Dopo tre anni di siccità e caldo eccessivo ci risiamo: l'ennesimo stravento nella conca di Astino ha riallagato la zona. “Una cosa mai vista, é scesa più acqua del 2016» commenta il leghista Mario Reduzzi, direttore del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca.
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IL DISASTRO DELLA MIA AD ASTINO
Il settimanale filo under-dog Prima Bergamo ha pubblicato un massiccio articolo a firma di Andrea Rossetti che pare sia stato mutilato nella parte finale dove dovevano-potevano stare delle interessanti conclusioni. Il Rossetti giornalista sembra essere uno cui è necessario galleggiare forse perché come molti connazionali deve mettere assieme un pranzo e una cena al di. Conclusioni che il settimanale non poteva certo esplicitare dal momento che l'esito delle prossime amministrative nel Comune di Bergamo tra la neoformigoniana Elena Carnevali e il filomeloniano Andrea Pezzotta risulta assai incerto.
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IL DOPO GORI: UNA CITTA' AL CAPOLINEA
Con Gori termina un'idea di città e provincia fatta di poveri ben vestiti cui piace rappresentarsi come ricchi e comincia probabilmente l'era del neoformigonismo della fisioterapista (!?!?) Carnevali. Rimasta disoccupata dal parlamento italiano dopo due legislature (non le sono bastate?) adesso le daranno lo scranno di sindaco della città benché sia nata in uno dei tre paesi -Ciserano- del fallimento di Zingonia. Tra Carnevali Pezzotta e Apicella la prima è il male minore. Carnevali non ha nemmeno uno straccio di idea su cosa sia fare la sindachessa di una cittadina come Bergamo stretta tra le due feroci Milano e Brescia. Pezzotta e la sua lista di scappati di casa fa pensare ai pentastellati del primo governo Conte. Apicella non pervenuto.
Gori è riuscito a fare credere ai Bergamaschi di essere qualcuno salvo che poi alla fine i numeri lo martellano brutalmente. Bergamo senza la sua provincia è nessuno.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
