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Geniali
questi terroristi. Questo è il coro stupefatto dei mega giornalisti nei
media nostrani. Devono avere alle spalle (i terroristi) una
organizzazione inarrivabile! Pensate che invece di mandare a fare una
strage da un calzolaio dove entrano tre vecchiette al giorno,
hanno avuto l'idea incredibilmente originale di farsi saltare in aria
nientemeno che nella hall del più importante e trafficato aeroporto
belga e dentro ad una metropolitana ben alle otto del mattino. Ci vuole
una intelligenza sopraffina – araba o levantina…- per decidere che quei
posti e quell'orario sono i più frequentati rispetto alla sponda del
fiume dove ci va nessuno a pescare perché fa un freddo boia a meno
cinque gradi.
Senza dimenticare la furbizia di avere prenotato un taxi tipo minibus
perché erano in tre con 3-4 maxivaligie pesantissime piene di esplosivo
e condimenti criminali vari salvo decidere che –essendosi presentata
una vettura normale- hanno deciso di lasciare a casa una della quattro
valige di esplosivo. Che menti! Che teste, che furbizia! Ovvio: vado a
fare una strage e mi farò saltare in aria… se usassi la mia macchina
chi poi me la riporta indietro che c'ho pure qualche rata ancora da
pagare?
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Però
che gentili anche. Hanno fatto meno ammazzati feriti e danni per via di
un banale fraintendimento vettura-minibus. Che culo questi belgi!
Invece di 30 morti con tre bombe potevano essere in 40 con 4 valige.
Ringrazino iddio del culo che hanno avuto.
Sono anche ragazzi risparmiatori. Esplosivo domestico e qualche chilo
di chiodi: con quello che costa il ferro oggigiorno. Eppoi devono avere
sicuramente frequentato dei corsi superiori in Siria e Libia per
diventare abili fabbricanti di bombe: sfortunatamente sono morti
altrimenti li avrebbe chiamati qualche emiro o qualche ras sovietico
per fondare una start up per la fabbricazione di ordigni innovativi.
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Oppure
potevano correggere la pagine della wikipedia terrorista dove si spiega
la fabbricazione artigianale di bombe razzi armi e dio ce la mandi
buona. Teoria e pratica sicuramente ben note e provate dal vivo e
dal vero.
Mancava solo il carburo usato per andare a lumache o pescare di frodo.
Che genialità. Chissà se ci sono lumache nei campi belgi oppure dei
pesci nei fiumi belgi. Lumache fiamminghe o valloni? Boh? Ah! c'hanno
pure l'oceano con sotto il metano. Magari la prossima volta ci fanno un
pensierino. Grandi autori questi terroristi. Uno aveva persino scritto
il testamento con acute riflessioni, poi aveva gettato il personale
nientemeno che in un cassonetto della spazzatura. Che potrebbe essere
un cestino dove ovviamente nessuno lo poteva vedere come un vero e
proprio cassonetto dove ovviamente ogni giorno arriva il polotto
intelligente che vi fruga a cercare personal monete d'oro, pistole
fumanti, testicoli, zoccoli d'asino.
Da una parte la tragica banalità del male e di contro
l'altrettanto tragica coglioneria del potere e dei cittadini. Il tutto
propagandato da gazzettieri altrettanto idioti con trasmissioni
ininterrotte dalle otto a 720 ore dopo. Mica male.
Fa male pensare ad un paese così stupido di fronte a tanti morti.
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Dal
lontano agosto 2015 finalmente è arrivata in consiglio comunale per la
deliberazione sulle osservazioni alla variante di un piano sulla
via Bergamo. Sei mesi per trarre le conclusioni e le decisioni in
merito alle tre osservazioni presentate. Una di semplice correzione di
un errore. Un'altra nello stile nimby. La terza è quella si illustra
qui di seguito.
Leggiamo.
Il PGT vigente è sostanzialmente un atto notarile di basso
livello urbanistico culturale ed ambientale che certifica gli ormai
inutili valori della rendita senza dare al paese una prospettiva di
futuro, di riscossa, di civiltà. Conferma sostanzialmente tutti i
modelli che l'hanno mandato in crisi (non solo a Curno). Tutto questo
anche in contrasto con quelli che potrebbero essere dei valori
(puramente economici) per gli stessi operatori, ridottisi a inseguire
un modello di trasformazione urbana che è sempre più vicina agli anni
'50 che non alla cultura della ricostruzione della città e del
paesaggio che gli attuali ruderi delle periferie urbane hanno reso
evidenti. Con questo progetto di trasformazione urbana da un lato
Comune ed Operatori certificano contemporaneamente la banalità di un
modello che SONO STATI COSTRETTI A DEMOLIRE DA SOLI e senza
averne comprese le ragioni (della demolizione) , lo stanno replicando
pari pari attraverso un girandola di proposte che il Comune insegue
esausto.
La banalità delle proposte è evidente. Negli anni '50 ci fu il modello
di piazzare “di tutto un po'” lungo la nuova arteria (la nuova
Briantea oggi via Bergamo) e il “di tutto un po'” alla fine è affondato
per via della crisi economica, della modifica della viabilità
superiore, della “banalità” edilizia proposta e mantenuta. Oggi si
replica (con la variante) col suo bravo capannone
commerciale-direzionale (?) e i suoi blocchi di villette a schiera o
uffici (uffici in un paese senza nemmeno al fibra ottica…?). che
nessuno vuole se è vero che almeno ¼ della superficie coperta da
capannoni a Curno è inutilizzata come pure di villette a schiera ed
uffici non pare risulti una grande richiesta in presenza di una vasta
irrichiesta sovra offerta.
Da questo ragionamento— verificato che la Delibera Consigliare è ANCHE
una “Variante al PGT” sia pure in forma mirata ad uno spazio, propone
di applicare un ragionamento più complesso, articolato ed
efficace rispetto alla realtà curnese :
1 - unire-spostare l'intero intervento a quello dell'area del polo commerciale di
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via Fermi di cui si sta preparando il master-plan e destinare l'attuale
area individuata a parco pubblico di iniziativa pubblica privata. Il
valore “come agricolo” dell'area verrà scomputato dagli oneri in
proporzione.
2 — che sia realizzato l'attraversamento pedociclabile tra via Fermi e
via Meucci mediante sottopasso alla via Bergamo a carico degli
operatori del comparto tra Bergamo-Mozzo-FFSS-via Roma.
3 — cancellare la pista pedociclabile lungo la via Bergamo:una pista pedociclabile adiacente una strada di grandissimo traffico
4— di inserire nel PGT vigente una bretella stradale che colleghi la
nostra via Ruffilli con la rotonda tra le vie
Brambilla/Failoni/Leuceriano nel Comune di Bergamo
5 — di studiare il collegamento pedociclabile tra Curno centro e
l'Ospedale Papa Giovanni partendo dalla via Donizetti, sfruttando lungo
il parcheggio della zona commerciale a SE del passaggio a livello fino
alla via interpoderale sul Comune di Bergamo già esistente, già dotata
sia di scavalco sulla Roggia Serio Piccolo che dallo scarico della
Valle d'Astino.
In buona sostanza l'osservazione dice: verificato che volete-dovete
demolire tutto quello realizzato finora perché la realtà economica vi
ha smentito, come mai RIcostruite tutto (quasi) identico ? Non varrebbe
la pena piuttosto di spostare e unire l'iniziativa dentro il
master-plan dell'asse commerciale di via Fermi (magari con destinazioni
alternative e complementari?).
Ovviamente –come ampiamente previsto- l'assessore Vito Conti ha dato
agli uffici l'imput di cassare l'osservazione (immaginiamo palesemente
sgradita all'operatore) salvo andare in consiglio comunale e pararsi le
spalle asserendo dapprima che l'osservazione ha un alto contenuto di
cui si terrà conto prossimamente nel PGT.Per concludere che “gli
uffici” hanno deciso che trattasi di “Osservazione da PGT” piuttosto
che riferita specificatamente all'oggetto della variante.
Col che non si comprende come mai “la politica” abbia scritto nella
delibera di adozione che trattasi di “Adozione Variante al PII
“ex Briantea Nord” e al PGT del Comparto “B”” e poi faccia dire agli
uffici che non si può trattare di variante al PGT.
Insomma da una parte fa comodo una cosa, dall'altra no.
Ovviamente alla fine l'osservazione è stata bocciata.
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Nei
prossimi giorni ci sarà qualche professionista che finalmente
darà l'immagine di quello che oggi è il Belgio, piccola nazione europea
( 12 milioni di abitanti, il 20% in più della Lombardia) divisa quanto
mai tra le due minoranze etniche. Che poi è alla base della sua crisi.
Ho ascoltato alla radio una descrizione (non saprei di chi visto che
non ho potuto ascoltare capo e coda dell'intervento) e ne sono rimasto
esterrefatto. Sostanzialmente non esiste una forza di polizia
nazionale, ma esistono una dozzina di polizie che non dialogano tra di
loro per la divisione storica nei due cantoni.
Questo mi ha fatto capire la ragione principale per cui sia la nazione
europea dove si sono organizzati comodamente i terroristi
pro-isis, senza nessun disturbo ne della polizia belga ne da
quella francese.
Delle tragedie terroristiche osservo con maggiore attenzione le
immagini, perché queste difficilmente riescono a nascondere le
intenzioni dei raffigurati. Le foto del terrorismo non si possono
facilmente taroccare. Nel momento della tragedia e della paura è
impossibile dissimulare.
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pensa a se stesso senza vedersi parte di un tutto.
Il secondo aspetto che leggo nelle immagini è la sostanziale criminale
coglioneria dei presenti. Lo so: uso termini molto duri. Però queste
persone mostrano di non avere minimamente idea che lo stare insieme
comporta sempre dei problemi, tra i quali pure il terrorismo visto che
Bruxelles non è il primo caso.
Cioè vedo persone disperate che gridano scappano si agitano senza nessuna bussola, senza cercare un “altro” sguardo.
Lo stupido di turno mi dirà che nel momento di una tragedia ciascuno
mira in primis a salvarsi la propria pelle. Però non sei un uomo quando
vivendo in una comunità, non hai il senso della tua precarietà. Ieri è
stato il caso di un ordigno e domani potrebbe essere un incidente al
treno. Oppure i freni di un velivolo che saltano e il velivolo penetra
nella hall.
Questa solitudine estrema si accompagna alla pretesa della propria
sicurezza individuale. La realizzano, non proprio tutti, “dopo”. Quando
ormai è inutile. Quando ormai i tre o quattro terroristi sono
sfilati coi loro carichi di bombe fino a destino.
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Nelle immagini vedo due aspetti che mi paiono molto significativi.
Il primo è che sostanzialmente la solitudine delle persone. La
solitudine dei feriti. Non vedi nessun “civile” (dove col termine
indico altri passeggeri nel terminal oppure nel metro) che aiuta
qualche altro ferito. Le due immagini che pubblico ne sono il
segno più evidente.
Questa solitudine mi suggerisce che sostanzialmente l'uomo ha perso se
stesso, la sua umanità. C'è un uomo ferito a terra sul pavimento
insanguinato ed un altro passa via veloce senza nemmeno guardarlo
e coprendosi la vista col cellulare mentre telefona.
Un padre e una figlia si abbracciano mentre alle loro spalle, a pochi centimetri un uomo ferito invoca aiuto.
Ci sono i vivi e quelli feriti e i morti.
Non c'è una umanità collettiva.
E questo fa capire molto del come perché per quanto i terroristi riescano a farla franca: ciascuno
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Ovviamente i morti ed i feriti e gli spaventati non hanno colpe
specifiche. Ci vorrebbe anche questo. Il fatto è questo “stare insieme”
deve stare alla base della convivenza altrimenti meritiamo di morire
uno per uno , da solo per solo.
Un altro aspetto che colgo è che mentre viviamo in una società
attraversata da mille razze religioni politiche, allo steso tempo
rifiutiamo in massa ogni collaborazione. Nell'aeroporto di B. passano
ogni anno 23 milioni di passeggeri (2,3 volte quello di Bergamo…) e
sicuramente transitano viaggiatori e visitatori di tutte le razze
religioni etnie politiche di tutto il mondo. Probabilmente non si
guardano in cagnesco: Nemmeno si guardano con simpatia. Quasi
sicuramente non si vedono o fanno finta di non vedersi.
Invece i terroristi li hanno visti benissimo e li hanno massacrati.
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Numerosi
e importanti boatos provenienti dagli uomini di punta e della fanteria
del vecchio PCI manifestano la richiesta che la vecchia scuola
elementare di via DeAmicis, che sarà abbandonata entro fine anno per
l'apertura del mostro di via Carlinga, sia destinata a ospitare un
ospizio per residenti. Ha iniziato il vecchio segretario del PCI, al
secolo Pelizzoli Sighesù (ononimia di “grande falcetto=grande
comunista) nell'assemblea di rianimazione della lista Vivere Curno
quando ha preso la faccenda alla larga chidendo innocentemente se
l'idea della scuola materna comunale potesse tornare nel
programma e subito la sindaco Serra ha violentemente reagito asserendo
(facendo finta di non avere capito il ragionamento, visto che non è poi
così ottusa come qualche volta vuole farsi passare) che
(a) il comune non potrebbe avere un “asilo comunale” con personale dipendente del comune (idea mai chiesta da nessuno…)
(b) l'asilo dovrebbe essere affidato con una gara ( echisseenefrega!...)
(c) una nuova scuola materna renderebbe inutile la san Giovanni Bosco
(la Serra fa finta di non sapere che TUTTO il patrimonio della san
Giovanni Bosco è dei CURNESI, non di qualche inventata società
privata)
(d) che i genitori sono contenti del servizio reso dalla S.G.B (e
nessuno l'ha mai messo in dubbio. Semmai tutto il paese lo vorrebbe non
su un incrocio ma in uno spazio verde e meno inquinato).
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E'
apparso un evidente reazione contraria della Serra all'idea che la
società curnese LAICA si prenda in mano una scuola materna LAICA
piuttosto che tutto il servizio sia affidato al monopolio attuale. Non
toccatemi il mio elettorato è stato il messaggio esplicito della Serra.
Il Sighesù, lanciata la palla, ha poi messo in campo il pallino con uno
dei soliti lacrimevoli ragionamenti per il quale la società invecchia e
quindi avremo bisogno di strutture adeguate.
Ovvio che a un figlio del PCI, esattamente come hanno costruito un
welfare che ha fregato e frega ai giovani il futuro a vantaggio dei
vecchi attuali, manco importi una virgola della scuola materna mentre
importi molto un ospizio con accesso ad ISEE addomesticato (meglio
ancora!) specie se alle spalle anziché la Dalmine (dove hai dovuto
pagare fino all'ultimo centesimo di tasse e contributi) hai avuto
un'attività commerciale singolare (dove pare esista una discreta
evasione fiscale e contributiva se la GdF non caccia palle).
Ovviamente la Serra, da bravo sughero come s'è dimostrata finora, ha
colto immediatamente il messaggio che il Sighesù, maggiore azionista in
termini di voti alla sua lista, le ha lanciato ed ha “rilanciato” o
“buttato li” l'idea che la scuola potrebbe accogliere sia l'ospizio che
il centro anziani.
La Serra è un'autentica specialista del “riciclo”: dalLa Miniera
di via Aldo Moro all'ospizio di via De Amicis (con sala d'attesa: il
centro anziani…).
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Mettere via cose e uomini: mai buttare nulla, semmai ci pensa l'ipercolesterolemia.
Francamente l'idea che una popolazione (quella del dopoguerra: ora
anziana) cresciuta nel pieno del benessere e con una enorme possibilità
di accesso al lavoro ( regolare e irregolare come aggiunta) ponga
all'alba del 2016 l'alternativa tra una scuola materna e un ospizio fa veramente pena.
Una generazione – gli ultra 60enni di oggi) che è riuscita ad
accumulare 2.300 miliardi di debito pubblico ed una ricchezza privata
di 4.000 miliardi (in titoli e contanti: poi ci sono gli immobili e
l'oro…) che alza la voce per chiedere “ANCORA e in AGGIUNTA” dei
servizi che una vita meno dispendiosa dovrebbe avere garantito un
futuro più che dignitoso, lascia del tutto basiti.
Anche perché, se poi vai a vedere nel concreto questa popolazione, ti
rendi conto che è quella che ha più di un appartamento in
proprietà, è quella che ha la figliolanza meno scolarizzata rispetto
alla media, buona parte di loro hanno avuto la fortuna di avere
una superliquidazione piuttosto che finire esodati e allora ti domandi
….
Lascio al lettore la domanda.
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