A GUARDARE ALLE COLLINE PAGINA 1048 DELL'11 LUGLIO 2019
























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















NON C'E' GRANDE SPERANZA SE OCCORRE UN PICCOLO BLOG A RADDRIZZARE LE COSE.

Ovviamente la maggioranza e in particolare l'esercito di madamine che governano il comune smentiranno: ci avevamo già pensato e poi ci sono i tempi tecnici!. Un par di sfere signore mie!.
Il fatto è che questo BLOG ha pubblicato il SETTE luglio un pezzo in cui rifletteva sul fatto che tutto il casino combinato dalle sapientone che governano il comune: dalla sindaca Gamba, alla ex sindaca Serra,  alla segretaria comunale Criscuoli, alla dirigente Caligiuri in ordine alla vicenda della chiusura del CVI2 a seguito dei tempi persi e del metodo e modo adottato rischiavano (rischiano) di essere chiamate  alla violazione  dell'art. 340 codice penale relativo all'interruzione di pubblico servizio (il CVI2 chiuso ai cittadini).
Sicuramente quando hanno letto il pezzo hanno fatto un saltino sulla sedia –tipo quando molli un peto in sordina- ed hanno pensato bene di metterci una toppa alla svelta.  Toppa che  però potevano pensare di metterla PRIMA della pubblicazione dell'avviso di “il Centro Vivere Insieme 2 resterà chiuso dal 01.07.2019 al 14.07.2019 compresi per attività di manutenzione straordinaria” avvenuta sul sito  web comunale il 28 giugno. (...)















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





















C'é sempre qualcuno messo fuori dal coro


Se la scuola é un gratta e vinci



Splendida la classe dirgente bergamasca. Immaginatevi se tutti gli enti fossero così. Da esportazione in Sicilia?.


Non é il primo.
Meglio della pensione di cittadinanza.





























































































































































Sbaglieremo ma nella vicenda della riassegnazione del CVI2 attraverso una gara aperta a tutti (gli operatori potenziali) che contempli da una parte l'investimento del vincitore per la ristrutturazione del centro e dall'altra il pagamento di un affitto al Comune c'è di mezzo un terzo incomodo. Poiché il Comune parte dal principio che la gestione del CVI2 sia una normale attività economica da cui il gestore ne trae un vantaggio economico, allora c'è da mettere in conto che il GS Marigolda ha creato nel tempo una situazione di vantaggio per via dei suoi iscritti e di quelli non iscritti attirati dalla buona gestione e costi adottati. In parole semplici a nostro  avviso il gestore subentrante deve pagare al GS Marigolda anche il “maggior valore” del CVI2 derivante dal complesso di occasioni di guadagno che ha accumulato il gestore precedente.
Come se io fruttivendolo subentro nel negozio di un altro fruttivendolo rilevandone onerosamente l'attività: devo pagare l'avviamento commerciale.
La faccenda nel caso si ingarbuglia maggiormente perché vero che chi verrà dopo il GS Marigolda a gestire il CVI2 parte avvantaggiato per il buon lavoro fatto dal precedente gestore  ma è anche vero che di questo vantaggio ne beneficia il comune scroccandolo –via affitto e/o ristrutturazione- al vecchio gestore.
Diversa era la situazione se il CVI  fosse stato gestito dal Comune  e volesse trasmetterlo a un nuovo gestore con un contratto di affitto e ristrutturazione.
Ci sarebbe da sorridere amaramente se ci fosse di mezzo anchequesto problema.

Ovviamente la maggioranza e in particolare l'esercito di madamine che governano il comune smentiranno: ci avevamo già pensato e poi ci sono i tempi tecnici!. Un par di sfere signore mie!.
Il fatto è che questo BLOG ha pubblicato il SETTE luglio un pezzo in cui rifletteva sul fatto che tutto il casino combinato dalle sapientone che governano il comune: dalla sindaca Gamba, alla ex sindaca Serra,  alla segretaria comunale Criscuoli, alla dirigente Caligiuri in ordine alla vicenda della chiusura del CVI2 a seguito dei tempi persi e del metodo e modo adottato rischiavano (rischiano) di essere chiamate  alla violazione  dell'art. 340 codice penale relativo all'interruzione di pubblico servizio (il CVI2 chiuso ai cittadini).

Sicuramente quando hanno letto il pezzo hanno fatto un saltino sulla sedia –tipo quando molli un peto in sordina- ed hanno pensato bene di metterci una toppa alla svelta.  Toppa che  però potevano pensare di metterla PRIMA della pubblicazione dell'avviso di “il Centro Vivere Insieme 2 resterà chiuso dal 01.07.2019 al 14.07.2019 compresi per attività di manutenzione straordinaria” avvenuta sul sito  web comunale il 28 giugno.

Ecco la toppa. Oggi 11 luglio compare sul sito del comune  la “determinazione n. 324 del 09-07-2019 a cura del responsabile settore servizi alla persona p.i. sport  cultura” (la dott.ssa Caligiuri) avente per  “oggetto: l'affidamento in convenzione. ai sensi dell' art. 5 legge 381/1991, dei servizi di gestione del centro sportivo vivere insieme n. 2 e annesso bar per il periodo 1/7/2019 - 30/6/2020 a l'Airone società'”.
Qui finisce l'intestazione e si comprende che nello scrivere qualcosa è rimasto nella penna. Siccome in comune governano delle amministratrici risparmiatrici, anche il programma per intestare l'oggetto delle determinazioni “non consente” titoli più lunghi di tot caratteri. Non si sa se ridere o piangere.
La determinazione 324 la potete leggere aprendo il collegamento in testata.

Dentro ci sono  autentiche perle di saggezza. Leggiamo cosa scrive il NOVE luglio: “Considerato che l'Amministrazione, ravvisato l'interesse pubblico di garantire senza soluzione di continuità ed a partire dall'inizio del mese di luglio 2019 la gestione ed utilizzo del centro sportivo al fine di assicurare la funzionalità e l'utilizzo regolare degli spazi e strutture evitandone anche l'eventuale degrado che potrebbe determinarsi in caso di chiusura temporanea, ha inteso valutare, considerata l'urgenza e la particolarità della situazione della gara deserta, ulteriori ed alternative forme di affidamento aventi ad oggetto i soli servizi di gestione del bar, manutenzione ordinaria, pulizia, guardianìa e custodia, rimanendo invece a completo carico del Comune la gestione delle strutture sportive, prenotazioni, tariffe e relativi incassi”. Cioè questo stormo di acquile non hanno pensato che se riscuoti i soldi devi dare un servizio e quindi ci sono tutta una serie di incombenze “sul posto” cui qualcuno deve badare. La custodia notturna in primis.

Leggiamo: “Ritenuto pertanto, in attuazione e nel solco degli indirizzi impartiti dalla Giunta di poter valorizzare, nella prospettiva di valersi del modulo dell'affidamento Cooperative sociali ai sensi dell'art. 5 della legge 381/1991 la disponibilità manifestata dall'unico operatore economico che ha esternato un interesse ad assumere la gestione, perseguendo la finalità sociale connessa agli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, impegnandosi all'iscrizione nell'albo regionale delle cooperative sociali nella prescritta sezione B”.Magari qualcuno ci vede una evidente forzatura della legge ma facciamo finta di niente: perché una qualsiasi altra impresa «capitalistica» non potrebbe-dovrebbe avere in organico persone  svantaggiate?.

Seguono settemila bla bla bla per giustificare la scelta della coop. Airone che non avrebbe PERO’ tutte le certificazioni regolari (lasciamo perdere la burocrazia che fa inorridire nel caso) e sarebbe in attesa del parere degli organi competenti (CCIA e Regione) “determina (...) di affidare in convenzione ai sensi dell'art. 5 L. 381/91 la gestione del Centro Sportivo comunale "Centro Vivere Insieme n. 2",  per il periodo 1/07/2019 - 30/06/2020 (...) a: L'AIRONE società' cooperativa sociale (...)
.    di prendere atto del REPORT N° 112582934 dare atto che l'Offerta economica è pari a 1,50000 % sul valore totale della trattativa di euro 48.000,00 e che pertanto l'importo di affidamento è di euro 47.280,00 oltre IVA;
.    di dare atto che l'affidamento diventerà efficace all'atto dell'iscrizione della Cooperativa all'Albo regionale delle Cooperative Sez. B) e a conclusione della verifica dei prescritti requisiti di legge in capo all'affidatario.

Cioè il vento ha fatto il suo giro e finalmente il CVI2 –un autentica gallina dalle uova d'oro come ebbe a definirla l'attuale segretario del PD- passa dai volontari del GS Marigolda ed è finalmente affidato, dopo un lungo e tribolato traffico di deliberazioni consigliare, deliberazioni di gi7unta determinazioni della dirigente gare andate deserte, ditte non perfettamente in regola (per banalità) in “attuazione e nel solco degli indirizzi impartiti dalla Giunta di poter valorizzare, nella prospettiva di valersi del modulo dell'affidamento Cooperative sociali ai sensi dell'art. 5 della legge 381/1991” ad una coop sociale. Una autentica soddisfazione alla faccia della concorrenza.  Magari se fossimo maliziosi useremmo un altro termine che  termina sempre  in “t… renza”. Il contratto durerà come si legge fino a fine giugno 2020.

La determinazione 324 la si può leggere e interpretare. Come una puntuale ricostruzione degli avvenimenti che hanno condotto alla chiusura del CVI2 lasciato finora senza custodi  gestori manutentori MA col Comune che riscuote i soldini di chi vuole giocare (il che resta un mistero organizzativo).
Una sorta di auto assoluzione, insomma. Tardiva.

I buoni volenterosi leggono questa ricostruzione (NON) come l'imperterrita e pervicace volontà delle madamine del comune  di arrivare a concludere l'assegnazione del CVI2 a qualche (ingenua) impresa  che voglia rischiare le proprie sfere  con un rapporto contrattuale con l'attuale maggioranza (dopo la vicenda della convenzione del CVI!?) mettendo un mucchio di soldi in una struttura che oggi si può definire dal punto di vista degli impianti presenti rispetto alle attese del mercato allo steso livello dei campetti degli oratori. No, dico: vogliamo confrontare il CVI2 coi CentriSportPiù di Gamba oppure con l'esercito di runner e alpinisti che si vedono lungo i sentieri dimenticando i  ciclisti su strada e per i campi?.

La determinazione 324 si legge anche come atto  per discolparsi della chiusura del centro e la conseguente interruzione di pubblico servizio: noi –sosterranno le madamine- abbiamo fatto tutto il possibile per tenerlo aperto ma le tempistiche burocratiche (non lo sapevate prima?!?!?) e le gare deserte ci hanno costretto in questa situazione.

Non è vero. Avete perso almeno sette anni per studiare il problema costruire il rapporto col GS Marigolda e la popolazione, non avete nemmeno contezza di cosa serva e sia chiesto oggi dalla popolazione come impiantistica e, per concludere,  tutta la vostra costruzione – ben descritta in delibere e determinazione e nel regolamento della commissione sport- manifesta una forte e determinata volontà aggressiva tesa a controllare ferramente la scelta del tutto privata di fare (un determinato tipo di) sport: che è tutelata dalla Costituzione MA non OBBLIGATORIA com'è l'istruzione.

Infine la scelta – malamente giustificata con paludamenti sociali- di affidare un anno di gestione in convenzione ad un'impresa  ai sensi dell' art. 5 legge 381/1991 (dove poi è maggiormente importante l'art. 4 della 381/91)  viola e offende l'intero volontariato dal momento che non si può certo imputare al GS Marigolda una qualche lesione del diritto delle persone poco abili a lavorare o accedere alla struttura. Come non si può negare che esistano imprese normali che impiegano persone  meno abili come  quelle dell'art. 4 della 381/91. Si vede chiaramente che trattasi solo di politica politicamente per fini elettorali dove alla fine contano le  carte ma non esiste mai nessun controllo sullo svolgimento e sull'esito.

Un bell'epitaffio  che la maggioranza di Vivere Insieme può applicare a lettere di bronzo sulla propria tomba: «ma copat la poia sensa fala cridà».