimpasto? Ok, ma Trenta e Toninelli
non si toccano. Russiagate? Il leader della Lega deve riferire in
Parlamento. Se la crisi di governo doveva essere il ricatto perfetto
per consentire a Salvini di prendersi quel che voleva, qualcosa non ha
funzionato. Anzi, a dirla tutta, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio non
sono mai sembrati così fermi e tranquilli nel rintuzzare le sparate
dell’alleato di governo, quasi avesse smesso di fare paura, quasi
abbiano smesso di giudicare credibili le sue minacce, quasi abbiano la
certezza che non c’è nessuna finestra elettorale prima dell’autunno.
Non più, perlomeno.
A voler fare i complottisti, si potrebbe dire che le registrazioni
all’hotel Metropol siano uscite con un tempismo perfetto, poco prima
della metà di luglio, giusto in tempo per far desistere Salvini
dall’idea di far cadere il governo prima della legge di bilancio, per
tornare al voto e prendersi tutto, o per farla fare da un governo
tecnico a guida Pd - Cinque Stelle e cannoneggiarlo a dovere
dall’opposizione. Missione fallita, ed è la prima volta dal 4 marzo
dello scorso anno che Salvini deve registrare, suo malgrado, una
deviazione dal percorso che si era immaginato.
Per Salvini, lo spettro sono tagli e tasse che aumentano anziché
diminuire. E non sarà semplice, in quel caso, prendersela con l’Europa,
coi mercati, coi migranti o coi Cinque Stelle
E invece eccolo qua. A masticare amaro per l’elezione di Ursula von der
Leyen, dalla cui elezione la Lega si è sfilata all’ultimo,
contraddicendo la posizione ufficiale del governo italiano. A
rinunciare ad avere un leghista in commissione - doveva essere
Giorgetti, sarà presumibilmente Moavero. A difendersi dai rimproveri
pubblici di Giuseppe Conte, uno che il Capitano ha sempre considerato
alla stregua di un passacarte, se non peggio. Nemmeno gli è riuscito di
adombrare il sospetto di un ribaltone: appena ha parlato di liason
europea tra Pd e Cinque Stelle, è arrivata la sparata di Di Maio sul
“Partito di Bibbiano” e la risposta dei democratici, sotto forma di
querela. Niente da fare: né elezioni, né ribaltone.
Il brutto arriva adesso, però. Perché con l’autunno arriva una legge di
bilancio che sarebbe riduttivo definire difficile anche se Salvini non
avesse promesso la flat tax, con 23 miliardi di clausole di
salvaguardia da disinnescare e una Commissione coi fucili spianati -
ancora Juncker e Moscovici, peraltro: la von der Leyen entra in carica
a gennaio - che non accetterà una crescita di deficit e debito. Per
Salvini, lo spettro sono tagli e tasse che aumentano anziché diminuire.
E non sarà semplice, in quel caso, prendersela con l’Europa, coi
mercati, coi migranti o coi Cinque Stelle. Dopo un po’ gli alibi
finiscono e i capri espiatori pure.
Francesco Cancellato
|
|
CURNO E' UN PAESE DI RICCHI
BUTTA VIA I SOLDI O LI REGALA
ltri migliaia di euro buttati (o regalati a metà?).
Il trapezio tra via Fermi, Marconi, Mascagni e Donizetti é li da vedere
(compresa l'orribile strettoia che costringe la via Marconi a
senso unico) per capire come si programma l'abuso del territorio a
Curno e di come si sprecano e regalano soldi che andrebbero al comune.
Cioè ai Curnesi.
Fu la Lega che volle trasformare gran parte del trapezio, dopo le varie
operazioni democristiane stile topo nel formaggio lungo il primo tratto
di via Marconi (e varrebbe la pena verificare gli ultimi 50 anni
di proprietà dei vari lotti per capire se si sia trattato di un topo
nel formaggio oppure di una lottizzazione abusiva). C'è anche un
bell'esempio di come una villetta di due piani si possa fare diventare
di uno: basta fare un deciso riempimento di terreno et voilà scompare
un piano. Magari è scomparsa anche la relativa volumetria sotto la
ripiena?. Risulta che a suo tempo ci fosse lo studio anche di un
geometra leghista consigliere comunale ed assessore (non è quello che
pensate voi, malfidenti!) .
In teoria la Lega prometteva di costruire niente-poco-di-meno che
l'ospizio ma poi alla fine della fiera l'opera sociale prevista
divenne un centro sportivo privato la cui approvazione rimase a cavallo
tra la giunta Morelli e la successiva giunta Gandolfi. Restò libero la
parte verso ovest, dove il proprietario coltiva ortaggi a km zero
e va a venderli senza SF in Largo Vittoria dove notoriamente c'è anche
un fruttivendolo normale con negozio.
Adesso su questo spazio di 4.775 mq verranno edificati
2.518 mc di residenza per 839 mq di /una dozzina di?)
appartamenti e 1000 mq verranno ceduti al Comune come parcheggi ed
aiuole a disposizione in teoria di tutti i Curnesi ma in pratica sono
opere di esclusivo utilizzo degli abitanti di quel comparto.
Il consigliere di minoranza Locatelli chiese conto all'ass. Conti del
come perché quando quel lotto era divenuto edificabile e come mai fosse
terreno vergine divenuto edificabile e Conti rispose in consiglio che
(1) quel terreno era già edificabile (come detto sopra) e (2) gli oneri
derivati dalle nuove costruzioni sarebbero serviti alla costruzione del
sottopasso pedociclabile alla ferrovia da via Mascagni alla
Esselunga.
Noi scrivemmo a suo tempo che l'idea era senza costrutto dal
momento che proprio li ci passa(no) una o due MAXI canne
dell'acquedotto della città di Bergamo provenienti dai pozzi di via
Dalmine che arrivano alla palazzina di fronte alle uscite carrali della
Esselenga dove stanno delle pompe per pompare l'acqua potabile nei
serbatoio di Città Alta se non addirittura quello di via Vetta-via del
Sole a ovest di san Vigilio.
Nella convenzione tra Comune e privato INVECE c'è scritto che “in
sostituzione del sottopasso alla ferrovia in Via Mascagni l'Amminis
trazione comunale ha individuato quale standard strategico l'intervento
di realizzazione della nuova pista ciclabile lungo via Marconi e di
manutenzione straordinaria di quella esistente lungo via Zaccagnini
secondo gli studi di fattibilità già forniti all'opera tore”.
Il tutto per una spesa prevista di 110.700 euro (senza iva) e
“nel caso in cui l'opera pubblica individuata superi la somma di euro
110.700,00 (iva esclusa) l'Amministrazione comunale valuterà
l'eventuale rimodulazione della stessa e/o eventuali integrazioni della
spesa”.
Speriamo che quella rimodulazione non significhi che se l'opera costa di più interviene pure il Comune.
Prosegue la convenzione: Qualora l'importo per la realizzazione
dell'opera pubblica dovesse risultare inferiore rispetto alla somma
sopra indicata (euro 110.700,00) l'Amministrazione provvederà ad
individuare ulteriori lavori a carico dell'opera tore sino al
raggiungimento della somma concordata”.
Anche se non si comprende bene cosa significhi quell'”even tuale
rimodulazione della stessa e/o eventuali integrazioni della spesa” dei
110.700 euro (iva esclusa) anche stavolta davanti ai cittadini di Curno
prende il volo una grossa somma dal momento che siccome per parcheggi,
sistemazione stradale, marciapiedi interni all'operazione sono previsti
costare 157.869 euro mentre per la pista pedo ciclabile via
Marconi e via Zaccagnini decollano altri 121.770 varrebbe la pena che
“almeno” venissero presentate le fatture di queste opere anziché
iscriverle ai prezzi di listino perché
(a) le opere di urbanizzazione primarie sono sos tanzialmente di esclusivo uso del blocco edilizio e
(b) lo sanno anche i sassi che i prezzi reali sono assai inferiori a quelli del listino edile.
Buonissimo (si fa per dire) poi “l'intervento di realizzazione della
nuova pista ciclabile lungo via Marconi e di manutenzione straordinaria
di quella esistente lungo via Zaccagnini secondo gli studi di
fattibilità già forniti all'operatore” proprio per la presenza della
strettoia tra via Marconi-Zaccagnini e dal fatto che la pista “dovrebbe
passare dal lato sud al lato nord della via Mar coni proprio all'altez
za della rotondina: in fondo se si investe un ciclista, c'è sempre
l'assicurazione…
Anche questo «pezzo» di pistasarà del tutto inutile (vedi quella
esistente su via Marconi: ci passano meno di venti bici al giorno)
perché hai voglia che la coppia Conti-Gamba riescano a passare sul
lotto di un signore con cui il Comune sta in lite da mezzo secolo per
raggiungere la strada campestre di la della Roggia Serio Grande sul
confine di Curnasco ed arrivare -lo dice la coppia Conti Gamba-all’ospe
dale Papa Giovanni..
Insomma c'è da mettersi le mani nei capelli un'altra volta.
|
|
Dunque
era una balla quella raccontata dalla giunta Gamba per bocca
dell’ass. Conti, peraltro più volte ripetuta, che si sarebbe fatto un
sottopasso pedociclabile alla ferrovia da via Mascagni alla Esselunga.
Sostanzialmente via Alene Basse come si chiamava un volta. Come è una
balla quella della pista pedociclabile lungo il fiume dall’ex frantoio
Benzoni all’Isolotto di Ponte san Pietro visto che il progetto di
fattibilità prevede arrivi solo in via Brembo, nei pressi dell’ex cava
Cavagna-Regazzoni.
Come fa venire a piangere leggere la convenzione del piano di
lottizzazione tra via Mascagni e Donizetti, del quale alla fine i
Curnesi ricavano una pista ciclabile che «va di qua e va di la» della
via Marconi proprio nel posto più pericoloso e non contenti arriva in
fondo a via Marconi ma non va di la perché ci sono mille ostacoli. Non
fisici ma ben più complicati.
Sarebbe ora che la giunta Gamba e l’ass. Conti facessero un bagno di
realismo umiltà sincerità e smettessero di regalare soldi alla
mpeculazione motivando opere pubbliche sostanzialmente inutili quando
non pericolose che finiranno... boh!?
|