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Grande fu l’entusiasmo della sindaca Serra e dell’assessore Cavagna al compimento della fatica per l’approvazione del contratto di manutenzione dei beni pubblici, oggetto di assemblee pubbliche, volantini e quant’altra pubblicità in merito, applicazioni OS e Android e chi più ne ha più ne metta. ‘Na festa granda, ‘somma.

Quell’appalto, fortemente osteggiato in sede di ufficio tecnico comunale )e molte perplessità altrove….) nasce (ovviamente da una scelta politica praticamente obbligata se non assolutamente necessaria…) chiamando in comune di Curno un’architetta dal comune di Filago dove avevano già realizzato una simile deliberazione. Sempre nello stesso periodo il comune di Filago va alle urne per il rinnovo del sindaco  ma le elezioni non sono valide perché votano meno del 50% degli elettori.  L’architetta provvederà a preparare il documento tecnico ed economico per fare l’appalto e poi tornerà al comune originario. Il funzionario comunale che segue la faccenda è stato il geometra MM, che è anche sindaco di centrodestra al Comune di Lallio. Intanto che   vengono pronte tutte le parti burocratiche per l’appalto per l’assegnazione dell’appalto dei beni comuni accade il fattaccio dell’alluvione della  costruenda scuola elementare. Ne scaturisce una relazione da parte dei tecnici progettisti e direttori lavori che viene  da noi contestata come contraddittoria e mentre la giunta Serra decide di finanziare in toto il ripristino dei danni e le modifiche per evitarne altri in futuro, noi sia con atti ad hoc che da questo blog sosteniamo che quei danni debbano essere interamente a carico dell’impresa costruttrice in quanto tenutaria del cantiere. A fronte di questa situazione accade che il  funzionario comunale addetto all’incombenza (geometra MM) chieda ed ottenga dalla giunta Serra una assicurazione ed un supporto legale (della serie: non si sa mai visto cosa c’è in aria).

La giunta Serra ha anche provveduto a spostare la propria centrale acquisti presso la provincia e Brescia e l’appalto per l’assegnazione dei lavori avviene in quella sede alla presenza di TRE dipendenti-funzionari del comune di Curno e l’assistenza di una funzionaria bresciana. All’appalto partecipano –nonostnate trattasi di una cifra consistente: oltre 300mila euro l’anno- sol tre imprese e vince  la stessa che ha vinto l’appalto a Filago.

Vedendo i siti delle altre due imprese partecipanti non si comprende bene –visto il tipo di lavori in cui sono specializzate- come mai abbiano partecipato alla gara nostrana.

Dall’appalto  bresciano é esclusa la nuova scuola elementare e noi invitiamo la sindaca Serra a includerla visto che sarà pronta  per fine anno ma la scuola resta fuori. Non ci viene neppure risposto.

Ad aprile 2017 il consiglio comunale provvede ad approvare “il progetto di fattibilità tecnico ed economica dell’intervento di adeguamento normativo ed interventi di efficientamento energetico impianto di pubblica illuminazione comunale” e il mese scorso con determinazione del Responsabile Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio  (geometra AD) con una propria determinazione manda in appalto quei lavori. Si legge:” «il contratto a titolo oneroso

stipulato per iscritto con il quale una o più stazioni appaltanti conferiscono a uno o più operatori economici per un periodo determinato in funzione della durata dell'ammortamento dell'investimento o delle modalità di finanziamento fissate, un complesso di attività consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un'opera in cambio della sua disponibilità, o del suo sfruttamento economico, o della fornitura di un servizio connesso all'utilizzo dell'opera stessa, con assunzione di rischio secondo modalità individuate nel contratto,

da parte dell'operatore.”. Il contrato prevede come da delibera “anche” la fornitura dell’energia elettrica.

Non sappiamo la ragione per cui l’assessore Cavagna –deus ex machina politico sia dell’appalto  di manutenzione dei beni comunali che dell’appalto di efficentamento dell’illuminazione pubblica- il primo sia stato seguito dal geometra  comunale MM (che ha come incarico ufficiale quello della GESTIONE E SVILUPPO DEL PATRIMONIO mentre il geometra comunale AD ha come incarico quello della PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO.

Non glielo chiediamo neppure (all’ass. Cavagna) per non incazzarci per la risposta.

A nostro avviso le due pratiche dovevano essere gestite entrambe dal geometra MM ma così vuolsi colà dove si puote (forse).

Il contratto per la manutenzione dei beni comunali ammonta a  quasi 350mila euro l’anno mentre quello dell’illuminazione siamo sui 180mila euro l’anno.

Mille euro al giorno il primo e 500 euro al giorno il secondo (senza spaccare il capello in otto).

Unica curiosità è: l’assicurazione del geometra MM e la possibilità di utilizzare la consulenza legale da parte del medesimo vale anche per il geometra AD, è terminata per il geometra MM con la fine dei lavori della scuola Rodari. Insomma: come stanno le cose?

Abbiamo mandato (nel merito) una mail  alla sindaca Gamba ed attendiamo risposta: se ce la darà ve la comunicheremo.

 

Chi si fosse illuso che col wiega appalto per la Manutenzione dei beni pubblici avessimo terminato il giro, meglio tomi coi piedi per terra. Qui diamo tre estratti ai determinazioni (le determinazioni sono decisioni degli uffici competenti come attribuiti dal consiglio comunale) che fanno rizzare i capelli anche ai calvi. I Cumesi sarà meglio che prendano fabbonamento per Caravaggio perché basta la lettura dei quotidiani per mettersi a pregare che non succeda qualche guaio anche a noi.
Vediamo la prima e subito ci vengono in mente delle domande che gradiremmo avessero non una risposta privata a noi ma sul giornale del Comune.
Allora: 1 : quante sono le persone autistiche partecipanti 2 : quante sono le persone della cooperativa presenti ogni turno 3 : quante ore vengono impiegate complessivamente dai soggetti del punto due. 4 : non ci sono rimborsi dall'ATS o da altri enti pubblici? 5 : quanto partecipano le famiglie alla spesa? Buon ultimo: la faccenda che ci lascia perplessi è che una cooperativa avanza una proposta e il Comune la adotta. Ci vien voglia di fondare anche noi una coop.
La seconda riguarda l'affidamento al una ditta privata dell’intero impianto di illuminazione pubblica per la durata di ventanni. Cioè regalano l'intero impianto a un privato. Anche qui è come pattinare sul ghiaccio del Lago di Endine il Zi aprile.
La terza si può già immaginare come finirà. La domanda è: come mai non la si è inclusa nell’appalto dei beni comunali visto che il tutto era già completato.