A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1049 DELL'12 LUGLIO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















AUSTERITÀ? DAL 2008 AL 2018 ABBIAMO AUMENTATO DI 553 MILIARDI DI EURO IL DEFICIT (23% DEL DEBITO).GRAZIE ALLA CURA DI DRAGHI ABBIAMO RISPARMIATO 89 MILIARDI SUGLI INTERESSI DEL DEBITO PUBBLICO
Un Paese che negli ultimi anni ha visto l'eletto­rato passare massicciamente e in tempi sempre più brevi da un partito all'altro deter­minando una forte instabilità politica e, per dirla con Giuseppe De Rita, (che in questo campo è un maestro), un Paese di «rancorosi» e insoddisfatti, significa poche ma precise cose: a) che la politica (ma anche alcuni media) hanno dato una visione falsa e distorta della realtà creando uno storytelling riempito da una montagna di promesse difficil­mente realizzabili; b) che non hanno detto la verità agli italiani su quanto spende lo Stato per il welfare nazionale, sul fisco, sulla povertà e molte altre cose. Affermare ad esempio che rispetto al 1950 le disu­guaglianze sono aumentate non solo denota una ignoranza abissale della realtà di quei tempi ma an­che tanta furbizia demagogica, funzionale alle prò messe: «ti dico che stai male e io risolverò la tua si­tuazione: votami». (...)

OCCHIO NON VEDE CUORE NON DUOLE
Comune di Curno? Pneumatici d'oro. Il Comune di Curno sicuramen te c'ha il braccino corto quan do c'è da cercare un bravo professionis- ta (un architetto, un geome- tra, un avvocato, un dottore commer- cialista) ma quando deve  cambiare le gomme alla mitica Auris ibrida fortemen- te voluta dalla sindaca emeri- ta Serra  ed appioppata ai nostri vigili urbani (tanto i tagliandi costano un'inezia) non bada a spese. Quattro pneumatici estivi nuovi  (mon tati sui relativi cerchioni: cosa credevate!?) costeranno la bellezza di 390 euro iva com- presa. Gli italiani sono noti per due ragioni: sono tutti allenatori della nazionale di calcio e in fatto di automobili, altro che Marchionne. Basta una ricerca in rete per scopri- re che mentre il Comune di Curno paga per ogni gomma (montata sul cerchione, nev- vero) 97,5 euro iva compre- sa, in rete le possono trovare perfino a 60,36 euro conse- gnate a casa. Mettiamoci dieci euro di montaggio. Giusto così: bisogna risparmiare coi professionisti e scialare con le gomme della Auris. (...)

FIERA PROMOBERG
GORI E GAFFORELLI NON HANNO GRADITO
(...)
Resta significativo il silenzio dei due politici che sono meno collegati alla politica ed alle storie pregresse e penso che quel silenzio non derivi dal fatto che magari non sia stato scelto un professionista di loro fiducia e conoscenza. Forse comincia interrompersi qualcosa di quel “noi, nostri, il bene comune”. Chissà.
















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!























































































































































































AUSTERITÀ? DAL 2008 AL 2018 ABBIAMO AUMENTATO DI 553 MILIARDI DI EURO IL DEFICIT (23% DEL DEBITO).GRAZIE ALLA CURA DI DRAGHI ABBIAMO RISPARMIATO 89 MILIARDI SUGLI INTERESSI DEL DEBITO PUBBLICO

Un Paese che negli ultimi anni ha visto l'eletto­rato passare massicciamente e in tempi sempre più brevi da un partito all'altro deter­minando una forte instabilità politica e, per dirla con Giuseppe De Rita, (che in questo campo è un maestro), un Paese di «rancorosi» e insoddisfatti, significa poche ma precise cose: a) che la politica (ma anche alcuni media) hanno dato una visione falsa e distorta della realtà creando uno storytelling riempito da una montagna di promesse difficil­mente realizzabili; b) che non hanno detto la verità agli italiani su quanto spende lo Stato per il welfare nazionale, sul fisco, sulla povertà e molte altre cose. Affermare ad esempio che rispetto al 1950 le disu­guaglianze sono aumentate non solo denota una ignoranza abissale della realtà di quei tempi ma an­che tanta furbizia demagogica, funzionale alle prò messe: «ti dico che stai male e io risolverò la tua si­tuazione: votami».
Diciamo la verità
Da una falsa immagine di povertà senza alcuna in­dagine di merito ma solo con la compilazione di «diari», nascono il Reddito di inclusione e gli 80 eu­ro di Renzi, e il Reddito di cittadinanza del M5S. Che dire poi dell'austerity: tutti contro la cattiva Europa che ci ha costretto a tirare la cinghia e alla cattiva Bce che governa la moneta con qualche riferimento an­che ai messianici vantaggi di una uscita dall'euro. Proviamo a fare qualche riflessione: 1) Austerity: in 11 anni, dal 2008 al 2018, periodo in cui tutti gridava­no contro l'austerity impostaci dalla matrigna Euro­pa, abbiamo fatto oltre 553 miliardi di nuovo debito pari al 23% circa di tutto il debito fin qui accumulato nonostante il «cattivo Draghi», solo negli ultimi sei anni, ci abbia fatto risparmiare oltre 89 miliardi su­gli interessi del mostruoso debito pubblico che pri­ma 0 poi, altro che l'Europa, ci toglierà la nostra au­todeterminazione. E per fortuna che c'era l'austerity se no quanto debito avrebbero fatto i vari governi? Quanto debito avremmo lasciato sul groppone dei nostri figli e nipoti?
I numeri
Nel 2007 il rapporto debito pubblico/Pil era leg­germente sotto il 100; oggi siamo al 133%, quindi pri­mo storytelling falso: non c'è mai stata l'austerity! 2) Secondo mantra: dobbiamo fare più spesa sociale per supportare la popolazione. E infatti nello stesso periodo la spesa a carico della fiscalità generale (meglio sarebbe dire a carico dei pochi che le tasse le pagano) è passata da 73 a 116 miliardi. Ben 43 miliardi di spesa strutturale in più! Un macigno per le finanze pubbli­che. La povertà è diminuita? Gli italiani sono più contenti? La risposta la si può ricavare dalla durata del feeling tra elettori e politica: Berlusconi, in meno di 9 anni, è passato da più del 3096 al 6,596 nonostante la pro­messa di dare a tutti 1.000 euro al mese di pensione e molto altro; Renzi è stato più rapido: nonostante gli 80 euro che ci costano 9,5 miliardi l'anno, la decontribuzione (altri 10 miliar­di), in meno di 4 anni dal 40% alle dimissioni. Genti- ioni nonostante l'ampliamento della quattordicesi­ma mensilità da meno di 2 milioni di soggetti a oltre 3,5 milioni, l'Ape social e altro (qualche miliardo di spesa) non ha avuto fortuna ed è durato poco più di un anno. IIM5S con le sue mirabolanti promesse di pensione di cittadinanza a 780 euro e reddito di cit­tadinanza per tutti, ci ha messo ancora meno pas­sando in poco più di un anno dal 3490 al 1796. Ora è il turno della Lega che punta molto sulla fiat tax. Ri­sultato: nonostante tutte le promesse di sussidi, as­sistenza e spese folli per la lotta alla povertà e din­torni, il popolo non ha gradito. 3) Ma il coro politico afferma che siamo un Paese oppresso dalle tasse e che vanno ridotte. È vero! Ma si dimentica di dire che a pagarle è solo il 4096 della popolazione che ne versa oltre il yo9& mentre il 6096 non solo non le paga, ma è anche totalmente a carico della collettività a partire dalla spesa sanitaria; quelli che pagano le tasse devono versare oltre 50 miliardi l'anno per pa­gare la sanità a quelli che le tasse non le pagano.
I dati sono semplici il 12,2896 degli italiani paga quasi il 6O96 di tutta l'Irpef mentre il 4696 ne paga solo il 2,62% cui si aggiunge un altro 14% che paga un Irpef inferiore alla spesa sanitaria prò capite (1.870 euro circa l'anno). Siccome si vuole ridurre le tasse non a tutti, ma solo ai cittadini con redditi fino a 55 mila euro, si dovrà tassare ancora di più quel 12,28. E infatti una parte consistente di politici storytelling pensa di tassare di più quelli che trainano l'econo­mia italiana additandoli, quando sono pensionati, come d'oro, aumentando il rancore e la rabbia dei votanti che prendono pensioni modeste e che odia­no chi è riuscito nella vita. Si dimentica però di dire che oltre la metà dei pensionati prenderà pure pen­sioni basse, ma non ha mai versato un euro, quindi brutto a dirsi ma mantenuti per tutta la loro vita. 4) Ma dire così non porta voti! Raccontare invece la storia dei 5,3 milioni di poveri assoluti (gente che non arriva alla seconda settimana del mese) e altri 9,4 milioni di poveri relativi (che arrivano a malapena alla terza settimana e che non si cu­rano perché non hanno i soldi) è un assist formidabile per gli assistenzialisti perché consen­te loro di promettere una pen­sione più alta, un reddito an­che se non si lavora e la chime­ra di un posto di lavoro che i navigator ti troveranno di sicu­ro.
Memoria storica
È così che dopo la riforma Brodolini del 1969 e le altre di stampo assistenziale che non hanno tenuto in alcun conto gli effetti economici e finanziari di­cendo esattamente come oggi «prima i diritti poi l'economia», siamo passati dal rapporto debito Pii del 5596 al 11696. Dopo il ciclo di serie riforme nel 2007 eravamo riusciti a riportare il rapporto al 99,7396 (oggi ci faremmo una firma) ma l'instabilità politica, le continue elezione e le conseguenti pro­messe lo hanno riportato all'attuale 13396.
Se il 2596 della popolazione italiana fosse davvero in povertà avremmo altro che i gillet gialli in piazza e milioni di richieste di Reddito di Cittadinanza anzi­ché meno di 1 milione (le accoglibili) per cui anche questo storytelling è falso ma porta molti voti. Quel­lo che sene invece è una politica davvero tale che dica la verità, una politica che deve studiare i nume­ri non ripetere i mantra, lavorare tanto (non in tele­visione ma nei ministeri) per semplificare la vita di imprese e lavoratori, correlare la scuola con l'econo­mia e proporre un'idea di Paese per i prossimi ven- t'anni. Ma forse questo porta pochi voti!

Alberto Brambilla
Itinerari Previdenziali

OCCHIO NON VEDE CUORE NON DUOLE



Comune di Curno? Pneumatici d'oro. Il Comune di Curno sicuramen te c'ha il braccino corto quan do c'è da cercare un bravo professionis- ta (un architetto, un geome- tra, un avvocato, un dottore commer- cialista) ma quando deve  cambiare le gomme alla mitica Auris ibrida fortemen- te voluta dalla sindaca emeri- ta Serra  ed appioppata ai nostri vigili urbani (tanto i tagliandi costano un'inezia) non bada a spese. Quattro pneumatici estivi nuovi  (mon tati sui relativi cerchioni: cosa credevate!?) costeranno la bellezza di 390 euro iva com- presa. Gli italiani sono noti per due ragioni: sono tutti allenatori della nazionale di calcio e in fatto di automobili, altro che Marchionne. Basta una ricerca in rete per scopri- re che mentre il Comune di Curno paga per ogni gomma (montata sul cerchione, nev- vero) 97,5 euro iva compre- sa, in rete le possono trovare perfino a 60,36 euro conse- gnate a casa. Mettiamoci dieci euro di montaggio. Giusto così: bisogna risparmiare coi professionisti e scialare con le gomme della Auris.

Spesa per la riparazione dell'impianto di raffrescamen- to presso la scuola G.Rodari alla ditta XXXX . Considera- to che è stato segnalato dalla ditta manutentrice una perdita nel circuito del  gas refrige rante dell'impianto di raffrescamento ubicato presso la scuola G.Rodari  e si  rende quin di necessario ed urgente procedere all'indi- viduazione e riparazione - del guasto con successiva ricari- ca del gas refrigerante è stata interpellata al riguardo la ditta XXX, in quanto ditta manutentrice e terzo respon- sabile  della centrale termica, la quale si è resa disponibile all'esecuzione dei lavori facen do pervenire un preventivo di spesa per  la somma comples- siva pari a € 1.207,80 Iva 22% compresa.
A me hanno insegnato che questo tipo di guasto é «tipico» un po’ come succede alle pensionate quando fanno il controllo della caldaia che c’eè sempre qualcosa di rotto da cambiare.
Una domanda: questo edificio NON ha una garanzia da parte della ditta costruttrice visto che ha funzionato un solo anno?

La «gallina dalle uova d’oro» (al secolo il CVI2) era stato chiuso  due settimane perché a detta del manifesto del comune c'erano della manutenzioni urgenti da effettuare. Ecco quindi la determinazione per il “servi- zio di manutenzioni varie presso il CVI2. Considerato che il Centro versa in condizioni manutentive appena sufficienti e che negli ultimi anni non sono stati effettuati interventi adeguati; Sentita l'azienda XXX che si è resa disponibile ad effettuare velocemente gli interventi necessari garantendo la chiusura dei lavori nonostante il periodo estivo; visto il preventivo di importo pari ad € 6.087,80 iva compresa, viene approvata la spesa per la manutenzione.
Noi pensavamo che quella chiusura di 15 giorni servisse a smontare la costruzione in legno mezzo centenaria che pare sia orribilmente fuorilegge e invece e si scopre che questi lavori costeranno ben seimila euro. Non pochi ma sono un inezia considerando il costo del complesso. Dov'era il Comune di Curno e la sua ineffabile giunta  -sindaca in testa col bandierone- nel NON accorgersi (in SETTE anni) che “il Centro versa in condizioni manutentive appena sufficienti e che negli ultimi anni non sono stati effettuati interventi adeguati”. Magari qualcuno s’incazza nel leggere una cosa del genere.

Determinazione a cura del responsabile settore urbanistica ambiente ecologia avente per  oggetto: appro- vazione report di gara per affidamento pro- gettazione esecutiva impianti meccanici nuova biblioteca comunale – ditta YYYY.
-richiamata la determinazione n. 59 del 4 febbraio 2019 per cui, in assenza di profes- sionalità tecniche adeguate nel settore, è stato affidato all'ing. D. A.  l'incarico per la progettazione, direzio ne lavori per la realizza- zione delle opere di completamento della nuova biblioteca comunale;
- rilevato, che si rende ora necessario affidare all'esterno, in assenza di professionalità tecniche adeguate nel settore, un incarico specialistico per la progettazione e direzio- ne lavori per la realizzazione degli impianti meccanici della nuova biblioteca comunale;
-ritenuto per quanto sopra di individuare, per ragioni di economicità in termini di tempi e costi di studio e relativa progettazione,una professionalità, quale quella dello studio YYYY in quanto professionista che ha collaborato alla redazione dello studio di fattibilità approvato con deliberazione G.C. n. 199 del 20 dicembre 2018 e pertanto ben a conoscenza di tutti i particolari costruttivi e progettuali;
- dato atto  che detto studio professionale non ha mai prestato la sua attività lavorativa a favore del settore Urbanistica Ambiente Ecologia e non è mai stato incaricato;
- determina  di impegnare, per le ragioni in premessa indicate e qui interamente richiamate, la spesa complessiva, (IVA inclusa) a favore dello studio YYYY della spesa di € 10.594,48 iva compresa.

Forse era in ferie e quindi stavolta la determinazione è non è compilata dal dirigente dell'ufficio lavori pubblici ma dalla  collega del settore urbanistica ambiente ecologia ma  se non leggiamo male c'è scritto che “lo studio YYYY in quanto professionista che ha collaborato alla redazione dello studio di fattibilità approvato con deliberazione G.C. n. 199 del 20 dicembre 2018 e pertanto ben a conoscenza di tutti i particolari costruttivi- progettuali” e poi che “detto studio professionale non ha mai prestato la sua attività lavorativa a favore del settore Urbanistica Ambiente Ecologia e non è mai stato incaricato” a  noi sembra una contraddizione visto che comunque ha lavorato per il Comune o un'opera del comune sia prima che dopo.

Il Comune ha pubblicato le tariffe per l’utilizzo degli impianti del CVI2. Sui costi unitari non diciamo nulla perché non siamo utilizzatori e quindi...
A noi pare che il buonsenso avrebbe dovuto consigliare di porre delle tariffe differenziate in base al giorno ed all’ora di utilizzo. Vale a dire una maggiorazione per esempio nei pre e nei festivi ed una drastica riduzione negli orari di morta per favorire una distribuzione nell’uso. Magari anche solo sperimentalmente per un anno. Ah! è impossibile: non è scritto nel contratto programma di Vivere Curno.

FIERA PROMOBERG
GORI E GAFFORELLI NON HANNO GRADITO


"Grazie, davvero grazie alle istituzioni»: fin qui siamo al messaggio formale, pronunciato ieri dai principali rappresentanti delle associazioni economiche bergamasche, nei confronti del sindaco Giorgio Gori, del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli e di quello della Camera di commercio Paolo Malvestiti. È mancato forse il seguito: «...grazie ancora, ma facciamo noi».
Le parole di rito delle associazioni e il silenzio assordante di Gori e Gafforelli hanno detto tutto, nella sala giunta di Largo Belotti.
Il sindaco e il presidente non hanno gradito affatto la mossa con cui Ascom e Confindustria, principali soci di Promoberg (contano l'una 6 voti e l'altra 5 su un totale di 20 nell'assemblea) si sono mosse ritrovando un'unità che mancava da tempo, per indicare, loro, un professionista da mettere alla guida di Promoberg. Lui è Fabio Sannino, giovedì il Cda della società della Fiera lo coopterà come consigliere in sostituzione dell'ex presidente Ivan Rodeschini. E lo eleggerà presidente: un ruolo «politico» assunto da una persona che annuncia però grande attenzione, in via obbligata, anche agli aspetti tecnici e contabili. Il curriculum, da commercialista e revisore legale, non si discute.
Ma non è Fabio Sannino, il punto della questione.
Solo tre giorni dopo l'arresto del direttore Stefano Cristini, Gori e Gafforelli, con il sostegno di Malvestiti, avevano dato la piena disponibilità al Cda di Promoberg per l'individuazione di un manager esterno, una sorta di «commissario» con la garanzia degli enti pubblici, per entrare in una quarantena che potesse rimettere ordine dopo una gestione che, al di là degli aspetti penali, lascia perplessi. La mossa a sorpresa è però arrivata l'11 luglio, quando Ascom e Confindustria, con il sostegno di tutte le altre associazioni socie, hanno comunicato di aver trovato un profilo adeguato, quello di Sannino. Il messaggio è stato chiaro: una soluzione con sostegno «politico» condiviso, meno tecnica.
Non uno straniero come magari immaginavano Gori e Gafforelli ma un uomo di casa. Uno dei nostri già liquidatore di Servitec srl, allora società partecipata dalla Provincia di Bergamo e che aveva messo a posto i problemi di Innowatio dopo la crisi della sua associata YouTrade, espulsa dal mercato elettrico nonostante avesse tra i suoi clienti le maggiori imprese bergamasche: Brembo, Siad, Colpack, Foppapedretti, Cotonificio Albini, Bennet, Fincantieri, Fiamm e Coca Cola Italia.
Il risultato è stato la riunione informale di ieri, in cui Sannino è stato presentato. Tutti hanno ringraziato le istituzioni per l'intervento e l'interesse dimostrato «in questa fase delicata». Il sindaco e Gafforelli non hanno pronunciato una parola, nemmeno per un saluto di rito.
La bufera ha riportato quindi unità d'intenti, anche tra realtà socio economiche che sul tema non dialogavano da tempo. Malvestiti ha ricordato la nascita di Promoberg. Oggi é amareggiato per la situazione, ma compiaciuto per la rapidità della soluzione con il “nostro” dottor Sannino». «Le istituzioni sono state decisive — secondo Stefano Scaglia, presidente di Confindustria —. Sottolineo che le associazioni si sono ritrovate, insieme, in questa fase difficile». Giovanni Zambonelli: «avremmo voluto azzerare subito il Cda. Ma qui bisognava salvaguardare il bene comune». Insomma una suonata della banda  d'accoglienza ma  a decibel contenutissimi.
Resta significativo il silenzio dei due politici che sono meno collegati alla politica ed alle storie pregresse e penso che quel silenzio non derivi dal fatto che magari non sia stato scelto un professionista di loro fiducia e conoscenza. Forse comincia interrompersi qualcosa di quel “noi, nostri, il bene comune”. Chissà.