A GUARDARE ALLE COLLINE 1003





L’Ufficio complicazioni cose semplici raccoglie indirizzi mail per fare propaganda alla giunta Gamba. Ecco l’ultima trovata: il Questionario gradimento e presentazione servizi scolastici. Cari genitori, il questionario sui servizi scolastici dell’anno in corso e del prossimo anno, sarà on-line. (...) Per potervi inviare il questionario, abbiamo bisogno di ricevere il vostro indirizzo mail. Basta semplicemente inviare una mail all’indirizzo pubblicaistruzione @ comune. curno. bg.it, indicando come oggetto "Autorizza   zione mailing list" e nel testo nome, cognome, plesso e classe dell’alunno. In questo modo autorizzerete l’Ufficio Pubblica Istruzione ad inviarvi il link del questionario, oltre che le comunicazioni e le informazioni relative ai servizi scolastici. Cordiali saluti. L’Ufficio Pubblica Istruzione. No dico. Uno si domanda: perché il comune non mette  scaricabile il questionario con l’avviso che chi lo restituisce autorizza il comune a conservare l’indirizzo mail precisando  altresì che chi non vuole sia conservato, sia cancellato dall’…ufficio pubblica istruzione? E poi è legale  che sia indicato “nel testo nome, cognome, plesso e classe dell’alunno”. Cos’è una schedatura elettorale preventiva? Allora. La sindaca Gamba non vuole –in nome della privatezza- che le immagini delle riprese nelle piazze sia continuamente on line (in modo da scoraggiare i malintenzionati che si sentirebbero il fiato sul collo) e censura anche le riprese delle sedute consigliari qualora qualche consigliere fa le boccacce e dice parolacce (niente da dire invece se si vedono e ascoltano in diretta). INVECE ecco la furbata: dateci la vostra mail che “noi vi informiamo”. Sindaca Gamba: guardi che i Curnesi sono scesi tutti dalla pianta con le proprie gambe.


Di cosa parliamo in questa pagina.

CHI SALVA L'ONORE DELL'ITALIA
di Luigi Manconi
La portavoce italiana di Sea Watch è Giorgia Linardi (quella ragazza bionda che appare talvolta in televisione). Non ancora ventinovenne, è nata a Como e ha lavorato presso l'Alto commissariato per i rifugiati e per Medici senza frontiere. Uno dei comandanti delle imbarcazioni di Open Arms è un giovane uomo, Riccardo Gatti di Calolziocorte (Lecco), in passato operatore in una comunità per minori. Colti, conoscono le lingue e sono curiosi del mondo e degli esseri umani: dalla provincia italiana ai mari tra Europa e Africa il passo può essere brevissimo. Nati negli anni in cui i muri dell'Europa venivano abbattuti, faticano ad accettare — come milioni di loro coetanei — che le frontiere risultino aperte alle merci e ai capitali e non a chi fugge da guerre e miserie, da conflitti tribali e persecuzioni etniche, religiose, politiche e sessuali.
In genere, non c'è in loro alcun tratto eroicistico né una postura profetica e predicatoria. Ritengono, piuttosto, che salvare vite umane sia un obbligo razionale che in questo momento assolvono e che non li rende migliori degli altri.
Appartengono alla generazione dei «giovani contemporanei», secondo la definizione evocata dalla madre di Giulio Regeni. Tra loro, la gran parte di quanti agiscono come volontari, operatori e attivisti dei diritti umani non esprime iattanza e tantomeno velleità superomistiche. E questo li rende schivi e riottosi, a eccezione di qualche leader particolarmente narcisista, così prossimi a noi, sostituibili e alla portata di chi volesse svolgere quel lavoro per un periodo determinato della propria vita. (...)



STORIACCE DI ELEMENTARI
Mi sa che  il “cane da riporto 1” ha qualche falla nella memoria dal momento che la tragedia alla scuola elementare di Curno NON accadde nell'autunno 2017 bensì come scrivono le cronache “quello delle nuove scuole elementari di Curno è stato un cantiere sfortunato: il 5 settembre del 2007 morì il muratore Giovanni Mismetti, 55 anni, di Cazzano Sant'Andrea, caduto da un muro a quattro metri d'altezza. E da allora tutto è fermo”. Purtroppo lo sfortunato morì d'infarto sul cantiere e da li ne derivò la caduta da basso. Ovviamente il cantiere fini sotto sequestro.
Prosegue il “cane da riporto 1”: “l'estinzione del mutuo (che la giunta Morelli di centrosinistra aveva acceso per la scuola)  ha un padre politico (o per lo meno ne menava continuamente vanto anche in consiglio) l'Assessore al Bilancio in sella ai tempi 2007-2008 e forse ebbe un padre burocratico nella Di Piazza (al tempo segretaria comunale), questo non posso saperlo.” L'assessore al bilancio nella giunta Gandolfi era il geometra Maini come risulta da un numero di Officina Curno dell'11.2009. (...)













































MEDITERRANEO ED EUROPA
CHI SALVA L'ONORE DELL'ITALIA


Chi salva il nostro onore
di Luigi Manconi
La portavoce italiana di Sea Watch è Giorgia Linardi (quella ragazza bionda che appare talvolta in televisione). Non ancora ventinovenne, è nata a Como e ha lavorato presso l'Alto commissariato per i rifugiati e per Medici senza frontiere. Uno dei comandanti delle imbarcazioni di Open Arms è un giovane uomo, Riccardo Gatti di Calolziocorte (Lecco), in passato operatore in una comunità per minori. Colti, conoscono le lingue e sono curiosi del mondo e degli esseri umani: dalla provincia italiana ai mari tra Europa e Africa il passo può essere brevissimo. Nati negli anni in cui i muri dell'Europa venivano abbattuti, faticano ad accettare — come milioni di loro coetanei — che le frontiere risultino aperte alle merci e ai capitali e non a chi fugge da guerre e miserie, da conflitti tribali e persecuzioni etniche, religiose, politiche e sessuali.
In genere, non c'è in loro alcun tratto eroicistico né una postura profetica e predicatoria. Ritengono, piuttosto, che salvare vite umane sia un obbligo razionale che in questo momento assolvono e che non li rende migliori degli altri.
Appartengono alla generazione dei «giovani contemporanei», secondo la definizione evocata dalla madre di Giulio Regeni. Tra loro, la gran parte di quanti agiscono come volontari, operatori e attivisti dei diritti umani non esprime iattanza e tantomeno velleità superomistiche. E questo li rende schivi e riottosi, a eccezione di qualche leader particolarmente narcisista, così prossimi a noi, sostituibili e alla portata di chi volesse svolgere quel lavoro per un periodo determinato della propria vita.
Qualcosa già hanno ottenuto (come, peraltro, l'Ong italiana Mediterranea). Si è dimostrato inequivocabilmente che i porti italiani — è fin troppo ovvio — sono aperti. Chi continua a negarlo, come il ministro dell'Interno, lo fa per convincere se stesso e i propri cari. Insomma, anche il tonitruante Capitano rivela una sindrome da insicurezza. E sono aperti, quei porti, innanzitutto per una ragione: non esiste un solo atto formale del Consiglio dei ministri, un decreto o un provvedimento scritto che abbia disposto quella chiusura. E se pure esistesse tale misura, sarebbe destinata a decadere, perché in conflitto oltre che con l'articolo 10 della nostra Costituzione, con tutti, ma proprio tutti, gli obblighi internazionali fissati dalla Convenzione di Ginevra per i Rifugiati e da quella sulla Salvaguardia della vita umana, da quella sul Diritto del mare e dalla Sar.
E, ancora, si è dimostrato che, per ricorrere a un'immagine abusata, "esiste un giudice a Berlino", come (prima di Bertolt Brecht) ha raccontato Enrico Broglio in un'opera del 1880. Qui non siamo in Germania, ma ad Agrigento e il magistrato che compie il suo dovere è un pubblico ministero. Certo, tra la Prussia di Federico il Grande e l'Italia attuale corrono due secoli e mezzo e la distanza sotto tutti i profili è vertiginosa, eppure una qualche affinità c'è: l'iniziativa del procuratore Patronaggio appare rara e fin solitaria. Almeno rispetto all'orientamento della grande maggioranza della classe politica, di una parte significativa dell'opinione pubblica e di molti magistrati. Per questo va apprezzata: perché risulta, a un tempo, rispettosissima delle norme e autonoma nei confronti della mentalità dominante. Ed è forse giusto che sia così.
Tuttavia, va ribadito, il soccorso in mare costituisce il fondamento stesso del sistema universale dei diritti umani.
Ovvero la base su cui si fonda il principio di reciprocità che, a sua volta, sostanzia il legame sociale e dà vita al consorzio umano. Per questa ragione insidiare il diritto-dovere di soccorso rappresenta un attentato alla civiltà giuridica.
Eppure (ecco ancora quella sensazione di solitudine) sembra che quel valore essenziale così alto e al contempo così tragicamente concreto — una questione di vita o di morte — interessi solo esigue minoranze. Ne consegue che, a farsi carico di quella responsabilità tanto onerosa, sembrano rimasti solo il mestiere del soccorso ("la legge del mare") e quanti lo praticano, guardia costiera e navi mercantili e militari comprese. Sono solo questi, ed è disperante, a salvare l'onore di un'Europa torpida e codarda.
STORIACCE ELEMENTARI



Mi sa che  il “cane da riporto 1” ha qualche falla nella memoria dal momento che la tragedia alla scuola elementare di Curno NON accadde nell'autunno 2017 bensì come scrivono le cronache “quello delle nuove scuole elementari di Curno è stato un cantiere sfortunato: il 5 settembre del 2007 morì il muratore Giovanni Mismetti, 55 anni, di Cazzano Sant'Andrea, caduto da un muro a quattro metri d'altezza. E da allora tutto è fermo”. Purtroppo lo sfortunato morì d'infarto sul cantiere e da li ne derivò la caduta da basso. Ovviamente il cantiere fini sotto sequestro.
Prosegue il “cane da riporto 1”: “l'estinzione del mutuo (che la giunta Morelli di centrosinistra aveva acceso per la scuola)  ha un padre politico (o per lo meno ne menava continuamente vanto anche in consiglio) l'Assessore al Bilancio in sella ai tempi 2007-2008 e forse ebbe un padre burocratico nella Di Piazza (al tempo segretaria comunale), questo non posso saperlo.” L'assessore al bilancio nella giunta Gandolfi era il geometra Maini come risulta da un numero di Officina Curno dell'11.2009.

Al tempo (2007-2017) per via del patto di stabilità, le amministrazioni comunali potevano usare gli avanzi di bilancio SOLO per estinguere (eventualmente) i mutui, i quali a loro volta – sempre per il patto di stabilità – incidevano/incidono negativamente sui bilanci comunali, contando come spese: per questo motivo i Comuni cercavano di eliminarli il prima possibile per non incorrere nelle potenziali sanzioni per il patto di stabilità. Infatti la giunta Serra a poco più di un mese dall'insediamento procederà all'estinzione di sei mutui del Comune – su un totale di sette – utilizzando l'avanzo di bilancio pari a 2,4 milioni di euro. Per quanto l'estinzione dei mutui anticipata comportasse un indennizzo alla Cassa Depositi e Prestiti di 331mila euro l'operazione sembrava allora conveniente al Comune. Quello era allora il… mainstream.

La giunta Gandolfi prende in mano il Comune (2007) nel pieno della crisi economica del Paese dell'Europa, del Mondo. Accade a metà del mandato del governo Prodi (5/2006-5/2008), segue il governo Berlusconi (5/2008-11/2011) e poi Monti (11/2011-4/2013).
La decisione di obbligare in un certo qual modo i Comuni a estinguere i mutui in corso usando gli avanzi di amministrazione anziché lasciarli bloccati in mano a Roma (ladrona?) derivava dalla necessità dell'Italia di presentarsi all'Europa col debito pubblico minore possibile.
Verificato anche  che nel contempo era scoppiata la bolla edilizia per ottusità di banche imprese e comuni a cui nessuno  sapeva ed ha saputo porre in qualche modo rimedio.
Così la giunta Gandolfi  sbolognò  molti piani  integrati incassando ed estinguendo  mutui pregressi  ma anche la successora di Gandolfi operò nello stesso modo usando gli avanzi di amministrazione.  La formazione culturale e l'orientamento politico dei due assessori  -benchè di due maggioranze differenti- erano orientati verso idee neo-liberiste e senza dubbio filo bottegaie o -più elegantemente: più filo partite IVA-  quindi di brevissimo respiro. Se non addirittura senza respiro.

L'errore compiuto dalla giunta Gandolfi nell'estinzione dei mutui… fu quello di trasferire sostanzialmente il debito dal pubblico (i comuni verso la CDP o poche banche) al privato (le immobiliari) che si erano finanziate dalle banche per versare le generose regalie in cambio dei piani integrati approvati dai comuni. Mentre i debiti dei comuni erano sostanzialmente verso un soggetto di proprietà pubblica (la CDP) i debiti delle immobiliari pendevano tutti verso le… banche.

L'estinzione del mutuo per la nuova scuola elementare da parte della giunta Gandolfi poteva avere un senso visto il blocco dei lavori che non si poteva ragionevolmente prevedere quando fosse terminato (terminerà in primavera 2010: due anni dopo l'elezione di Gandolfi) ma fu un errore dell'amministrazione Gandolfi a TUTTO vantaggio di chi erogava il mutuo così che questo poteva presentarsi sul mercato con impegni minori e quindi un capitale disponibile maggiore oltre a quanto riscosso come rifusione per la risoluzione anticipata del mutuo. Un conto é l'estinguere mutui pregressi per opere terminate ed in uso, diverso (ed errato) é estinguere un mutuo di opera ancora molto indietro nei lavori. Non si poteva fare mihlior regalo a chi l'aveva concesso, e non è detto regalo senza ritorno.

Eletto a maggio 2017 il sindaco G. si trova davanti a settembre 2007 l'incidente mortale sul cantiere, a novembre 2007 la denuncia dell'ex presidente della materna Mazzoleni e l'ex consigliere Pendezza versus la giunta Morelli “per abuso d'ufficio” che si risolverà tutto  con un'archivia- zione il 10 marzo  2010 come scrive Officina Curna di aprile 2010:
Nuova scuola: il punto della situazione.
E' stata archiviata l'inchiesta nei confronti dei componenti della Giunta della passata Amministrazione che, a seguito di un esposto, erano stati indagati per il reato di “abuso di atti d'ufficio”. “Siamo molto contenti che siano stati prosciolti da ogni addebito di natura penale - sottolinea il sindaco, Angelo Gandolfi - perché non è sparando denunce che si aiutano le Amministrazioni. Serve la collaborazione. Adesso insieme alla minoranza e ai tecnici, valuteremo, innanzitutto in sede di commissione scuola, appositamente istituita, e di cui fanno anche i rappresentanti dei genitori, le problematiche connesse al progetto”.
Se sono spariti, infatti, gli elementi di reato, alcuni problemi tecnici del progetto rimangono.
''La società di ingegneria specializzata (accreditata Sincer, Organismo di Certificazione e Ispezione riconosciuta con decreto ministeriale) a cui avevamo chiesto la validazione del progetto della scuola di via Carlinga, proprio in questi giorni - spiega l'assessore ai lavori pubblici, Angelo Fassi - ha depositato la relazione conclusiva”.
C'è qualche preoccupazione. “Sulla base delle verifiche effettuate, il progetto non può ritenersi valido - sono le conclusioni della Mercurio Ingegneria s.p.a. - in rapporto alla tipologia, categoria, entità e importanza dell'intervento finché non sarà garantito il recepimento di tutte le prescrizioni contenute nel presente rapporto di verifica”.
Da rivedere ci sarebbero vari aspetti sostanziali, senza contare che, stando alla società incaricata, mancherebbero parecchi documenti. “Insomma - conclude Fassi - parrebbe trattarsi di un enorme pasticcio, ereditato, che vogliamo risolvere col concorso di tutti e nell'interesse della popolazione, specie quella scolastica. Secondo le risultanze dello studio, quel progetto probabilmente non avrebbe potuto nemmeno essere appaltato. A maggior ragione occorre trovare urgentemente idonee soluzioni”. Il prossimo appuntamento è alla prima metà di maggio con la convocazione della commissione scuola.

La nuova Rodari, con la Serra sindaca di Curno  nonché assessore provinciale all'istruzione non sarà dimenticata dal Roma ladrona –previo debita azione di lobbyng della Serra- che autorizzerà le spese per la sua finitura salvo che adesso stanno ancora aspettando… il finanziamento regionale per la c