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NUMERO 200-F
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Aperto alle visite mezzo cantiere delle nuove scuole elementari. |
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La scuola verrà aperta tra 8-9 mesi e senza palestra. |
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ma la gata fresusa la fa i migni orb... |
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il solito ignoto cittadino premuroso ha fatto un esposto contro l'apertura: una "voce di dentro"?. |
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Francamente non
comprendiamo le ragioni per cui sia valsa la pena di mostrare la scuola
elementare in un cantiere finito a metà quando –se tutto va bene- i
lavori finiranno forse per fine 2016 ma la scuola
potrà essere aperta solo dopo carnevale 2017 ad elezioni ormai
imminenti….
Come non riusciamo a capire il senso di finire metà scuola per tenerla
chiusa quasi un anno in attesa che sia terminata anche la seconda parte
mentre la palestra… chissà quando il comune avrà i soldi per finirla.
Presumo dovrà ricorrere a un mutuo visto che non paiono anni fruttuosi
di oneri di urbanizzazione.
Perché un edificio del genere va protetto coi denti in quanto
facilmente depredabile da qualunque malintenzionato sia come furti che
come danneggiamento.
Il progetto mostra tutti i difetti finora rilevati e francamente
l'accogliere l'idea delle insegnanti e dell'architetto del
centrosinistra che (mal)governa Curno da un quarto di secolo – dopo le
pessime esperienze della Piazza del Comune. Della Piazza della Chiesa e
della “pedonalizzazione di comodo” di Largo Vittoria (oltre le
autostrade pedociclabili per l'ospedale…)- non è stata delle
migliori.
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Le pareti saranno un “pacchia” per i ragazzini che potranno
finalmente usarle per scriverci sopra. Peccato che dopo…. Noi
avremmo rivestito le pareti fino a 150 cm di formica.
Stendiamo un velo pietoso sui gabinetti, sia in termini di
dimensioni che di colori. Già sono imbuti a luce che piove dal
tetto e sono piastrellati di grigio scuro.
Altro velo pietoso su quei “tombini” in mezzo alle aule e agli uffici
da cui dovrebbero … sortire i serpenti dei cavi. Roba da antiquariato.
Vasta e generosissima la dotazione di “spigoli” acciocchè i ragazzini –
che notoriamente stanno fermi come gatti di marmo- possano spaccar visi
contro il crapone. Chissà che spesa ridurli in fase di progetto ed
applicarvi un profilo di legno rotondo.
E' una scuola nella quale i bambini NON possono andare in un giardino e
non possono neppure avere qualche aula all'aperto. Il giardinetto è
povero com'è povera la crapa degli statali. Poi si sa che genitori e
insegnanti ODIANO le lezioni all'aperto perchè ci si sporca e si… suda.
Assurda la finitura con quelle pannellature di legno con una fessura
tra una e l'altra. Oltre al costo di manutenzione mantenimento,
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La sostanza è sempre
quella: sono strutture formalmente (forse) belle ma fragili,
“terribilmente fragili” oltre che IMHO assolutamente poco funzionali.
La chicca è un bagno con “vetrina con tanto di vetri trasparenti e
bolle” che da su uno spazio dove possono giocare i ragazzi. Forse per
insegnare che i maschietti c'hanno il pisello e le femmunicce la
bertuccia ?.
Mettiamo in fila le nostre critiche:
le aule e gli uffici hanno le finestre rivolte verso nord ed appaiono
assolutamente cieche. Verificato in una giornata luminosissima di
maggio e senza alunni in classe (che peggiora la situazione). La
giustificazione addotta per questa scelta è banale: l'ombra dei ragazzi
mentre scrivono, l'eccesso di insolazione qualora fossero rivolte
verso sud che avrebbe obbligato anche al raffrescamento.
Il corridoio è eccessivamente lungo (quindi pericoloso: un corridoio di
quella lunghezza andava spezzato in almeno tre parti disassate).
E' eccessivamente rumoroso (bisognerebbe perlomeno coprirlo di sughero).
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diverranno alloggio di vespe ed altri animaletti assai poco consoni con
la presenza di bambini.
La scuola nel suo insieme manifesta la peggiore cultura delle mammine e
delle maestre di adesso per le quali il bambino è un oggetto prezioso
da proteggere piuttosto che quella dell'esploratore che
va alla scoperta del mondo.
Una scuola del genere doveva avere almeno
diecimila metri quadri di giardino (ma un giardino vero progettato da
soggetti coi debiti attributi, non da geometri di terza effe) allestito
come scuola esterna, specialmente adesso che va finalmente maturando
l'idea della durata delle lezioni (+o-) anche nel periodo estivo.
E' una scuola assolutamente poco funzionale rispetto al costo di
realizzazione ed al futuro costo di mantenimento manutenzione governo
(quello che bisogna spendere mediamente ogni mese…) che a opera finita
sarà tra i 350 e i 400 mila euro ogni anno.
Adesso ce l'abbiamo e ce la teniamo. Se avremo bisogno di soldi
venderemo l'uva e le pere degli alberi piantati in giardino.
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OPERE PUBBLICHE
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il mezzo disastro del centrosinistra
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Il capannone del CVI2 non ancora terminato dopo non si sa quanti anni. Una barcata di milioni pochissimo utilizzato.
La Piazza della Chiesa non ancora terminata con la sala comunale.Col
risultato di una facciata di casa che sembra smozzicata dai topi.
Largo Vittoria con una pavimentazione che grida vendetta al cospetto di
dio per le difficoltà che bambini e anziani debbono affrontare. Non si
sa neppure se sia pedonalizzata oppure no tranne che la
pedonalizzazione ha consentito a tre bar di tenere i tavolini
all'esterno, riuscendo così a valorizzarli.
Di chi erano o sono? e chi governava allora?
Piazza del Comune nata bianca (con un rigagnolo in mezzo) e diventata
nera: chissà se quei blocchetti sono ancora in grado di assorbire il
PM10 oppure sono intasati di sporco.
Via Roma -su cui c'ha messo mano anche la Giunta Gandolfi- la cui
pavimentazione non sta incollata neppure tra Natale e santo Stefano:
magari chi l'ha progettata ha scambiato un'autostrada per il vialetto
di una villetta a schiera.
La Biblioteca e Auditorium che non verranno mai aperte ma non hanno il
coraggio di dirlo. Proprio non la vogliono - dal centrosinistra
all'estrema destra fascio leghista- perché i cittadini che
frequentano la biblioteca non riesci a infinocchiarli facilmente.
Ancora un anno di abbandono e poi si dovrà chiamare una impresa di
demolizione.
La scuola elementare é mezza finita e resterà chiusa per almeno
un anno in attesa che sia finito il secondo lotto MA (c'é sempre un
MA....) non si sa quando verrà terminata la parte sportiva-palestra.
Le scuole medie sono li che mostrano tutta la loro fragilità di casetta
operaia anni sessanta epperò hanno i pannelli solari per vendere la
corrente all'enel. Occorrerebbe una ristrutturazione da cima a fondo ma siamo senza soldi.
Il giardino di via Marconi pare il deposito del Colleoni (quello dei
prefabbricati di cemento a Ponte san Pietro) zeppo di erbacce e prati
consunti da un eccesso di cemento e sfruttamento degli utenti
(ovvio...).
Nei due CVI meglio non andarci: é come accompagnarsi ad una signora di
mezza età dai costumi non proprio raccomandabili. Inesorabilmente
vecchi.
Adesso parte il rifacimento del CVI1: voto di scambio con la Polisportiva a presidenza piddina comunista. O così o pomì.
La giunta Morelli ebbe la fortuna di governare dopo cinque anni di
giunta leghista che aveva imbottito il piano di edificazione,
trovandosi cosi in mano una barcata di soldi da spendere.
La giunta Gandolfi impattò col fiscal compact e dovette destinare i soldi in cassa al pagamento dei debiti.
La giunta Serra, che il centrodestra leghista attendeva al termine con
un fallimento, é riuscita -nel combinato disposto- comunisti
ciellini a poter disporre di una buona fetta del finanziamento per le
elementari e successivamente dalla abolizione del blocco della spesa.
Il problema é che i progetti approvati dall'ass. Vito Conti per
importanti opere pubblhce e private (quasi tutti quelli elencati tranne
uno) non sono all'altezza delle attese della popolazione ne sotto il
profilo qualitativo (qualità dei materiali e delle esecuzioni) ne sotto
il profilo architettonico.
Non esce da quei progetti l'idea di un "comune forte" portatore di
valori ma esce piuttosto l'idea di un "comune debole" che si
assimila alla peggiore architettura villettara che ha caratterizzato
gli ultimi 25 anni. Si giustifica il tutto con la necessità di
rissparmiare oppure ottimizzare le risorse, mentre invece non è così.
Sono e restano opere di modesto valore esecutivo ed architettonico
perchè nascono proprio con questo DNA. Non puoi pavimentare via Roma
con lastrine di scarso spessore e poi ci passano sopra mezzi pesanti:
ovvio che non stiano incollate nemmeno col dito del buondio appoggiato
sopra. La piazza di Lecco é pavimentata con latsroni di porfido
valtellinese alte 15 cm.
Fino alla scuola elementare di oggi.'Na creatura voluta dalla
Morelli&Serra ai tempi della giunta Morelli e che adesso è conclusa
in parte ma inutilizzabile per il prossimo anno. Anche stavolta la mano
é evidente dalla sua fragilità e ... le aule con le finestre rivolte a
nord.
Adesso le abbiamo e ce le teniamo.
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la scuola nei dettagli visti da vicino
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Il
vialetto di ingresso (non é ancora lastricato) che da via IV Novembre
conduce all'ingresso della nuova scuola elementare. Il mureto in fondo
al centro verrà allestito in modo che sia una seduta ad altezza
variabile da usare sia per i piccoli che per le quinte. A destra c'é un
terrapieno dove sono pinatati alcuni alberi da frutta. In questo modo
hanno "derubato" quello che doveva essere il giardino della biblioteca
aperto al pubblico per la lettura nella bella stagione. Pensano che i pochi alberi da frutta presenti siano un utile riferimento
(la frutta cresce sugli alberi e non nei cestelli del supermercato).
Oltre al fatto che quando piove la terra dell'orto giardino scorre sul
piazzale, l'idea é proprio quella del cittadino che ricostruisce
inventandolo quello che non é mai esistito. Il cespuglietto che vedete
in secondo piano é la peggiore infestante presente nelle
coltivazioni agricole (ma loro non lo sanno...).
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Facciata
d'ingresso alla scuola, che guarda verso nord con un corto tetto di
copertura. E' una facciata di pannelli di legno con una imbottitura non
eccessiva di isolante. Una attenta osservazione ne fa un comodissimo
nido per le vespe essendo perfettamente fessurata. In buona
sostanza non esiste un porticato "abbastanza vasto" in modo che nella
stagione invernale i ragazzi possano sostare al coperto. Genialissima
l'idea del moduli delle finestre, fatte apposta per costare poco.
Inimmaginabile il costo di manutenzione e mantenimento di una struttra in legno esposta verso nord.
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Dovrebbe
essere l'interno di un ufficio verso l'esterno che guarda oviamente
verso nord. Questa é l'illuminazione naturale dell'ufficio durante una
SOLEGGIATISSIMA giornata di maggio. In questo caso l'ufficio ha un
modesto marciapiedi all'esterno ma non é possibile uscire. Per i
serramenti vale il solito discorso dell'ingresso.
Il pavimento é un ottimo pavimento industriale di quercia che speriamo abbia uno spessore
adeguato. Il riscaldamento é a pavimento ed é alimentato da una pompa
di calore che oggi serve anche le vicine scuole medie. Solo gli uffici
hanno la possibilità di avere anche il raffrescamento estivo.
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L'interno
di un'aula ovviamente rivolta verso nord. Questa é l'illuminazione
natirale durante una SOLEGGIATISSIMA giornata di maggio. Praticamente
dovranno tenere le lezioni SEMPRE con l'illuminazione accesa. Non é
possibile che gli alunni escano in giardino "normalmente" tranne in
caso di evacuazione. per il pavimento, riscaldamento e serramenti vedi
sopra. C'é da immaginare che d'inverno la zona bassa della finetsratira
sarà TUTTA mascherata da zaini e zainetti per isolare al meglio
perchè la sensazione di freddo stando fermi seduti a un banco a mezzo
metro dal vuoto non sarà delle migliori.
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Alla
polemica sul muro esterno nero/marrone/rosso il progettista ha risposto
che vuole imitare la corteccia degli alberi che noi gli mettiamo di
fianco con un modello "dal vero". Il muro vorrebbe
significare un'accoglienza e una difesa dei piccoli allievi rispetto al
fragore esterno. Peccato che l'insieme appaia qualcosa a mezza strada
tra un convento di clausura e una galera scrostata. Convento di
clausura o galera che appare in TUTTA la struttura della scuola, fatta
di corridoi lunghissimi e molto bui; di ambienti ridotti dentro pozzi
verticali (specie quelli laterali a via Carlinga dove stanno i
laboratori ed altri servizi). Quello che vedete sulla sinistra é il
lato sud del micro-auditorium che da direttamente sul corridoio di
dismpegna generale e su uno spazio antistante. Il micro auditorium è
fatto di tre gradini e siccome il rivestimento é identico, chissà che
bei saltoni faranno senza accorgersi i piccoli.
In teoria i laboratori sarebbero utilizabili anche in orari non
scolastici da persone estranee alla scuola. Il che può essere vero in
teoria salvo il fatto che dopo ogni uso il laboratorio dovrebbe essere
disinfestato come accade per le aule usate per le elezioni. Ovviamente
il giardino non è accessibile e sia ben chiaro che non lo vogliono ne
gli insegnanti ne i genitori perchè... i bambini si sporcano. La natura
da... guardare ma non toccare.
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