A GUARDARE ALLE COLLINE  pagina 1024 del 15 giugno 2019






















































































Di cosa parliamo in questa pagina.









1- L'assassinio anche stavolta è perfettamente riuscito. E' stato un po' faticoso ma le madamine della maggioranza sono arrivate al dunque. Col CVI1 c'avevano provato e c'erano riusciti quelli della giunta Morelli Pelizzoli Serra Bellezza: il maledetto bar del CVI1 era stato chiuso per uno-due lustri a tutto vantaggio dei bar di Largo Vittoria. (...)

2 - Qualcuno consigli (quindi) alla sindaca Gamba di leggere e studiare cosa è successo alla sua predecessora Serra post Morelli e andando più in alto a Fassino pre Appendino oppure a Chiamparino pre Cirio. Per stare invece sul medio alto vada a studiare cosa è successo a Modonesi post Tagliani in quel di Ferrara. Oppure qui vicino a Lorella Alessio pre Bramani in quel di Dalmine. Non faccia troppo assegnazione sulla possibilità potenzialità abitudine del PD curnese di creare una lista di destra destra per far perdere la Lega.(...)

3 - Ecco infine l'assegnazione ad un architetto scelto sempre col criterio del minor costo tra tre”invitati” scelti dal dirigente del settore patrimonio e lavori pubblici per tre progetti  che definire “delicatissimi” per l'impatto sull'immagine del paese è addirittura riduttivo. Leggiamo per essere precisi: “veniva indetta un procedura per indagine di mercato con richiesta di preventivi ai sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) D.Lgs 50/2016 e smi, per l'affidamento del servizio sopra descritto”. (...)

4 - Nel frattempo stiamo ancora “begando” sempre col solito dirigente del settore patrocinio e lavori pubblici perché ci nega di sapere come mai la ditta che costruirà la tribolatissima rotonda su via Carlinga angolo via IV Novembre ha fatto uno sconto spropositato sui lavori. Sconto consentito  perché in fase di stesura della gara il dirigente del settore patrocinio e lavori pubblici  non ha inserito la clausola di esclusione delle offerte oltre la soglia di anomalia. Nella prima risposta negativa ci ha comunicato che per rispondere s'era consultato con la segretaria comunale Criscuoli. Come dire: ho le spalle coperte.(...)

5 - Il settimanale filo leghista Bergamo Post di Percassi (lo stesso dell'impresa che amplia il centro commerciale di via Fermi)  c'è un'intervista all'assessore alle Attività Produttive e al Commercio Claudio Cavagna. Ex sindacalista già lavoratore presso un'industria grafica, esce dalle fila dell'exPCI. L'intervista nasce dal fatto che questo fine settimana il  centro paese celebra per iniziativa delle botteghe locali due serate “Note d'Estate” che dal programma, oltre magnare bere pare una brutta copia delle feste dell'oratorio. Bisogna accontentarsi: lo dice pure l'assessore. Il quale a fronte della durissima domanda dell'intervistatrice: È vero che il centro com­merciale ha messo in gi­nocchio i negozi di vi­cinato? Fa tutto un suo ragionamento  e conclude: Si dice che a Curno la distribuzione al dettaglio sia stata penalizzata dal suo av­vento, quando lo stesso è esattamente baricentrico a Treviolo. E come mai il cen­tro di Treviolo è ricco di of­ferte mentre a Curno questa offerta si è ridotta?».(...)









































































































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L'assassinio anche stavolta é perfettamente riuscito. E' stato un po' faticoso ma le madamine della maggioranza sono arrivate al dunque. Col CVI1 c'avevano provato e c'erano riusciti quelli della giunta Morelli Pelizzoli Serra Bellezza: il maledetto bar del CVI1 era stato chiuso per uno-due lustri a tutto vantaggio dei bar di Largo Vittoria.
Adesso bisognava colpire quella “gallina dalle uova d'oro” che era rimasta: il CVI2. Ci sono riusciti in due tappe. Andata a monte la prima assegnazione per via dei tempi burocratici ecco che anche la seconda – che doveva essere temporanea a tappare il primo buco- nonostante  fossero stati invitati e sollecitati gli amichetti (di fede politica) delle madamine, questi le hanno serenamente sfanculate: la gara è andata deserta. Amichetti si ma non fessi: quando ci sono davvero di mezzo i soldi veri, qualcuno sa fare i conti meglio dei professoroni raccolti sul mercato (non quello vicino al cimitero)  a prezzo stracciato. Anche perché – amichetti si ma non fessi- questi sanno benissimo che se non rispetti la gggente, specie quella vil razza dannata che per mezzo secolo ha tenuto in piedi la baracca del CVI 2 che dovrebbero ereditare in gestione, corri il rischio di trovarti il deserto. Nemmeno quello dei tartari dove ogni tanto appariva almeno all'orizzonte un cavaliere uno.
Le madamine millenial: la sindaca Gamba, l'assessora Rota, la segretaria comunale Criscuoli e la dirigente Caligiuri in compagnia della prosindaca Serra e di un paio di consiglieri dedicati quali Benedetti e Bellezza le vedremo martedi 2 luglio ad aprire i i cancelli del CVI2, pulire per terra, tirare la sabbia dei tennis, accendere la macchina del caffè al bar. Insomma altro che il Pedretti d'antan che a bordo del camion spargeva il sale durante la prima nevicata del suo mandato. Qui o c'hai manico oppure ti segano.

Ma le madamine mica sono ingenue! Alla stessa ora in cui dovevano prendere atto della gara andata vuoto, ecco che sbolognano sui media – altro che  il Rocco Casalino e il Luca Morisi!-    il problema dell'allungamento dei tempi ai passaggi a livello. La sindaca Gamba inonda l'universo politico nazionale ragional provincial di mail : al Prefetto Dott.ssa Elisabetta Margiacchi, all'ass. alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Regione Lombardia - Claudia Terzi, alla Direzione Produzione RFI - Luca Cavacchioli -, alla Direzione Territoriale Produzione Milano - Gabriele Spirolazzi, al Sindaco Comune di Bergamo - Giorgio Gori, al Sindaco Comune di Mozzo - Paolo Pelliccioli, alSindaco Comune di Treviolo - Pasquale Gandolfi, al Sindaco di Ponte San Pietro - Marzio Zirafa ,al Consigliere Provinciale con delega in materia di Sviluppo, Grandi Opere e infrastrutture - Mauro Bonomelli e non poteva mancare pure l'intera Giunta Comunale di Curno nonchè la Polizia locale di Curno.
Naturalmente non sortirà nessun effetto salvo grandi volute di fume e –more solito: l'abbiamo già sentita nel caso del CVI2- attribuirà tutte le colpe alla malefica Unione Europea che  nel caso del CVI” ha obbligato dopo tre lustri…) il Comune a fare una gara d'appalto aperta a tutti per l'assegnazione e –per i passaggi a livello- ad applicare un regola europea sulla sicurezza dei PL.
Non servirà a nulla, magari sortirà qualche anno di ritardi e qualche morto in più. Ma intanto si affumica il cervello della gente e la si distrae dello schiaffone subito col deserto della gara.

Qualcuno consigli (quindi) alla sindaca Gamba di leggere e studiare cosa è successo alla sua predecessora Serra post Morelli e andando più in alto a Fassino pre Appendino oppure a Chiamparino pre Cirio. Per stare invece sul medio alto vada a studiare cosa è successo a Modonesi post Tagliani in quel di Ferrara. Oppure qui vicino a Lorella Alessio pre Bramani in quel di Dalmine. Non faccia troppo assegnazione sulla possibilità potenzialità abitudine del PD curnese di creare una lista di destra destra per far perdere la Lega.
Nel dopo di ogni sconfitta dolorosa, la classe dirigente dei democratici e delle liste accodate è specializzata nel lanciare la palla in tribuna. La colpa è sempre degli altri, del vento populista-sovranista, delle fake news, della propaganda avversaria, della congiuntura internazionale, della Brexit e di Trump. Gli esempi sono tanti e vengono dall'alto, ci sono una sconfitta referendaria e un crollo alle Politiche del 2018 che ancora aspettano un'analisi degna di questo nome. Ma è qualcosa che va oltre l'ormai abituale divisione tra renziani e non. Sembra piuttosto un riflesso pavloviano proprio dell'intero Pd, di ogni ordine e grado, che nei territori risalta in modo ancora più evidente.
Eppure nessuno ha avuto il coraggio di cogliere i segni della prossima disfatta. Quel vento avverso non soffiava però nella Milano del 2016, e non ha soffiato neppure questa volta a Modena o Reggio Emilia, poco distanti dal capoluogo estense. Ma l'importante è autoassolversi, sempre e comunque, nel nome di una presunta superiorità morale che addebita agli altri, elettori compresi, ogni responsabilità. Quasi che l'autoconservazione venisse prima di tutto. Anche della vittoria, o di una decente analisi della sconfitta.

L'errore di molti leader politici in questa fase è quello di volersi sostituire alle aziende ed ai sindacati ed ai cittadini: disintermediazione la chiamano quelli che se ne intendono. E' il sistema di governo messo in atto dalla giunta Gamba assieme ai suoi dirigenti. C'aveva già provato la Serra seppure in maniera mitigata.

Basta scorrere l'elenco che proponiamo alla pagina 1024 (ieri…)  costituito al 99% di contenuti copia-incollati di determinazioni assunt dall'amministrazio- ne Gamba per restare allibiti. Sconcertati. Sembrano imitazioni  dei penta stellati nazionali coniugate all'ombra del gonnellone di rame dorato della Madonna sul campanile.  Naturalmente le madamine nostrane non sono obbligate a conoscere la storia del gonnellone de quo.


Ecco infine l'assegnazione ad un architetto scelto sempre col criterio del minor costo tra tre”invitati” scelti dal dirigente del settore patrimonio e lavori pubblici per tre progetti  che definire “delicatissimi” per l'impatto sull'immagine del paese è addirittura riduttivo. Leggiamo per essere precisi: “veniva indetta un procedura per indagine di mercato con richiesta di preventivi ai sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) D.Lgs 50/2016 e smi, per l'affidamento del servizio sopra descritto”.  E tra chi ha risposto il dirigente ha scelto i tre meno costosi a caso?   Già l'idea che un diplomato abbia il diritto-dovere di scegliere un laureato in base al cartellino prezzo appeso al bavero grida vendetta al cospetto di dio. Lavori niente affatto banali nel  maggiore complesso simbolico economico e sociale del Comune: tra il CVI1, la scuola media, la biblioteca e l'auditorium,  il palazzetto dello sport e una scuola elementare dove ha già operato uno studio di altissimo livello internazionale affidati ad un professionista scelto al minor costo?
Una giunta, anche la più scalcinata, davanti a un tema del genere farebbe un concorso di idee –il Comune di Bergamo l'ha fatto per tutte le ristrutturazioni delle sue piazze: come mai NON si può fare a Curno?-  mentre qui si affida ad un diplomato dirigente del servizio la scelta  di un progettista tra tre invitati.
Delle due l'una: o la sindaca Gamba  e la sua giunta non sanno cosa fanno oppure hanno un livello politico culturale talmente alzo zero che – siccome pure tutti i professionisti cagano  dal buco del culo- tanto vale  prendere  quello che costa di meno. Tanto cagano tutti lo stesso.
Basta pensare che a Curno abbiamo un PL artigianale che è stato progettato da due professori universitari dell'IUAV oppure una biblioteca progettata da uno studio di architettura internazionale – con dentro 4 professori di architettura a Firenze- che adesso ha cinque sei sedi in tutto il mondo e questa modestissima giunta sceglie i progettisti in base al minor costo.


Nel frattempo stiamo ancora “begando” sempre col solito dirigente del settore patrocinio e lavori pubblici perché ci nega di sapere come mai la ditta che costruirà la tribolatissima rotonda su via Carlinga angolo via IV Novembre ha fatto uno sconto spropositato sui lavori. Sconto consentito  perché in fase di stesura della gara il dirigente del settore patrocinio e lavori pubblici  non ha inserito la clausola di esclusione delle offerte oltre la soglia di anomalia. Nella prima risposta negativa ci ha comunicato che per rispondere s'era consultato con la segretaria comunale Criscuoli. Come dire: ho le spalle coperte. Nella seconda risposta per negare l'accesso agli atti  aggiunge anche di avere sentito il parere legale della centrale unica di committenza di area vasta a Brescia (dove s'è tenuta la gara d'appalto per la rotonda de quo) e cita- a sostegno del diniego- due sentenze di due TAR . Peccato che il dirigente del settore patrocinio e lavori pubblici non abbia “colto” che le  due sentenze  riguardavano questioni tra l'impresa B arrivata seconda alla gara rispetto all'impresa A vincitrice della gara: quindi il caso riguardava due soggetti in concorrenza tra di loro e pertanto “rivelare” certa documentazione poteva avvantaggiare la B rispetto alla A nella gara.
Nonostante tutte le coperture leguleie  dietro le quali s'è messo il nostro, la questione del maxi sconto sui lavori della rotonda a Curno NON riguarda due imprese in concorrenza tra di loro per accaparrarsi  i lavori ma sta pienamente in quanto previsto dall'art. 5, comma 2 del D.Leg. n.33/2013:  “Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto”.
Quando i cittadini gli esecutori dei lavori  all'opera, siccome vivono a Curno, vedranno altri cantieri cogli stessi nomi.

Conclusione. Quando c'era il PCI, questo mandava i propri consiglieri assessori sindaci a scuola alle Frattochie ed insegnava loro “come governare”. Una scuola identica l'aveva la DC alla Camilluccia fondata da Fanfani. C'erano le scuole quadri del PSI, del PRI, dell'MSI e bastarebbe scorrere le migliaia di  pubblicazioni dei volumetti degli Editori Riuniti.
Beh, adesso c'è l'UniBG: una autentica fucina di intelligenze della quale il suo rettore Morzenti ha serenamente qualificato: ci mancano il 30% degli insegnanti e il 40% degli amministrativi. Ovvio che laureati che escono da cotanta scuola cerchino professionisti col cartellino del prezzo minore possibile.

Il settimanale filo leghista Bergamo Post di Percassi (lo stesso dell'impresa che amplia il centro commerciale di via Fermi)  c'è un'intervista all'assessore alle Attività Produttive e al Commercio Claudio Cavagna. Ex sindacalista già lavoratore presso un'industria grafica, esce dalle fila dell'exPCI. L'intervista nasce dal fatto che questo fine settimana il  centro paese celebra per iniziativa delle botteghe locali due serate “Note d'Estate” che dal programma, oltre magnare bere pare una brutta copia delle feste dell'oratorio. Bisogna accontentarsi: lo dice pure l'assessore. Il quale a fronte della durissima domanda dell'intervistatrice: È vero che il centro com­merciale ha messo in gi­nocchio i negozi di vi­cinato? Fa tutto un suo ragionamento  e conclude: Si dice che a Curno la distribuzione al dettaglio sia stata penalizzata dal suo av­vento, quando lo stesso è esattamente baricentrico a Treviolo. E come mai il cen­tro di Treviolo è ricco di of­ferte mentre a Curno questa offerta si è ridotta?».
Questa risposta dimostra che Cavagna è l'uomo giusto  al posto giusto. Infatti la risposta dimostra che lui ha capito tutto di cosa significhi un supermercato o anche un centro commerciale. Già! Perchè a Treviolo i negozi vanno meglio che a Curno? Noi suggeriamo a Cavagna di studiare un po' per capire il legame tra auto + carrello + superstrade + centri commerciali. 'ndemm in acc. L'intervistatrice lo incalza: E quali sono i settori che risentono maggiormente della reciproca concor­renza? Ma nemmeno il nostro non arretra: «Sul food la concorrenza è sicuramente aumentata, con tutta le nuove proposte nella zona della Briantea e ora con il nuovo sviluppo del Centro commerciale. C'è stata que­sta evoluzione, ma se parlo con i ristoratori di Curno non li sento preoccupati, perché ognuno ha il proprio target e le proprie caratteristiche pe­culiari. Frutto di una grande storia alle spalle. Il segreto sta poi nella qualità, nel servizio che proponi, nel modo in cui ti poni con i clienti”.
Qui il problema diventa più complesso dal momento che il nostro non ha nemmeno compreso (una delle ragioni  del)la crisi del 2008. Il boom edilizio pre-2008 aveva creato una sovra offerta che presupponeva – nell'arco del periodo di “consumo” degli immobili offerti sul mercato – una crescita della popolazione dell'ordine del20-30%. Crescita impossibile vista la natalità negativa. E' lo stesso che succede nel settore “food”  che accade a Curno. Se l'assessore Cavagna oltre rispondere alla brava Monica Sorte desse un'occhiata alla pagina del Comune di Curno /Impresa in un giorno potrebbe constatare quante imprese nascono muoiono cambiano nel nostro paese. Ovviamente l'ass. Cavagna riterrà che questa alta mobilità “può diventare anche un'op­portunità o una risorsa”. Queste affermazioni le fa chi non ha mai fatto impresa perché quando un'impresa chiude o cambia titolare dietro restano i conti dei genitori svuotati per il fallimento, dietro restano i debiti con le banche, dietro restano i debiti coi fornitori l'inps, il comune. Dopo di che ciascuno è libero di considerare questi epiloghi quali opportunità o risorse. Lo sconsiderato maxi sviluppo commerciale così com'è stato indotto da DC, PCI e PSI e continua tutto con Vivere Curno (che sono gli eredi di quella sfortunata stagione), lasciato in mano ai soli privati, non genera ricchezza ma ne consuma a vantaggio dei ceti parassitari. Il 99% degli spazi non sono di proprietà dei titolari dell'attività ospitata ma di sole immobiliari. Chissà se Cavagna ha mai letto i bilanci dell'immobiliare padrona del centro commerciale e della società che lo gestisce. Li legga e poi tragga qualche considerazione e soprattutto li faccia leggere al suo collega Conti.