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187 - 25 marzo 2016

bienno47@gmail.com





Geniali questi terroristi. Questo è il coro stupefatto dei mega giornalisti nei media nostrani. Devono avere alle spalle (i terroristi) una organizzazione inarrivabile! Pensate che invece di mandare a fare una strage da un calzolaio dove entrano tre vecchiette al giorno,  hanno avuto l'idea incredibilmente originale di farsi saltare in aria nientemeno che nella hall del più importante e trafficato aeroporto belga e dentro ad una metropolitana ben alle otto del mattino. Ci vuole una intelligenza sopraffina – araba o levantina…- per decidere che quei posti e quell'orario sono i più frequentati rispetto alla sponda del fiume dove ci va nessuno a pescare perché fa un freddo boia a meno cinque gradi.
Senza dimenticare la furbizia di avere prenotato un taxi tipo minibus perché erano in tre con 3-4 maxivaligie pesantissime piene di esplosivo e condimenti criminali vari salvo decidere che –essendosi presentata una vettura normale- hanno deciso di lasciare a casa una della quattro valige di esplosivo. Che menti! Che teste, che furbizia! Ovvio: vado a fare una strage e mi farò saltare in aria… se usassi la mia macchina chi poi me la riporta indietro che c'ho pure qualche rata ancora da pagare?

Però che gentili anche. Hanno fatto meno ammazzati feriti e danni per via di un banale fraintendimento vettura-minibus. Che culo questi belgi! Invece di 30 morti con tre bombe potevano essere in 40 con 4 valige. Ringrazino iddio del culo che hanno avuto.
Sono anche ragazzi risparmiatori. Esplosivo domestico e qualche chilo di chiodi: con quello che costa il ferro oggigiorno. Eppoi devono avere sicuramente frequentato dei corsi superiori  in Siria e Libia per diventare abili fabbricanti di bombe: sfortunatamente sono morti altrimenti li avrebbe chiamati qualche emiro o qualche ras sovietico per fondare una start up per la fabbricazione di ordigni innovativi.



Oppure potevano correggere la pagine della wikipedia terrorista dove si spiega la fabbricazione artigianale di bombe razzi armi e dio ce la mandi buona. Teoria e pratica sicuramente  ben note e provate dal vivo e dal vero.
Mancava solo il carburo usato per andare a lumache o pescare di frodo. Che genialità. Chissà se ci sono lumache nei campi belgi oppure dei pesci nei fiumi belgi. Lumache fiamminghe o valloni? Boh? Ah! c'hanno pure l'oceano con sotto il metano. Magari la prossima volta ci fanno un pensierino. Grandi autori questi terroristi. Uno aveva persino scritto il testamento con acute riflessioni, poi aveva gettato il personale nientemeno che in un cassonetto della spazzatura. Che potrebbe essere un cestino dove ovviamente nessuno lo poteva vedere come un vero e proprio cassonetto dove ovviamente ogni giorno arriva il polotto intelligente che vi fruga a cercare personal monete d'oro, pistole fumanti, testicoli, zoccoli d'asino.
Da una parte la tragica banalità del  male e di contro l'altrettanto tragica coglioneria del potere e dei cittadini. Il tutto propagandato da gazzettieri altrettanto idioti con trasmissioni ininterrotte dalle otto a 720 ore dopo. Mica male.
Fa male pensare ad un paese così stupido di fronte a tanti morti.








Dal lontano agosto 2015 finalmente è arrivata in consiglio comunale per la deliberazione sulle osservazioni  alla variante di un piano sulla via Bergamo. Sei mesi per trarre le conclusioni e le decisioni in merito alle tre osservazioni presentate. Una di semplice correzione di un errore. Un'altra nello stile nimby. La terza è quella si illustra qui di seguito.
Leggiamo.
Il PGT  vigente è sostanzialmente un atto notarile di basso livello urbanistico culturale ed ambientale che certifica gli ormai inutili valori della rendita senza dare al paese una prospettiva di futuro, di riscossa, di civiltà. Conferma sostanzialmente tutti i modelli che l'hanno mandato in crisi (non solo a Curno). Tutto questo anche in contrasto con quelli che potrebbero essere dei valori (puramente economici) per gli stessi operatori, ridottisi a inseguire un modello di trasformazione urbana che è sempre più vicina agli anni '50 che non alla cultura della ricostruzione della città e del paesaggio che gli attuali ruderi delle periferie urbane hanno reso evidenti. Con questo progetto di trasformazione urbana da un lato Comune ed Operatori certificano contemporaneamente la banalità di un modello che SONO STATI COSTRETTI A DEMOLIRE DA SOLI  e senza averne comprese le ragioni (della demolizione) , lo stanno replicando pari pari attraverso un girandola di proposte che il Comune insegue esausto. 
La banalità delle proposte è evidente. Negli anni '50 ci fu il modello di piazzare “di tutto un po'”  lungo la nuova arteria (la nuova Briantea oggi via Bergamo) e il “di tutto un po'” alla fine è affondato per via della crisi economica, della modifica della viabilità superiore, della “banalità” edilizia proposta e mantenuta. Oggi si replica (con la variante) col suo bravo capannone commerciale-direzionale (?) e i suoi blocchi di villette a schiera o uffici (uffici in un paese senza nemmeno al fibra ottica…?). che nessuno vuole se è vero che almeno ¼ della superficie coperta da capannoni a Curno è inutilizzata come pure di villette a schiera ed uffici non pare risulti una grande richiesta in presenza di una vasta irrichiesta sovra offerta. 
Da questo ragionamento— verificato che la Delibera Consigliare è ANCHE una “Variante al PGT” sia pure in forma mirata ad uno spazio, propone di applicare un ragionamento più complesso, articolato ed efficace  rispetto alla realtà curnese :
1 - unire-spostare l'intero intervento a quello dell'area del polo commerciale di

via Fermi di cui si sta preparando il master-plan e destinare l'attuale area individuata a parco pubblico di iniziativa pubblica privata. Il valore “come agricolo” dell'area verrà scomputato dagli oneri in proporzione.
2 — che sia realizzato l'attraversamento pedociclabile tra via Fermi e via Meucci mediante sottopasso alla via Bergamo a carico degli operatori del comparto tra Bergamo-Mozzo-FFSS-via Roma.
3 — cancellare la pista pedociclabile lungo la via Bergamo:una pista pedociclabile adiacente una strada di grandissimo traffico
4— di inserire nel PGT vigente una bretella stradale che colleghi la nostra via Ruffilli con la rotonda tra le vie Brambilla/Failoni/Leuceriano nel Comune di Bergamo
5 — di studiare il collegamento pedociclabile tra Curno centro e l'Ospedale Papa Giovanni partendo dalla via Donizetti, sfruttando lungo il parcheggio della zona commerciale a SE del passaggio a livello fino alla via interpoderale sul Comune di Bergamo già esistente, già dotata sia di scavalco sulla Roggia Serio Piccolo che dallo scarico della Valle d'Astino.

In buona sostanza l'osservazione dice: verificato che volete-dovete demolire tutto quello realizzato finora perché la realtà economica vi ha smentito, come mai RIcostruite tutto (quasi) identico ? Non varrebbe la pena piuttosto di spostare e unire l'iniziativa dentro il master-plan dell'asse commerciale di via Fermi (magari con destinazioni alternative e complementari?).

Ovviamente –come ampiamente previsto- l'assessore Vito Conti ha dato agli uffici l'imput di cassare l'osservazione (immaginiamo palesemente sgradita all'operatore) salvo andare in consiglio comunale e pararsi le spalle asserendo dapprima che l'osservazione ha un alto contenuto di cui si terrà conto prossimamente nel PGT.Per concludere che “gli uffici” hanno deciso che trattasi di “Osservazione da PGT” piuttosto che riferita specificatamente all'oggetto della variante.
Col che non si comprende come mai “la politica” abbia scritto nella delibera di adozione che trattasi di “Adozione  Variante al PII “ex Briantea Nord” e al PGT del Comparto “B”” e poi faccia dire agli uffici che non si può trattare di variante al PGT.
Insomma da una parte fa comodo una cosa, dall'altra no.
Ovviamente alla fine l'osservazione è stata bocciata.







Nei prossimi giorni ci sarà qualche professionista che finalmente  darà l'immagine di quello che oggi è il Belgio, piccola nazione europea ( 12 milioni di abitanti, il 20% in più della Lombardia) divisa quanto mai tra le due minoranze etniche. Che poi è alla base della sua crisi. Ho ascoltato alla radio una descrizione (non saprei di chi visto che non ho potuto ascoltare capo e coda dell'intervento) e ne sono rimasto esterrefatto. Sostanzialmente non esiste una forza di polizia nazionale, ma esistono una dozzina di polizie che non dialogano tra di loro per la divisione storica nei due cantoni.
Questo mi ha fatto capire la ragione principale per cui sia la nazione europea dove si sono organizzati  comodamente i terroristi pro-isis, senza  nessun disturbo ne della polizia belga ne da quella francese.
 
Delle tragedie terroristiche osservo con maggiore attenzione le immagini, perché queste difficilmente riescono a nascondere le intenzioni dei raffigurati. Le foto del terrorismo  non si possono facilmente taroccare. Nel momento della tragedia e della paura è impossibile dissimulare.

pensa a se stesso senza vedersi parte di un tutto.
Il secondo aspetto che leggo nelle immagini è la sostanziale criminale coglioneria dei presenti. Lo so: uso termini molto duri. Però queste persone mostrano di non avere minimamente idea che lo stare insieme comporta sempre dei problemi, tra i quali pure il terrorismo visto che Bruxelles non è il primo caso.
Cioè vedo persone disperate che gridano scappano si agitano senza nessuna bussola, senza cercare un “altro” sguardo.
Lo stupido di turno mi dirà che nel momento di una tragedia ciascuno mira in primis a salvarsi la propria pelle. Però non sei un uomo quando vivendo in una comunità, non hai il senso della tua precarietà. Ieri è stato il caso di un ordigno e domani potrebbe essere un incidente al treno. Oppure i freni di un velivolo che saltano e il velivolo penetra nella hall.
Questa solitudine estrema si accompagna alla pretesa della propria sicurezza individuale. La realizzano, non proprio tutti, “dopo”. Quando ormai è inutile. Quando ormai i  tre o quattro terroristi sono sfilati coi loro carichi di bombe fino a destino.






Nelle immagini vedo due aspetti che mi paiono molto significativi.
Il primo è che sostanzialmente la solitudine delle persone. La solitudine dei feriti. Non vedi nessun “civile” (dove col termine indico altri passeggeri nel terminal oppure nel metro) che aiuta qualche altro ferito. Le due immagini che  pubblico ne sono il segno più evidente.
Questa solitudine mi suggerisce che sostanzialmente l'uomo ha perso se stesso, la sua umanità. C'è un uomo ferito a terra sul pavimento insanguinato ed un altro  passa via veloce senza nemmeno guardarlo e coprendosi la vista col cellulare mentre telefona.
Un padre e una figlia si abbracciano mentre alle loro spalle, a pochi centimetri un uomo ferito invoca aiuto.
Ci sono i vivi e quelli  feriti  e i morti.
Non c'è una umanità collettiva.
E questo fa capire molto del come perché per quanto i terroristi riescano a farla franca: ciascuno


Ovviamente i morti ed i feriti e gli spaventati non hanno colpe specifiche. Ci vorrebbe anche questo. Il fatto è questo “stare insieme” deve stare alla base della convivenza altrimenti meritiamo di morire uno per uno , da solo per solo.

Un altro aspetto che colgo è che mentre viviamo in una società attraversata da mille razze religioni politiche, allo steso tempo rifiutiamo in massa ogni collaborazione. Nell'aeroporto di B. passano ogni anno 23 milioni di passeggeri (2,3 volte quello di Bergamo…) e sicuramente transitano viaggiatori e visitatori di tutte le razze religioni etnie politiche di tutto il mondo. Probabilmente non si guardano in cagnesco: Nemmeno si guardano con simpatia. Quasi sicuramente non si vedono o fanno finta di non vedersi.

Invece i terroristi li hanno visti benissimo e li hanno massacrati.




















Numerosi e importanti boatos provenienti dagli uomini di punta e della fanteria del vecchio PCI manifestano la richiesta che la vecchia scuola elementare di via DeAmicis, che sarà abbandonata entro fine anno per l'apertura del mostro di via Carlinga, sia destinata a ospitare un ospizio per residenti. Ha iniziato il vecchio segretario del PCI, al secolo Pelizzoli Sighesù (ononimia di “grande falcetto=grande comunista) nell'assemblea di rianimazione della lista Vivere Curno quando ha preso la faccenda alla larga chidendo innocentemente se l'idea della scuola materna comunale  potesse tornare nel programma e subito la sindaco Serra ha violentemente reagito asserendo (facendo finta di non avere capito il ragionamento, visto che non è poi così ottusa come qualche volta vuole farsi passare) che
(a) il comune non potrebbe avere un “asilo comunale” con personale dipendente del comune (idea mai chiesta da nessuno…)
(b) l'asilo dovrebbe essere affidato con una gara ( echisseenefrega!...)
(c) una nuova scuola materna renderebbe inutile la san Giovanni Bosco (la Serra fa finta di non sapere che TUTTO il patrimonio della san Giovanni Bosco  è dei CURNESI, non di qualche inventata società privata)
(d) che i genitori sono contenti del servizio reso dalla S.G.B (e nessuno l'ha mai messo in dubbio. Semmai tutto il paese lo vorrebbe non su un incrocio ma in uno spazio verde e meno inquinato).


E' apparso un evidente reazione contraria della Serra all'idea che la società curnese LAICA si prenda in mano una scuola materna LAICA piuttosto che tutto il servizio sia affidato al monopolio attuale. Non toccatemi il mio elettorato è stato il messaggio esplicito della Serra.
Il Sighesù, lanciata la palla, ha poi messo in campo il pallino con uno dei soliti lacrimevoli ragionamenti per il quale la società invecchia e quindi avremo bisogno di strutture adeguate.
Ovvio che a un figlio del PCI, esattamente come hanno costruito un welfare che ha fregato e frega ai giovani il futuro a vantaggio dei vecchi attuali, manco importi una virgola della scuola materna mentre importi molto un ospizio con accesso ad ISEE addomesticato (meglio ancora!) specie se alle spalle anziché la Dalmine (dove hai dovuto pagare fino all'ultimo centesimo di tasse e contributi) hai avuto un'attività commerciale singolare (dove pare esista una discreta evasione fiscale e contributiva se la GdF non caccia palle).
Ovviamente la Serra, da bravo sughero come s'è dimostrata finora, ha colto immediatamente il messaggio che il Sighesù, maggiore azionista in termini di voti alla sua lista, le ha lanciato ed ha “rilanciato” o “buttato li” l'idea che la scuola potrebbe accogliere sia l'ospizio che il centro anziani.
La Serra è un'autentica specialista  del “riciclo”: dalLa Miniera di via Aldo Moro all'ospizio di via De Amicis (con sala d'attesa: il centro anziani…).


Mettere via cose e uomini: mai buttare nulla, semmai ci pensa l'ipercolesterolemia.
Francamente l'idea che una popolazione (quella del dopoguerra: ora anziana) cresciuta nel pieno del benessere e con una enorme possibilità di accesso al lavoro ( regolare e irregolare come aggiunta) ponga all'alba del 2016 l'alternativa tra una scuola materna  e un ospizio fa veramente pena.
Una generazione – gli ultra 60enni di oggi) che è riuscita ad accumulare 2.300 miliardi di debito pubblico ed una ricchezza privata di 4.000 miliardi (in titoli e contanti: poi ci sono gli immobili e l'oro…) che alza la voce per chiedere “ANCORA e in AGGIUNTA” dei servizi che una vita meno dispendiosa  dovrebbe avere garantito un futuro  più che dignitoso, lascia del tutto basiti.
Anche perché, se poi vai a vedere nel concreto questa popolazione, ti rendi conto che è quella che ha  più di un appartamento in proprietà, è quella che ha la figliolanza meno scolarizzata rispetto alla media, buona parte di loro hanno avuto la fortuna  di avere una superliquidazione piuttosto che finire esodati e allora ti domandi ….
Lascio al lettore la domanda.