174 - 17 febbraio 2016 |
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La pagina é un bel mattone ma purtroppo l'argomento non si poteva liquidare con 15 righe. |
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Le immagini che illustrano la pagina NON sono di Curno. |
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Mettiamo in ordine i mattoncini che ricostruiscono la notizia, anche se non necessariamente il “nostro” ordine rispetti quello reale oppure quello ufficiale (su cui è costruito il nostro). Nel nostro comune da quando c'è l'avvento di una maggioranza (generica) di centrosinistra l'urbanistica è affidata a Vito Conti (ormai da 25 anni…) e la manutenzione dei beni comunali è affidata a uno del PCI o ex tale. Toccò a Pelizzoli con la giunta Morelli per passare a Cavagna con la giunta Serra. Il risultato non è mai stato brillante sia ai tempi di Pelizzoli quando non esisteva il blocco della spesa pubblica e le entrate per oneri di urbanizzazione erano generosissime come si è rivelata altrettanto non all'altezza con Cavagna, alle prese col blocco della spesa pubblica e praticamente l'azzeramento delle entrate per oneri. Un altro elemento che lega tutti gli assessori competenti è l'immancabile guerra che scoppia tra la politica e il geometra Mastromattei responsabile del “Settore Gestione e Sviluppo del Patrimonio”. Il quale geometra ha il pregio o il difetto di essere da due mandati sindaco del comune di Lallio (4300 abitanti) a capo di una lista civica di centrodestra (diciamo Lega e NcD). A suo tempo fortemente sponsorizzata dal leader curnese della Lega Roberto Pedretti. Ragionevolmente un semplice cittadino immagina che questo settore “dovrebbe” perlomeno essere affidato a “uno del mestiere”: un architetto, ingegnere, geometra mentre Pelizzoli era un gestore di bar e Cavagna un ex tipografo sindacalista. Ma sappiamo tutti che la democrazia prevede che se sei gravida possono spedirti per una visita ginecologica da un traumatologo (perché è mio amico oppure costa di meno tramite una “Procedura RDO sul portale Sintel”) oppure se hai una gamba spezzata, sempre per le stesse ragioni, vieni ricoverato in ostetricia. La situazione sembrerebbe migliorare coi governi Lega+CDX ma solo perché quelle liste sono piene zeppe di esperti del quadrel: il risultato per i cittadini è anche peggiore. Già l'idea che il dirigente di un ufficio faccia il sindaco di un altro comune fa venire i brividi ma siccome i sindaci e le maggioranze di c.d. CSX sono generalmente della cacasotto, anziché rimuovere i dirigenti ... li lasciano li e ne restano prigionieri. Poi inevitabilmente finiscono per litigare dal giorno successivo all'insediamento. A Curno poi appare evidente dalle interrogazioni di un consigliere di minoranza ex sindaco come alcuni dipendenti gli forniscano informazioni sui rapporti interni e sugli atti che non dovrebbero essere mai resi noti a nessuno tranne al proprio dirigente e al sindaco. In questo quadro veniamo a sapere da una interrogazione che il 04 giugno 2015 (OTTO mesi or sono) c'è stata una riunione della maggioranza coi capigruppo di minoranza nella quale sono stati informati – con un documento di cui si vede la luce solo adesso- dell'intenzione di “esternalizare” i servizi di |
manutenzione dei beni comunali preso atto che nonostante il comune
spenda a tutt'oggi la somma di 645mila euro (13% delle spese totali in
bilancio) a onta dei “significativi investimenti i servizi di
manutenzione non raggiungono un livello soddisfacente sia dal punto di
vista dell'efficienza sia dal punto di vista dell'efficacia”. Che è una
bella mattonata in faccia al dirigente dell'ufficio che sugli attributi
dell'assessore. Chi andasse a cercare questo documento –scambiato tra maggioranza e opposizione ai primi di giugno 2015- nel giornale del comune di fine 2015 non ne troverebbe traccia. Il che la dice lunga sulla trasparenza che pretende di avere la giunta Serra, visto la cattiva (e costosa) mala manutenzione dei beni comunali è quotidianamente all'ordine del giorno dei cittadini. Il silenzio potrebbe anche essere letto come una premessa di scambio a futura memoria tra le parti in gioco: su cui meglio stendere un discreto silenzio salvo poi schizzare fuori con una interrogazione quando l'equilibrio che qualcuno immaginava raggiunto, si destabilizzi a proprio svantaggio. Un passo avanti. Nella prima assemblea elettorale del gruppo di maggioranza Vivere Curno (l'08 febbraio u.s.)chi scrive queste note (completamente ignorante delle interrogazioni e risposte del consiglio comunale del 28 gennaio u.s.) intervenne per invitare o sollecitare il gruppo affinchè mettesse in programma il progetto di unificare i comuni (p.e. Mozzo,Curno, Treviolo, Lallio) sia per godere dei vantaggi previsti dalla legge sia perché la crescita culturale e professionale dentro la società trovava come interlocutori nei comuni “piccoli e singoli” una risposta “inadeguata” alle proprie esigenze e nel contempo si poteva costruire una macchina pubblica maggiormente efficiente, sia attraverso la professionalizzazione che attraverso un adeguato ricambio che con la messa in angolo dei fortissimi relitti resistenti dentro gli uffici. L'assessore Cavagna mi rispose esordendo con un “ti conosco mascherina” che mi lasciò perplesso ed offeso. Adesso leggendo le date, la sequenza e i documenti, appare evidente come il Cavagna abbia messo in relazione il mio intervento con quello del consigliere Gandolfi, il quale aveva ben provveduto ad essere assente dalla riunione consigliare in cui era programmata la risposta alla sua interrogazione. Egregio assessore Cavagna il sottoscritto non è in combutta con nessun consigliere di minoranza mentre lei e la sua maggioranza fate riunioni sul destino di una “banale spesuccia pubblica da 650mila euro annui ” con la minoranza SENZA informare i cittadini. Se consente qualche dubbio ce l'avrebbe il sottoscritto. Il 21 gennaio 2016 (sette giorni prima del consiglio del 28 quando gli verrà risposto) il consigliere Gandolfi pone una interrogazione (spedita a 8 soggetti istituzionali del comune probabilmente per "mascherare" il suo informatore. |
informatore) (interrogazione e risposta le trovate qui dentro: vedi piede di pagina in cui chiede conto di 'sto Global Service. Bellissima la chiusa dell'interrogazione che riportiamo perché sarà inserita nei libri di lettura delle scuole dell'obbligo: ”Dunque la dott.ssa Serra è sicura di quel che fa o intende fare?. Dispone delle competenze necessarie? E, se tali competenze debbono essere acquisite esternamente, anche quelle, quanto ci costano?. Inoltre, l'amministrazione della dott.ssa Serra, in generale, è sicura di avere quella benedetta, e sempre più necessaria, visione di sistema, che contemperi l'esigenza di rinnovamento aziendalistico con la sollecitudine sociale, nel solco della grande tradizione del socialismo umanitario, del quale il suo partito, il PD, dovrebbe essere l'erede, bene o male?. Più male che bene a dire il vero.” Nella lunga risposta dell'assessore citiamo questa parte: “L'adozione di un contratto di Global service comporta un risparmio di spesa sia diretto che indiretto, perché modifica sostanzialmente l'impostazione del servizio: attualmente, gli interventi di manutenzione sono generalmente “a guasto” e frammentari, in quanto mirano a riparare i beni guasti o mal funzionanti, spesso con un affidamento diretto urgente dei lavori senza procedure di gara aperte, con il rischio conseguente di non ottenere le migliori condizioni economiche. Ciò che si richiede nel contratto di Global service, invece, e una manutenzione programmata che monitora costantemente l beni comunali, interviene con regolarità per mantenere il buon funzionamento degli impianti e il buono stato di conservazione dei beni, ripara immediatamente guasti che, trascurati, possono richiedere poi maggiori spese di riparazione o di manutenzione straordinaria. Gli interventi sporadici "a guasto" andranno quindi progressivamente diminuendo, lasciando il posto a manutenzioni programmate che migliorano l'efficienza e lo state di manutenzione dei beni Comunali. La qualità degli interventi é valutata dall'Ufficio Manutenzioni che mantiene tale funzione. Ci sono poi risparmi indiretti ed una riqualificazione del lavoro dei dipendenti interni per la notevole riduzione di pratiche amministrative e di risposte dirette ai cittadini. E' previsto, infatti, un servizio di numero verde per le segnalazioni, il monitoraggio della pratica e del tempi di soluzione dei problemi gestito dal fornitore di servizi Global service.” La chiusa della risposta pare a opera della sindaco Serra: “Non si capisce quali potrebbero essere i danni erariali ventilati dal consigliere Gandolfi chi risponde oggi (e chi ha risposto ieri) di eventuali danni erariali, se le ditte incaricate delle diverse manutenzioni praticano prezzi maggiorati o effettuano interventi inutili o non eseguono correttamente i lavori che difficilmente qualcuno controlla o ha controllato?. |
Il legame che il consigliere Gandolfi pone tra Consip e esternalizzazioni é del tutto fuorviato, considerato che la società del Ministero Economia e Finanza svolge il ruolo di centrale di committenza nazionale per gli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche. La gestione dei contratti e l'affidamento degli incarichi é sempre più inserito in binari normativi ferrei che prevedono, per esempio, la costituzione obbligatoria di Centrali Uniche di Committenza per lavori e affidamento di servizi oltre soglie definite. Piaccia o non piaccia, queste sono le regole. Per quanto mi riguarda, sono sicura che la strada scelta da questa amministrazione sia una soluzione al problema degli alti costi fin qui sostenuti per le manutenzioni del patrimonio comunale senza che queste spese si traducessero in soddisfazione da parte dei cittadini e buona cura dei beni dell'Ente; quella che il consigliere Gandolfi chiama ”esigenza di rinnovamento aziendalistico” non é affatto in conflitto con "la sollecitudine sociale”, se con ciò si intende l'impegno a migliorare i servizi ai cittadini e la cura delle risorse e del patrimonio comunale.” Tutto bello il ragionamento della maggioranza come il sermone del consigliere di minoranza tranne che nella “Determinazione n. 506 del 31-12-2015 leggiamo che: “interpellata al riguardo l'Arch. Anna Gagliardi, dipendente del Comune di Filago, in quanto professionista di comprovata esperienza e professionalità per l'espletamento del servizio di cui trattasi al fine di giungere all'affidamento dell'appalto di gestione della manutenzione del patrimonio comunale pubblico in regime di “global service” …. (l'ufficio “determina”) di approvare la lettera di invito allegata e le condizioni in essa contenute, per l'affidamento mediante cottimo fiduciario-affidamento diretto (…) del servizio tecnico consistente nella redazione di un progetto di manutenzione del patrimonio comunale in regime di “global service” e di un'analisi preliminare della spesa ad oggi sostenuta per la manutenzione dei beni immobili e per le motivazioni meglio evidenziate in premessa”. Morta le. La matassa è leggermente ingarbugliata ma il suo smatassamento ci illumina meglio. Dunque l'UUTT del Comune di Curno (7.500 abitanti) non è in grado di far fronte a un processo razionale ed economico (e filtrato della corruzione: aggiungiamo noi) nella gestione dei processi di manutenzione dei beni comunali e quindi sceglie un architetto dipendente di un comune di 3.200 abitanti per l'esame dei propri beni e predisporre un bando per l'assegnazione della manutenzione dei medesimi. Il fatto è che Filago è un comune commissariato perché nel maggio 2015 si era presentata alle amministrative una sola lista ed i cittadini sono andati a votare solo per il 44,76%: il che la dice lunga sulla “soddisfazione” di quellapopolazione per come era amministrato quel... comune. |
E Curno siccome è vispo va proprio li a cercare il professionista ad hoc. Non era meglio cercarlo con un bando maggiormente allargato perlomeno a due-tre regioni? La seconda domanda cui nessuna determinazione o delibera risponde è nell'individuare – e quindi per trasparenza illustrarle ai cittadini che pagano le tasse comunali- le ragioni per cui la manutenzione dei beni comunali è insoddisfacente rispetto alle attese dei cittadini. Si stende un telone che rende invisibile tutto, si evita di discutere della professionalità dei dipendenti, non si discute dei costi… insomma tutto va bene ma tutto va male e quindi si cambia. C'è qualcosa di non detto nell'ingarbuglio. Sintesi finale: - Diffidiamo delle società che si presentano in internet come srl senza dire nulla di chi sono, chi le amministra, chi sono i soci. Non basta pubblicare il numero IVA. - Avete presente i recenti fatti alla Regione Lombardia? - Visto che molti servizi comunali saranno finanziati direttamente con imposizioni locali, l'affidamento in global service vuol dire infilare una idrovora nei conti delle famiglie e imprese. - Se un ente locale non è in grado di provvedere alla manutenzione dei propri beni (a meno di situazioni creatasi improvvisamente) significa che ne la politica ne i dipendenti sono all'altezza di tenere sotto controllo un global service. - I beni pubblici (in particolare gli impianti) hanno bisogno di una memoria storica solida e certa “in loco” che non può essere di un global service. - Vero che lo spezzettamento attuale degli interventi non è il massimo epperò come mai le grandi città non utilizzano un global service? - Evidente che il global service è un sistema per aggirare anche il deficit di personale preparato nelle amministrazioni pubbliche. - Perché i sindaci non mettono in programma l'unificazione dei comuni fino a dimensioni ottimali per organizzare gli uffici in modo adeguato e invece perseguono “il piccolo è bello”? - Sono del parere che i dipendenti pubblici debbono alternarsi mediamente ogni 10 anni da comune a comune. - Poi non prendiamoci per i fondelli: se io non funziono a Curno come posso ben funzionare a Pinco Pallino? |
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